Al Baker (CEO di QR) dà spettacolo parlando di BA


Seaking

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Tutto si può dire di Al Baker, ma non che sia noioso.

Il CEO di QR, al quale il nostro 13900 è legato da un affettuoso e sincero sentimento di amicizia e stima, in una recente intervista al Sunday Times è andato giù in modo piuttosto pesante e sicuramente colorito su BA...

Di seguito alcune sue perle riportate dal blog One Mile at a Time, che consiglio di includere sempre nelle vostre letture.

- BA è diventata come una low cost
- in una scala da 1 a 10 BA è da 2
- lo slogan “world’s favorite airline” non verrà più associato a BA perché ora appartiene a QR
- il motto “to fly, to serve” non è più tale in BA essendo diventato ora di fatto solo uno slogan.

Ricordo a tutti che QR possiede il 25% di IAG quindi le parole di Al Baker un qualche peso ce l’hanno...

L’articolo completo del blog qui sotto:


Sarebbe carino che Al Baker si ricordasse anche quali enormi vantaggi QR possieda sia per quanto riguarda il costo ma soprattutto la flessibilità della forza lavoro, che laggiù costa pochissimo (parlo di quella bassa manovalanza che però rende il servizio eccellente) e che soprattutto puoi cacciare senza complimenti con soli due mesi di mensilità da pagare come penalità.

Per non parlare di come e quanto QR è stata sovvenzionata e continuerà ad esserlo dal proprio governo.

Così son buoni tutti.
 
Ultima modifica:
Potremmo provare ad invertire i nomi sui conti correnti di QR e BA, gestire le compagnie con i fondi conseguenti per un paio d'anni e poi tornare a fare il confronto.
Intervistando naturalmente Al Baker.
 
Una dei misteri dell’industria dell’aviazione è come mai la gente si fili ancora Al Baker e lo consideri come uno che “ne sa” invece di trattarlo come un buffo ometto che fa la voce grossa.

Cioè, lasciando da parte la sua attitudine veramente indegna sulla safety (A350 a New York e 77W a Miami i casi noti), questo è l’uomo che guida una compagnia aerea che perde miliardi, doveva aprire una divisione LCC in Arabia poi magari anche no, mette al prato i 789 perchè non sa come metterci su la pesantissima Qsuite, e in ultimo manda Dimitrov (esperienze pregresse: drunk shaming di una assistente di volo) a fare il proconsole a Milano e questo riesce nell’impresa di fare perdite pari a praticamente metà del fatturato di Air Italy.

Ed Al Baker, forte di questa strabiliante catena di successi, fa ancora lo sgargiante e trolla BA, United, Ed Bastian e tanti altri. Il fatto che nessuno je risponne forse spiega parecchio.
 
Una dei misteri dell’industria dell’aviazione è come mai la gente si fili ancora Al Baker e lo consideri come uno che “ne sa” invece di trattarlo come un buffo ometto che fa la voce grossa.

Cioè, lasciando da parte la sua attitudine veramente indegna sulla safety (A350 a New York e 77W a Miami i casi noti), questo è l’uomo che guida una compagnia aerea che perde miliardi, doveva aprire una divisione LCC in Arabia poi magari anche no, mette al prato i 789 perchè non sa come metterci su la pesantissima Qsuite, e in ultimo manda Dimitrov (esperienze pregresse: drunk shaming di una assistente di volo) a fare il proconsole a Milano e questo riesce nell’impresa di fare perdite pari a praticamente metà del fatturato di Air Italy.

Ed Al Baker, forte di questa strabiliante catena di successi, fa ancora lo sgargiante e trolla BA, United, Ed Bastian e tanti altri. Il fatto che nessuno je risponne forse spiega parecchio.
Cosi a naso, perchè il suo 25% vale piú di 600 milioni di dollari in IAG? E minchiate o meno che dica nessuno puó permettersi di rispondergli come si merita. Vedi giustamente come vengono trattati i dipendenti...anche i mondiali vi andiamo a fare, pensa te!
 
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Una dei misteri dell’industria dell’aviazione è come mai la gente si fili ancora Al Baker e lo consideri come uno che “ne sa” invece di trattarlo come un buffo ometto che fa la voce grossa.

Cioè, lasciando da parte la sua attitudine veramente indegna sulla safety (A350 a New York e 77W a Miami i casi noti), questo è l’uomo che guida una compagnia aerea che perde miliardi, doveva aprire una divisione LCC in Arabia poi magari anche no, mette al prato i 789 perchè non sa come metterci su la pesantissima Qsuite, e in ultimo manda Dimitrov (esperienze pregresse: drunk shaming di una assistente di volo) a fare il proconsole a Milano e questo riesce nell’impresa di fare perdite pari a praticamente metà del fatturato di Air Italy.

Ed Al Baker, forte di questa strabiliante catena di successi, fa ancora lo sgargiante e trolla BA, United, Ed Bastian e tanti altri. Il fatto che nessuno je risponne forse spiega parecchio.

L’A350 a New York era riferito al RTO dovuto all’attivazione del RAAS?

Quello di Miami è invece quando in decollo si portarono via qualche luce della pista?

Al di là di quanto scritto su AVH, hai qualcosa in più da raccontarci?
 
L’A350 a New York era riferito al RTO dovuto all’attivazione del RAAS?

Quello di Miami è invece quando in decollo si portarono via qualche luce della pista?

Al di là di quanto scritto su AVH, hai qualcosa in più da raccontarci?

Sono quelli che dici tu.

Il problema per me non è stato tanto l’incidente, o gli incidenti, in sè. Ricordo per esempio l’indagine delle autorità qatariote per quello di NY e praticamente era un coacervo di human factors. Insomma, sono cose che capitano e che vanno analizzate per eliminare le root causes e non ripeterle più. Non era negligenza, menefreghismo, incapacità criminale a quanto ricordo.

il problema per me è la reazione di AAB. In uno dei due casi (MIA credo) ha detto “things like this happen all the time”... che è bestemmia. Bestemmia a pieni polmoni durante l’Angelus, nel momento di silenzio mentre il Papa ripiglia fiato. Perchè non so te ma io di aerei che bucano il pressure vessel e si fanno 15 ore di volo non ne sento tanti. E poi ha trombato i piloti. Idem con patate per NY: segati prima ancora di completare l’indagine.

questi atteggiamenti sono secondo me sbagliatissimi nell’industria; come sai la safety culture e no blame culture sono importanti, e se la gente ha paura di parlare perchè se sbagli perdi il lavoro (e in Qatar il lavoro è tutto)... beh gli aerei cadono.

Non sono solo quei due casi che mi preoccupano. Ho lavorato con gente che è stata licenziata da AAB per aver insistito per misure di safety (ante 2015 per cui spero le cose siano migliorate, ma dubito).

Tutto sto pippone per dire che quando hai un CEO così allora è facile che i minions si adeguino. In QR, l'ho visto sia quando ero in BA che successivamente, tutti lo copiano: gridano, sbraitano, minacciano. Non voglio dire che non siano sicuri o che siano un “accident waiting to happen”: io mi auguro di sbagliarmi sempre e comunque e che nessuno, mai, ci rimetta le penne. Semplicemente non trovo che bullismo e la demolizione della “no blame” attitude sia una cultura aziendale giusta, specialmente quando gli errori possono costare gravissimo.

Ma Qatar c’ha la mejo business e le laaaung fichissime quindj va tuttobbene.
 
In QR, lo visto
:eek: Avete finito di farmi fare Clippy di Microsoft Office 97? 😂



Comunque, a parte queste inezie, sull'incidente di NY c'è proprio niente su cui speculare: non mi pare ci sia un report né AvHerald riporta la causa del rejected take-off...
Invece per MIA tutto condivisibile.
 
:eek: Avete finito di farmi fare Clippy di Microsoft Office 97? 😂



Comunque, a parte queste inezie, sull'incidente di NY c'è proprio niente su cui speculare: non mi pare ci sia un report né AvHerald riporta la causa del rejected take-off...
Invece per MIA tutto condivisibile.
(Vado a memoria)
A NY il siatema detto TOS (take off surveillance), recentemente implementato sull'A350, diede un avviso di "pista insufficiente" ai piloti, i quali fecero, giustamente, un RTO. In seconda analisi risultò lampante che si trattasse di uno "spurious alert" e quindi il Rejected take off non fosse necessario. Per inciso: l'alert non è un single chime da master caution o una campanella (continous repetitive chime) del master warning, ma una catso di ural alert che ti urla con voce "allarmata" RUNWAY TOO SHORT, RUNWAY TOO SHORT....
Edit: la sfiga volle che ci fosse il solito pax che ha ripreso tutto e pubblicato su youtube. Quindi non lo troverai su AvH, ma su YT sì.
 
Invece conta, secondo me, perchè anche in quel caso ha detto “sono cose che succedono spesso”.


Sul licenziamento, se non erro è successo o comunque queste sono le voci che giravano.
 
Né più né meno quanto fatto da Emirates dopo l'incidente a Dubai: Cpt emiratino che io sappia non pervenuto, FO australiano prontamente licenziato.
 
Beh ma AAB rimane comunque il CEO più amato dagli "Aviation Influencers" di YouTube :)

Vedremo poi come sarà contento quando ci sarà la ratifica dell'accordo EU-Qatar sul traffico aereo.
Aspirazione su Doha come se non ci fosse un domani da ogni aeroporto, Reggio Calabria incluso!
 
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