Troppo caos,bimbi cacciati da aereo
Amburgo, protagonista scolaresca romana
Decollati da Roma alla volta di Manchester, quando l'aereo Lufthansa ha fatto scalo ad Amburgo, il comandante li ha obbligati a scendere ed è ripartito. E' accaduto ai bambini di una scolaresca romana, tutti di età tra gli 11 e i 15 anni. Motivo della decisione del comandante sarebbe la confusione che hanno creato a bordo che, secondo lui, avrebbe messo fuori sicurezza il volo.
I ragazzini, tutti della scuola Massimiliano Massimo, nel quartiere Eur di Roma, sono stati all'aeroporto di Amburgo alcune ore mentre i professori venivano interrogati dalla polizia dello scalo che conducono le indagini sul caso. Della vicenda è stato informato il console italiano. Successivamente è stato individuato un albergo dove i bambini hanno trascorso la notte. I loro bagagli, intanto, avrebbero già raggiunto Manchester. Forte l'apprensione e lo stupore dei genitori dei piccoli. "Siamo rimasti allibiti e continuiamo ad esserlo - ha detto l'ex presidente del XII Municipio, Paolo Pollak, al corrente della vicenda e amico di alcuni dei genitori - E' inammissibile che quaranta bambini vengano lasciati in una situazione come questa, che non saprei come definire. Qualunque cosa avessero fatto - ha concluso - questo non è sicuramente il metodo adatto sicuramente" .
Pensavamo a uno scherzo". Cosi' si è espresso il professor Marco Amabile, al suo ventiduesimo viaggio annuale con ragazzini, tutti senza alcun incidente, anche in caso di studenti molto vivaci. Amabile è uno dei due professori che accompagnano la scolaresca romana. "Nel primo volo Lufthansa quello da Roma ad Amburgo è andato tutto bene - racconta l' insegnante - abbiamo anche fatto un applauso al pilota perché, per recuperare un quarto d'ora di ritardo ha fatto una discesa veloce, l'aereo ha ballato un po' ma lui è stato molto bravo". I problemi sono cominciati invece quando il gruppo e' salito a bordo di un altro aereo Lufthansa, per raggiungere da Amburgo la città inglese di Manchester, lo
scalo più vicino a Lancaster dove i ragazzi dovrebbero cominciare una scuola d'inglese.
Un gruppo che, come sottolinea l'insegnante, "ha i voti in condotta più alti". Il secondo velivolo era più piccolo, un aereo da 80 posti circa di cui la metà occupati dal gruppo e altri trenta da inglesi diretti a casa. "Mentre salivamo - ha raccontato Amabile - la hostess già ha detto ai ragazzini che dovevano stare buoni, poi ha chiamato la mia collega a fare un annuncio al microfono perché‚ non facessero confusione e infine, invece di decollare, l'aereo è tornato indietro e il comandante ha detto alla polizia di farci scendere. Credevo fosse uno scherzo".
La compagnia di bandiera tedesca avrebbe contestato al gruppo italiano lancio di cuscini, cinture di sicurezza non allacciate e uso dei telefoni cellulari. "I cuscini non c'erano - sostiene l' insegnante - e le cinture di sicurezza ritengo che fossero tutte allacciate, stiamo parlando di ragazzi che per la maggior parte si allontanano per la prima volta dalle mamme e fanno il loro primo volo, sono impauriti. Siamo perplessi - continua Amabile - non c'e' stato alcun alterco". "Non e' vero che avevamo i telefonini accesi - dice una delle bambine, Susanna - e non è vero che ci lanciavamo i cuscini, perché‚ non c'erano, e non è nemmeno vero che avevamo le cinture slacciate. Io e altri ragazzi - ha aggiunto - stavamo in coda, parlavamo e giocavamo con la play station quando è venuta la hostess e ha detto che dovevamo stare zitti. Noi eravamo tranquilli ma l'aereo è tornato indietro e ci hanno fatto scendere". Il gruppo sta adesso cercando il primo volo disponibile per Manchester; sembra che la Lufthansa si rifiuti pero' di trasportarli.
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