Bonomi su diritti traffico MXP


malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Aprire i cieli per far rivivere Malpensa

da Milano</u>

«La liberalizzazione è un fatto che si impone»: Giuseppe Bonomi, il presidente della Sea, lo ha ribadito ieri a margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio dove si è fermato a parlare per una ventina di minuti con Enrico Letta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che ha ora il compito di verificare se è possibile la ripresa delle trattative con Air France per la vendita di Alitalia.
Da tempo il presidente della Sea, la società che gestisce gli aeroporti Malpensa e Linate, sottolinea che la liberalizzazione dei cieli è un elemento essenziale per il rilancio dello scalo varesino dopo che il 30 marzo Alitalia ha tagliato il 72% dei propri voli dalla stazione aerea. La politica seguita dall’Italia di appoggio alla propria compagnia di bandiera era «legittima - ha osservato Bonomi - quando c’era la compagnia di bandiera, lo è meno oggi».

Ci sono molti vettori che sarebbero disposti a servirsi di Malpensa, ma che ora non lo possono fare perché proprio gli accordi bilaterali firmati dall’Italia con i vari Paesi stranieri non lo consentono. «Cathay - ha spiegato - è disposta a fare un collegamento diretto con Hong Kong, ma allo stato attuale gli accordi non lo permettono e anche Emirates sarebbe pronta a un secondo collegamento giornaliero con Dubai ma non può. La liberalizzazione è un fatto che si impone».
«Che ci sia un atteggiamento positivo sul futuro della Sea da parte nostra - ha replicato Letta, nella conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio a Cernobbio - lo dimostra il fatto che in nessun altro aeroporto italiano sono state investite risorse pubbliche quanto quelle destinate a Malpensa: 120 milioni di euro in dieci anni per il suo rilancio». Un ruolo «importante», quello riconosciuto da Letta a Malpensa, anche in vista dell’Expo 2015 a Milano. «Un ruolo - ha sottolineato - che Malpensa può giocare anche sostituendo Alitalia».

Arroccato contro la soluzione transalpina è invece Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Lombardia, secondo cui «la vendita ad Air France è buona e utile solo per i francesi». Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, punta il dito contro «la furia distruttiva del governo nei confronti di Malpensa».

Il Giornale


THREAD RIPULITO DA OT E AMENITA' VARIE.
SI PREGA DI NON ROVINARLO NUOVAMENTE
 
E' bene che Bonomi e Cattaneo ne parlino ma finchè non si insedierà il nuovo Governo non sarà possibile sapere se ci saranno nuovi sviluppi o rimarrà tutto come adesso.

L'Expo 2015 dovrebbe essere una buon pretesto per migliorare l'indegna situazione, però è un obiettivo un po' troppo lontano e troppi sono gli attori (o meglio i nani e le ballerine di OGNI colore politico) a Milano e a Roma da cui dipendono certi passi.
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR
troppi sono gli attori (o meglio i nani e le ballerine di OGNI colore politico) a Milano e a Roma da cui dipendono certi passi.

La speranza è che la normativa passi di mano e divenga pertinenza esclusiva dell'UE, possibilmente procedendo a suon di Open skies.

Su una cosa Bonomi ha ragione, cioé che la liberalizzazione (come la regolamentazione) è una cosa che si impone, essendo un problema squisitamente di politica pubblica. Il dettaglio è come, quando e chi legifera al riguardo (da leggere con un sano negativismo italico, chiaramente e rigorosamente bipartisan).

DaV
 
I voli su Hong Kong sono regolati da un bilaterale indipendente da quello con la Cina ?

Chiedere la revisioone di un bilaterale mi pare tutto fuorché una liberalizzazione.
 
Sì, il bilaterale di Hong Kong è indipendente da quello della Cina.

La liberalizzazione è sempre la soluzione migliore, perchè favorisce la concorrenza, ma trattandosi comunque di un passo che deve essere condiviso da entrambe le parti è di difficile "digeribilità", in mancanza di forti interessi in questo senso.

Se la questione dei bilaterali diventasse di pertinenza esclusiva della UE, come auspica DaV, ci troveremmo di fronte ad un passo in avanti epocale, che cancellerebbe diritti acquisiti di "feudale" memoria, non solo in Italia.

Per difendere gli interessi di una singola società, che peraltro non è capace nemmeno di trasformare in guadagno una restrizione della concorrenza su alcuni mercati, si perdono i vantaggi che può dare la liberalizzazione. Ad esempio la possibilità che compagnie asiatiche eleggano un aeroporto italiano come loro hub continentale, con indubbi vantaggi diretti, in termini di incrementi occupazionali, che indiretti, in termini di miglioramenti dell'accessibilità intercontinentali per pax e merci.
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Sì, il bilaterale di Hong Kong è indipendente da quello della Cina.

La liberalizzazione è sempre la soluzione migliore, perchè favorisce la concorrenza, ma trattandosi comunque di un passo che deve essere condiviso da entrambe le parti è di difficile "digeribilità", in mancanza di forti interessi in questo senso.

Se la questione dei bilaterali diventasse di pertinenza esclusiva della UE, come auspica DaV, ci troveremmo di fronte ad un passo avanti epocale, che cancellerebbe diritti acquisiti di "feudale" memoria, non solo in Italia.

Per difendere gli interessi di una singola società, che peraltro non è capace nemmeno di far trasformare una restrizione della concorrenza su alcuni mercati in guadagno, si perdono i vantaggi che può dare la liberalizzazione. Ad esempio la possibilità che compagnie asiatiche eleggano un aeroporto italiano come loro hub continentale, con indubbi vantaggi diretti, in termini di incrementi occupazionali, che indiretti, in termini di miglioramenti dell'accessibilità intercontinentali per pax e merci.

Ne faccio un semplice discorso terminologico: fin quando il trasporto aereo sarà regolato da accordi bilaterali (gestiti dal singolo stato o dall'UE) non potrà mai dirsi liberalizzato.

Nel merito, si tratta di garantire diritti di traffico verse alcune destinazioni da MXP a "determinati" vettori e non liberalizzare i voli su MXP, cosa sulla quale l'Italia, da sola, non può far molto e nemmeno l'UE.
 
Citazione:Messaggio inserito da gateA1
Ne faccio un semplice discorso terminologico: fin quando il trasporto aereo sarà regolato da accordi bilaterali (gestiti dal singolo stato o dall'UE) non potrà mai dirsi liberalizzato.

Nel merito, si tratta di garantire diritti di traffico verse alcune destinazioni da MXP a "determinati" vettori e non liberalizzare i voli su MXP, cosa sulla quale l'Italia, da sola, non può far molto e nemmeno l'UE.

Condivisibile, infatti ho messo tra parentesi anche la regolamentazione, e l'auspicio è l'open sky diffuso. Il mio era più un puntiglio su quella frase di Bonomi.

Per il resto quoto assolutamente le considerazioni di Claudio.

DaV
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR
Se la questione dei bilaterali diventasse di pertinenza esclusiva della UE
La questione dei bilaterali è già di pertinenza esclusiva della UE, i bilaterali sono soltanto tollerati, ma in pratica non si riesce a trovare alcun' altra soluzione che gli open skies. In mancanza di questi si va avanti coi vecchi bilaterali "denazionalizzati".
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR
Se la questione dei bilaterali diventasse di pertinenza esclusiva della UE
La questione dei bilaterali è già di pertinenza esclusiva della UE, i bilaterali sono soltanto tollerati, ma in pratica non si riesce a trovare alcun' altra soluzione che gli open skies. In mancanza di questi si va avanti coi vecchi bilaterali "denazionalizzati".

Se non erro la UE ha solo sostituito il concetto di vettore nazionale con vettore comunitario (che in caso di monodesignazione non serve a nulla). La modifica dei bilaterali mi pare sia ancora pertinenza esclusiva dei singoli stati; non so se invece la sottoscrizione di eventuali nuovi (?) bilaterali sia già pertinenza esclusiva dell'UE.

Mi ricordo una discussione qui postata con la notizia, ma in questo momento con la funzione ricerca sto facendo cilecca.

DaV
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Gli accordi con i Paesi terzi spettano alla UE, che però guarda dall' altra parte spesso e volentieri, non avendo modo di decidere se fra Germania e India debbano esserci 100 o 300 voli.

Nel dubbio ne autorizzi 200...;)