Arato, presidente di GOA: "scalo da privatizzare"


LIMJ

Utente Registrato
1 Febbraio 2006
1,932
0
0
Republic of Genoa
goaspotters.altervista.org
«Perché non privatizziamo l’aeroporto? Io non sono contrario. Magari si potrebbe pensare a un socio che opera nel settore». Parola di Marco Arato, presidente del Cristoforo Colombo. Che aggiunge: «Bisogna trovare soci privati e occorre soprattutto essere determinati. Una volta imboccata una strada si deve percorrerla fino in fondo, non come qualche anno fa quando prima si decise di privatizzare e poi si fece retromarcia. Con un unico risultato: centinaia di migliaia di euro pagati all’advisor e cacciati al vento». Basta parlare qualche minuto con Arato, che è tornato al vertice del Colombo pochi mesi fa (aveva già ricoperto l’incarico tra il 1999 e il 2001) per accorgersi di quanto sia diversa l’aria che si respira nello scalo di Genova, rispetto a quella, per esempio, di Pisa dove i passeggeri nel 2007 arriveranno a 3,7 milioni. Arato racconta: un «presidente senza deleghe», «collegamenti cancellati ancora prima di partire», «passeggeri che non ci sono» e sullo «sfondo una città in crisi». Ma soprattutto: «I nostri soci continuano a litigare», ammette Arato.

D’accordo, Genova è in difficoltà. Ma non potrebbe essere anche un alibi per giustificare i problemi dell’aeroporto?
«L’aeroporto riflette le difficoltà della comunità. È#8194;innegabile. Ma io non voglio trovare scuse».

Allora parliamo soltanto del Cristoforo Colombo...
«Bé, l’inchiesta del Secolo XIX non ha evidenziato gli elementi positivi».

Quali, per esempio?
«Per cominciare il nostro aeroporto è in attivo. Abbiamo 200 dipendenti e altri 600 lavoratori nell’indotto».

Non c’è dubbio, ma perché Pisa che ha 87mila abitanti ha un aeroporto con il triplo di passeggeri?
«Pisa è l’aeroporto della Toscana, una delle regioni turistiche più importanti del mondo».

Veramente c’è anche lo scalo di Firenze che da solo è più grande di Genova. Ma prendiamo Verona e Treviso: città piccole con aeroporti che vanno a gonfie vele. Perché?
«Verona e Treviso hanno alle spalle regioni con un’economia fortissima, con migliaia di imprese».

Pisa dimostra che i collegamenti si possono lanciare e sviluppare. Perché Genova non ci riesce?
«Noi i voli li avevamo anche messi, ma poi le compagnie li cancellano per mancanza di passeggeri. L’anno scorso abbiamo perso i collegamenti con Colonia, Monaco, Amsterdam e Francoforte. Altri voli, come quelli per Zurigo e per London City, non sono nemmeno stati inaugurati per mancanza di prenotazioni. Noi offriamo 1,7 milioni di sedili l’anno, alla fine però i passeggeri sono poco più di un milione».

Altrove la politica commerciale dell’aeroporto è molto più aggressiva. E con i soldi ricavati dalle attività commerciali nello scalo si pagano le compagnie low cost...
«Noi ogni anno paghiamo 600mila euro (450mila della Regione e 150mila nostri) per sviluppare i collegamenti delle compagnie low cost. In tutto fanno 3 milioni di euro in cinque anni. A Torino spendono 20 milioni, ma all’investimento partecipa anche la Camera di Commercio. Ecco, io non mi offendo se qualcun altro vuole partecipare, non vedo perché debba pagare sempre l’aeroporto...».

Siamo forse al nodo della questione, mancano le strategie e quindi le risorse, non crede?
«No, non manca una strategia. Non adesso, noi stiamo lavorando con grande impegno».

Facciamo esempi concreti: Pisa ha la stazione dentro l’aeroporto. Genova ha una stazione vicina, eppure mal collegata.
«Con la stazione c’è il problema che l’ingresso è sull’altro lato. Poi occorre realizzare un buon servizio navetta. Ma bisogna lavorarci tutti insieme. Purtroppo però ognuno tende a pensare al proprio particolare...».

E i bus? A Pisa ci sono decine di collegamenti, a Genova il servizio Volabus è sempre meno frequente e taglia fuori il Levante cittadino...
«È una scelta dell’Amt».

L’aeroporto di Pisa si è sviluppato anche perché è diventato un polo per la città, con negozi, centri commerciali, palestre. Perché a Genova no?
«Non so se i commercianti sarebbero d’accordo...».

Il quadro è piuttosto sconfortante, non le pare?
«Noi facciamo la nostra parte. E ci sono prospettive di sviluppo. Puntiamo sul traffico privato (abbiamo avuto un incremento del 35 per cento), per esempio. Genova è uno dei pochissimi aeroporti al mondo ad avere un porticciolo attaccato alla pista. Questo potrebbe attirare il traffico executive».

Una prospettiva interessante, ma non proprio alla portata del cittadino medio...
«A fine ottobre partirà un collegamento per Madrid. Poi c’è un nuovo volo per Parigi, il quarto. E dopo il ritorno del Genova-Londra puntiamo su Vienna, l’aeroporto snodo per i voli verso l’Est europeo. Siamo poi stati contattati da operatori marocchini, ma i voli intercontinentali sono più complessi da organizzare. Ci stiamo provando... io ce la metto tutta. E con un altro lavoro non è facile».

Appunto: c’è chi le contesta di non essere un esperto del settore e di avere già un’importante attività di avvocato. Pensa di avere tempo e competenze sufficienti per gestire uno scalo che ha bisogno di rilancio?
«Se ho accettato l’incarico vuole dire che credo di poter fare il mio lavoro con il massimo impegno. E poi, comunque, io non ho deleghe operative».
 
A parte le prime risposte, che ovviamente sono condivisibili... mi viene da ridere a leggere:

- servizio navetta "ma ognuno pensa al proprio particolare..."
- Volabus? "scelta di AMT" (alla faccia del 'bisognerebbe lavorarci tutti insieme' che aveva appena detto)
- sviluppo commerciale: "non so se i commercianti sarebbero d'accordo" questa è davvero comica [:308]
- quadro sconfortante? "ma no, attiriamo il traffico executive" per la serie GOA al servizio dei cittadini

E poi le chicche:

"io ce la metto tutta, e con un altro lavoro non è facile"
"e poi, comunque, io non ho deleghe operative"

per la serie... sono qui a scaldar la poltrona e a rilasciare qualche inutile intervista.. come questa.

Grande Prof. [^]
 
Certo che lui è il primo che dimostra di non crederci allo sviluppo di GOA.... farà in modo di non scendere sotto il milione di pax e per lui il compitino l'avrà fatto, povera stella!
Comunque basta con questi luoghi comuni che non ci sono passeggeri, che non c'è bacino d'utenza, che la città è in crisi e dunque più di tanto. Che palle! da quando sono nato che sento gente che va all'1 all'ora che ripete sempre le stesse cose, come un disco fisso ossessivo.... si mettano a promuovere i voli come Dio comanda a Genova, e nelle province Liguri, in quella di Alessandria, aggrediscano i bacini di utenza come fanno gli altri con il nostro, offrano bus da Sanremo, Imperia, Albenga, Savona, Rapallo, Chiavari, La Spezia, Acqui Terme, Alessandria, Ovada, Novi Ligure (MAGARI sponsorizzati dagli Industriali, che parlano, pontificano, si lamentano... ma il GRANONE?) e scatenino una polemica pubblica per ottenere che l'aeroporto sia collegato con la ferrovia e che del Volabus non si faccia carico solo l'AMT, ma pure gli Enti locali!

Dice però il giusto il nostro uomo grigio e senza entusiasmo, quando parla delle altre Istituzioni e soprattutto dell'Associazione Industriali che (riempie le pagine dei giornali tutti i giorni con lamentele e proclami, ma) fanno pochissimo (Regione) o niente (Comune e Industriali) per sostenere il "Colombo".
 
io ormai roba del genere ho smesso di leggerla, i discorsi sono sempre gli stessi e non portano mai a niente
xke leggerli per farsi soltanto del sangue marcio?
 
Citazione:Messaggio inserito da LIMJ

- Volabus? "scelta di AMT" (alla faccia del 'bisognerebbe lavorarci tutti insieme' che aveva appena detto)
Il caro Guyot è stato contattato in tutti i modi, ha deciso cosi e non ha cambiato idea. Oltre a minacciarlo non so che si possa fare. :D

Chi dovrebbe farsi sentire è l'azionista di riferimento (che è anche quello di maggioranza), ovvero il Comune! Speriamo che la Marta si decida ad OBBLIGARE Amt a operare un servizio degno della città.

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da LIMJ

"e poi, comunque, io non ho deleghe operative"
E' assolutamente vero, mi sembra che in nessun Aeroporto il Presidente si occupi della gestione operativa, per quello a Genova c'è il direttore generale. E' Paolo Trapani che è un tecnico del settore e non penso proprio si possa obiettare che non sia capace...

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da LIMJ

- quadro sconfortante? "ma no, attiriamo il traffico executive" per la serie GOA al servizio dei cittadini
Portano soldi... in proporzione molto di più di quelli delle tanto osannate lowcost... soldi che poi possono essere reinvestiti proprio per supportare nuovi voli o nuovi investimenti nelle strutture dell'Aeroporto.

CIAO
_goa
 
Il traffico executive va benone, altro che!
Per il Volabus, è l'unico passo su cui mi trovo d'accordo con Arato.
Il Volabus non può ricadere interamente sulle spalle di AMT: serve che tutti gli Enti locali, gli Industriali, le Aziende di turismo regionali, oltre ovviamente all'Aeroporto, facciano la loro parte.
Si tratta di un servizio pubblico fondamentale e di un volano di competitività per l'aeroporto.
Certo è comunque che l'aeroporto non può pensare di chiamarsi fuori da questo che è diventato un grave problema per chi (ANCORA) vola da Genova.
 
Citazione:Messaggio inserito da euge1893

Per il Volabus, è l'unico passo su cui mi trovo d'accordo con Arato.
Il Volabus non può ricadere interamente sulle spalle di AMT: serve che tutti gli Enti locali, gli Industriali, le Aziende di turismo regionali, oltre ovviamente all'Aeroporto, facciano la loro parte.
Si tratta di un servizio pubblico fondamentale e di un volano di competitività per l'aeroporto.
Il servizio attuale viene gestito tramite UN solo mezzo. Aumentando le corse e la percorrenza fino al centro credo che non ce ne vogliano più di 3/4. Secondo te quanto può costare un servizio del genere?

Non capisco perchè AMT non possa operarlo a suo totale carico. Tutte le sue linee sono in perdita (come è normale che sia), alcune anche assurde (basti pensare ai servizi integrativi che viaggiano sempre vuoti) e invece a uno essenziale come quello per l'Aeroporto non è concesso. Peraltro il servizio Volabus ha un ricavo secco per passeggero di €4, mentre per le altre linee è infinatamente più alto. Basti pensare che il prezzo dei biglietti va da €0,5 a €1,2 ma per chi usa gli abbonamente settimanali, mensili e annuali molto meno!

CIAO
_goa
 
Che Arato non abbia poteri operativi non ci piove, ma dovrebbe col suo incarico portare avanti una funzione di collegamento tra la società aeroportuale e gli enti locali.

Arato conosce benissimo Burlando (sorvoliamo sui recenti fatti di cronaca, che è meglio [:301]): è lui che lo ha voluto alla presidenza, mica maga magò. Mi chiedo quindi se oltre a tante belle parole e ad invocare un lavoro di squadra Arato faccia qualcosa di concreto perché questo avvenga. Troppo comodo convenire con il giornalista sui limiti del servizio volabus o la mancanza di navette per le vicine stazioni e limitarsi a dire 'è una scelta di AMT'. AMT non è un azienda di marziani. AMT è del Comune. Il presidente dell'aeroporto può anche prendere il telefono e riunire ad un tavolo la Marta e il suo amico Claudio. Ma al professore Arato va più che bene l'ordinaria amministrazione, non ci prova nemmeno a smuovere un po' le acque. In fondo è proprio per questo che è nuovamente presidente dell'aeroporto.
 
Secondo me, il Sig, Arato non ha ben chiaro che deve fare per GOA, cmq l'unica cosa che he detto giusta è di privatizzarlo e darlo in mano a gente che seriamente vuole investire e sviluppare GOA!!!

Avere i conti in utile non significa dare un buon servizio ed amministrare bene!