Alitalia, a gennaio riempimento medio del 43%


goafan

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Az: a gennaio riempimento medio del 43%
Prima riunione con Assaeroporti


Il tasso medio di riempimento degli aerei Alitalia a gennaio 2009 è stato "intorno al 43%", in calo rispetto allo scorso anno quando "era circa il 50%, combinando le due compagnie", sia Alitalia sia Air One. Lo dichiara l'a.d. di Alitalia, Rocco Sabelli, nel corso di un'audizione al Senato. "Questo gennaio - spiega Sabelli - non è un gennaio uguale a quello degli altri anni, la congiuntura internazionale non la devo spiegare". Sul mercato italiano, aggiunge, "c'è stata una perdita che ha riguardato tutti: anche le compagnie low cost hanno avuto importanti perdite del tasso di riempimento". Il presidente Roberto Colaninno ha smentito la quotazione in Borsa di Alitalia tra tre anni: "E' una possibilità prevista dallo statuto ma non credo che avverrà, anche nel migliore dei casi". Colaninno ha anche escluso che la Borsa possa essere un modo per cedere la maggioranza ai francesi: "Non esiste, non è questa la strada", ha tagliato corto. Questa mattina, fra l'altro, nella sede di Assaeroporti si è svolto un primo incontro tra la nuova Alitalia e le società di gestione aeroportuale: i rappresentanti della compagnia aerea hanno illustrato l’ambito organizzativo interno e le tematiche attinenti gli aspetti operativi ed economici che interessano le società aeroportuali. Il meeting, commenta una nota Assaeroporti, "segna l’avvio di un importante piano di confronto, dando vita ad un programma di collaborazione tra la nuova compagnia e le società di gestione aeroportuale". La prossima riunione è fissata per il 18 febbraio. (Guida Viaggi)

CIAO
_goa
 
Mi pare un po' tantino, se si condiderano le turbolenze del periodo e del passaggio della compagnia in mani italiane.
 
Già postato altrove, ma in ogni caso mi quoto:


Senza scendere nel dettaglio dei numeri, il LF nella prima metà di gennaio è stato intorno al 60% costantemente.
Dalla partenza di CAI, il LF è sceso al 40% medio e costante.
( Va anche detto che l'offerta di posti dalla partenza di CAI è aumentata leggermente, a fronte di una diminuzione dei passeggeri di circa 5-8 % ad occhio e croce ).

Questa variazione del LF dovrebbe indicare una componente strutturale nella scelta delle tratte, orari, eccetera da parte di CAI.

Che la crisi generale pesi lo si vede nel piuttosto basso LF ( non faccio numeri ) del roma-milano, che sconta sia la concorrenza del treno che la diminuzione di spostamenti per affari.
 
Questi primi penosi dati spiegano il nervosismo del nostro ragiunat della bassa...
Sta iniziando a perdere montagne di soldi come faceva la vecchia carretta statale ora in amministrazione straordinaria...
Solo che questa volta i soldi li mette lui...non mi stupirebbe se dopo sei mesi di dati così pensi il nostro dicesse: non gioco più me ne vado...ed ecco che da Parigi calano i galli.
Fu vera gloria...ai posteri l'ardua sentenza.
ciao
d.
 
Già postato altrove, ma in ogni caso mi quoto:


Senza scendere nel dettaglio dei numeri, il LF nella prima metà di gennaio è stato intorno al 60% costantemente.
Dalla partenza di CAI, il LF è sceso al 40% medio e costante.
( Va anche detto che l'offerta di posti dalla partenza di CAI è aumentata leggermente, a fronte di una diminuzione dei passeggeri di circa 5-8 % ad occhio e croce ).

Questa variazione del LF dovrebbe indicare una componente strutturale nella scelta delle tratte, orari, eccetera da parte di CAI.

Che la crisi generale pesi lo si vede nel piuttosto basso LF ( non faccio numeri ) del roma-milano, che sconta sia la concorrenza del treno che la diminuzione di spostamenti per affari.
Non é una coincidenza.
E´ anche da capire l´eventuale ruolo di agenzie viaggi e tour operator nelle vicenda.
Con loro CAI si dimostrava generosa, se non ricordo male.

Accordi per riprotezione pax, interline etc .. come sono messi ? Sono ancora tutti in piedi ?
Potrebbe essere un altro fattore.
 
Già postato altrove, ma in ogni caso mi quoto:


Senza scendere nel dettaglio dei numeri, il LF nella prima metà di gennaio è stato intorno al 60% costantemente.
Dalla partenza di CAI, il LF è sceso al 40% medio e costante.
( Va anche detto che l'offerta di posti dalla partenza di CAI è aumentata leggermente, a fronte di una diminuzione dei passeggeri di circa 5-8 % ad occhio e croce ).

Questa variazione del LF dovrebbe indicare una componente strutturale nella scelta delle tratte, orari, eccetera da parte di CAI.

Che la crisi generale pesi lo si vede nel piuttosto basso LF ( non faccio numeri ) del roma-milano, che sconta sia la concorrenza del treno che la diminuzione di spostamenti per affari.

Gli spostamenti di affari tra Milano e Roma non diminuiscono da un mese all'altro...