Bonomi: "Alitalia è ormai alle spalle, MXP cresce a due cifre"


billypaul

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Se la pallina è verde, di fronte al computer
Bonomi: "Alitalia è ormai alle spalle, Malpensa cresce a due cifre"

di Paolo Stefanato

Nel semestre passeggeri aumentati dell’11%, più di ogni altro aeroporto. Superato il numero di destinazioni precedente al crollo, 33 i nuovi vettori

Due numeri da brivido: nel 2007, ultimo anno precedente all’abbandono di Malpensa, Alitalia movimentava nel suo hub lombardo 11,5 milioni di passeggeri; nel 2009 è scesa a 1,5 milioni. Malpensa ha perso, d’un botto, 10 milioni di passeggeri che il piano industriale della Sea, all’epoca, stimò di poter recuperare nell’arco di 5 anni. Oggi tuttavia, nonostante la crisi globale che si è abbattuta sulle economie e sul trasporto aereo, l’andamento è migliore delle aspettative: più della metà dei passeggeri persi è già stata recuperata e su un parametro, in particolare, il dehubbing è stato riassorbito: «Dal 2007 a oggi sono aumentate le destinazioni servite dall’aeroporto - annuncia con soddisfazione il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi -: nella stagione estiva sono passate da 166 a 168, in quella invernale da 157 a 162. Significa aver restituito a Milano la connettività con il mondo che le decisioni di Alitalia avevano ridotto. Anche il numero delle compagnie è aumentato: da 77 a 110, e sono cresciute da 76 a 88 le destinazioni extraeuropee, che costituiscono il traffico più pregiato».

Anche i passeggeri sono in crescita?
«Sì, fin dallo scorso anno. Ma il primo semestre 2010, con un incremento medio dell’11,2% (al netto dell’effetto vulcano) ci permette di dire che la crescita è ormai consolidata e costante. Il traffico sta migliorando dappertutto ma a Malpensa l’aumento è superiore a quello di tutti gli altri grandi aeroporti europei. Luglio, agosto e questo scorcio di settembre confermano questa tendenza».

Qualcuno osserva che la ripresa di Malpensa è legata soprattutto alle compagne low cost.
«Non è vero: tra gennaio e giugno le compagnie tradizionali sono cresciute del 12,7%, quelle a basso prezzo dell’8,5. Complessivamente, il traffico delle compagnie di linea tradizionali rappresenta oltre il 70% dei movimenti di Malpensa».

Quanti sono oggi i nuovi vettori operanti a Malpensa?

«Rispetto all’“anno zero” 2008, sono 33, alcuni di altissimo livello; le nuove destinazioni sono 37, le frequenze settimanali sono 1.081 di più. Nel 2007 Alitalia aveva 1.301 voli alla settimana, oggi è scesa a 190».

Vi ha dato una mano Lufthansa.
«Sì, al Terminal 1 è il nostro primo cliente, e registra un ottimo andamento, con riempimenti intorno al 70% e un incremento dei passeggeri in transito».

Il primo vettore dello scalo resta comunque la low cost EasyJet, basata sul Terminal 2.
«Sì, ma la domanda è cambiata: a parte i grandi hub che se lo possono permettere, ormai negli aeroporti le due tipologie di traffico - low cost e tradizionale - convinvono normalmente, e la clientela sul medio raggio guarda sempre di più al prezzo».

E sul cargo, che rispecchia più direttamente l’economia, che dati ci sono?
«Grazie a una crescita media del 31% tra gennaio e agosto 2010, le merci mostrano di aver superato sia l’abbandono di Alitalia sia la crisi globale. Le quote di import ed export sono alla pari: e questo è un buon indicatore della ripresa produttiva in Italia».

Come vanno i conti della Sea? Nonostante i momenti difficili non avete mai chiuso in rosso.
«Il 2009 ha dato buoni risultati e sono convinto che il 2010 sarà ancora migliore, grazie a una profonda ristrutturazione aziendale e a una drastica riduzione dei costi».

Le compagnie pagano tutte?
«Le uniche sofferenze riguardano alcuni vettori italiani».

Vi penalizza l’aumento delle tariffe tuttora bloccato?
«Sì, certo. Stiamo attendendo che si pronunci il Cipe. La finanziaria 2009 ha previsto un aumento di 3 euro a passeggero che per ora è rimasto sulla carta. Noi comunque non abbiamo fermato gli investimenti».

IlGiornale.it
 
«Dal 2007 a oggi sono aumentate le destinazioni servite dall’aeroporto - annuncia con soddisfazione il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi -: nella stagione estiva sono passate da 166 a 168, in quella invernale da 157 a 162. Significa aver restituito a Milano la connettività con il mondo che le decisioni di Alitalia avevano ridotto. Anche il numero delle compagnie è aumentato: da 77 a 110, e sono cresciute da 76 a 88 le destinazioni extraeuropee, che costituiscono il traffico più pregiato».

Quindi oggi la situazione è migliore che non nel periodo pre de-hub. Che bello, ne siamo tutti contenti!
Più compagnie e più destinazioni, anche e soprattutto le extra europee che costituiscono il traffico pregiato. Ne consegue che Milano è meglio connessa con il resto del globo che non ai tempi di Alitalia.
Ma tralasciando destinazioni semi-charteristiche con frequenze risibili, operativi ballerini e importanza/rilevanza strategica pressoché nulla (vedi le varie Mauritius, Maldive, Natal, Seychelles, Santiago de Cuba, Holguin, Maceiò, etc...), dove sono piuttosto finite le varie Toronto, Chicago, Boston, Miami (recuperato in modalità spezzatino), Philadelphia, Buenos Aires, Caracas, Osaka, Pechino, Algeri, Lagos, Accra, Delhi, Mumbai? E andando ancora più indietro di qualche anno Washington, San Francisco, Los Angeles, Detroit, Addis Abeba, Rio de Janeiro, Johannesburg, Sana'a, Kuwait City? E non citiamo nemmeno cose più ipotizzabili oggi, come i voli per l'Australia che pure c'erano 10 anni fa.
Senza contare che, sempre rimanendo nell'ambito extra-europeo, molte altre destinazioni vedi Dakar/Damasco/Teheran.... sono ora voli a cadenza settimanale, sufficienti sì a posizionare la "bandierina" sulla mappa del network di malpensa ma sicuramente non a garantire un servizio ideale per un'utenza business più volte indicata come vocazione naturale dell'aeroporto della brughiera (quelli in questione erano tutti collegamenti dai 5 servizi settimanali al daily ai tempi di AZ). E Tokyo, mercato probabilmente tra i 3-4 più importanti di lungo raggio, più che dimezzata con la dipartita di un vettore storico quale JAL? Tutto indolore?
Negli ultimi 3 anni saranno anche arrivati Abu Dhabi di Etihad, ripristinato il servizio su Hong Kong con Cathay (fino al 2001 operato da Alitalia), Seoul in coabitazione, ma il saldo per n° "destinazioni pregiate/rilevanti servite" nonché n° "frequenze settimanali" verso le medesime mi sembra ampiamente negativo rispetto al passato.
Da passeggero mi sembra una forzatura il voler dipingere, oggi, una situazione migliore che non in passato (soprattutto alludendo alla connettività globale dello scalo).

E il self-hubbing?

Disse che sarebbe stato presentato a maggio (2010).
 
Ultima modifica da un moderatore:
Tralasciando le varie castronerie sul numero di destinazioni servite mi sembra che dall' intervista emergano 2 dati interessati. La presenza dei voli low cost si attesta al 30% del traffico, un buona percentuale ma simile ad altri importati aeroporti europei, smentendo chi dipinge MXP come un aeroporto ormai in mano alle low cost.
Inoltre il LF medio di LHI risulta essere del 70%, certo si potrebbe fare meglio, ma per una major, non è un dato negativo ed è in crescita smentendo chi dipinge questi voli come sempre vuoti.
 
Tralasciando le varie castronerie sul numero di destinazioni servite mi sembra che dall' intervista emergano 2 dati interessati. La presenza dei voli low cost si attesta al 30% del traffico, un buona percentuale simile ma ad altri importati aeroporti europei, smentendo chi dipinge MXP come un aeroporto ormai in mano alle low cost.
Inoltre il LF medio di LHI risulta essere del 70%, certo si potrebbe fare meglio, ma per una major, non è un dato negativo ed è in crescita smentendo chi dipinge questi voli come sempre vuoti.

mi piacerebbe:

1) verificare se è vero il 30% (dubito)

2) il charter quanto pesa?
 
mi piacerebbe:

1) verificare se è vero il 30% (dubito)

2) il charter quanto pesa?

1)concordo già solo il fatto che easyjet è il primo vettore su MXP la dice lunga...
2)Molto visto che è il primo aeroporto italiano per numero di charter e destinazini offerte...
 
Inoltre il LF medio di LHI risulta essere del 70%, certo si potrebbe fare meglio, ma per una major, non è un dato negativo ed è in crescita smentendo chi dipinge questi voli come sempre vuoti.

Venerdi scorso ho volato con LHI a BCN.
Alla stessa ora, partivano voli LHI su 4 destinazioni (PMO, ARN, BCN e MAD) da 4 gates confinanti tra loro.

PMO ha imbarcato una 40ina di pax
ARN un 30-40
BCN e MAD erano sul 60-65%
 
Venerdi scorso ho volato con LHI a BCN.
Alla stessa ora, partivano voli LHI su 4 destinazioni (PMO, ARN, BCN e MAD) da 4 gates confinanti tra loro.

PMO ha imbarcato una 40ina di pax
ARN un 30-40
BCN e MAD erano sul 60-65%

Dai SkySurfer sarà stato un caso...:D:D
 
Certo sui voli singoli si possono essere dati anche molto differenti, si tratta di un dato medio. Voglio sperare ovviamente che i dati riportati nell' articolo siano veritieri altrimenti stiamo solo a perdere tempo a commentarli.
 
Certo sui voli singoli si possono essere dati anche molto differenti, si tratta di un dato medio. Voglio sperare ovviamente che i dati riportati nell' articolo siano veritieri altrimenti stiamo solo a perdere tempo a commentarli.

Sarebbe interessante avere una collocazione temporale del dato che non viene mai data.

70% quando ? Ad Agosto ? da Gennaio ad oggi ? Ieri ? Boh...!
 
Tralasciando le varie castronerie sul numero di destinazioni servite mi sembra che dall' intervista emergano 2 dati interessati. La presenza dei voli low cost si attesta al 30% del traffico, un buona percentuale ma simile ad altri importati aeroporti europei, smentendo chi dipinge MXP come un aeroporto ormai in mano alle low cost.
Inoltre il LF medio di LHI risulta essere del 70%, certo si potrebbe fare meglio, ma per una major, non è un dato negativo ed è in crescita smentendo chi dipinge questi voli come sempre vuoti.

A essere pignoli si parla di Lufthansa in senso allargato nel paragrafo a cui ti riferisci, e senza specificare un orizzonte temporale a cui si fa riferimento (ultimo mese, due mesi, 6 mesi, ultimo anno...?) è un dato un pò decontestualizzato.
 
Allora di low cost ci sono (almeno secondo me si considerano i vettori stessi):

Easyjet
AirOne
AirBerlin
Germanwings
Vueling
FlyBE
Norwegian
Niki
Star1

E poi sono mezzi low cost (ma non so se definibili tali):

MeridianaFly
Blue1
 
Allora di low cost ci sono (almeno secondo me si considerano i vettori stessi):

Easyjet
AirOne
AirBerlin
Germanwings
Vueling
FlyBE
Norwegian
Niki
Star1

E poi sono mezzi low cost (ma non so se definibili tali):

MeridianaFly
Blue1

Dall' elenco toglierei AirBerlin e la consociata Niki che ormai dopo l'ingresso in OW è una major a tutti gli effetti. Anche Germanwings è avviata su questa strada con un integrazione sempre maggiore con LH. Flybe ha prezzi tutt' altro che low cost.
 
Allora di low cost ci sono (almeno secondo me si considerano i vettori stessi):

Easyjet
AirOne
AirBerlin
Germanwings
Vueling
FlyBE
Norwegian
Niki
Star1

E poi sono mezzi low cost (ma non so se definibili tali):

MeridianaFly
Blue1

Flybe ed Air Berlin/Niki io li considererei come vettori full-service.
Blue1 non è un LCC.

IG opera pochissimi voli di linea veri e propri da MXP : solo DKR e JTR (stag) ed alcune frequenze su JMK (stag), TLV, CAG (stag) ed OLB (stag).

Ci sarebbero però d'aggiungere Jet4you, Windjet e Blu-express.