AirOne metterà il proprio nome e marchio sulle maglie blucerchiate nelle partite di Coppa Italia e Uefa
Genova. La Sampdoria torna a volare in Europa. È banale, ma è così visto che, dopo essersi qualificata per l'Uefa, la società blucerchiata ha praticamente chiuso un accordo con l'AirOne per la prossima stagione agonistica: l'airone, il trampoliere che campeggia sulla coda dei velivoli della compagnia, sarà anche sulle maglie indossate dai blucerchiati in Coppa Uefa e anche in Coppa Italia.
I termini dell'intesa non sono ancora stati formalizzati, ma per la firma dell'accordo mancano ormai solamente i dettagli. La cifra che l'AirOne verserà per la sponsorizzazione del proprio marchio è attorno al milione di euro per una stagione. Per quello che riguarda il campionato, invece, nulla dovrebbe cambiare: la Sampdoria continuerà la propria collaborazione con la Erg.
L'arrivo di un marchio di prestigio come l'AirOne sulle maglie della Sampdoria per la Coppa Italia e la Coppa Uefa è dovuto a una serie di circostanze: di base, ha avuto grande importanza l'appeal (come spesso dice l'amministratore delegato blucerchiato, Beppe Marotta) che tutti riconoscono alla Sampdoria sia a livello nazionale si a livello internazionale. Appeal che deriva da una storia relativamente recente fatta di grandi successi e da una tradizione, che hanno a Corte Lambruschini, di società seria e bene organizzata; poi c'è lo straordinario campionato che la Sampdoria sta concludendo nelle posizioni di vertice, dopo aver lottato fino alla penultima giornata addirittura per un posto in Champions League; infine, ma non ultima, c'è la presenza di un calciatore che ha richiamato su di sé, e di conseguenza sulla Sampdoria, un'attenzione che la società genovese non aveva più avuto se non, ma non per questioni sportive perché con lui di sport non se ne è fatto, con l'arrivo di Christian Vieri: si tratta ovviamente di Antonio Cassano.
La capacità di Cassano di catalizzare interesse era già nota. Il problema del fenomeno di Barivecchia era che non sempre, in passato, era riuscito a incanalare per vie positive tanta energia. Da quando è tornato in Italia, da quando Beppe Marotta ha deciso di puntare forte su di lui, nell'estate scorsa, le cose sono andate meglio. Vero è che le cassanate, anche con la maglia della Sampdoria addosso, non sono mancate, ma il paragone con il passato non può reggere. Intanto perché, a differenza di quel che accadeva prima, Cassano chiede scusa. Le sue dichiarazioni antecedenti al periodo ligure erano spesso di questo tenore: «Io non devo chiedere mai scusa a nessuno». Invece, dopo il pasticcio contro il Torino, quando prima mandò a quel paese e poi tirò la maglietta all'arbitro Pierpaoli, Cassano successivamente parlò al direttore di gara e si rivolse a tutto lo stadio con ampi gesti delle braccia, chiedendo di essere perdonato per quanto fatto. E poi perché l'incidenza delle cassanate è diminuita, il rapporto con i compagni è buono, quello con l'allenatore e con la società molto positivo.
Soltanto a Genova, inoltre, Antonio Cassano ha iniziato a dare un'immagine di sé che è molto lontana da quella che gli era stata appiccicata addosso. Si è concesso a taccuini e telecamere, si è scoperto un giocatore non solo bizzoso, ma anche molto umano, pure nei difetti, con un passato di sofferenza del quale parla con pudore ma senza paura. Un Cassano intelligente, che sa parlare; di tutto. Con Cassano la Sampdoria è indubbiamente cresciuta, Cassano alla Sampdoria è indubbiamente cresciuto.
Insieme, adesso, hanno l'opportunità di volare. Il milione di euro che arriverà dall'AirOne è uno di quegli accordi economici attraverso le sponsorizzazioni di cui parlava Beppe Marotta a inizio stagione; l'amministratore delegato intravedeva, attraverso questo meccanismo, la possibilità di incassare denaro fresco destinato, in parte, proprio a pagare l'ingaggio del giocatore (superiore ai due milioni di euro, superiore del doppio ai più alti tra quelli dei suoi compagni di squadra). L'amministratore delegato l'ha azzeccata ancora; a maggior ragione, se si pensa che nella scorsa stagione, in Coppa Italia e Coppa Uefa, la Sampdoria giocava con maglie senza sponsor (www.ilsecoloxix.it).
CIAO
_goa
Genova. La Sampdoria torna a volare in Europa. È banale, ma è così visto che, dopo essersi qualificata per l'Uefa, la società blucerchiata ha praticamente chiuso un accordo con l'AirOne per la prossima stagione agonistica: l'airone, il trampoliere che campeggia sulla coda dei velivoli della compagnia, sarà anche sulle maglie indossate dai blucerchiati in Coppa Uefa e anche in Coppa Italia.
I termini dell'intesa non sono ancora stati formalizzati, ma per la firma dell'accordo mancano ormai solamente i dettagli. La cifra che l'AirOne verserà per la sponsorizzazione del proprio marchio è attorno al milione di euro per una stagione. Per quello che riguarda il campionato, invece, nulla dovrebbe cambiare: la Sampdoria continuerà la propria collaborazione con la Erg.
L'arrivo di un marchio di prestigio come l'AirOne sulle maglie della Sampdoria per la Coppa Italia e la Coppa Uefa è dovuto a una serie di circostanze: di base, ha avuto grande importanza l'appeal (come spesso dice l'amministratore delegato blucerchiato, Beppe Marotta) che tutti riconoscono alla Sampdoria sia a livello nazionale si a livello internazionale. Appeal che deriva da una storia relativamente recente fatta di grandi successi e da una tradizione, che hanno a Corte Lambruschini, di società seria e bene organizzata; poi c'è lo straordinario campionato che la Sampdoria sta concludendo nelle posizioni di vertice, dopo aver lottato fino alla penultima giornata addirittura per un posto in Champions League; infine, ma non ultima, c'è la presenza di un calciatore che ha richiamato su di sé, e di conseguenza sulla Sampdoria, un'attenzione che la società genovese non aveva più avuto se non, ma non per questioni sportive perché con lui di sport non se ne è fatto, con l'arrivo di Christian Vieri: si tratta ovviamente di Antonio Cassano.
La capacità di Cassano di catalizzare interesse era già nota. Il problema del fenomeno di Barivecchia era che non sempre, in passato, era riuscito a incanalare per vie positive tanta energia. Da quando è tornato in Italia, da quando Beppe Marotta ha deciso di puntare forte su di lui, nell'estate scorsa, le cose sono andate meglio. Vero è che le cassanate, anche con la maglia della Sampdoria addosso, non sono mancate, ma il paragone con il passato non può reggere. Intanto perché, a differenza di quel che accadeva prima, Cassano chiede scusa. Le sue dichiarazioni antecedenti al periodo ligure erano spesso di questo tenore: «Io non devo chiedere mai scusa a nessuno». Invece, dopo il pasticcio contro il Torino, quando prima mandò a quel paese e poi tirò la maglietta all'arbitro Pierpaoli, Cassano successivamente parlò al direttore di gara e si rivolse a tutto lo stadio con ampi gesti delle braccia, chiedendo di essere perdonato per quanto fatto. E poi perché l'incidenza delle cassanate è diminuita, il rapporto con i compagni è buono, quello con l'allenatore e con la società molto positivo.
Soltanto a Genova, inoltre, Antonio Cassano ha iniziato a dare un'immagine di sé che è molto lontana da quella che gli era stata appiccicata addosso. Si è concesso a taccuini e telecamere, si è scoperto un giocatore non solo bizzoso, ma anche molto umano, pure nei difetti, con un passato di sofferenza del quale parla con pudore ma senza paura. Un Cassano intelligente, che sa parlare; di tutto. Con Cassano la Sampdoria è indubbiamente cresciuta, Cassano alla Sampdoria è indubbiamente cresciuto.
Insieme, adesso, hanno l'opportunità di volare. Il milione di euro che arriverà dall'AirOne è uno di quegli accordi economici attraverso le sponsorizzazioni di cui parlava Beppe Marotta a inizio stagione; l'amministratore delegato intravedeva, attraverso questo meccanismo, la possibilità di incassare denaro fresco destinato, in parte, proprio a pagare l'ingaggio del giocatore (superiore ai due milioni di euro, superiore del doppio ai più alti tra quelli dei suoi compagni di squadra). L'amministratore delegato l'ha azzeccata ancora; a maggior ragione, se si pensa che nella scorsa stagione, in Coppa Italia e Coppa Uefa, la Sampdoria giocava con maglie senza sponsor (www.ilsecoloxix.it).
CIAO
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