Bagagli Fiumicino, troppi sconti per operazioni di handling?


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Bagagli Fiumicino, troppi sconti per operazioni di handling?

Roma, Italia - I sindacati: tariffe basse portano a carenza di organico
(WAPA) - Il problema dell'handling, dell'assistenza a terra dei voli, è balzato agli onori delle cronache in queste ultime settimane grazie (o per colpa) delle ripetute inefficienze verificatesi all'aeroporto di Roma-Fiumicino, in particolar modo per quanto riguarda i bagagli.

Le società di handling denunciano le politiche di riduzione dei costi che impongono forti sconti e tariffe non convenienti. "I disservizi sono frutto proprio delle basse tariffe -spiegano i sindacati al quotidiano 'Libero'- che costringono le aziende a restare sotto organico per evitare perdite di bilancio e, quindi, manca personale".

Ma quanto può guadagnare una società di handling all'aeroporto di Fiumicino? Stando alle cifre pubblicate oggi da "Libero", a Roma per un aereo grande come un Boeing 777 o un 747 la cifra per gestire i bagagli e imbarcare i passeggeri si aggira sui 2500 Euro; gli Airbus A-320 o -321 richiedono circa 1000 Euro a volo; jet diffusi, soprattutto tra le low-cost, come i Boeing 737 hanno costi tra i 500 e i 750 Euro. Ma ci sono anche aerei più piccoli, come ATR-42, per i quali sono sufficienti 200 Euro. Queste tariffe, scrive "Libero", mensilmente si possono tradurre in incassi per 4,5 milioni di Euro. Ma a Verona e Genova, per fare un esempio, i prezzi per gli aerei grandi raggiungono quasi i 7500 Euro, il triplo rispetto a Fiumicino.

Sconti e tariffe possono poi variare anche a seconda delle tonnellate caricate, dei mezzi di supporto richiesti, del tipo di check-in, delle pulizie e della compagnia aerea. "Spesso -spiega a 'Libero' il sindacalista Ugl Giovanni Carelli- la tariffa che conta è quella che permette di strappare le compagnie ai concorrenti, e se la compagnia da allettare è una Vip come Air France o British Airways, per loro gli sconti salgono". Viene da chiedersi come mai allora questi vettori hanno meno problemi di consegna bagagli rispetto ad altri, come Alitalia. La risposta? I contratti che queste compagnie aeree firmano con i gestori dell'handling prevedono forti penali. (Avionews)

CIAO
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Posto questo "curioso" articolo (già postato in altro 3d, ma in versione non integrale)

Caos bagagli a Fiumicino

Ecco quanto guadagnano le società di handling
Per il carico-scarico valigie le compagnie pagano dai 200 ai 2.500 euro a seconda del tipo di aereo

ALESSANDRA ZAVATTA . Costa soltanto duecento euro caricare i bagagli e imbarcare i passeggeri di un Atr 42 a Fiumicino. Mentre per l`assistenza a terra di Boeing 777 e jumbo le compagnie aeree possono spenderne fino a duemilacinquecento di euro e aggiungendone altri cento possono avere pure la terza scala per far salire i viaggiatori.
A Verona per i grandi jet la tariffa è, invece, di 7.485 euro e a Genova oscilla tra 6.956 e 7.412 euro.
Dopo il caos bagagli che ha paralizzato lo scalo romano nei giorni scorsi, Libero è andato a vedere quanto guadagnano
le società di handling. E ha scoperto una folle politica di sconti che abbatte le tariffe ufficiali dei servizi di assistenza a terra e in dieci anni le ha addirittura dimezzate. Secondo i sindacati (Cgil, Uil, Ugl e SdL) «i disservizi sono frutto
proprio delle basse tariffe che costringono le aziende a restare sotto organico per evitare perdite di bilancio e, quindi, manca personale: almeno duecento operai soltanto per riconsegnare le valigie». Ma entriamo nei dettagli.
A Fiumicino sono quattro gli handlers: AZ Airport, Eas, Flightcare e Aviapartner. Dal 26 ottobre prossimo opererà in rampa anche Globe Ground e presto potrebbe arrivare una sesta impresa. A stivare bagagli, merci e posta, issare le scale estendibili, guidare i trattorini, fare il check-in sono attualmente 7.100 addetti, che devono assistere ogni giorno 1.050 voli, di cui 300 Alitalia. Voli che, però, non pagano tutti la stessa somma per i servizi di handling. Le tariffe variano per tipo di aeromobile, per le tonnellate caricate, per i mezzi di supporto richiesti (scale, piattaforme, elevatori per i pallets, bus interpista), il check-in
(che può essere standard oppure "dedicato"), le pulizie di bordo, che le low cost le rifiutano spesso. Risultato? Boeing 747 e 777 sborsano per un "giro macchina" da 2.000 a 2.500 euro. Gli Airbus 320 e 321 pagano mille euro. I Boeing 737, i jet più usati sulle rotte europee, se la cavano con 750 euro. Se però il volo è di una low cost, che impiegano nella stragrande maggioranza dei casi questo tipo di velivolo, il prezzo scende a 500-600 euro. Ma ci sono pure jet di piccoli dimensioni, come gli Atr 42,
che possono strappare l`assistenza a soli 200 euro. «Spesso», spiega Giovanni Carelli, sindacalista Ugi, «la tariffa finale non è quella più conveniente per garantire il servizio, coprirne i costi e avere anche un margine di guadagno che permetta di fare investimenti. La tariffa che conta è quella che permette di strappare le compagnie ai concorrenti. Per questo ci sono
vettori che passano da un handler all`altro per risparmiare cento euro a volo. Se poi la compagnia da allettare è una vip, come Air France, British Airways, Emirates oppure Delta, per lo loro gli sconti salgono. E di parecchio». Sulle tabelle ufficiali i ribassi
vanno dall`1,50 al 28 per cento secondo il numero dei voli da gestire e la durata del contratto. Sconti del 40 per cento, però,
non sono una novità per lo scalo romano. Ma quanto può guadagnare un handler a Fiumicino? Se gestisce cento voli al giorno, operando sia su velivoli grandi che piccoli, le entrate possono raggiungere i 4,5 milioni euro al mese. E, visto che sono loro a pagare, le compagnie aeree sono sul piede di guerra. L`Ibar, l`associazione che le rappresenta, definisce «obsolete e insufficienti» le infrastrutture per la movimentazione bagagli e chiede all`Enac «controlli affinché Adr realizzi le opere
necessarie ad assicurare un efficiente smistamento per le valigie». Oltre a un piano per uscire dall`emergenza e a verifiche sulla qualità del servizio offerta dagli handlers.