L’aeroporto “Arlotta” si candida a diventare crocevia dello scambio merci nel triangolo Taranto-Brindisi-Bari. Nei giorni scorsi, presso la sede ionica dell’Assindustria c’è stato un interessante confronto tra i rappresentanti del Comune di Grottaglie, l’Autorità Portuale, la Provincia e i consiglieri regionali in vista dell’imminente discussione in Regione del piano dei Trasporti. In questo contesto l’aeroporto, insieme al porto di Taranto, si propone come elemento di fondamentale importanza nel settore dei trasporti. Il sindaco Raffaele Bagnardi ha puntato l’indice sulle potenzialità di questa struttura che intende decollare soprattutto come cargo intercontinentale. “L’aeroporto - ha detto - può raccogliere tutte le necessità merci sia sull’asse Taranto- Brindisi che nella piattaforma Brindisi-Bari-Taranto, guardando anche alle esigenze del Salento e affacciandosi ai nuovi mercati della Basilicata e dell’alta Calabria”. In altre parole a Grottaglie potrebbero atterrare aerei che, in sinergia con il centro merci di Francavilla Fontana, metterebbero in contatto la Puglia meridionale e la Calabria, passando per la Basilicata. Ma i progetti per l’Arlotta sono ambiziosi anche nel settore passeggeri. Mentre rimane sospeso il bando per i voli Roma e Milano, Grottaglie si candida come complemento passeggeri. “Ovviamente - tiene a sottolineare Bagnardi - senza entrare in concorrenza con i vicini scali di Brindisi e di Bari”. Inoltre, secondo i progetti disegnati in Assindustria, a Grottaglie atterrerebbero, anche regular charter ovvero voli per il turismo e lo scalo della città della ceramica potrebbe essere base di protezione civile per via della presenza della Guardia di Finanza e della Marina Militare. Suggerimenti che nei prossimi giorni finiranno al vaglio della giunta regionale pronta a disegnare il piano dei trasporti che aprirà nuovi orizzonti per l’intero territorio ionico.