Allarme bomba a MXP: gli artificieri fanno brillare un pacco


asessa

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ALLARME BOMBA A MALPENSA. ARTIFICIERI FANNO BRILLARE PACCO

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Terrorismo: Malpensa fatto brillare pacco sospetto
29 Dicembre 2009 14:26 CRONACHE

MALPENSA (Varese) - Un pacco sospetto trovato nell'area partenze dello scalo internazionale di Malpensa, sarebbe stato fatto brillare. Lo riferisce Sky Tg 24. All'interno del pacco, gli inquirenti non avrebbero comunque trovato nulla di sospetto. (RCD)

corriere.it
 
Malpensa, fatto brillare un pacco sospetto
Allarme bomba allo scalo milanese di Malpensa. E' stato individuato un pacco sospetto di circa venti centimetri per dieci. Intervento degli artificieri che lo hanno fatto brillare. Non si sa se c'era esplosivo, ma secondo le prime informazioni il pacco aveva un innesco e un radioricevitore.

corriere.it ore 14:54
 
L'involucro sospetto era dotato di innesco e di una ricevente di una radio il rudimentale
La Russa: "Dobbiamo abituarci a convivere con il pericolo terrorismo. Soprattutto a Natale"
Allarme bomba a Malpensa
Fatto brillare un pacco sospetto

MILANO - Allarme bomba all'aeroporto di Malpensa nei bagni davanti all'area check-in, un pacco sospetto è stato fatto brillare dagli artificieri nello scalo varesino. L'involucro sospetto era dotato di innesco e di una ricevente di una radio il rudimentale, secondo quanto si apprende dalla Polaria dello scalo.

A lanciare l'allarme intorno alle 13, è stato il personale che si occupa delle pulizie che ha trovato il pacco, di forma quadrata legato con del nastro adesivo nero, in uno dei vani del bagno uomini. E' subito intervenuta la polizia che ha transennato l'area davanti ai check-in 10 e 11 e quella sovrastante, in attesa dell'arrivo degli artificieri. Il traffico aereo è sempre continuato regolarmente.

Intervenuto telefonicamente a una trasmissione di Rai2, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha commentato gli eventi delle ultime ore, il fallito attentato in Usa e il rapimento dei due italiani rivendicato da Al Qaeda. "Non vorrei creare psicosi con l'allarme terrorismo. In questo secolo - ha spiegato La Russa - dobbiamo abituarci a convivere con il pericolo terrorismo. Soprattutto in questi giorni, a Natale, quando c'è tanta gente che viaggia per una festività cristiana e che potrebbe attirare ancora di più l'attenzione dei terroristi".

Repubblica.it
 
skytg 24 in diretta non riporta nessun blocco operativo
 
Pare fosse una finta bomba... davvero complimenti all'ideatore del gesto... i ghe vegna 'n cancher sec! (come si dice in Emilia).

da Il Corriere

L'oggetto trovato dal personale delle pulizie davanti all'area check-in per i voli a rischio
Allarme bomba allo scalo di Malpensa

Gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto, con fili e antenna ma senza esplosivo, lasciato nei bagni


MILANO - Allarme bomba all'aeroporto di Malpensa. Gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto, con fili e antenna, trovato dal personale delle pulizie nel bagno degli uomini, davanti all'area check-in per i voli a rischio. L'oggetto, che misurava venti centimetri per dieci ed era sigillato con nastro adesivo, era dotato di innesco e di un'antenna radio. Nel pacco però, a quanto comunicato dalla polizia, non c'era esplosivo. Si trattava quindi di una finta bomba, realizzata per creare allarme. L'oggetto si trovava in un'area esterna rispetto a quella dove vengono effettuati i controlli sui bagagli e i passeggeri, intensificati negli ultimi giorni.
LA SCOPERTA - A lanciare l'allarme, intorno alle 13, è stato il personale che si occupa delle pulizie . Un inserviente, in uno dei vani del bagno uomini, ha trovato un pacco abbandonato di forma quadrata legato con del nastro adesivo nero. Il pacco è stato giudicato «sospetto» per la presenza di alcuni fili e di una piccola antenna. È subito intervenuta la polizia, che ha transennato l'area davanti ai check-in 10 e 11 e quella sovrastante in attesa dell'arrivo degli artificieri. Gli esperti hanno quindi fatto brillare l'oggetto con una «cannonata d'acqua», un getto sparato da un artificiere, che serve a neutralizzare l'oggetto. Il traffico aereo è sempre continuato regolarmente. L'unico inconveniente per i passeggeri è stata la temporanea chiusura dei due check-in, ma i viaggiatori sono stati spostati agli sportelli vicini. Intorno alle 14 le aree transennate sono state riaperte, con la sola esclusione di quella interessata direttamente dalle indagini.
 
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L'oggetto trovato dal personale delle pulizie davanti all'area check-in per i voli a rischio
Finta bomba nei bagni, paura a Malpensa
Fatto brillare un pacco sospetto, con fili e antenna ma senza esplosivo. Si indaga per procurato allarme

MILANO - Allarme bomba all'aeroporto di Malpensa. Gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto, con fili e antenna, trovato dal personale delle pulizie nel bagno degli uomini, davanti all'area check-in per i voli a rischio. Il pacchetto, che misurava venti centimetri per dieci ed era sigillato con nastro adesivo, conteneva un'antenna collegata a una ricetrasmittente, da cui spuntavano alcuni fili. Nel pacco però non c'era esplosivo: si trattava di una finta bomba, realizzata allo scopo di creare panico. La Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo di indagine con l'ipotesi di reato prevista dall'articolo 658 Codice Penale, ossia procurato allarme. La Polaria sta redigendo una informativa da trasmettere alla Procura. Al momento non è giunta alcuna rivendicazione.

LA SCOPERTA - L'oggetto si trovava in un'area esterna rispetto a quella dove vengono effettuati i controlli sui bagagli e i passeggeri, intensificati negli ultimi giorni. A lanciare l'allarme, intorno alle 13, è stato il personale che si occupa delle pulizie. Un inserviente, in uno dei vani del bagno uomini, ha trovato un pacco abbandonato di forma quadrata legato con del nastro adesivo nero. Il pacco è stato giudicato «sospetto» per la presenza di alcuni fili e di una piccola antenna. È subito intervenuta la polizia, che ha transennato l'area davanti ai check-in 10 e 11 e quella sovrastante in attesa dell'arrivo degli artificieri. Gli esperti hanno quindi fatto brillare l'oggetto con una «cannonata d'acqua», un getto sparato da un artificiere, che serve a neutralizzare l'oggetto. Gli inquirenti, che non escludono l'ipotesi che si sia trattato di una azione dimostrativa, hanno già cominciato a visionare le cassette della videosorveglianza dell'aeroporto. Il pacco potrebbe essere stato sistemato nel bagno a metà mattinata. In base ai turni delle pulizie, i locali vengono puliti ogni 5/6 ore.

TRAFFICO REGOLARE - Il traffico aereo è sempre continuato regolarmente. L'unico inconveniente per i passeggeri è stata la temporanea chiusura dei due check-in, ma i viaggiatori sono stati spostati agli sportelli vicini. L'intervento della polizia e degli artificieri si è svolto sotto gli occhi incuriositi dei viaggiatori, tenuti a distanza di sicurezza. Qualcuno, un po' preoccupato, ha chiesto informazioni, ma non ci sono state reazioni di vero spavento. Intorno alle 14 le aree transennate sono state riaperte, con la sola esclusione di quella interessata direttamente dalle indagini.

BALOTTA: NO TESSERINO PESCA - «Non bisogna mai abbassare la guardia su un sistema complesso e fragile come quello aeroportuale: lascia perplessi la borbonica ostinazione ad acconsentire l'imbarco a passeggeri che esibiscono il tesserino di pesca quale documento di riconoscimento», è il commento dell'ex segretario Fit-Cisl ed esperto del settore trasporti Dario Balotta. «Anche la legge italiana deve permettere l'imbarco solo con carta d'identità o passaporto, superando in questo modo la recente sentenza del Tar del Lazio. I gestori aeroportuali infine, non devono considerare la sicurezza come un'area di profitto e reinvestire tutte le ingenti risorse incassate a questo titolo».

29 dicembre 2009

da: http://milano.corriere.it/milano/no...a-artificieri-pacco-bagni-1602221175437.shtml
 
BALOTTA: NO TESSERINO PESCA - «Non bisogna mai abbassare la guardia su un sistema complesso e fragile come quello aeroportuale: lascia perplessi la borbonica ostinazione ad acconsentire l'imbarco a passeggeri che esibiscono il tesserino di pesca quale documento di riconoscimento», è il commento dell'ex segretario Fit-Cisl ed esperto del settore trasporti Dario Balotta. «Anche la legge italiana deve permettere l'imbarco solo con carta d'identità o passaporto, superando in questo modo la recente sentenza del Tar del Lazio. I gestori aeroportuali infine, non devono considerare la sicurezza come un'area di profitto e reinvestire tutte le ingenti risorse incassate a questo titolo».

Per il 2010 chiedo che almeno gli dei ci liberino da tali personaggi...