Barbieri nuovo AD di SAGAT


MikeAlphaTango

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27 Dicembre 2009
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TRN
"Roberto Barbieri, 60 anni, napoletano, sarà cooptato, il prossimo 23 luglio, nel Consiglio di Amministrazione di Sagat e nominato Amministratore Delegato della Società che gestisce l'aeroporto di Torino. I soci privati di Sagat (F2i - Fondi italiani per le infrastrutture, Equiter - Gruppo Intesa Sanpaolo - e Tecnoinvestimenti) hanno individuato in Roberto Barbieri il manager che sostituirà l'uscente Daniel Winteler.
Barbieri è stato negli ultimi anni Amministratore Delegato della GTT SpA - Gruppo Torinese Trasporti, conseguendo ottimi risultati gestionali. Ha avuto una lunga esperienza professionale in diversi importanti gruppi quali Finmeccanica, Montedison, Ferrovie dello Stato, ricoprendo responsabilità via via crescenti.
È anche un raro esempio di manager prestato temporaneamente alla politica. Infatti come Assessore per le Risorse Strategiche del Comune di Napoli, dal 1993 al 1997, ha gestito la prima privatizzazione di un aeroporto in Italia, cedendo l'aeroporto di Napoli Capodichino alla British Airport Authority.
Dal 1996 al 2008 è stato eletto prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato della Repubblica (Pds, Ulivo e poi Costituente Socialista), ricoprendo diversi incarichi tra cui quello di Presidente della Commissione Bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. "

(http://www.lastampa.it/2013/07/17/b...d-di-sagat-OmOOBihhmeUg9TheVGhPCO/pagina.html)

A me personalmente i manager prestati alla politica non mi esaltano. C'erano state anche alcune polemiche legate al suo ruolo in GTT (che non è che possa vantare, in realtà, "ottimi risultati gestionali").
Diciamo che il nome non crea esaltazione, speriamo di sbagliare.
 
credo che F2I sia alla ricerca di uno con le spalle larghe per tenere botta in questa fase drammatica e senza apparenti progetti per il futuro. non vorrei sbagliarmi ma forse F2I ha sottovalutato l'impatto devastante su Caselle della crisi. Oppure F2I l'ha valutata bene aggrappandosene strettamente per poi mettere in piedi un piano di ristrutturazioni "lacrime&sangue" alle quali forse DJW non era tanto ben disposto. Ipotesi….
 
Io fin dall'inizio non ho visto DJW come la manna dal cielo. probabilmente se ne sarà andato per contrasti con la proprietà, ma a me resta sempre in mente l'opzione per la quale se ne sia andato solo perché gli davano più soldi da un'altra parte.

Sul nuovo AD ovviamente è troppo presto per dire sia bene che male, i fatti che conosciamo è che uno che di aeroporti non sa più di tanto (il suo ultimo incarico in questo settore è del 97) ma è uno abbastanza con le mani in pasta nella politica locale. Quello che viene in mente da una prima lettura del suo CV è che per sollevarlo dalle polemiche legate alla sua presidenza in GTT, F2i abbia fatto un favore a Fassino piazzandolo qui.

La mia speranza è che le cose siano andate così e che in realtà le linee guida sulla gestione dell'aeroporto vengano da più in alto. Almeno questa è la speranza e la speranza è l'ultima a morire (anche se a TRN è ricoverata da tempo in terapia intesiva)
 
Penso vv che l'addio di DW sia un danno per SAGAT. Forse non aveva conoscenza specifica del settore , ma vantava conoscenze formidabili ed anche entusiasmo che sarebbero state di grande aiuto nel ricucire le fila politiche e di immagine dell'aeroporto. Ovviamente è un mio parere personale.

Il nuovo arrivo mi sembra un Manager(non lo conosco e non mi permetto giudicarlo) e Sagat non credo abbia bisogno solo di quello in questo momento.
 
Penso vv che l'addio di DW sia un danno per SAGAT. Forse non aveva conoscenza specifica del settore , ma vantava conoscenze formidabili ed anche entusiasmo che sarebbero state di grande aiuto nel ricucire le fila politiche e di immagine dell'aeroporto. Ovviamente è un mio parere personale.

Il nuovo arrivo mi sembra un Manager(non lo conosco e non mi permetto giudicarlo) e Sagat non credo abbia bisogno solo di quello in questo momento.

DJW aveva probabilmente una "visione" e, forse, quando ha iniziato a spingere per questa sono usciti fuori i famosi "bastoni tra le ruote". forse immaginando questa situazione aveva già in tasca la via di uscita ovvero appene s'è palesata la via d'uscita l'ha imbpccata. Barbieri è un favore e come tale sarà li buono e bravo a fare il passacarte lautamente stipendiato per non farsi troppe domande o avere visioni...
 
Barbieri: "Il rilancio di Caselle passa
dalla concorrenza con Milano Malpensa"

Il manager al timone di Sagat da 50 giorni "Ogni anno 700mila passeggeri che gravitano sulla nostra area s'imbarcano in Lombardia"
di DIEGO LONGHIN
Lo leggo dopo
Barbieri: "Il rilancio di Caselle passa dalla concorrenza con Milano Malpensa"Roberto Barbieri
"NON è solo una crisi congiunturale, ma strutturale. Per questo serve agire con più azioni per centrare l'obiettivo: recuperare passeggeri e posizioni nella classifica degli aeroporti". Parola di Roberto Barbieri, da luglio nuovo ad di Sagat, nominato dal socio privato F2i dopo la meteora Winteler. Barbieri non nasconde le difficoltà di Caselle, scivolato al quattordicesimo posto, ma crede che ci siano possibilità di recupero, anche se il 2013 si chiuderà con un calo di traffico.
Dottor Barbieri, quali sono i problemi strutturali di Caselle?
"Il Sandro Pertini sconta la presenza di Malpensa a distanza ravvicinata, scalo che attua una concorrenza legittima e con cui Torino si deve misurare. Ogni anno, dai calcoli che abbiamo fatto, tenendo fuori dalla statistica zone come il Novarese e il Verbano, 600-700 mila passeggeri che gravitano sull'area di Caselle, si imbarcano a Malpensa. C'è poi un altro aspetto con cui Caselle deve fare i conti. Ed è Cuneo".

Anche questo fa parte della concorrenza, non trova?
"Sì, ma al contrario di Malpensa, in questo caso, mi sento di dire che Cuneo attua una concorrenza illegittima. Cuneo attrae 300 mila passeggeri dall'area di Caselle applicando condizioni di mercato incredibili e fuori misura. Condizioni che vengono poi assorbite dagli enti territoriali che periodicamente ripianano i conti della società che gestisce lo scalo".

In Italia, più o meno in ogni provincia, c'è uno scalo. Non è una novità, non crede?
"Si, ma questo crea problemi di sistema. E spero che il ministro Lupi con il nuovo piano del sistema aeroportuale ponga rimedio. La Francia, che ha più del doppio della nostra superficie, ha un terzo dei nostri scali. Non mi sembra che i francesi abbiano un deficit sulla mobilità. Noi nel Nord, da Ovest a Est, contiamo 24 aeroporti. Non aggiungo altro".

Se le proponessero di prendere in gestione lo scalo di Cuneo accetterebbe?
"Non c'è preclusione: potremmo pensare di gestirlo, ma senza accollarci i debiti. Si integrerebbe con Caselle, una sorta di seconda pista, con funzioni specifiche, ma dando priorità al Pertini".

Altro problema è Alitalia. La compagnia di bandiera sembrava voler dire addio a Caselle, poi è stata recuperata in zona Cesarini grazie a un accordo con Sagat. Di quanto è stato l'aiuto economico?
"Legittimo e minimo. Un accordo più strategico che economico".

Cifre?
"Riservate, trattandosi di un accordo tra privati".

C'è chi ha sostenuto durante la querelle che sarebbe stato meglio utilizzare i fondi per fare una gara tra i vettori per nuove rotte piuttosto che inseguire Alitalia. Cosa ne pensa?
"Che sarebbe stata una politica miope da parte di Caselle. Analizziamo i dati di traffico. Torino fa 3 milioni e 200 mila, 3 milioni e 300mila passeggeri all'anno. E chiuderemo l'anno leggermente in negativo rispetto al 2012, ma su questo trend. Di questi circa 1 milione e 200 mila passeggeri volano con Alitalia. E noi potevamo rinunciare a questo traffico per tentare la strada di una gara? No, si è fatta un'intesa, Alitalia ha deciso dimantenere praticamente intatto il numero di voli da Torino. Questo non ha messo a rischio i livelli occupazionali di Caselle".

Così, però, si vivacchia e si scende nella classifica nazionale degli aeroporti. L'obiettivo è galleggiare?
"No, ma per crescere non possiamo permetterci di perdere Alitalia. Semmai dobbiamo puntare ad un altro accordo solido con un vettore low cost. Con un'intesa del genere riusciremo a recuperare da Malpensa parte di quei 600-700 mila passeggeri che vanno a Milano".

Scusi, ma quella della base low cost non le sembra ormai una favola a Torino?
"Non ho parlato di base. Non nell'immediato. Abbiamo ben presente qual è la situazione del mercato. E poi tutti gli accordi, diciamo i matrimoni, che prevedono una base sono stati già fatti, non sono infiniti però. A Torino mancaun accordo stabile ed ampio con un vettore low cost e su questo ci stiamo muovendo. Solo così Caselle si può garantire una fetta di passeggeri che crescerà nel tempo. Ci sono tutte le capacità, umane, tecniche ed infrastrutturali per raggiungere l'obiettivo, attraendo i vettori con incentivazioni legittime. Un accordo che nel medio lungo periodo potrebbe portare alla nascita di una base su Torino".

Sempre RyanAir?
"Parliamo con tutti, anche con Ryan Air con cui ci sono stati contatti e c'è una disponibilità seria a trattare".

Ma l'obiettivo nell'immediato qual è?
"Un pacchetto ampio e stabile di destinazioni che attragga passeggeri. Non più un ragionamento su singole rotte. Oggi il mercato è cambiato, una fetta amplia di persone non decide prima dove andare, va sul sito della compagnia è sceglie la meta sulla base della disponibilità e del prezzo. Così vogliamo riportare a casa una parte di quei 700 mila passeggeri che volano da Malpensa".

Scusi, Malpensa e Torino hanno lo stesso azionista privato. E' sicuro che F2i sia d'accordo?
"Io e il mio azionista di riferimento siamo pronti a fare la nostra parte mettendo sul piatto le risorse, incentivando un progetto di medio-lungo periodo".

Se Caselle mette la sua parte vuol dire che qualcuno deve intervenire: chi?
"L'incentivazione passerà anche dal processo di riposizionamento di Torino, in atto da tempo. Si possono catalizzare risorse intelligenti in aiuto al supporto tecnico ed economico di Caselle. E poi i cosiddetti stakeholder di Torino e del Piemonte vorranno partecipare a questo progetto".

Cosa intende per risorse intelligenti?
"Un esempio? Destinare parte delle risorse europee per la crescita sullo sviluppo dello scalo che porta ricchezza sul territorio. Caselle non è solo una porta d'ingresso di passeggeri, ma di reddito che viene distribuito".

A parole gli stakeholder sono sempre disponibili, meno quando c'è da mettere mano al portafoglio. Come li convincerà?
"A

fine gennaio al Teatro Regio ci sarà un incontro pubblico in collaborazione con il Comune. Parteciperanno compagnie, tour operator, rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, rettori di tutti gli atenei piemontesi e la filiera enogastronomica. Il tutto per rendere evidenti trasformazioni e potenzialità di Torino e del Piemonte. Perché è importante che da Torino si parta, ma è anche fondamentale che gli aerei atterrino pieni".

http://torino.repubblica.it/cronaca...nza_milano_malpensa_diego_longhin_r-69732007/
 
Caselle scommette sui voli charter per riprendere quota

ACCORDO CON ALPITOUR PER TRASFORMARE L’AEROPORTO NELLO SCALO VACANZE DEL TOUR OPERATOR DA SETTEMBRE DIVENTA OPERATIVA LA BASE DELLA SPAGNOLA VUELING

Che il traffico dell'aeroporto di Torino sia in rimonta lo si vede da tanti segnali, l'ultimo riguarda la scelta del gruppo Alpitour di rafforzare il numero di charter dalla pista di Caselle verso le destinazioni estive più gettonate in Grecia, Tunisia, Baleari e Mar Rosso. Ibiza, Minorca, Palma di Majorca e Marsa Alam sono raggiungibili da Torino già dal mese di giugno, così come Monastir e Djerba in Tunisia e Kos in Grecia. Dal primo agosto partono i nuovi voli per Mykonos e Santorini, e dal 17 luglio si vola verso le spiagge di Creta e Rodi. Una novità, visto che Torino, considerato aeroporto prevalentemente business, in passato veniva ritenuto secondario dai tour operator: ora Alpitour, Francorosso, Villaggi Bravo e Karambola sono pronte ad accogliere al Sandro Pertini i turisti piemontesi in partenza per le vacanze.

Turisti che non saranno più costretti a raggiungere Milano, Bergamo o altri aeroporti del Nord Italia. La società che gestisce lo scalo, la Sagat, e il gruppo Alpitour, hanno scelto una campagna di comunicazione ad hoc: 'In vacanza il tempo vola. Tu vola da Torino'. Soddisfatti i vertici delle due società. Roberto Barbieri, ad di Sagat esprime «soddisfazione per lo stretto rapporto di collaborazione che abbiamo saputo creare con il principale tour operator italiano per rendere sempre di più l'aeroporto di Torino lo scalo delle vacanze dei piemontesi e non solo».

E Carlo Stradiotti, direttore generale business del gruppo Alpitour e ad della compagnia di charter Neos, aggiunge: «Abbiamo abbracciato con entusiasmo la possibilità di collaborare con Sagat nella promozione di uno dei principali scali del nostro Paese. L'inizio di un percorso congiunto ed un investimento concreto nello sviluppo del traffico locale e dell'immagine delle rispettive aziende».

La spinta sui charter è solo l'ultima delle linee di sviluppo intrapresa da Caselle, che nel mese di maggio ha fatto il più 7 per cento di passeggeri rispetto all'anno precedente. Nel 2013 i passeggeri che hanno volato dalla pista di Torino sono stati 3.160.287, il 10 per cento in meno del 2012. Nei primi tre mesi si è recuperato il 5,7 per cento, ora si è arrivati al 7. La tendenza si è invertita a partire da gennaio e la promessa dell'ad Barbieri è di chiudere l'anno ritornando ai livelli di traffico pre crisi. Caselle ha recuperato l'hub Zurigo, entrando nel network di Etihad Regional. E con scalo a Zurigo da giugno si può raggiungere 'comodamente' Abu Dhabi. Dal 26 maggio il volo su Amsterdam con il ritorno di Klm, compagnia assente da dieci anni, è un altro tassello: due voli al giorno che permettono di andare e tornare da Schipol in giornata, oltre ad essere collegati con una manciata di ore di scalo con i voli verso il Sud e il Nord America e i Paesi Asiatici, Cina in testa. Con la stagione invernale si potenzieranno ancora i voli con Londra grazie a due nuovi collegamenti settimanali con la British Airways.

E sul fronte dei low cost, vettori che permettono di macinare numeri? «Noi puntiamo ad una crescita tranquilla, ma continua del traffico low cost - sottolinea Barbieri - a breve ci saranno novità. Novità che interesseranno la stagione invernale ». RyanAir ha mantenuto e rafforzato i collegamenti da Torino, anche se fa resistenze sull'apertura di una base a Caselle, mentre da settembre Vueling, la low cost spagnola che collega già il Sandro Pertini con Barcellona, ha scelto come base Torino con un programma di sviluppo triennale. Si inizierà con i collegamenti Torino-Roma, affiancando Alitalia, e poi due rotte internazionali nuove ogni anno. «Il Torino-Roma è una tratta particolare, dove anche noi subiamo la concorrenza del treno: abbiamo subito un calo del 20 per cento dei passeggeri e nonostante questo dato siamo riusciti a crescere del 7 per cento - sottolinea Barbieri -Il doppio della media nazionale. Con un low cost verso la capitale contiamo di invertire la tendenza ». L’aeroporto di Caselle dopo un 2013 buio prova a rilanciarsi con una serie di iniziative messe in cantiere dal nuovo ad Barbieri. E i risultati cominciano a dargli ragione.

http://www.repubblica.it/economia/a...i_voli_charter_per_riprendere_quota-90325192/
 
si ma con i charter voli solo se hai un pacchetto turistico...
 
La prima cosa che insegnerei al Sig. è la geografia.....
Ma come puo pensare che i pax del verbano e del novarese vadano a Torino?
Basta prendere una cartina geografica e vedere a occhio senza fare calcoli le distanze.
Uno di Arona va a Torino quando ha MXP a mezzora? idem uno di Verbania o anche della Val Vigezzo....
Lo stesso dicasi per il novarese immerso nella brughiera.
E vogliamo parlare di Cuneo?
E comunque favorisce sempre l'esodo di pax invece che il mantenerlo in loco.
Boh....fa molto politico e basta.....
Cioè non che il resto dell'intervista mi esalti.
 
La prima cosa che insegnerei al Sig. è la geografia.....
Ma come puo pensare che i pax del verbano e del novarese vadano a Torino?
Basta prendere una cartina geografica e vedere a occhio senza fare calcoli le distanze.
Uno di Arona va a Torino quando ha MXP a mezzora? idem uno di Verbania o anche della Val Vigezzo....
Lo stesso dicasi per il novarese immerso nella brughiera.
E vogliamo parlare di Cuneo?
E comunque favorisce sempre l'esodo di pax invece che il mantenerlo in loco.
Boh....fa molto politico e basta.....
Cioè non che il resto dell'intervista mi esalti.
concordo con quanto scrivi però scusa uno di Torino perché deve andare per forza in Lombardia per il pacchetto vacanze?
 
no infatti non intendevo i pacchetti ma la clientela business o comunque leisure che si trova pur essendo in Piemonte ad una distanza da MXP ben minore che da TRN.
 
Sauna o massaggio prima del decollo: a Caselle atterra la beauty farm

Primo scalo in Italia avrà al suo interno un centro benessere per viaggiatori a caccia di relax. Ma sarà rivoluzionata anche l'area del Duty free con l'arrivo di uno dei big mondiali del settore

Una sauna o un bagno turco prima di decollare. Oppure un massaggio appena atterrati, per allontare la fatica del viaggio e tornare in forma, magari per un appuntamento d'affari. Tra poco a Caselle sarà possibile, primo aeroporto italiano con beauty farm inclusa. Le trattative tra la Sagat, la società che gestisce lo scalo e una società termale sono praticamente in dirittura d'arrivo. Così prima di decollare o appena sbarcati a Torino sarà possibile fare una scappata al centro benessere, per prendersi un po' cura di se stessi. Ma non è l'unica novità che lo scalo di Caselle ha all'orizzonte. I grandi marchi credono nella risalita dei passeggeri inaugurando o ristrutturando i punti vendita all'interno dello scalo torinese. Lo sviluppo commerciale è stata la seconda gamba della strategia adottata dai vertici dell'aeroporto. Un mix di attenzione ai brand piemontesi e alle insegne multinazionali. Il primo a credere in un recupero di passeggeri è stata la Venchi "cioccogelateria". Ultimo arrivo? Tiger, la catena danese di prodotti di ogni genere di buona qualità a basso prezzo. Sarà rimessa a nuovo tutta la zona dell'airport retail corner, il Duty Free di Caselle. Aree che sono state prese in gestione dalla Gebr.

Heinemann, uno dei tre principali operatori internazionali nel settore retail aeroportuale. Il punto vendita riaprirà entro il 15 novembre. Il restyling del corner verrà fatto in primavera. La multinazionale dei duty free è stata attirata dalla crescita dei passeggeri: a settembre si è arrivati ad un più 9,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013 e secondo le proiezioni di Sagat si dovrebbe chiudere l'anno sfondando quota 3 milioni. E, nonostante i problemi e gli effetti delle decisioni di Alitalia, il raddoppio sulla rotta Torino-Roma, con l'arrivo di Vueling, sta producendo dati positivi: sulla linea, dove opera anche Alitalia, i passeggeri crescono del 20 per cento.


Nella primavera del 2015 sarà riorganizzato tutto lo spazio commerciale. "Il layout degli spazi duty free rimarrà invariato fino a marzo, ci sono stati rallentamenti dovuti a procedure burocratiche che si stanno sbloccando - spiega l'amministratore delegato di Sagat, Roberto Barbieri - l'arrivo del terzo operatore internazionale in questo settore è importante per Caselle. È presente in più di centro Paesi, fattura 2,4 miliardi e ha trovato nell'approdo a Torino un'occasione di sviluppo. I 22 dipendenti della vecchia cooperativa che gestiva gli spazi saranno riassunti dalla Heinemann". La ristrutturazione del duty free si porterà dietro
tutto il restyling dell'area commerciale del Sandro Pertini: "Non saranno più dei negozi all'interno di un aeroporto, ma si ri- vedranno i percorsi per creare un centro commerciale sulla falsa riga di quello che si vede nei più importanti scali europei", spiega Barbieri.

Tra i tagli del nastro si segnala negli ultimi dodici mesi il lusso di Borbonese e il dolce dei giandujotti di Gobino che ha aperto un punto nell'atrio partenze, spazio disegnato da Pininfarina.

http://torino.repubblica.it/cronaca...lo_a_caselle_atterra_la_beauty_farm-99166402/