Bird Strike - Aerei salvati dall’automa falco


smun

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2 Settembre 2008
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Roma
I robot possono risolvere il problema del bird strike? Pare proprio di sì. Avevamo già parlato del Falco Robot, un automa radiocomandato che, uguale nelle fattezze e nei movimenti ad un falco, spaventa gli stormi e li tiene lontani dalle piste di atterraggio. Il tecno falco di ideazione italiana ha un’autonomia di volo attivo di 15-30 minuti alla velocità di 40-50 miglia orarie ed è in grado di sgombrare i cieli in circa otto secondi. Con grande risparmio in termini di vite, sia umane che animali. Gli effetti nefasti dell’impatto degli uccelli con i motori di un velivolo sono stati recentemente protagonisti della cronaca, con i problemi verificatisi all’aeroporto di Ciampino. In breve, per chi non avesse seguito la vicenda, è accaduto che il 10 novembre scorso un 737 è stato costretto a un atterraggio di emergenza, dopo che l’aereo, a pochi metri dal suolo, si è scontrato con uno stormo. Fortunatamente il tutto si è concluso solo con qualche contuso tra i 166 passeggeri presenti a bordo e costosi danni per l’aeromobile.
Ora l’aeroporto di Fiumicino, il Leonardo da Vinci, sta testando il robot volatile di cui sopra. Noi speriamo che simili macchine vengano adottate non solo da noi ma anche all’estero. Perché a questo serve la robotica: supportarci, risolvendo problemi assolutamente pratici. Ulteriori info su: ww.birdraptor.com
(fonte: www.repubblica.it)
 
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