Analisi comparata del traffico tra compagnie europee e mediorientali


belumosi

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10 Dicembre 2007
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Trasporto aereo mediorientale: è già operativa la quarta alleanza
di Antonio Bordoni

Il mega-ordine piazzato da Emirates in occasione del recente salone aeronautico di Farnborough ci fornisce lo spunto per analizzare lo scenario del trasporto aereo nell’area del Medio Oriente. A Farnborough la Emirates (Dubai) ha ordinato altri 30 velivoli tipo Boeing 777, per un valore nominale di nove miliardi di dollari. L’annuncio segue di poco più di un mese quello per 32 Airbus A380 siglato a Berlino, pari ad altri 11,5 mld ma soprattutto portando i propri ordini complessivi per questa macchina a 90 unità per un totale di oltre venti miliardi di dollari. La prima domanda è "quante compagnie aeree oggi potrebbero piazzare ordini di siffatta portata?".
La seconda, ancora più interessante, riguarda il perché di questi enormi ordini. Entro il 2017 Emirates sarà in grado di offrire alla sua clientela più posti sui settori intercontinentali di quanti British Airways e Air France ne possano mettere in vendita insieme. Anche se queste cifre si commentano da sole, bisogna ricordare anche che Etihad (Abu Dhabi) ha ordinato dieci A380 con opzioni per altre cinque macchine e che Qatar Airways (Doha) ha ordinato cinque macchine con opzioni per due.
Quindi queste tre compagnie hanno ordinato complessivamente 105 Airbus 380 con opzioni per altre sette macchine, mentre in Europa la Lufthansa, l’Air France e la British Airways ne hanno ordinate complessivamente 39 unità (rispettivamente 15, 12 e 12) con opzioni per altre 20 (10, 3 e 7)
Questa fotografia sugli ordini di quella che è la macchina-icona del lungo raggio la dice lunga su come si sta configurando la geografia del trasporto aereo sui settori intercontinentali.
Ci sentiamo di affermare che se in Europa si sono venute costruendo le tre basi delle tre alleanze che monopolizzano il traffico aereo mondiale (ampiamente criticate fra l’altro da Tim Clark, a.d. di Emirates, che vede in esse uno scandaloso esempio di consolidamento del trasporto aereo, che tradisce l’essenza stessa della deregulation) è indubbio che in Medio Oriente si vada costruendo il quarto polo che si contrapporrà a Star Alliance, Oneworld e SkyTeam.
E apparentemente questo quarto polo sembra che non abbia affatto bisogno di appellarsi "alleanza" per poter svolgere il suo compito.
Già oggi chi volesse analizzare le frequenze che dalle principali città europee si dipartono quotidianamente per Dubai, Doha e Abu Dhabi troverebbe che esse sono talmente numerose da non essere giustificate dal solo traffico punto-a-punto esistente fra le capitali europee e questi hub del medio oriente. La verità è che questi scali del golfo già fungono da punto di transito fra l’Europa e varie destinazioni dell’Asia, dell’Estremo Oriente e dell’Australia sottraendo traffico alle tre alleanze che invece convogliano il traffico dai vari punti europei ai loro hub continentali e da qui li trasportano sulle destinazioni a lungo raggio.
Verosimilmente questa quarta alleanza non ha bisogno di chiamare a sé altri vettori e di mischiare le carte in tavola con code-sharing o altre dubbie trovate come quella ad esempio di trasformare un volo sugli schermi degli aeroporti in tre-quattro altri voli ognuno avente un suo differente numero identificativo. Una alchimia commerciale che oltre a diluire lo yield dei singoli vettori crea non pochi grattacapi a passeggeri e operatori della biglietteria aerea.
Se il 2010 andrà bene per l’industria aerea commerciale ciò sarà dovuto in via primaria al sostegno che la regione mediorientale è in grado di dare alla asfittica industria del trasporto aereo che altrove ha raggiunto punti di evidente saturazione.
Il numero passeggeri-km prodotti nell’area del Medio Oriente sarà quella che crescerà più delle altre fornendo un decisivo input per annullare il segno negativo davanti al risultato complessivo che l’industria aerea mondiale prevede per il 2010 e il 2011.
Crescita dei passeggeri/km (%)
2009 2010 2011
AFRICA -3,3 9,8 8,5
ASIA/PACIFICO -0,2 10,8 7,5
EUROPA -3,9 3,5 2,5
MEDIO ORIENTE 9,1 15,5 12,0
NORD AMERICA -3,9 2,8 2,2
SUD/CENTRO AM. 0,9 9,8 5,5
TOTALE -2,0 6,4 4,7
Fonte: ICAO
Se si analizza il numero passeggeri trasportati si scoprirà che i vettori del medio oriente non si pongono ancora ai vertici delle graduatorie mondiali. Nell’anno 2009 considerando i soli passeggeri internazionali la Lufthansa ad esempio ha trasportato 41.515.000 unità, l’Air France 31.256.000 e la British Airways 27.844.00 contro i 25.921.000 di Emirates, i 14 milioni di Qatar Airways e i 7,5 di Etihad, purtuttavia ciò che andrebbe analizzato è il rateo di crescita che chiaramente mostra i limiti delle majors europee e le potenzialità ancora da sfruttare che hanno queste aerolinee. Prendendo ad esempio i primi tre vettori europei per passeggeri internazionali (esclusa Ryanair, prima per passeggeri internazionali ma limitata all’ambito europeo), il rateo di incremento relativo all’ultimo quinquennio è questo:
Passeggeri internazionali trasportati
2005 2009 variazione
LUFTHANSA 35.740.000 41.515.000 +16%
BRITISH A. 28.922.000 27.844.000 - 4%
AIR FRANCE 28.898.000 31.256.000 + 8%
EMIRATES 13.976.000 25.921.000 + 85%
E ancora ciò che colpisce di questi vettori è la capillarità della loro rete internazionale
che vede la Emirates volare su 108 destinazioni, la Qatar Airways su 85 e la Etihad su 65. Se si considera che in questi paesi il traffico domestico è molto limitato, ben si comprende la copertura mondiale della rete sociale di questi vettori e la possibilità che essi hanno di interfacciare le capitali europee con la capillarità del loro network.
Qualche osservatore di fronte al nuovo Al Maktoum Airport di Dubai capace di movimentare fino a 120 milioni di passeggeri all’anno ipotizza che gli EAU si stiano preparando per diventare nel giro di pochi anni un centro mondiale dell’aviazione civile che in un certo qual modo rimpiazzi l’immagine classica finora prevalente di capitale del petrolio, ed è un dato di fatto che una importante società governativa quale Mubadala Development stia stringendo accordi con socioetà aerospaziali quali la Rolls-Royce, Sikorsky e Finmeccanica.
Forse la migliore previsione in campo aeronautico sul futuro di questa regione sta ancora nelle parole di Tim Clark allorché commentando il suo mega-ordine, che aveva provocato tanto scalpore, ha pure aggiunto: «da parte nostra ne avremmo acquistati anche di più, se non fosse per i ben noti problemi di capacità aeroportuali e del traffico aereo…».

http://www.dedalonews.it/it/index.p...orientale-e-gia-operativa-la-quarta-alleanza/
 
Se poi alle mediorientali aggiungiamo Turkish si capisce che nei prossimi anni, tralasciando il nord e il sud america, il resto degli intercontinentali dall'Europa verrà preso da compagnie fuori UE
 
Se poi alle mediorientali aggiungiamo Turkish si capisce che nei prossimi anni, tralasciando il nord e il sud america, il resto degli intercontinentali dall'Europa verrà preso da compagnie fuori UE

Su TK continuo ad avere qualche dubbio, TK nel lungo periodo non ha le spalle coperte dagli sceicchi degli emirati come EK
 
Su TK continuo ad avere qualche dubbio, TK nel lungo periodo non ha le spalle coperte dagli sceicchi degli emirati come EK
Cesare, ti è già stato detto e ridetto che TK è un' azienda che sta guadagnando soldi e sta costruendo il suo futuro su di una gestione molto più efficiente di quella delle major europee oltre che sul costo del lavoro più basso.
Aggiungi che IST è in una posizione perfetta come ponte tra Europa e Asia/Africa , molto migliore di DXB e compagnia.
Probabilmente non potrà crescere ai ritmi vorticosi di EK, ma sta riuscendo a creare un circolo virtuoso di crescita molto promettente.
Non mi sembra ci siano particolari criticità nemmeno per il futuro, anzi...;)
Hai qualche dato per sostenere il contrario?
 
bisogna anche dire le il Medio Oriente è in una posizione geografica molto strategica quasi baricentrica sul mondo. Hanno dalla loro anche ingenti liquidità economiche e non da ultimo il petrolio...
Hanno spazio da vendere per ampliare aeroporti cosa che in Europa sta diventando un po piu complicata.
La loro idea di mercato esclusivamente lungo raggio non è sbagliata perchè hanno una rete di feederaggio capillare.
Resta il fatto che fa impressione sentire cosi tanti ordini per macchine di quel tipo....mazza....
 
Verosimilmente questa quarta alleanza non ha bisogno di chiamare a sé altri vettori e di mischiare le carte in tavola con code-sharing o altre dubbie trovate come quella ad esempio di trasformare un volo sugli schermi degli aeroporti in tre-quattro altri voli ognuno avente un suo differente numero identificativo. Una alchimia commerciale che oltre a diluire lo yield dei singoli vettori crea non pochi grattacapi a passeggeri e operatori della biglietteria aerea.

Affermazione interessante. C'è qualche dato a sostegno di questa tesi? Perché se è verosimile la sua validità in ambito di vuoto per pieno, è altrettanto ipotizzabile che un c/s abbia una reciprocità (io do a te 30 posti su ZZZ, tu a me 30 su YYY) e che il vettore che vende operi con sue strategie di revenue management atte a incrementare o mantenere - difficilmente diluire - lo yield. Una specie di bilancia che va automaticamente in equilibrio. Inoltre la copertura fornita dal c/s protegge da eventuali incumbent/depotenzia eventuali competitor (two gust is megl che one) e permette di rilassare tattiche aggressive sul mercato in favore proprio del mantenimento dello yield. Certo non stiamo parlando dei voli su NYC, dove la concorrenza è tanta.

Idee? Dove sbaglio?

DaV
 
ritornando in topic secondo voi è giusto prevedere un futuro dove le major europee perdano 80-90% del traffico verso Asia, Medio-Oriente e Australia?
 
ritornando in topic secondo voi è giusto prevedere un futuro dove le major europee perdano 80-90% del traffico verso Asia, Medio-Oriente e Australia?

direi che 80-90% è una percentuale troppo elevata. Senz'altro perderanno volumi importanti ma teniamo presente che i voli diretti dalle città europee continueranno ad avere un certo appeal. Certo che se EK collegherà anche le città "minori" questo sarà un ulteriore problema per le major occidentali.
Qui sotto ho ricostruito qualche rotta europa-asia e si nota come passando per gli Emirati Arabi comunque la rotta viene allungata con conseguente perdita di tempo. Come esempio ho messo anche un volo
JFK-Hub Europei - BKK e JFK-DXB-BKK...anche dalla east cost americana conviene ancora passare per l'Europa. In quest'ottica credo che Turkish vista la posizione di IST sarà quella che trarrà maggior beneficio vista l'espansione sul mercato intercontinentale e la forte capillarità di collegamenti in Europa e Centro Asia / medio oriente


http://www.gcmap.com/mapui?P=fra-bk...-bkk jfk-cdg-bkk jfk-dxb-bkk &MS=wls&DU=mi
 
a meno che la UE non abbia deciso il suicidio, a breve vedremo una regolamentazione economica che prevede coefficienti correttivi funzione della nazionalità di provenienza di merci e servizi.
faccio un esempio:
paio di scarpe prodotte in Cina, costo materiali non lavorati UE=Cina, costo manodopera UE=10-Cina=1, costo spedizione Cina-UE=1. L'azienda europea vende a 11, quella cinese con di mezzo un importatore vende a 5. quali scarpe comprerete pur sapendo che quelle che pagate 5 dureranno circa una stagione e le altre una vita? non mi venite a dire che comprereste quelle a 11 perchè se così fosse la Cina avrebbe un PIL a +0,1% e la media UE sarebbe a +5%.
lo stesso vale per le compagnie aeree. in UE ci sono solo vincoli(no aiuti di stato e altro), costi di manodopera,personale navigante altissimi. In altri paesi non UE possono fare quello che gli pare, paghe basse, aiuti statali, tasse nulle ecc. Ora se QR vende un MXP-BKK a 500 euro tasse comprese e AZ a 900, con chi volate? la risposta è per l'80% dei casi QR. semplicemente perchè il turista sopporta un viaggio di 4 ore più lungo se risparmia 400 euro e l'uomo d'affari medio di oggi ha limiti di spesa imposti dai tagli aziendali dovuti alla crisi e quindi su un viaggio di 14 ore, se ne fa 18 e risparmia il 40% ne vale la pena.
La UE dovrà pertanto imporre tasse sugli atterraggi in territorio europeo in base alla situazione economica del paese in cui ha sede la compagnia. se ha sede in Turchia, le tasse sono mooooooolto inferiori alla media UE,può ricevere aiuti dallo stato e quindi pagherà una % superiore rispetto alle compagnie comunitarie, che a loro volta dovranno dimostrare di avere il 90% dei dipendenti in UE e fare le manutenzioni in UE.
stessa cosa serviranno dazi per le scarpe che arrivano da fuori per parificare il costo di vendita, non dovuto alla cattiva efficienza delle aziende europee,ma alla disparità di costi che ognuno deve supportare.
d'altra parte senza queste regole parlare di concorrenza è una buffonata, è PURA concorrenza SLEALE
 
a meno che la UE non abbia deciso il suicidio, a breve vedremo una regolamentazione economica che prevede coefficienti correttivi funzione della nazionalità di provenienza di merci e servizi.
faccio un esempio:
paio di scarpe prodotte in Cina, costo materiali non lavorati UE=Cina, costo manodopera UE=10-Cina=1, costo spedizione Cina-UE=1. L'azienda europea vende a 11, quella cinese con di mezzo un importatore vende a 5. quali scarpe comprerete pur sapendo che quelle che pagate 5 dureranno circa una stagione e le altre una vita? non mi venite a dire che comprereste quelle a 11 perchè se così fosse la Cina avrebbe un PIL a +0,1% e la media UE sarebbe a +5%.
lo stesso vale per le compagnie aeree. in UE ci sono solo vincoli(no aiuti di stato e altro), costi di manodopera,personale navigante altissimi. In altri paesi non UE possono fare quello che gli pare, paghe basse, aiuti statali, tasse nulle ecc. Ora se QR vende un MXP-BKK a 500 euro tasse comprese e AZ a 900, con chi volate? la risposta è per l'80% dei casi QR. semplicemente perchè il turista sopporta un viaggio di 4 ore più lungo se risparmia 400 euro e l'uomo d'affari medio di oggi ha limiti di spesa imposti dai tagli aziendali dovuti alla crisi e quindi su un viaggio di 14 ore, se ne fa 18 e risparmia il 40% ne vale la pena.
La UE dovrà pertanto imporre tasse sugli atterraggi in territorio europeo in base alla situazione economica del paese in cui ha sede la compagnia. se ha sede in Turchia, le tasse sono mooooooolto inferiori alla media UE,può ricevere aiuti dallo stato e quindi pagherà una % superiore rispetto alle compagnie comunitarie, che a loro volta dovranno dimostrare di avere il 90% dei dipendenti in UE e fare le manutenzioni in UE.
stessa cosa serviranno dazi per le scarpe che arrivano da fuori per parificare il costo di vendita, non dovuto alla cattiva efficienza delle aziende europee,ma alla disparità di costi che ognuno deve supportare.
d'altra parte senza queste regole parlare di concorrenza è una buffonata, è PURA concorrenza SLEALE

Vuoi far tornare indietro la storia, il che è impossibile. Se l' Europa negli ultimi decenni si è data una struttura assurda, fatta di diritti per tutti a costi folli e tasse conseguenti, mentre altrove hanno privilegiato la crescita, il problema è nostro e soltanto nostro. Se le major europee sono dei carrozzoni con il triplo del personale necessario, il problema è nostro e soltanto nostro.
Per quanto riguarda il luogo comune delle importazioni a basso costo, ti ricordo ad esempio che la Cina nel 2009 è diventato il maggior mercato mondiale per un produttore di auto premium come Audi...
Per essere ancora più chiari, mediorientali ed asiatici, con le loro riserve valutarie enormi e con i loro fondi sovrani, controllano buona parte del debito dell' ex ricco Occidente e di fatto ci tengono per le palle.
Traslando questo discorso a livello aeronautico, le compagnie europee per combattere la concorrenza asiatica dovrebbero fare una cosa che non sono disposte a fare: diventare competitive facendo tutto quello che serve per raggiungere l' obiettivo e fregandosene altamente del lato sociale delle loro scelte. Può sembrare antipatico, ma in Asia, seguendo questa ricetta, ce lo stanno letteralmente mettendo in c..o da ogni punto di vista.
 
Vuoi far tornare indietro la storia, il che è impossibile. Se l' Europa negli ultimi decenni si è data una struttura assurda, fatta di diritti per tutti a costi folli e tasse conseguenti, mentre altrove hanno privilegiato la crescita, il problema è nostro e soltanto nostro. Se le major europee sono dei carrozzoni con il triplo del personale necessario, il problema è nostro e soltanto nostro.
Per quanto riguarda il luogo comune delle importazioni a basso costo, ti ricordo ad esempio che la Cina nel 2009 è diventato il maggior mercato mondiale per un produttore di auto premium come Audi...
Per essere ancora più chiari, mediorientali ed asiatici, con le loro riserve valutarie enormi e con i loro fondi sovrani, controllano buona parte del debito dell' ex ricco Occidente e di fatto ci tengono per le palle.
Traslando questo discorso a livello aeronautico, le compagnie europee per combattere la concorrenza asiatica dovrebbero fare una cosa che non sono disposte a fare: diventare competitive facendo tutto quello che serve per raggiungere l' obiettivo e fregandosene altamente del lato sociale delle loro scelte. Può sembrare antipatico, ma in Asia, seguendo questa ricetta, ce lo stanno letteralmente mettendo in c..o da ogni punto di vista.
Ragionamenti ineccepibili, e che meriterebbero una ben ampia disamina.
Ma siamo sicuri che stiano meglio di noi(ovviamente rivolgendo lo stiano alla media della popolazione, non alle elites)?
Io non credo.
 
a meno che la UE non abbia deciso il suicidio, a breve vedremo una regolamentazione economica che prevede coefficienti correttivi funzione della nazionalità di provenienza di merci e servizi.
faccio un esempio:
paio di scarpe prodotte in Cina, costo materiali non lavorati UE=Cina, costo manodopera UE=10-Cina=1, costo spedizione Cina-UE=1. L'azienda europea vende a 11, quella cinese con di mezzo un importatore vende a 5. quali scarpe comprerete pur sapendo che quelle che pagate 5 dureranno circa una stagione e le altre una vita? non mi venite a dire che comprereste quelle a 11 perchè se così fosse la Cina avrebbe un PIL a +0,1% e la media UE sarebbe a +5%.
lo stesso vale per le compagnie aeree. in UE ci sono solo vincoli(no aiuti di stato e altro), costi di manodopera,personale navigante altissimi. In altri paesi non UE possono fare quello che gli pare, paghe basse, aiuti statali, tasse nulle ecc. Ora se QR vende un MXP-BKK a 500 euro tasse comprese e AZ a 900, con chi volate? la risposta è per l'80% dei casi QR. semplicemente perchè il turista sopporta un viaggio di 4 ore più lungo se risparmia 400 euro e l'uomo d'affari medio di oggi ha limiti di spesa imposti dai tagli aziendali dovuti alla crisi e quindi su un viaggio di 14 ore, se ne fa 18 e risparmia il 40% ne vale la pena.
La UE dovrà pertanto imporre tasse sugli atterraggi in territorio europeo in base alla situazione economica del paese in cui ha sede la compagnia. se ha sede in Turchia, le tasse sono mooooooolto inferiori alla media UE,può ricevere aiuti dallo stato e quindi pagherà una % superiore rispetto alle compagnie comunitarie, che a loro volta dovranno dimostrare di avere il 90% dei dipendenti in UE e fare le manutenzioni in UE.
stessa cosa serviranno dazi per le scarpe che arrivano da fuori per parificare il costo di vendita, non dovuto alla cattiva efficienza delle aziende europee,ma alla disparità di costi che ognuno deve supportare.
d'altra parte senza queste regole parlare di concorrenza è una buffonata, è PURA concorrenza SLEALE


Ooooooooooohhhhhhhhh, finalmente uno che mi appoggia!
Siamo tutti d'accordo che la concorrenza è l' anima del commercio, ma deve essere concorrenza leale!
Solo che in UE sono un pò lentini a vedere le cose... se aspettano ancora un pò siamo fritti!
 
Vuoi far tornare indietro la storia, il che è impossibile. Se l' Europa negli ultimi decenni si è data una struttura assurda, fatta di diritti per tutti a costi folli e tasse conseguenti, mentre altrove hanno privilegiato la crescita, il problema è nostro e soltanto nostro. Se le major europee sono dei carrozzoni con il triplo del personale necessario, il problema è nostro e soltanto nostro.
Per quanto riguarda il luogo comune delle importazioni a basso costo, ti ricordo ad esempio che la Cina nel 2009 è diventato il maggior mercato mondiale per un produttore di auto premium come Audi...
Per essere ancora più chiari, mediorientali ed asiatici, con le loro riserve valutarie enormi e con i loro fondi sovrani, controllano buona parte del debito dell' ex ricco Occidente e di fatto ci tengono per le palle.
Traslando questo discorso a livello aeronautico, le compagnie europee per combattere la concorrenza asiatica dovrebbero fare una cosa che non sono disposte a fare: diventare competitive facendo tutto quello che serve per raggiungere l' obiettivo e fregandosene altamente del lato sociale delle loro scelte. Può sembrare antipatico, ma in Asia, seguendo questa ricetta, ce lo stanno letteralmente mettendo in c..o da ogni punto di vista.

no guarda il problema non è nostro "perchè la Cina tanto ci compra le Audi", grazie che qualche riccone che capisce che il made in china è una schifezza se confrontato al made in qualsiasi altro paese occidentale, ma la cosa grave è che tu accusi le compagnie(che siano aeree o industriali è la stessa cosa) europee di essere carrozzoni non competitivi perchè non se ne fregano del lato sociale!
punto primo: per fortuna siamo una civiltà più avanzata(e per civiltà intendo proprio CIVILTA', non economia e mente,non metto in dubbio le capacità altrui,ma è un fatto che la nostra storia ci abbia pian piano portati ad una equità sociale,al benessere medio per il 95% della popolazione,in Cina,Vietnam ecc non hanno assistenza sociale,lavorano 15 ore al giorno e vivono nelle baracche perchè gli stipendi non sono stipendi!) e come civiltà abbiamo servizi fruibili da tutti,ricchi e poveri, pensioni(a volte minime ma meglio di nulla),strade pulite,raccolta differenziata, diritti sul lavoro ecc.
punto secondo: anche volendo, le compagnie europee non potrebbero diventare come quelle del golfo perchè la legislazione non glie lo permette!

pertanto ragiona su cosa si potrebbe fare per salvaguardare ciò che noi europei abbiamo costruito e che gli altri stanno distruggendo con l'appoggio del parlamento europeo.
il risultato finale, se non si fa quanto ho detto prima, sarà che il 99% della popolazione europea sarà povera,sfruttata e diventerà la nuova cina. l'1% volerà Emirates, sempre se non fallirà pure lei perchè questo 1% si prenderà il suo jet privato e viaggerà solo per piacere,non certo per lavoro! tutto ciò distruggendo la vera civiltà che è la nostra. un essere civile non sfrutta altri esseri umani e non li fa vivere nelle baracche dopo aver lavorato oltre 15 ore con una paga utile appena a comprare un pugno di riso.
 
Ragionamenti ineccepibili, e che meriterebbero una ben ampia disamina.
Ma siamo sicuri che stiano meglio di noi(ovviamente rivolgendo lo stiano alla media della popolazione, non alle elites)?
Io non credo.
Non lo credo neanche io, però loro si stanno dando un sistema che sul piano dei numeri avrà un futuro, noi no. Noi stiamo meglio oggi (peraltro sempre meno), perchè abbiamo speso anche i soldi che sarebbero stati da destinare al domani, loro stanno facendo l' opposto. La cosa non mi entusiasma, ho solo fotografato la realtà nella quale viviamo.
Ooooooooooohhhhhhhhh, finalmente uno che mi appoggia!
Siamo tutti d'accordo che la concorrenza è l' anima del commercio, ma deve essere concorrenza leale!
Solo che in UE sono un pò lentini a vedere le cose... se aspettano ancora un pò siamo fritti!
La concorrenza leale è una barzelletta per chi ci vuol credere: questo è vero dalle questioni internazionali al rilascio di una licenza in comune.
Comunque, nel tuo discorso, si palesa quello che a mio avviso è il più grande errore storico che l' Occidente sta facendo in questo momento: la pretesa di essere SUPERIORE per diritto divino nei confronti degli altri. Non viene nemmeno presa in considerazione la possibilità che a volte siamo noi a doverci adeguare a loro, imparando ad avere l' umiltà di copiare ciò che funziona meglio. Preferiamo isolarci nella nostra bolla mentale "dorata" dove ci aspettiamo che anche gli "altri", quando saranno illuminati, potranno accedere.
Eppure già in prima elementare ci hanno insegnato che se uno ha 5 € non può spenderne 10. Si vede che crescendo abbiamo dimenticato tutto. Il problema è che gli "altri" ce lo stanno ricordando sempre di più e non ci sono posti dove sfuggire alla realtà: continuando di questo passo, noi siamo il passato, loro il futuro.
 
Non lo credo neanche io, però loro si stanno dando un sistema che sul piano dei numeri avrà un futuro, noi no. Noi stiamo meglio oggi (peraltro sempre meno), perchè abbiamo speso anche i soldi che sarebbero stati da destinare al domani, loro stanno facendo l' opposto. La cosa non mi entusiasma, ho solo fotografato la realtà nella quale viviamo.

La concorrenza leale è una barzelletta per chi ci vuol credere: questo è vero dalle questioni internazionali al rilascio di una licenza in comune.
Comunque, nel tuo discorso, si palesa quello che a mio avviso è il più grande errore storico che l' Occidente sta facendo in questo momento: la pretesa di essere SUPERIORE per diritto divino nei confronti degli altri. Non viene nemmeno presa in considerazione la possibilità che a volte siamo noi a doverci adeguare a loro, imparando ad avere l' umiltà di copiare ciò che funziona meglio. Preferiamo isolarci nella nostra bolla mentale "dorata" dove ci aspettiamo che anche gli "altri", quando saranno illuminati, potranno accedere.
Eppure già in prima elementare ci hanno insegnato che se uno ha 5 € non può spenderne 10. Si vede che crescendo abbiamo dimenticato tutto. Il problema è che gli "altri" ce lo stanno ricordando sempre di più e non ci sono posti dove sfuggire alla realtà: continuando di questo passo, noi siamo il passato, loro il futuro.

certo,ma loro diventeranno il futuro solo se noi glie lo permettiamo.
pertanto se commerciare con la UE richiedesse rispettare regole basilari,tipo garantire assistenza sanitaria( o pagare ai dipendenti l'assicurazione sanitaria),garantire una pensione minima di vecchiaia, garantire il diritto allo sciopero, garantire un tfr, garantire la sicurezza sul lavoro, non avere aiuti di stato allora benissimo. se tutto ciò è verificato, allora la concorrenza è la benvenuta e sono certo che saremo più bravi noi. ma se la concorrenza è sul prezzo perchè a monte in tutti i paesi ad esclusione dei 12 storici UE si hanno solo alcune o spesso nessuna delle garanzie dette,allora serve uno stop. faremmo il nostro futuro e daremmo vita migliore a chi lavora fuori UE attualmente sfruttato.
 
certo,ma loro diventeranno il futuro solo se noi glie lo permettiamo.
pertanto se commerciare con la UE richiedesse rispettare regole basilari,tipo garantire assistenza sanitaria( o pagare ai dipendenti l'assicurazione sanitaria),garantire una pensione minima di vecchiaia, garantire il diritto allo sciopero, garantire un tfr, garantire la sicurezza sul lavoro, non avere aiuti di stato allora benissimo. se tutto ciò è verificato, allora la concorrenza è la benvenuta e sono certo che saremo più bravi noi. ma se la concorrenza è sul prezzo perchè a monte in tutti i paesi ad esclusione dei 12 storici UE si hanno solo alcune o spesso nessuna delle garanzie dette,allora serve uno stop. faremmo il nostro futuro e daremmo vita migliore a chi lavora fuori UE attualmente sfruttato.

STANDING OVATION ... però forse stiamo andando OT?
 
no guarda il problema non è nostro "perchè la Cina tanto ci compra le Audi", grazie che qualche riccone che capisce che il made in china è una schifezza se confrontato al made in qualsiasi altro paese occidentale, ma la cosa grave è che tu accusi le compagnie(che siano aeree o industriali è la stessa cosa) europee di essere carrozzoni non competitivi perchè non se ne fregano del lato sociale!
punto primo: per fortuna siamo una civiltà più avanzata(e per civiltà intendo proprio CIVILTA', non economia e mente,non metto in dubbio le capacità altrui,ma è un fatto che la nostra storia ci abbia pian piano portati ad una equità sociale,al benessere medio per il 95% della popolazione,in Cina,Vietnam ecc non hanno assistenza sociale,lavorano 15 ore al giorno e vivono nelle baracche perchè gli stipendi non sono stipendi!) e come civiltà abbiamo servizi fruibili da tutti,ricchi e poveri, pensioni(a volte minime ma meglio di nulla),strade pulite,raccolta differenziata, diritti sul lavoro ecc.
punto secondo: anche volendo, le compagnie europee non potrebbero diventare come quelle del golfo perchè la legislazione non glie lo permette!

pertanto ragiona su cosa si potrebbe fare per salvaguardare ciò che noi europei abbiamo costruito e che gli altri stanno distruggendo con l'appoggio del parlamento europeo.
il risultato finale, se non si fa quanto ho detto prima, sarà che il 99% della popolazione europea sarà povera,sfruttata e diventerà la nuova cina. l'1% volerà Emirates, sempre se non fallirà pure lei perchè questo 1% si prenderà il suo jet privato e viaggerà solo per piacere,non certo per lavoro! tutto ciò distruggendo la vera civiltà che è la nostra. un essere civile non sfrutta altri esseri umani e non li fa vivere nelle baracche dopo aver lavorato oltre 15 ore con una paga utile appena a comprare un pugno di riso.

No, il problema è proprio nostro invece. Purtroppo le persone che hai descritto, sono quelle che permettono a noi occidentali di avere il nostro tenore di vita. Se da un giorno all' altro fosse disponibile esclusivamente la produzione di beni costruiti con standard occidentali, ci troveremmo tutti immensamente più poveri, perchè tutto costerebbe il doppio.
Non ho detto che mi rallegrerebbe l' idea di tagliare a destra e a sinistra, mi sono solo posto il problema di essere competitivi nel mondo REALE (quello di cui parlo io) e non del mondo che vorrei (quello di cui parli tu).
E ricorda che noi esportiamo beni pregiati, mentre importiamo soprattutto beni a basso costo: se alziamo le barricate, gli altri faranno altrettanto e indovina chi ci rimetterebbe di più.
Per quanto riguarda le auto, in Cina nel 2009 ne sono state vendute appena 12.7 milioni. Ma se vuoi pensare che ci sia solo "qualche riccone" in mezzo ad un mare di contadini piegati nelle risaie, fallo pure, ma la realtà è diversa.
Mi fermo qui perchè sono palesemente OT.