Una compagnia indonesiana ha annunciato la firma di un contratto per la fornitura di 35 Atr, le cui fusoliere sono prodotte nel grande stabilimento napoletano.
I primi effetti del lavoro svolto tre mesi fa a Parigi, durante il salone aeronautico internazionale di Le Bourget, si stanno facendo sentire in questi giorni e promettono di dare nuovo impulso all’industria campana.
Ieri infatti il consorzio Atr, joint venture paritetica tra Alenia Aermacchi, società di Finmeccanica, ed Eads, ieri ha annunciato la firma di un contratto con la compagnia indonesiana Garuda e con una società di leasing, la danese Nordic Aviation Capital: 25 velivoli commerciali a corto raggio Atr 72-600 da realizzare entro i prossimi mesi e altri 10 aerei opzionati. Valore complessivo della commessa: 840 milioni di dollari. Produzioni in aumento, dunque, a Pomigliano, dove vengono realizzate le fusoliere degli Atr, i turboelica a corto raggio da 50 e da 70 posti. Buone notizie anche per la Puglia. All’Alenia di Foggia vengono si costruiscono infatti gli impennaggi di coda verticale ed orizzontale del velivolo, interamente realizzati in materiale composito.
In un comunicato Alenia sostiene che questo lavoro di acquisizione degli ordini garantirà almeno “tre anni di produzioni”. Intanto, anche grazie a quest’ultimo contratto, Atr, di cui Alenia Aermacchi è azionista al 50 %, conferma la propria leadership mondiale nel mercato dei velivoli turboprop, con oltre 1300 aerei venduti e un portafoglio ordini che ammonta a circa 270 velivoli, pari a circa tre anni di produzione per un valore di circa 6,5 miliardi di dollari. Il consorzio Atr, che ha sede a Tolosa, nel sud della Francia, commercializza due velivoli, l’Atr 42 a 50 posti e l’ATR 72 a 70 posti. Nell’agosto 2011 è stato consegnato il primo ATR della nuova serie–600 (ATR 42-600 ed ATR 72-600), caratterizzata da maggiore potenza, prestazioni più elevate, costi di manutenzione e consumo combustibile più bassi.
Tornando al contratto firmato da danesi e indonesiani resta il dato di una notizia più che positiva per la nostra industria che scaturisce dalla boccata d’ossigeno da più di un miliardo di euro per l’industria aeronautica campana, fatta registrare a giugno, durante il salone aeronautico internazionale di Le Bourget, vetrina mondiale dei cieli insieme all’omologa manifestazione che si tiene a Farnborough, in Inghilterra. Ammontano infatti a circa 200 gli ordini strappati in Francia per un valore complessivo di circa 3 miliardi di dollari. La commessa più consistente strappata tre mesi fa da Atr anche per Alenia riguardava 90 velivoli (di cui 35 già bloccati e 55 opzionati ), ed altri 20 (di cui 10 bloccati e 10 opzionati) ordinati dalla società di leasing HGI Aircraft Division con destinazione Passaredo, una compagnia aerea brasiliana. Sforzi che impegneranno gli stabilimenti Alenia di Pomigliano e Foggia.
I due impianti partecipano al programma Atr producendo, a Pomigliano, la fusoliera completa e allestita degli Atr 42 e 72, e in Puglia gli stabilizzatori, gli elevatori e parti del timone di questi velivoli commerciali a corto raggio. E negli ambienti sindacali c’è chi si dichiara estremamente fiducioso. “La firma di quest’ultimo contratto – commenta Luigi Mercogliano, segretario nazionale della Fismic per il settore aeronautico – conferma la validità di un’azienda che si sta districando al meglio in un mercato difficile e complesso come quello aeronautico. E’ quindi più che mai impellente la necessità di sollecitare i vertici a dare risposte per applicare pienamente l’accordo dell’8 novembre 2011, che prevedeva 140 assunzioni anche in Campania”.
Ammontano a circa 2500 gli addetti dello stabilimento di Pomigliano, Nelk 2012 l’intero raggruppamento Alenia della Campania ha subito tagli di una certa portata: oltre 400 i lavoratori estromessi dal ciclo produttivo attraverso lo strumento della mobilità con accompagnamento alla pensione. Un ridimensionamento reso emblematico dalla chiusura definitiva, a luglio, dello stabilimento Alenia dislocato a Casoria.