Roma - La dichiarazione a poche ore dal loro ricorso al Tar contro la vendita ad Air France e alla scelta di abbandonare Malpensa da parte del vettore statale
Air One: «Prendiamo noi gli slot che ha lasciato Alitalia»
Alitalia non fa in tempo a cedere gli slot, che Air one si propone come acquirente. A 24 ore dal suo ricorso al tar a 21 dalla cessione degli slot alitalia, Air One infatti si propone per "non disperdere" i diritti sui movimenti dei voli. «Gli slot di Malpensa non vanno in nessun modo dispersi, né ceduti senza strategia ai primi vettori interessati, che in questo modo cannibalizzerebbero lo scalo, pregiudicandone un futuro da grande hub è la dichiarazione del portavoce di AP Holding, la cordata capeggiata da Banca Intesa e Air One - Noi siamo pronti da subito ad essere il vettore di riferimento per Malpensa grazie al nostro piano per Alitalia che prevede non solo il mantenimento, ma anche lo sviluppo delle attività intercontinentali».
Air One, a poche ore dalla sua ultima battaglia al Tar, ricorda come «Siamo sempre stati interessati allo scalo milanese perché riteniamo che il Paese non possa fare a meno di una struttura strategica come Malpensa: nel Nord c’è mercato, c’è la più ricca domanda business intercontinentale del Paese e c’è un grande potenziale di sviluppo. Per questo il piano quinquennale di Air One stand alone, elaborato due anni fa, prevede l’avvio di nostre attività nazionali ed intercontinentali da Malpensa già dai prossimi mesi</u>».
E ricorda anche come il Governo abbia firmato concretamente il suo interesse a Malpensa: «Soltanto ieri mattina è stata deliberato il finanziamento di 500 milioni di euro per lo sviluppo di ulteriori opere infrastrutturali che miglioreranno il sistema di collegamento con lo scalo. La decisione di ieri notte di rilascio degli slot è non solo in piena contraddizione con questa politica di sviluppo del sistema infrastrutturale del Nord, ma è un’azione di grave depauperamento della Compagnia, atto che lede gli interessi dell’azienda, dei suoi azionisti e del Paese intero. Per di più questa decisione viene presa nel bel mezzo del processo di vendita della Compagnia! Se per un qualunque motivo il futuro partner di Alitalia non adottasse il “piano Prato”, si troverebbe con una Compagnia fortemente impoverita della maggioranza degli slot di Malpensa».
La conclusione della nota chiama araccolta anche tutti gli altri attori interessati alla salvezza dello scalo varesino: «Non crediamo che la vicenda possa concludersi con questa scelta profondamente sbagliata, confidiamo che il “Tavolo politico di Milano” possa portare a riconsiderare la decisione e faremo tutto quello che sarà in nostro potere per evitare questa sciagura. Siamo pronti a difendere il futuro del trasporto aereo nazionale insieme ad altre forze imprenditoriali del Paese».
Varesenews
01 febbraio 2008
Air One: «Prendiamo noi gli slot che ha lasciato Alitalia»
Alitalia non fa in tempo a cedere gli slot, che Air one si propone come acquirente. A 24 ore dal suo ricorso al tar a 21 dalla cessione degli slot alitalia, Air One infatti si propone per "non disperdere" i diritti sui movimenti dei voli. «Gli slot di Malpensa non vanno in nessun modo dispersi, né ceduti senza strategia ai primi vettori interessati, che in questo modo cannibalizzerebbero lo scalo, pregiudicandone un futuro da grande hub è la dichiarazione del portavoce di AP Holding, la cordata capeggiata da Banca Intesa e Air One - Noi siamo pronti da subito ad essere il vettore di riferimento per Malpensa grazie al nostro piano per Alitalia che prevede non solo il mantenimento, ma anche lo sviluppo delle attività intercontinentali».
Air One, a poche ore dalla sua ultima battaglia al Tar, ricorda come «Siamo sempre stati interessati allo scalo milanese perché riteniamo che il Paese non possa fare a meno di una struttura strategica come Malpensa: nel Nord c’è mercato, c’è la più ricca domanda business intercontinentale del Paese e c’è un grande potenziale di sviluppo. Per questo il piano quinquennale di Air One stand alone, elaborato due anni fa, prevede l’avvio di nostre attività nazionali ed intercontinentali da Malpensa già dai prossimi mesi</u>».
E ricorda anche come il Governo abbia firmato concretamente il suo interesse a Malpensa: «Soltanto ieri mattina è stata deliberato il finanziamento di 500 milioni di euro per lo sviluppo di ulteriori opere infrastrutturali che miglioreranno il sistema di collegamento con lo scalo. La decisione di ieri notte di rilascio degli slot è non solo in piena contraddizione con questa politica di sviluppo del sistema infrastrutturale del Nord, ma è un’azione di grave depauperamento della Compagnia, atto che lede gli interessi dell’azienda, dei suoi azionisti e del Paese intero. Per di più questa decisione viene presa nel bel mezzo del processo di vendita della Compagnia! Se per un qualunque motivo il futuro partner di Alitalia non adottasse il “piano Prato”, si troverebbe con una Compagnia fortemente impoverita della maggioranza degli slot di Malpensa».
La conclusione della nota chiama araccolta anche tutti gli altri attori interessati alla salvezza dello scalo varesino: «Non crediamo che la vicenda possa concludersi con questa scelta profondamente sbagliata, confidiamo che il “Tavolo politico di Milano” possa portare a riconsiderare la decisione e faremo tutto quello che sarà in nostro potere per evitare questa sciagura. Siamo pronti a difendere il futuro del trasporto aereo nazionale insieme ad altre forze imprenditoriali del Paese».
Varesenews
01 febbraio 2008