Bonomi a Espresso: a Malpensa tagli 27 mln euro, 1.200 esuberi
MILANO - la società che gestisce gli aeroporti milanesi -- nel 2008 avrà un fabbisogno di cassa di 27 milioni di euro che avrà come conseguenza esuberi per 1.200 persone.
Lo ha dichiarato il presidente della società, Giuseppe Bonomi, in un'intervista al settimanale L'Espresso in edicola domani in cui ha tracciato un quadro delle prospettive dello scalo lombardo di Malpensa interessato da un ridimensionamento della presenza di Alitalia.
"Nel 2008 avremo un fabbisogno di cassa di 27 milioni. Questo vuol dire che dovremo tagliare il costo del lavoro della stessa cifra, il che fa esuberi per 1.200 persone. E non posso giurare che saranno solo a Malpensa: è una crisi di gruppo", ha detto il numero uno di Sea.
Bonomi ha parlato anche della necessità di un cambio di strategia per lo scalo varesino dato che, dopo il disimpegno di Alitalia, nessun vettore è disponibile a trasferire a Malpensa una flotta di 50 aerei per farne il proprio hub.
"Stiamo studiando il modello di aeroporto "self-hubbing", dove non c'è un vettore principale ma una integrazione di vettori, alcuni che fanno voli di medio e corto raggio, altri che fanno il lungo raggio. L'aeroporto in questo caso deve avere il ruolo di aggregazione e coordinamento ma devono cambiare i sistemi di prenotazione online. Ci dovremo arrivare, ma servono appunto un paio d'anni, ha aggiunto.
Bonomi ha ventilato l'ipotesi dell'arrivo a Malpensa della compagnia britannica British Airways spiegando che prima della fine del 2010 è realistico pensare che ci sia un nuovo vettore.
Intanto nel breve termine Sea, secondo quanto riferito, metterà in atto una politica di marketing aggressiva per tamponare le perdite.
Alitalia è impegnata in una trattativa in esclusiva con AirFrance-klm per rilevare il 49,9% di Alitalia ancora in mano al Tesoro. Intanto ieri il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto la richiesta di Air One di sospendere la trattativa in esclusiva tra il gruppo franco-olandese e la compagnia italiana.
(Reuters)
MILANO - la società che gestisce gli aeroporti milanesi -- nel 2008 avrà un fabbisogno di cassa di 27 milioni di euro che avrà come conseguenza esuberi per 1.200 persone.
Lo ha dichiarato il presidente della società, Giuseppe Bonomi, in un'intervista al settimanale L'Espresso in edicola domani in cui ha tracciato un quadro delle prospettive dello scalo lombardo di Malpensa interessato da un ridimensionamento della presenza di Alitalia.
"Nel 2008 avremo un fabbisogno di cassa di 27 milioni. Questo vuol dire che dovremo tagliare il costo del lavoro della stessa cifra, il che fa esuberi per 1.200 persone. E non posso giurare che saranno solo a Malpensa: è una crisi di gruppo", ha detto il numero uno di Sea.
Bonomi ha parlato anche della necessità di un cambio di strategia per lo scalo varesino dato che, dopo il disimpegno di Alitalia, nessun vettore è disponibile a trasferire a Malpensa una flotta di 50 aerei per farne il proprio hub.
"Stiamo studiando il modello di aeroporto "self-hubbing", dove non c'è un vettore principale ma una integrazione di vettori, alcuni che fanno voli di medio e corto raggio, altri che fanno il lungo raggio. L'aeroporto in questo caso deve avere il ruolo di aggregazione e coordinamento ma devono cambiare i sistemi di prenotazione online. Ci dovremo arrivare, ma servono appunto un paio d'anni, ha aggiunto.
Bonomi ha ventilato l'ipotesi dell'arrivo a Malpensa della compagnia britannica British Airways spiegando che prima della fine del 2010 è realistico pensare che ci sia un nuovo vettore.
Intanto nel breve termine Sea, secondo quanto riferito, metterà in atto una politica di marketing aggressiva per tamponare le perdite.
Alitalia è impegnata in una trattativa in esclusiva con AirFrance-klm per rilevare il 49,9% di Alitalia ancora in mano al Tesoro. Intanto ieri il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto la richiesta di Air One di sospendere la trattativa in esclusiva tra il gruppo franco-olandese e la compagnia italiana.
(Reuters)