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MILANO - Il terremoto che sta colpendo Boeing e a cascata tutte le compagnie aeree, costrette in molti Paesi a tenere a terra i velivoli 737 MAX dopo la tragedia aerea in Etiopia, comincia ad avere conseguenze concrete anche sui prossimi voli. In un incontro ancora in corso con le associazioni sindacali, Norwegian Airlines avrebbe annunciato che smetterà di operare nel nostro Paese. È quanto riferisce l'Anpac, l'associazione piloti, mentre è ancora in corso a Roma il faccia a faccia con l'azienda che, si spiega, ha comunicato "il progressivo totale disimpegno dall'Italia".
Le prime consieguenze si vedranno già a partire dall'inizio del mese prossimo. "Dal 1 aprile - riferisce Anpac - cesseranno le operazioni tutti i B737 (non Max) che oggi operano dall'aeroporto di Roma Fiumicino e tutti i programmi di sviluppo delle attività di lungo raggio da Roma con il B787 sono stati improvvisamente ridimensionati per forse essere cancellati dal prossimo ottobre". Quindi al di là dei 737 Max già messi a terra dall'Agenzia Europea per il trasporto aereo, la compagnia cesserà di utilizzare anche i normali 737.
Anpac esprime "fortissima preoccupazione per le sorti dei 52 piloti oggi impiegati sul B737 Norwegian e basati in Italia e per i passeggeri che hanno acquistato biglietti con il vettore di Oslo allettati da mirabolanti promesse".
Attualmente la compagnia offre collegamenti da Roma e Milano sia in Europa sia in rotte intercontinentali, con prezzi più competitivi sul lungo raggio rispetto ai vettori tradizionali
La Repubblica
MILANO - Il terremoto che sta colpendo Boeing e a cascata tutte le compagnie aeree, costrette in molti Paesi a tenere a terra i velivoli 737 MAX dopo la tragedia aerea in Etiopia, comincia ad avere conseguenze concrete anche sui prossimi voli. In un incontro ancora in corso con le associazioni sindacali, Norwegian Airlines avrebbe annunciato che smetterà di operare nel nostro Paese. È quanto riferisce l'Anpac, l'associazione piloti, mentre è ancora in corso a Roma il faccia a faccia con l'azienda che, si spiega, ha comunicato "il progressivo totale disimpegno dall'Italia".
Le prime consieguenze si vedranno già a partire dall'inizio del mese prossimo. "Dal 1 aprile - riferisce Anpac - cesseranno le operazioni tutti i B737 (non Max) che oggi operano dall'aeroporto di Roma Fiumicino e tutti i programmi di sviluppo delle attività di lungo raggio da Roma con il B787 sono stati improvvisamente ridimensionati per forse essere cancellati dal prossimo ottobre". Quindi al di là dei 737 Max già messi a terra dall'Agenzia Europea per il trasporto aereo, la compagnia cesserà di utilizzare anche i normali 737.
Anpac esprime "fortissima preoccupazione per le sorti dei 52 piloti oggi impiegati sul B737 Norwegian e basati in Italia e per i passeggeri che hanno acquistato biglietti con il vettore di Oslo allettati da mirabolanti promesse".
Attualmente la compagnia offre collegamenti da Roma e Milano sia in Europa sia in rotte intercontinentali, con prezzi più competitivi sul lungo raggio rispetto ai vettori tradizionali
La Repubblica