Atlantia entra in SAVE


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9 Novembre 2005
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Atlantia entra con il 21,3% in SAVE, società che gestisce Venezia e Treviso e che possiede a sua volta il 40,3% dell'aeroporto belga di Bruxelles-Charleroi e il 27,65% della Catullo (Verona/Brescia).
Atlantia molto recentemente si è aggiudicata pure (in un consorzio insieme ad AdR ed Edf Invest) il 60% dello scalo di Nizza

la nota sul sito Atlantia
http://www.atlantia.it/press/conten..._3__del_capitale_di_SAVE.html?id=1013&lang=it



Aeroporto di Venezia, con Atlantia i Benetton entrano in Save con il 21,3%

Il gruppo Atlantia, la holding che comprende Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma ed ha come maggiore azionista una società di proprietà della famiglia Benetton, acquista il 21,3% del capitale di Save, la spa che ha in gestione l’aeroporto di Venezia e quello di Treviso, il terzo polo aeroportuale italiano. Il gruppo ha sottoscritto un accordo con San Lazzaro Investments Spain S.L. L’investimento complessivo è pari a 174 milioni di euro, per un prezzo di 14,75 euro ad azione.

«L’accordo prevede inoltre un meccanismo di integrazione parziale del prezzo – si legge nella nota diffusa dal gruppo Atlantia – qualora entro tre anni venisse promossa un’offerta pubblica di acquisto o scambio sul titolo Save ad un prezzo superiore a quello riconosciuto in data odierna, eventualità della quale Atlantia non è a conoscenza».

La partecipazione acquisita non fa parte di alcun patto di sindacato e non conferisce al gruppo nuovo entrato nell’azionariato diritti ulteriori rispetto a quelli previsti dallo Statuto di Save. La composizione dell’azionariato di Atlantia vede come maggiore azionista la società Sintonia, una finanziaria controllata da Edizione, la holding controllata dalla famiglia di industriali trevigiani Benetton. Che così, dopo le autostrade e lo scalo romano, mettono un piede nel business aeroportuale veneto.

http://www.venetoeconomia.it/2016/09/aeroporto-venezia-atlantia-benetton-entra-save-213/




Atlantia sbarca a Venezia col 21,3% di Save
Il gruppo ha comprato la quota nell'aeroporto della città lagunare da San Lazzaro Investments Spain per 174 mln di euro (14,75 euro per azione). La cifra potrebbe salire nei prossimi 3 anni, in caso di Opa od Ops su Save a un prezzo superiore a quello di oggi

Atlantia si espande in Veneto. Dopo essersi aggiudicata, in consorzio con Edf, il 60% dello scalo aeroportuale di Nizza, per un 1,2 miliardi di euro, la società di casa Benetton è tornata a guardare all'Italia, sottocrivendo un accordo con San Lazzaro Investments Spain per l'acquisto del 21,3% del capitale di Save , società concessionaria della gestione del sistema aeroportuale di Venezia e Treviso.

L'intesa prevede l'acquisto della quota a un prezzo di 14,75 euro per azione. L'investimento complessivo è di circa 174 milioni di euro. Tale cifra, tuttavia, potrebbe aumentare nei prossimi anni, in quanto nell'accordo è stato incluso un meccanismo di integrazione parziale del prezzo qualora, entro un periodo 3 anni, fosse promossa un'offerta pubblica di acquisto o scambio sul titolo Save a un prezzo superiore a quello riconosciuto oggi. Eventualità, questa, della quale Atlantia non è al momento a conoscenza.

La partecipazione acquisita non fa parte di alcun patto di sindacato e non conferisce al gruppo guidato da Giovanni Castellucci diritti ulteriori rispetto a quelli previsti dallo Statuto di Save . Il titolo Atlantia , oggi a Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 2,01% a quota 22,81 euro, mentre Save ha guadagnato il 2,38% salendo a 16,78 euro.

http://www.milanofinanza.it/news/atlantia-sbarca-a-venezia-col-21-3-di-save-201609191841488838
 
Blitz dei Benetton, Atlantia sale in Save
Comprata la quota di Amber per 174 milioni: «Operazione finanziaria». Ma il nodo De Vido riapre i giochi


VENEZIA Aeroporti, scatta il blitz dei Benetton su Save. Atlantia stacca un assegno da 174 milioni e compra il 21% dal fondo Amber. La notizia è esplosa all’improvviso lunedì sera dopo le 18, con un comunicato di poche righe di Atlantia, la società infrastrutturale che detiene il 100% di Autostrade per l’Italia e il 95,9% di Aeroporti di Roma, di cui Edizione, la holding della famiglia Benetton, è socia di controllo con il 30,25% attraverso Sintonia. Notizia che rimette in moto all’improvviso il quadro intorno alla società quotata presieduta da Enrico Marchi, che gestisce gli scali di Venezia e Treviso, e che ha aggiunto da due anni il 40% del «Catullo» di Verona, creando il polo del Nordest. Con l’operazione, Atlantia acquisisce il 21,3% nelle mani della San Lazzaro Investment Spain di Amber, a un prezzo di 14,75 euro per azione. Il blitz spiega retrospettivamente molto. A partire dall’improvviso balzo di prezzi e acquisti (Banca Imi, per dire, ha comunicato in Borsa acquisti per 25 mila azioni con un investimento di oltre 300 mila euro tra luglio e agosto) delle azioni Save: mentre la Borsa crolla, i titoli ad agosto si schiodano improvvisamente dai 13 euro dove si trovavano da tempo e iniziano un rally che li porta fino al record dei 17 euro di ieri (il titolo ha poi chiuso a 16,78, +2,38%). Un aumento di quasi il 30% in neanche cinquanta giorni.

Ora si tratta di capire fino in fondo il senso del blitz. Da un lato Amber esce dall’investimento, a quattro anni dall’ingresso in forza con l’acquisto del 14% venduto dal Comune di Venezia a fine 2012. Per quella quota il fondo di Joseph Oughourlian aveva sborsato 50 milioni, pagando le azioni 6,4 euro, e incrementando poi la quota. La plusvalenza (senza contare i maxi-dividendi incassati in questi anni) è intuibile. In più il blitz di Atlantia pare rimettere indietro di tre anni gli orologi. All’epoca in cui le uscite incrociate del Comune di Venezia e poi di Generali dalle scatole di controllo di Save al fianco di Finint avevano aperto un anno in cui il controllo da parte del colosso finanziario di Enrico Marchi e Andrea De Vido era parso in bilico. Con i boatos che scommettevano sull’arrivo di Francoforte, al fianco di Amber, per la scalata a Save. O anche dei Benetton. L’acquisizione pare riaprire quel clima. Anche perché l’accordo Atlantia-Amber, come dice la nota di ieri sera, prevede «un meccanismo di integrazione parziale di prezzo qualora entro tre anni venisse promossa un’offerta pubblica di acquisto o scambio su Save a un prezzo superiore». «Eventualità - si affretta ad aggiungere la nota - di cui Atlantia non è a conoscenza». Va detto, per altro, che i toni intorno all’operazione sono molto soft. Ufficialmente nessun commento da Atlantia; ma fonti vicine alla società declassano la mossa a pura operazione finanziaria, compiuta dopo l’acquisizione dell’aeroporto francese di Nizza, e sfruttando l’offerta di Amber di vendere la propria quota a sconto rispetto alle valutazioni di mercato. Operazione che non avrebbe toni ostili, non preluderebbe a salire ancora e arriverebbe al punto che la società guidata dall’amministratore delegato Giovanni Castellucci (che ben conosce Marchi) non sostituirebbe nemmeno i due consiglieri di minoranza che Amber ha in cda.

Va aggiunto che la situazione di controllo appare al momento saldamente nelle mani di Marchi. Finint ha rinnovato il 15 aprile per altri tre anni, fino all’ 8 ottobre 2019, il patto parasociale che la lega al fondo infrastrutturale Star Holdings di Morgan Stanley, in origine in scadenza il mese prossimo. Nella versione aggiornata a giugno, con l’incorporazione in Agorà delle quote Save detenute nelle scatole Sviluppo 73, 90 e 91, il patto lega le due parti sul 59% di Save, sia per il 51,2% della controllata Marco Polo Holding, sia per il 7,8% detenuto direttamente da Agorà, di cui Finint e Star Holding detengono il 57% e il 43%. In compenso c’è chi fa notare il rovescio della medaglia. Il rinnovo del patto per tre anni lascia tuttavia aperta una finestra d’uscita per Morgan Stanley a gennaio 2018. E se pur Marchi avrebbe già ora i soci capaci di subentrare, non manca chi sottolinea come il blitz di Atlantia arrivi al culmine di un’estate dominata in controluce dal tema divorzio tra i due fondatori di Finanziaria internazionale, Enrico Marchi e Andrea De Vido. Intorno alla sostanza dei debiti per 70 milioni che De Vido avrebbe accumulato sul fronte personale in investimenti rivelatisi errati. Con la necessità di uscire dalla partnership storica con Marchi, per avere le risorse con cui chiudere i prestiti, per 35 milioni concessi da una Veneto Banca che non può essere paziente come in passato. La vendita di Save potrebbe essere la soluzione più rapida. Ma per Marchi la società aeroportuale è partecipazione strategica. L’alternativa passa per un piano che trovi in un anno soci alternativi o quoti Finint. Ma intanto il clima d’incertezza che la vicenda apre intorno alla corazzata Finint apre secondo alcune interpretazioni uno schema. Quello di chi vede l’Atlantia dei Benetton nel ruolo di chi ha risorse e tempo per entrare e vedere se in Save non si potrà andare oltre la pura operazione finanziaria.

20 settembre 2016

http://corrieredelveneto.corriere.i...enetton-atlantia-sale-save-240914254335.shtml
 
Atlantia sale in Save, analisti divisi

Ieri Atlantia ha acquisito un altro 0,8% di Save a 15,25 euro. Per Banca Akros diversificare il business delle autostrade è positivo, mentre Mediobanca ritiene Save già ora troppo cara. Banca Imi: l'opa su Save arriverà a breve

Atlantia ha annunciato ieri di aver sottoscritto con Fondazione Venezia un accordo per l'acquisizione di una quota dello 0,8% di Save , il gestore degli aeroporti di Venezia e Treviso. Il prezzo della transazione è stato di 15,25 euro per azione per un controvalore di 6,75 milioni di euro più un’eventuale integrazione in caso di opa nei prossimi tre anni.

La Fondazione di Venezia, da parte sua, ha detto che "mantiene l’importante partecipazione dell’1,53%" e che la cessione del pacchetto "si inserisce nel percorso avviato di complessiva riorganizzazione e diversificazione della nostra progettualità".

Intanto alle ore 11:50 Save saliva dello 0,2% a 17,39 euro a Piazza Affari mentre Atlantia cedeva l'1,7% a quota 20,61 euro.

Banca Akros oggi (rating accumulate su Atlantia , target price 27 euro) ricorda che alla fine di settembre Atlantia aveva rilevato da Amber Capital il 21,3% di Save per 14,75 euro contro i 15,25 di ieri. "Questa mossa indica che l’appetito per gli aeroporti resta forte", scrivono gli esperti. Aggiungendo che "le nuove acquisizioni potrebbero essere finanziate attraverso la cessione del 30% di Aspi", la rete autostradale in Italia, di cui si parla da mesi.

La diversificazione nelle concessioni aeroportuali permette al gruppo di diminuire l’esposizione in Italia e di accedere ad un business, quello degli aeroporti, con prospettive migliori a medio-lungo termine. Akros non si aspetta che la politica di dividendo di Atlantia possa cambiare nei prossimi anni visto che "il bilancio del gruppo resta solido".

Banca Imi conferma il rating hold e il prezzo obiettivo di 13,1 euro su Save , sottolineando che prima o poi Atlantia lancerà un’opa sulla società degli aeroporti, considerate le difficoltà economiche che sta attraversando Andrea De Vido. Quest’ultimo controlla a pari quote con Enrico Marchi il gruppo Finint, che detiene (fonte Consob, prima dell’aggiornamento di ieri) il 59,639% di Save , mentre il flottante è del 19,07%.
Per Mediobanca Securities (rating outperform, target price 27,4 su Atlantia ) il prezzo pagato ieri è in linea con il prezzo obiettivo basato sui fondamentali calcolato dagli analisti di 15,2 euro e sopra i valori di settembre (14,75 euro).

Il multiplo implicito di ev/Ebitda 2017 della transazione è pari a 10,7 volte, sotto il multiplo corrente di Save di 11,3 e sopra del 20% sui multipli di settore di 8,9 volte degli aeroporti europei quotati. Nei calcoli di Mediobanca , l’Irr ai valori di 15,25 euro è pari al 5,6%.

Gli esperti hanno calcolato che il prezzo corrente di Save fra 17 e 18 euro include un premio di maggioranza che deriva dalla possibile opa sul 59,6 di Save in mano a Finint. Un premio del 30% pagato nelle due ultime operazioni di acquisito di titoli Save da parte di Atlantia porterebbe ad un valore di Save di 19,5 euro (rispetto ai 17,39 euro di oggi, il potenziale rialzo sarebbe del 12%). Ora, scrivono gli analisti, Save scambia già a premio del 25% rispetto agli altri aeroporti europei.

http://www.milanofinanza.it/news/atlantia-sale-in-save-analisti-divisi-201612011148251620
 
L'avventura di Atlantia in Save e' durata poco:


Atlantia cede il 22% del capitale di SAVE


(Teleborsa) - Atlantia cede la propria partecipazione in SAVE nell'ambito dell'OPA da promossa Agorà Investimenti. Il Consiglio di Amministrazione del gestore autostradale ha infatti deliberato di aderire all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria per l'intera quota del 22,1% detenuta nel capitale dell'azienda che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. Avendo aderito all'offerta, Atlantia ritira la propria lista di candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di SAVE.