Attentati di Parigi : nuove misure di sicurezza?


kenyaprince

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Staff Forum
20 Giugno 2008
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VCE-TSF
The new president of the European Council, Donald Tusk, has urged members of the European Parliament to vote in favor of sharing airline passenger data between nations, in the wake of this week’s terrorist incidents in Paris.
Speaking in the Latvian capital of Riga, to mark the start of the Baltic nation’s six-month presidency of the European Union (EU), Tusk said he supported a proposal to share Passenger Name Record (PNR) data between the EU’s 28 nations.
A PNR-sharing proposal has been on the table for two years, an EU spokeswoman toldATW.
However, parliamentarians have been reluctant to pass it, for fear of infringing individuals’ privacy.
Tusk—formerly the longest-serving prime minister of Poland since it became democratic again in the 1990s and now the man who chairs meetings of EU leaders—will call on EU lawmakers in Strasbourg to look again at the PNR proposals following this week’s terrorist outrages in France.
The aim of sharing PNR data is to improve the security of airline travel by alerting the authorities to attempts by suspected terrorists to travel. It is now known, for example, that two of the terrorists shot dead Friday were on a US no-fly list.

atwonline
 
Terrorismo, svolta della Ue: controlli su tutti i passeggeri dei voli. Arriva il pnr, un codice per schedare chi viaggia




Si chiamerà pnr, acronimo di personal number record. Sarà la scheda individuale di ogni passeggero che le compagnie aeree dovranno mettere a disposizione delle forze dell'ordine. Una normativa europea che, come spiega Marco Mensurati su Repubblica, entrerà con ogni probabilità in vigore entro il 2015. Una svolta storica per quanto riguarda la questione della privacy nel vecchio continente, una cessione di sovranità in nome della lotta al terrorismo.


Mensurati su Repubblica spiega nei dettagli in cosa consiste il pnr: oltre all'anagrafica (nome, cognome, indirizzo, ecc) e alle informazioni di viaggio raccoglie elementi personali potenzialmente "sensibili", come le preferenze sul pasto consumato a bordo, eventuali esigenze sanitarie o semplicemente il metodo di pagamento del biglietto. Dati - spiega Mensurati - che correttamente analizzati e incrociati tra di loro potrebbero essere molto utili sia per la prevenzione, sia per le eventuali indagini. Unico nodo ancora sul tavolo dei ministri dell'Interno e della Giustizia europei i tempi di conservazione dei dati: la prima stesura - racconta sempre Mesurati su Repubblica - prevedeva 5 anni, il compromesso dovrebbe portare a 3. Per capire l'importanza e la portata di questa decisione basti pensare che una simile venne presa negli Stati Uniti dopo l'11 settembre.


L'idea dunque di dare una stretta sulla privacy era già nell'aria da tempo, ora però la tragica vicenda Charlie Hebdo ha imposto un'accelerazione. Il prossimo passaggio è l'incontro tra i ministri dell'Interno e della Giustizia il 29 gennaio a Riga. L'ordine del giorno - conclude Mensurati - è stato modificato per inserire anche il tema del pnr.

HP
 
Il concetto dell'apertura dei dati in deroga alla privacy mi è chiaro e, considerando le finalità, mi sta bene. Quello che non capisco è perché si voglia far passare come una rivoluzione ciò che esiste da anni. Voglio dire: "arriva il PNR". Il PNR (non serve certo che lo spieghi agli utenti di questo forum) è sempre stato il fulcro del booking e del ticketing aerei. Acronimo utilizzato per indicare il Passenger Name Record. Che ora si voglia utilizzare lo stesso acronimo (e, dico io, si sarebbero anche potute scegliere tre letterine diverse, no?) e cambiarne la traduzione (ma non il senso) in Personal Number Record, mi fa abbastanza sorridere. Capirei se ci riferisse al passato remoto, quando un PNR era un codice di 6/7/8 caratteri alfanumerici - a seconda dei CRS/GDS - cui davvero non c'era null'altro di collegato se non il nome del passeggero, i dettagli dei voli, un recapito telefonico e qualche eventuale SSR, tipo pasto, animali e così via. Ma dall'avvento del web, del biglietto elettronico, dei CRM di cui sono dotate tutte le grandi aziende e non ultimo della consuetudine degli odierni passeggeri ad effettuare da sé prenotazioni, check-in e così via, è sotto gli occhi di chiunque che oggi un PNR contiene già tutte quelle info di cui sopra. In sostanza, quello che voglio dire, è che dal punto di vista di "notizia", fossi un giornalista metterei molto di più l'accento sull' "apertura" dei dati sensibili e non su chissà quale geniale invenzione acronima.