Giovedì incidente per un volo Ryanair in atterraggio. Gli uccelli a migliaia sulla vicina discarica A2A. Bettinsoli: «Servono regole»
Gabbiani nel motore di un Boeing 737 di Ryanair. Un brutto incidente, fortunatamente senza conseguenze se non un po’ di disagi per alcuni passeggeri rimasti forzatamente a terra per diverse ore, quello accaduto giovedì pomeriggio all’aeroporto di Montichiari.
Una dozzina dei grossi volatili che gravitano sulla vicina discarica di A2A sono infatti finiti, alle 17.30, in uno dei due reattori dell’aereo della compagnia irlandese che stava per concludere il volo di collegamento tra Alghero e lo scalo bresciano. Fortunatamente, infatti, l’aereo era in fase di atterraggio, circostanza che ha minimizzato i rischi per il velivolo, che ha proseguito regolarmente le operazioni di discesa sino a completare l’atterraggio.
Non appena toccata pista, per l’aereo sono state avviate le operazioni di emergenza, seguite da quelle di sbarco dei passeggeri. Il Boeing 737, quindi, è stato necessariamente messo a terra in attesa di una revisione. Lo stesso aeromobile sarebbe dovuto ridecollare di lì a poco, imbarcati nuovi passeggeri, per fare rotta su Londra. Ma il vettore irlandese si è visto costretto a provvedere alla sostituzione del velivolo, operazione inesorabilmente lunga, visto che l’aereo doveva giungere da un altro aeroporto. Questo ha comportato per gli utenti diretti a Stanstead un’attesa protrattasi fino alle 23.30. Sette ore, nel corso delle quali è stata effettuata la revisione dell’aereo incidentato e contestualmente la pulizia della pista sulla quale era atterrato il volo proveniente da Alghero con «gabbiani» a bordo.
Fortunatamente tutto si è concluso per il meglio. Ma il rischio potenziale corso avrebbe potuto essere ben più elevato qualora l’aereo fosse stato in fase di decollo invece che di atterraggio. E la vicinanza all’aeroporto della discarica di A2A su cui gravitano a migliaia i gabbiani impone la massima attenzione. Se già in settimana, i vertici del D’Annunzio siederanno al comitato di sicurezza con i referenti di Enac, la situazione richiede una soluzione quanto più celebre possibile, che potrebbe venire solo da regole certe: «Questo episodio - sottolinea il presidente del D’Annunzio, Vigilio Bettinsoli - rivela a maggior ragione la necessità del Piano territoriale regionale d’area - ancora in via di definizione in Regione, ndr - per poter stabilire regole e ruoli che ogni soggetto deve avere nella salvaguardia dell’area aeroportuale».g. gal.
Gabbiani nel motore di un Boeing 737 di Ryanair. Un brutto incidente, fortunatamente senza conseguenze se non un po’ di disagi per alcuni passeggeri rimasti forzatamente a terra per diverse ore, quello accaduto giovedì pomeriggio all’aeroporto di Montichiari.
Una dozzina dei grossi volatili che gravitano sulla vicina discarica di A2A sono infatti finiti, alle 17.30, in uno dei due reattori dell’aereo della compagnia irlandese che stava per concludere il volo di collegamento tra Alghero e lo scalo bresciano. Fortunatamente, infatti, l’aereo era in fase di atterraggio, circostanza che ha minimizzato i rischi per il velivolo, che ha proseguito regolarmente le operazioni di discesa sino a completare l’atterraggio.
Non appena toccata pista, per l’aereo sono state avviate le operazioni di emergenza, seguite da quelle di sbarco dei passeggeri. Il Boeing 737, quindi, è stato necessariamente messo a terra in attesa di una revisione. Lo stesso aeromobile sarebbe dovuto ridecollare di lì a poco, imbarcati nuovi passeggeri, per fare rotta su Londra. Ma il vettore irlandese si è visto costretto a provvedere alla sostituzione del velivolo, operazione inesorabilmente lunga, visto che l’aereo doveva giungere da un altro aeroporto. Questo ha comportato per gli utenti diretti a Stanstead un’attesa protrattasi fino alle 23.30. Sette ore, nel corso delle quali è stata effettuata la revisione dell’aereo incidentato e contestualmente la pulizia della pista sulla quale era atterrato il volo proveniente da Alghero con «gabbiani» a bordo.
Fortunatamente tutto si è concluso per il meglio. Ma il rischio potenziale corso avrebbe potuto essere ben più elevato qualora l’aereo fosse stato in fase di decollo invece che di atterraggio. E la vicinanza all’aeroporto della discarica di A2A su cui gravitano a migliaia i gabbiani impone la massima attenzione. Se già in settimana, i vertici del D’Annunzio siederanno al comitato di sicurezza con i referenti di Enac, la situazione richiede una soluzione quanto più celebre possibile, che potrebbe venire solo da regole certe: «Questo episodio - sottolinea il presidente del D’Annunzio, Vigilio Bettinsoli - rivela a maggior ragione la necessità del Piano territoriale regionale d’area - ancora in via di definizione in Regione, ndr - per poter stabilire regole e ruoli che ogni soggetto deve avere nella salvaguardia dell’area aeroportuale».g. gal.
