In lizza anche russi e americani. Cda e Regione rivedono le quote. L’ex assessore Pistelli papabile candidata ai vertici societari
Privatizzazione dietro l’angolo, i cinesi pronti a scendere in campo
ANCONA - Sanzio, la privatizzazione è dietro l'angolo e a giocarsi il new deal dello scalo dorico dovrebbero essere austriaci, italiani e americani. Senza dimenticare i cinesi, ormai assidui frequentatori dei nostri lidi, e i russi i cui rapporti con le Marche sono sempre piu' intensi. In vendita, fino ad un massimo del 40% delle quote. Nell’attesa, dal 13 gennaio entreranno in funzione i nuovi voli per Roma a firma Cai: tre al dì con altrettanti aerei jet a 90 posti. “Con la nuova società non cambia alcunchè, ci saranno solo più posti”, avverte il direttore generale Marco Morriale.
Ma l'attesa più trepidante è per il nuovo volto della società di qui ai prossimi mesi. Il Cda di Aerdorica sta infatti lavorando sulle manifestazioni d’interesse che consentirà l’ingresso di nuovi soci mentre la giunta regionale già la prossima settimana voterà l’emendamento che consentirà ai pubblici di scendere sotto il 51% delle quote con l'ente, oggi al 31% circa, comunque intenzionato a ridurre il proprio ruolo pur mantenenendo una posizione di tutto rispetto nella compagine societaria. Non solo: l’anno appena iniziato potrebbe riservare novità anche a livello di assetti poichè da tempo è noto che Mario Conti, presidente della società, vorrebbe lasciare l’incarico. Una partita, però, anche in questo caso, tutta da definire. Come quella che vedrebbe l’ex assessore regionale Loredana Pistelli una papabile candidata ai vertici societari: per ora solo indiscrezioni visto che ufficialmente Pistelli dovrebbe rientrare in Cgil a stretto giro di posta.
Intanto l’aeroporto si accinge a fare i conti con altri numeri, tutti verso basso: quelli del traffico passeggeri relativi al 2008. Un calo legato anzitutto ad una serie di cancellazioni di voli a partire da quello su Malpensa, Roma e la stessa Liverpool. Cifre ancora in fase di elaborazione ma che non sembrano preoccupare oltremodo i vertici societari. “Il dato - dice Morriale - è negativo ma ora stiamo cercando di promuovere i nostri voli, quelli con Ryanair e altri vettori. Quelli aperti sotto la nostra gestione come Dusseldorf e Mosca che stato raddoppiato, stanno funzionando. Come il bilancio 2008 che chiuderemo con un milione e 300 mila euro di perdite rispetto ai circa 2 milioni dello scorso anno”.
Dai voli al novello pacchetto azionario con tanto di ricapitalizzazione per oltre 4 milioni di euro, il passo è breve dal momento che in ballo è il rilancio di questa importante infrastuttura delle Marche. L’ipotesi di vendita riguarda appunto fino ad in massimo del 40% delle quote azionarie e in pista, pronti a varcare la soglia della società che gestisce l'aeroporto delle Marche, sarebbero già in tanti.
Il bando sarà pubblicato alla fine della prossima settimana e fino al termine di febbraio si potranno acquisire tutte le manifestazioni d’interesse sui quali, formalmente, dovrà pronunciari la stessa assemblea.
Per la privatizzazione già da diverse settimane sono al lavoro gli advisor Mediobanca e la Tconsulting di Roma di Gianni Sebastiani, attuale presidente di Parma ed ex direttore di Alitalia. Sul tavolo, ci sarebbero gli austriaci già proprietari di Bratislava, di una quota di Vienna e dello scalo di Parma ma interesse ci sarebbe anche da fondi americani e dal Medio-Oriente mentre direttamente dallo Stivale sarebbero scesi in campo due gruppi importanti come gli aeroporti Holding Benetton e San Paolo e il gruppo Miro Radici. E sempre a proposito dell’aeroporto il presidente Spacca ha ricordato ieri in occasione della visita del ministro Matteoli che si è in attesa del decreto congiunto tra ministero delle Infrastrutture e dell’Economia per la concessione Enac della gestione.
Privatizzazione dietro l’angolo, i cinesi pronti a scendere in campo
ANCONA - Sanzio, la privatizzazione è dietro l'angolo e a giocarsi il new deal dello scalo dorico dovrebbero essere austriaci, italiani e americani. Senza dimenticare i cinesi, ormai assidui frequentatori dei nostri lidi, e i russi i cui rapporti con le Marche sono sempre piu' intensi. In vendita, fino ad un massimo del 40% delle quote. Nell’attesa, dal 13 gennaio entreranno in funzione i nuovi voli per Roma a firma Cai: tre al dì con altrettanti aerei jet a 90 posti. “Con la nuova società non cambia alcunchè, ci saranno solo più posti”, avverte il direttore generale Marco Morriale.
Ma l'attesa più trepidante è per il nuovo volto della società di qui ai prossimi mesi. Il Cda di Aerdorica sta infatti lavorando sulle manifestazioni d’interesse che consentirà l’ingresso di nuovi soci mentre la giunta regionale già la prossima settimana voterà l’emendamento che consentirà ai pubblici di scendere sotto il 51% delle quote con l'ente, oggi al 31% circa, comunque intenzionato a ridurre il proprio ruolo pur mantenenendo una posizione di tutto rispetto nella compagine societaria. Non solo: l’anno appena iniziato potrebbe riservare novità anche a livello di assetti poichè da tempo è noto che Mario Conti, presidente della società, vorrebbe lasciare l’incarico. Una partita, però, anche in questo caso, tutta da definire. Come quella che vedrebbe l’ex assessore regionale Loredana Pistelli una papabile candidata ai vertici societari: per ora solo indiscrezioni visto che ufficialmente Pistelli dovrebbe rientrare in Cgil a stretto giro di posta.
Intanto l’aeroporto si accinge a fare i conti con altri numeri, tutti verso basso: quelli del traffico passeggeri relativi al 2008. Un calo legato anzitutto ad una serie di cancellazioni di voli a partire da quello su Malpensa, Roma e la stessa Liverpool. Cifre ancora in fase di elaborazione ma che non sembrano preoccupare oltremodo i vertici societari. “Il dato - dice Morriale - è negativo ma ora stiamo cercando di promuovere i nostri voli, quelli con Ryanair e altri vettori. Quelli aperti sotto la nostra gestione come Dusseldorf e Mosca che stato raddoppiato, stanno funzionando. Come il bilancio 2008 che chiuderemo con un milione e 300 mila euro di perdite rispetto ai circa 2 milioni dello scorso anno”.
Dai voli al novello pacchetto azionario con tanto di ricapitalizzazione per oltre 4 milioni di euro, il passo è breve dal momento che in ballo è il rilancio di questa importante infrastuttura delle Marche. L’ipotesi di vendita riguarda appunto fino ad in massimo del 40% delle quote azionarie e in pista, pronti a varcare la soglia della società che gestisce l'aeroporto delle Marche, sarebbero già in tanti.
Il bando sarà pubblicato alla fine della prossima settimana e fino al termine di febbraio si potranno acquisire tutte le manifestazioni d’interesse sui quali, formalmente, dovrà pronunciari la stessa assemblea.
Per la privatizzazione già da diverse settimane sono al lavoro gli advisor Mediobanca e la Tconsulting di Roma di Gianni Sebastiani, attuale presidente di Parma ed ex direttore di Alitalia. Sul tavolo, ci sarebbero gli austriaci già proprietari di Bratislava, di una quota di Vienna e dello scalo di Parma ma interesse ci sarebbe anche da fondi americani e dal Medio-Oriente mentre direttamente dallo Stivale sarebbero scesi in campo due gruppi importanti come gli aeroporti Holding Benetton e San Paolo e il gruppo Miro Radici. E sempre a proposito dell’aeroporto il presidente Spacca ha ricordato ieri in occasione della visita del ministro Matteoli che si è in attesa del decreto congiunto tra ministero delle Infrastrutture e dell’Economia per la concessione Enac della gestione.