AZ, la palla torna ad AP e soci


bareise

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25 Settembre 2007
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bari, Puglia.
Cordata Alitalia, conti sotto la lente
il futuro è nelle mani di Tremonti
di ETTORE LIVINI

MILANO - La partita Alitalia ritorna al punto di partenza, nelle mani del Tesoro. Il prestito-ponte da 300 milioni, infatti, è stata solo una blandissima aspirina. Air France se n'è andata, le perdite sono decollate a quasi 3 milioni al giorno, la fiducia dei viaggiatori è in calo (-10% i passeggeri nei primi tre mesi 2008) e le ambizioni della (per ora) misteriosa cordata italiana si sono arenate sul "no" del cda alla due diligence. Con lo spettro del commissariamento ogni giorno più concreto.

Le due ore di summit di giovedì tra Bruno Ermolli, superconsulente di Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sarebbero servite così a disegnare la strategia per evitare il peggio. E la palla, secondo indiscrezioni, sarebbe nelle mani di via XX settembre incaricata di attivare al più presto (si parla di una settimana) una procedura che consenta ai potenziali compratori l'acceso ai numeri senza violare i vincoli di riservatezza. "E' una condizione necessaria - dice uno degli imprenditori interessati - . Senza le cifre su traffico e conti dopo l'addio a Malpensa e senza certezze sull'elasticità dei contratti con i fornitori è difficile formulare un'offerta vera e propria".

La cordata in realtà, grazie al paziente lavoro di cucitura di Bruno Ermolli e al successo elettorale del centrodestra, avrebbe assunto un identikit più preciso. Negli ultimi giorni ha ripreso quota il ruolo di Air One come pivot industriale, se non altro perché Carlo Toto porta in dote sia le preziose opzioni necessarie per rinnovare la flotta Alitalia (età media 12,4 anni) sia quel 30% del mercato domestico italiano che regalerebbe alla nuova realtà una posizione di leadership nazionale in grado di fare da trampolino per il rilancio. Attorno ad Air One si dovrebbe poi costruire un azionariato a due velocità: un nucleo duro di azionisti finanziari e industriali disposti a mettere più di un cip simbolico e a gestire la compagnia (Intesa Sanpaolo sarebbe il socio con le spalle forti, ma potrebbero entrare anche Ligresti e i Fossati) affiancato - magari attraverso un'entità societaria separata - da una sorta di club di "sostenitori", quegli imprenditori (da Marco Tronchetti Provera a Gianni Punzo, da Giorgio Squinzi a Diana Bracco) pronti a garantire qualche milione per salvare l'italianità del gruppo e Malpensa, una sorta di azionariato popolare sui generis.

Una volta ottenuta la due diligence, ci sarebbero i tempi - assicurano fonti vicine all'operazione - per chiudere l'intesa evitando il commissariamento: due-tre settimane per l'esame dei conti più un paio di mesi (il prestito ponte potrebbe essere considerato un anticipo sulla ricapitalizzazione) per definire i dettagli finanziari e arrivare all'intesa con i sindacati necessaria per evitare il crac. Difficile però che i lavoratori, malgrado tutto, riescano ad ottenere condizioni migliori di quelle prospettate da Air France.

Il percorso, naturalmente, è strettissimo e i rischi sono alti, anche perché il cda - senza proposte concrete - potrebbe trovarsi a breve in condizioni tali (il patrimonio bruciato) da dover portare i libri in Tribunale. Il Tesoro, proprio per questo, starebbe valutando un rinnovamento in tempi molto brevi del management. Resta per ora in stand-by il nodo del partner estero. L'opzione Ermolli infatti prevederebbe di riesaminare le alleanze - un passo comunque necessario - solo dopo il risanamento del gruppo.
(17 maggio 2008)
 
Cordata Alitalia, conti sotto la lente
il futuro è nelle mani di Tremonti
di ETTORE LIVINI
MILANO - La partita Alitalia ritorna al punto di partenza, nelle mani del Tesoro. ...... le ambizioni della (per ora) misteriosa cordata italiana si sono arenate sul "no" del cda alla due diligence. .....
..... E la palla, secondo indiscrezioni, sarebbe nelle mani di via XX settembre incaricata di attivare al più presto (si parla di una settimana) una procedura che consenta ai potenziali compratori l'acceso ai numeri senza violare i vincoli di riservatezza. (17 maggio 2008)

Il vertice di AZ può star tranquillo, chiunque venga in possesso dei dati sensibili di AZ, se ne guarderà bene dall'usarli come proprio modello operativo! Visto i risultati che hanno portato!
O forse temono proprio quello, per la serie "Muoia Sansone cin tutti i Filistei"? Quindi non vi diciamo cosa abbiamo combinato così rischiate di farlo anche voi!