Alitalia....si inizia a parlare di gennaio 2008


chielloduebis

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Pisa, Toscana.
Guidaviaggi, 26/11/2007 - 10:46
Alitalia, slittano al 5 dicembre le offerte non vincolanti
Sarebbe stata Lufthansa, che ha scelto Banca Leonardo come advisor, a chiedere qualche giorno in più


Sembra slittato al 5 dicembre il termine per le proposte non vincolanti per la privatizzazione di Alitalia: questo, scrive Il Sole 24 Ore di stamane, renderà ancora più difficile l'obiettivo del cda del vettore di individuare il soggetto con cui avviare il negoziato in esclusiva entro la metà di dicembre. Secondo il quotidiano sarebbe stata Lufthansa a chiedere qualche giorno in più per calibrare la proposta; il vettore teutonico ha frattanto scelto come ruolo di advisor (che non ha un ruolo di banca di investimento) Banca Leonardo. Ma la decisione se fare un'offerta per Az sarà presa entro fine anno, ha detto l'amministratore delegato di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber. "L'Italia naturalmente è un mercato vasto e importante", ha detto Mayrhuber in un'intervista al Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. "Alitalia ha problemi grossi e difficilmente gestibili. Stiamo vedendo se riusciremo a trovare una ricetta e fare un'offerta. Mi aspetto che una decisione sia presa entro la fine dell'anno". Air France, già assistita da Lazard, ha arruolato come advisor anche Lehman Brothers, dove lavora come managing director, responsabile infrastrutture e trasporti, Francesco Mengozzi, ex a.d. di Alitalia e protagonista nel 2001 dell'alleanza con Af. L'obiettivo del presidente Prato è individuare il partner entro Natale; il negoziato formale, prima del contratto di compravendita, si dipanerà nel gennaio 2008.



E un interessante articoletto di Massimo Giannini che ben sintetizza la situazione Alitalia, oggi su Repubblica.it

Alitalia all’ultima tappa
MASSIMO GIANNINI

Esistono due tipi di pazzi: quelli che si credono Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie. Lo diceva Andreotti ai tempi della Prima Repubblica. Ma è ora di aggiornare il motto del Divo Giulio, sostituendo le Ferrovie con l’Alitalia. Sono ore decisive per il destino della compagnia. Come ha scritto il Wall Street Journal in un’analisi impietosa, fa gola a tutti ma non la vuole nessuno. Entro il 15 dicembre dovrà trovare un compratore. Lufthansa e AirFrance studiano il dossier, ma non si decidono. Il motivo è semplice. La compagnia è a un passo dal default, e le procedure per venderla sembrano studiate non per invogliare, ma per scoraggiare il mercato.
Se Telecom è "un’emergenza nazionale", Alitalia è una "tragedia nazionale". Nei primi nove mesi dell’anno ha perso 255 milioni di euro (58 solo nel terzo trimestre). Da cinque anni non registra un centesimo di utile. Ha cambiato tre amministratori delegati in un anno. La flotta, non più giovanissima e mai abbastanza efficiente, è stata già svalutata di 196 milioni di euro. Il "piano di emergenza" esaminato dal cda la scorsa settimana parla di possibili "crisi di liquidità", e ribadisce l’esigenza di ulteriori iniezioni di risorse finanziarie, anche attraverso nuovi aumenti di capitale. Nonostante questo stato "comatoso", come lo ha giudicato il management, i dipendenti continuano allegramente a scioperare. Le agitazioni sono costate 147 milioni di euro solo negli ultimi nove mesi.
La questione cruciale dei due hub (Fiumicino e Malpensa) non è stata ancora risolta. Il problema degli esuberi e della produttività del personale non è stato mai affrontato. I paletti politici imposti dal governo alla gara non sono mai stati del tutto rimossi. I dubbi e i timori dei grandi vettori europei sono più che comprensibili. Come ricorda lo stesso Wall Street Journal, mentre la capitalizzazione teorica di Alitalia in Borsa è pari a circa 1,2 miliardi di euro, la maggior parte degli analisti considera il suo reale valore molto vicino allo zero. Bisognava venderla nel 2001, quando guadagnava e aveva ancora una quota di traffico internazionale pari al 43 per cento (ora è crollata al 25). Ma allora il governo Berlusconi aveva altro da fare: aveva appena iniziato a privatizzare le istituzioni repubblicane. E nei successivi cinque anni di legislatura il grande liberista di Arcore, il pirotecnico Imprenditore d’Italia, avrebbe dismesso solo i tabacchi, cedendo al mercato i Monopoli di Stato, e nient’altro. Oggi il governo Prodi non può farsi troppe illusioni: è tardi per vendere la compagnia di bandiera e sperare di ricavarci chissà quanti soldi. Forse dovremmo pagarlo noi, il "pazzo" che si comprerà Alitalia.
 
Citazione:Messaggio inserito da chielloduebis
il vettore teutonico ha frattanto scelto come ruolo di advisor (che non ha un ruolo di banca di investimento) Banca Leonardo.
Banca Leonardo è molto, molto, molto vicina a Prodi. E' stato Braggiotti a trovare la soluzione per Telecomitalia gradita al Governo, che ha avuto definizione oggi con l' indicazione per la nomina ai vertici di Galateri e Bernabé. Banca Leonardo e IntesaSanpaolo sono pappa e ciccia, quindi è improbabile che AirOne si dimentichi di essere Partner di Lufthansa.

La nota tra parentesi significa che Banca Leonardo non metterà soldi (che non avrebbe).
 
Lunedì 26 Novembre 2007, 11:46

Alitalia:Bianchi, escluderei ipotesi slittamento vendita a 2008

ROMA (MF-DJ) -- "Escluderei l'ipotesi di uno slittamento della vendita di Alitalia al 2008". Cosi' il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha risposto, amargine di una conferenza stampa, sull'ipotesi di uno slittamento deitermini per la presentazione delle offerte non vincolanti per Alitalia e,di conseguenza, sulla vendita della compagnia al prossimo anno. "Ritengo non opportuno uno slittamento oltre i tempi di chiusura della vendita che erano previsti entro l'anno. Noi - ha puntualizzato ilministro - puntiamo a chiudere entro l'anno. Il programma e' questo". Ilpresidente di Alitalia, Maurizio Prato, "ci presentera' le proposte quandosaranno mature e credo sia una questione di giorni", ha concluso.
 
Citazione:Messaggio inserito da chielloduebis
L'obiettivo del presidente Prato è individuare il partner entro Natale
o ma che 2 scatole, per fortuna che doveva dare l'annuncio il 10 novembre... [:305] non ne posso più di sta storia, fatemi un favore: non postiamo più topic sulla vicenda finché non annunciano l'acquirente, è oltre 1 anno che andiamo avanti a discutere di sta farsa...
 
Ocio perchè la situazione debitoria di AZ sta saltando fuori pezzettino per pezzettino, tralaltro c'è chi dispera nella salvezza di AZ ed è pronto ad una cessione del credito che AZ ha nei suoi confronti (quasi 600 milioni).
Se costui cedesse il credito, ne perderebbe il 20%, ma lascerebbe AZ nelle mani di qualceh strozzino senza scrupoli che i soldi li vorrebbe subito.
 
Con tutto l'amore che provo verso questa compagnia, la situazione sta cominciando a stufarmi :(
 
Ma una domanda per la comunita.

Alitalia no puoi fare come United, fa un tipo de "chapter 11" come si dice all'USA? No so come sono le legge in Italia.

In questo scenario, Alitalia puo negoziare le suoi costi e diminuire le debite?
 
Citazione:

Lunedì 26 Novembre 2007, 11:46

Alitalia:Bianchi, escluderei ipotesi slittamento vendita a 2008

ROMA (MF-DJ) -- "Escluderei l'ipotesi di uno slittamento della vendita di Alitalia al 2008". Cosi' il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha risposto, ......

ecco la conferma che si andrà oltre gennaio..... io rischio di essere noioso, ma sono veramente curioso di vedere se e cosa succederà il 1 gennaio, a livello contrattuale... purtroppo (o per fortuna) sono di riserva per capodanno... speriamo che i botti li facciano solo i rauti e i fischi-e-botti....