Aeroporti di Puglia: "Va ripensato il marketing territoriale". L´Apt: " Pacchetti primavera per incentivare le presenze"
Turismo, la promozione non decolla
Da Bari voli per mezza Europa, ma gli stranieri sono ancora pochi
Bari è collegata a mezza Europa grazie alle nuove tratte attivate da Aeroporti di Puglia e blindate per almeno tre anni dalla Regione che ha messo sul tappeto 63 milioni di euro. Ma chi si illude di incrociare ogni giorno al Wojtyla di Palese comitive di stranieri già da Pasqua, rimarrà deluso. Il problema è come passare dalle parole ai fatti. Franco De Sario, presidente della Fiavet, è pessimista. «Quest´anno cade troppo presto, sarà difficile eguagliare l´exploit del 2007».
La Puglia ha messo le ali ma non può ancora volare. Almeno non del tutto. L´isolamento internazionale da qualche mese è stato finalmente rotto, ora Bari è collegata a mezza Europa e da aprile anche a New York grazie alle nuove tratte attivate da Aeroporti di Puglia e blindate per almeno tre anni dalla Regione che ha messo sul tappeto 63 milioni di euro. Ma chi si illude di incrociare ogni giorno al Wojtyla di Palese comitive di stranieri già da Pasqua, rimarrà deluso. La promozione delle tratte è ancora in fase di gestazione e per questa stagione turistica i giochi sembrano ormai compromessi: il pacchetto Puglia è stato venduto già da giugno scorso orfano dei voli diretti, anche perché non erano stati attivati.
Ora si tratta semmai di recuperare terreno. Gli enti turistici degli altri Paesi ci stanno provando, ovviamente per invogliare il maggior numero di pugliesi a volare nelle loro capitali. I giornalisti baresi nelle settimane scorse sono stati invitati a visitare Amsterdam e Parigi, due città che certo non hanno bisogno di pubblicità per promuoversi. I voli d´andata erano pieni per due terzi, quasi tutti ragazzi pugliesi. Al ritorno, le stesse facce. Ad Amsterdam siamo entrati in un´agenzia viaggi chiedendo dei pacchetti per la Puglia magari abbinati al volo diretto. Sulla parete, la gigantografia di san Nicola, protettore della città. La delusione è grande. «Bari, where is Bari», ci chiedono. Ma come? È la città di santa Klaus, indichiamo il poster. «Ma San Nicola non è spagnolo?», ribattono increduli.
Se i santi non aiutano, meglio votarsi a Internet. Sul motore di ricerca proviamo a digitare «info point Puglia», non esce granché. Il presunto numero dell´Apt barese squilla a vuoto. Apriamo allora il sito della Regione e finalmente troviamo il numero giusto dell´Apt. Con l´operatore ci spacciamo per turisti di Amsterdam che hanno saputo del volo diretto e vorrebbero passare la Pasqua in Puglia. L´inglese dell´operatore è incerto, ci spiega che non può esserci d´aiuto, che al massimo possiamo inviare una mail a «infopoint-bari chiocciolina yahoo. it». Traduce proprio così, chiocciolina. Franco Chiarello, presidente di Apt, spiega che gli interventi non hanno «ancora assunto dimensioni sistematiche e integrate» ma giura che le cose stanno cambiando. Spiega poi che qualche giorno fa tutti gli organismi che si occupano di turismo, da quelli pubblici a quelli privati, si sono già riuniti intorno al tavolo con Regione e Aeroporti pugliesi per «mettere in campo le strategie giuste, evitando duplicazioni di interventi e sprechi di risorse». «L´idea - dice - è di fare degli educational, invitando in Puglia i tour operator giusti». E per tentare di dare una svolta anche a questa prima parte della stagione turistica, l´Apt con gli agenti di viaggio sta approntando i "pacchetti primavera" in programma da Pasqua al 21 giugno.
Ma quella che invoca Aeroporti di Puglia è una sorta di rivoluzione delle politiche turistiche perché i voli internazionali non vanno solo invocati ma anche riempiti di passeggeri e contenuti. «Va ripensata - sostiene il direttore generale Marco Franchini - la strategia complessiva di promozione della destinazione favorendo progetti che migliorino l´offerta in rete di alberghi, aziende agrituristiche, ristoranti, servizi di accoglienza. Occorre poi definire un calendario di iniziative completo e ricco di appuntamenti legati allo sport, all´ambiente, all´enogastronomia, al tempo libero, all´arte e alla cultura, tali da veicolare un messaggio legato alla sicurezza del territorio e all´ospitalità dei pugliesi». Franchini suggerisce poi di chiudere con un passato fatto di mille e una iniziative inutili e dispendiose: «La soluzione potrebbe essere quella dell´istituzione di un´unica cabina di regia alla quale affidare il coordinamento delle attività di tutti i soggetti, pubblici e privati».
Il problema è come passare dalle parole ai fatti. Franco De Sario, presidente della Fiavet, la Federazione agenti di viaggio, per quest´anno è pessimista. «I pacchetti pugliesi - spiega - sono stati offerti ai tour operator stranieri a giugno scorso, ovviamente senza i voli diretti perché non esistevano. Se questi collegamenti si riveleranno affidabili e duraturi, come ci auguriamo anche perché c´è l´impegno finanziario della Regione, vuol dire che nei prossimi mesi lavoreremo per mettere a punto dei nuovi pacchetti per la stagione turistica 2009». Anche sugli arrivi di Pasqua, al di là dei voli diretti, De Sario è preoccupato: «Quest´anno cade troppo presto, sarà difficile eguagliare l´exploit del 2007».
L´INTERVISTA
L´assessore Massimo Ostillio
"L´intervento della Regione farà la differenza"
Assessore Massimo Ostillio, la Regione si è svenata per garantire la sopravvivenza dei nuovi voli internazionali. Ne verrà la pena?
«Siamo sicuri di sì, anche perché ci siamo mossi sulla scorta di quelle che sono state le esperienze passate, laddove all´eccitazione per un nuovo collegamento internazionale dopo qualche mese faceva seguito una profonda delusione per la cancellazione della rotta. Erano i tempi del Far West delle compagnie aeree e il Bari-Mosca è solo l´ultimo esempio. Con questi bandi abbiamo voluto dare un futuro alla Puglia».
Ma chi riempirà i voli?
«Con Aeroporti di Puglia, gli enti locali, le camere di commercio, le associazioni di categoria e le cinque aziende di promozione turistica abbiamo già attivato un gruppo di lavoro. I frutti si vedranno presto».
Sul fronte del turismo però i giochi sono stati fatti: i pacchetti pugliesi sono stati venduti già l´anno scorso senza voli diretti.
«I collegamenti sono partiti da poco, non si possono fare miracoli. Abbiamo coinvolto l´Enit e abbiamo dato mandato alle Apt di predisporre pacchetti turistici assieme agli operatori. Il gap, quindi, sarà presto colmato. Ma al di là di tutto il nostro obiettivo è far sì che con le nuove rotte si sviluppi nei prossimi mesi con i Paesi collegati alla Puglia un traffico reciproco legato non solo al turismo ma anche al commercio, all´industria e all´agricoltura. Vinceremo la nostra sfida se al termine dei tre anni riusciremo a consolidare senza le stampelle degli aiuti pubblici questi rapporti economici».
(m.ott.)
CIAO
_goa
Turismo, la promozione non decolla
Da Bari voli per mezza Europa, ma gli stranieri sono ancora pochi
Bari è collegata a mezza Europa grazie alle nuove tratte attivate da Aeroporti di Puglia e blindate per almeno tre anni dalla Regione che ha messo sul tappeto 63 milioni di euro. Ma chi si illude di incrociare ogni giorno al Wojtyla di Palese comitive di stranieri già da Pasqua, rimarrà deluso. Il problema è come passare dalle parole ai fatti. Franco De Sario, presidente della Fiavet, è pessimista. «Quest´anno cade troppo presto, sarà difficile eguagliare l´exploit del 2007».
La Puglia ha messo le ali ma non può ancora volare. Almeno non del tutto. L´isolamento internazionale da qualche mese è stato finalmente rotto, ora Bari è collegata a mezza Europa e da aprile anche a New York grazie alle nuove tratte attivate da Aeroporti di Puglia e blindate per almeno tre anni dalla Regione che ha messo sul tappeto 63 milioni di euro. Ma chi si illude di incrociare ogni giorno al Wojtyla di Palese comitive di stranieri già da Pasqua, rimarrà deluso. La promozione delle tratte è ancora in fase di gestazione e per questa stagione turistica i giochi sembrano ormai compromessi: il pacchetto Puglia è stato venduto già da giugno scorso orfano dei voli diretti, anche perché non erano stati attivati.
Ora si tratta semmai di recuperare terreno. Gli enti turistici degli altri Paesi ci stanno provando, ovviamente per invogliare il maggior numero di pugliesi a volare nelle loro capitali. I giornalisti baresi nelle settimane scorse sono stati invitati a visitare Amsterdam e Parigi, due città che certo non hanno bisogno di pubblicità per promuoversi. I voli d´andata erano pieni per due terzi, quasi tutti ragazzi pugliesi. Al ritorno, le stesse facce. Ad Amsterdam siamo entrati in un´agenzia viaggi chiedendo dei pacchetti per la Puglia magari abbinati al volo diretto. Sulla parete, la gigantografia di san Nicola, protettore della città. La delusione è grande. «Bari, where is Bari», ci chiedono. Ma come? È la città di santa Klaus, indichiamo il poster. «Ma San Nicola non è spagnolo?», ribattono increduli.
Se i santi non aiutano, meglio votarsi a Internet. Sul motore di ricerca proviamo a digitare «info point Puglia», non esce granché. Il presunto numero dell´Apt barese squilla a vuoto. Apriamo allora il sito della Regione e finalmente troviamo il numero giusto dell´Apt. Con l´operatore ci spacciamo per turisti di Amsterdam che hanno saputo del volo diretto e vorrebbero passare la Pasqua in Puglia. L´inglese dell´operatore è incerto, ci spiega che non può esserci d´aiuto, che al massimo possiamo inviare una mail a «infopoint-bari chiocciolina yahoo. it». Traduce proprio così, chiocciolina. Franco Chiarello, presidente di Apt, spiega che gli interventi non hanno «ancora assunto dimensioni sistematiche e integrate» ma giura che le cose stanno cambiando. Spiega poi che qualche giorno fa tutti gli organismi che si occupano di turismo, da quelli pubblici a quelli privati, si sono già riuniti intorno al tavolo con Regione e Aeroporti pugliesi per «mettere in campo le strategie giuste, evitando duplicazioni di interventi e sprechi di risorse». «L´idea - dice - è di fare degli educational, invitando in Puglia i tour operator giusti». E per tentare di dare una svolta anche a questa prima parte della stagione turistica, l´Apt con gli agenti di viaggio sta approntando i "pacchetti primavera" in programma da Pasqua al 21 giugno.
Ma quella che invoca Aeroporti di Puglia è una sorta di rivoluzione delle politiche turistiche perché i voli internazionali non vanno solo invocati ma anche riempiti di passeggeri e contenuti. «Va ripensata - sostiene il direttore generale Marco Franchini - la strategia complessiva di promozione della destinazione favorendo progetti che migliorino l´offerta in rete di alberghi, aziende agrituristiche, ristoranti, servizi di accoglienza. Occorre poi definire un calendario di iniziative completo e ricco di appuntamenti legati allo sport, all´ambiente, all´enogastronomia, al tempo libero, all´arte e alla cultura, tali da veicolare un messaggio legato alla sicurezza del territorio e all´ospitalità dei pugliesi». Franchini suggerisce poi di chiudere con un passato fatto di mille e una iniziative inutili e dispendiose: «La soluzione potrebbe essere quella dell´istituzione di un´unica cabina di regia alla quale affidare il coordinamento delle attività di tutti i soggetti, pubblici e privati».
Il problema è come passare dalle parole ai fatti. Franco De Sario, presidente della Fiavet, la Federazione agenti di viaggio, per quest´anno è pessimista. «I pacchetti pugliesi - spiega - sono stati offerti ai tour operator stranieri a giugno scorso, ovviamente senza i voli diretti perché non esistevano. Se questi collegamenti si riveleranno affidabili e duraturi, come ci auguriamo anche perché c´è l´impegno finanziario della Regione, vuol dire che nei prossimi mesi lavoreremo per mettere a punto dei nuovi pacchetti per la stagione turistica 2009». Anche sugli arrivi di Pasqua, al di là dei voli diretti, De Sario è preoccupato: «Quest´anno cade troppo presto, sarà difficile eguagliare l´exploit del 2007».
L´INTERVISTA
L´assessore Massimo Ostillio
"L´intervento della Regione farà la differenza"
Assessore Massimo Ostillio, la Regione si è svenata per garantire la sopravvivenza dei nuovi voli internazionali. Ne verrà la pena?
«Siamo sicuri di sì, anche perché ci siamo mossi sulla scorta di quelle che sono state le esperienze passate, laddove all´eccitazione per un nuovo collegamento internazionale dopo qualche mese faceva seguito una profonda delusione per la cancellazione della rotta. Erano i tempi del Far West delle compagnie aeree e il Bari-Mosca è solo l´ultimo esempio. Con questi bandi abbiamo voluto dare un futuro alla Puglia».
Ma chi riempirà i voli?
«Con Aeroporti di Puglia, gli enti locali, le camere di commercio, le associazioni di categoria e le cinque aziende di promozione turistica abbiamo già attivato un gruppo di lavoro. I frutti si vedranno presto».
Sul fronte del turismo però i giochi sono stati fatti: i pacchetti pugliesi sono stati venduti già l´anno scorso senza voli diretti.
«I collegamenti sono partiti da poco, non si possono fare miracoli. Abbiamo coinvolto l´Enit e abbiamo dato mandato alle Apt di predisporre pacchetti turistici assieme agli operatori. Il gap, quindi, sarà presto colmato. Ma al di là di tutto il nostro obiettivo è far sì che con le nuove rotte si sviluppi nei prossimi mesi con i Paesi collegati alla Puglia un traffico reciproco legato non solo al turismo ma anche al commercio, all´industria e all´agricoltura. Vinceremo la nostra sfida se al termine dei tre anni riusciremo a consolidare senza le stampelle degli aiuti pubblici questi rapporti economici».
(m.ott.)
CIAO
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