Air Dolomiti aa/vv solo donne


alitaliaboy

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16 Luglio 2007
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Conoscendo molte colleghe ex Airdolomiti, mi raccontano che nessun uomo abbia mai lavorato come assistente di volo dalla sua nascita. Eppure so di certo che tanti aavv maschi hanno spedito a suo tempo curriculum, direttamente cestinate, perchè la compagnia esige solo personale di cabina femminile. Alla faccia della parità dei sessi.

Come mai secondo voi questo? Come mai Lufthansa permette ciò?

Non è una polemica vorrei sapere solo le vostre opinioni.
 
Secondo me non c'è nulla di male. Così come si mettono i paletti per chi è troppo basso o troppo alto, troppo brutto, troppo vecchio e nessuno dice niente, allora perchè lamentarsi dei paletti sul sesso?
Se a uno non sta bene, che mandi il CV ad un'altra compagnia.
 
Conoscendo molte colleghe ex Airdolomiti, mi raccontano che nessun uomo abbia mai lavorato come assistente di volo dalla sua nascita. Eppure so di certo che tanti aavv maschi hanno spedito a suo tempo curriculum, direttamente cestinate, perchè la compagnia esige solo personale di cabina femminile. Alla faccia della parità dei sessi.

Come mai secondo voi questo? Come mai Lufthansa permette ciò?

Non è una polemica vorrei sapere solo le vostre opinioni.

Non entro nel merito ma, per quanto il plurale sia curricula, il termine bella lingua originaria, il latino, è neutro. In italiano, quindi, si declina al maschile, pertanto cestinati :-) Sulla discriminazione al contrario rispetto a quanto di solito accade, se così stanno le cose, hai perfettamente ragione!

Secondo me non c'è nulla di male. Così come si mettono i paletti per chi è troppo basso o troppo alto, troppo brutto, troppo vecchio e nessuno dice niente, allora perchè lamentarsi dei paletti sul sesso?
Se a uno non sta bene, che mandi il CV ad un'altra compagnia.

Sul divieto di discriminare tra sessi c'è una precisa normativa che lo vieta, quantomeno negli annunci. Poi la selezione è libera, ma di fatto ogni offerta deve necessariamente essere destinata ad ambo i sessi.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ci sono vettori occidentali che bloccano sistematicamente alle donne l'accesso alla posizione di pilota? Dopo aver riflettuto un po' è così che guarderei la cosa: ribaltando ruoli e generi. La discriminazione di genere penalizza più spesso le donne che gli uomini. Quando le vittime appartengono al gentil sesso nessuno si fa scrupoli nel gridare allo scandalo e sollevare bufere politiche (basti pensare a quanto facciano discutere veli e burka), quando la discriminazione è nel verso opposto nessuno sembra preoccuparsi più di tanto.
 
Ci sono vettori occidentali che bloccano sistematicamente alle donne l'accesso alla posizione di pilota? Dopo aver riflettuto un po' è così che guarderei la cosa: ribaltando ruoli e generi. La discriminazione di genere penalizza più spesso le donne che gli uomini. Quando le vittime appartengono al gentil sesso nessuno si fa scrupoli nel gridare allo scandalo e sollevare bufere politiche (basti pensare a quanto facciano discutere veli e burka), quando la discriminazione è nel verso opposto nessuno sembra preoccuparsi più di tanto.


A dire il vero trovo che il fatto di assumere solo assistenti di volo donne, sistematicamente significhi anche che la selezione avvenga sulla base dell'avvenenza delle stesse: mi sembra evidente che sia solo una questione di immagine. Ricordate le aa/vv di Avensa? Oh, sì; sono certa che chiunque sia salito a bordo dei loro aeromobili le ricordi... :D
Tutto sommato trovo che questa sia la vera discriminante, ma mentre queste belle signorine vivono in società che consentono loro di effettuare delle scelte circa certa strumentalizzazione, ma dove troppo spesso sono proprio loro stesse che "la metterebbero" in prima pagina (ora, non è il caso delle aa/vv, chiaro), quello del burka non lo definirei un "polverone politico": moltissime di quelle donne lo indossano perché costrette, oppure perché lo ritengono giusto avendo sempre conosciuto solo un'unica realtà. Ancora adesso, in Italia, ci sono donne che dichiarano che il marito le ha picchiate perché, tutto sommato, l'hanno meritato... :(
 
Sarà che le AA/VV sono molto brave ma io nei voli Air Dolomiti non sento la mancanza di AA/VV uomini...;)
 
Conoscendo molte colleghe ex Airdolomiti, mi raccontano che nessun uomo abbia mai lavorato come assistente di volo dalla sua nascita. Eppure so di certo che tanti aavv maschi hanno spedito a suo tempo curriculum, direttamente cestinate, perchè la compagnia esige solo personale di cabina femminile. Alla faccia della parità dei sessi.

Come mai secondo voi questo? Come mai Lufthansa permette ciò?

Non è una polemica vorrei sapere solo le vostre opinioni.

Così come c'è una nota compagnia italiana che cestina direttamente il curriculum di piloti donne perchè la copagnia esige solo piloti di sesso maschile....alla faccia della parità dei sessi!!
sicuramente tutte e due le compagnie sbagliano comunque!!
 
Così come c'è una nota compagnia italiana che cestina direttamente il curriculum di piloti donne perchè la copagnia esige solo piloti di sesso maschile....alla faccia della parità dei sessi!!
sicuramente tutte e due le compagnie sbagliano comunque!!

Senz'altro sì.

Anni fa però leggevo i risultati di una ricerca (non so assolutamente quanto attendibile) circa le caratteristiche tipiche del pilota uomo e quelle del pilota donna.
Risultava che le donne siano molto più precise ed accurate nel seguire le procedure. Senz'altro più rigorose, da questo punto di vista, però, statisticamente, pare che il pilota uomo sappia reagire meno emotivamente e dunque con maggiore freddezza e padronanza nelle situazioni di emergenza. Devo dire che, ad "intuito" non mi sembrerebbe un risultato così inverosimile, sempre ricordando che si sta parlando di una questione statistica e ciò non toglie che ci possano essere donne altrettanto lucide, fredde ecc., ecc.
 
A parte la Costituzione, la fonte normativa più importante sulla parità uomo/donna è il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna (d. lgs. 198/2006). Questo vieta qualunque discriminazione basata sul sesso, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, la retribuzione, gli avanzamenti di carriera, l’accesso alle prestazioni previdenziali, gli impieghi pubblici, l’arruolamento nelle forze armate e le carriere militari.

LA NOZIONE DI DISCRIMINAZIONE BASATA SUL SESSO
E’ discriminazione diretta “qualsiasi atto, patto o comportamento, nonché l’ordine di porre in essere un atto o un comportamento, che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un’altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga”.
E’ invece discriminazione indiretta “una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell’altro sesso”.
Sono discriminazioni anche le molestie sessuali, verbali o fisiche.

LA CONSIGLIERA DI PARITA’
Chi è:
E’ un organismo oggi disciplinato dal codice per le pari opportunità, con funzioni di promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. Possono essere nominate a ricoprire questo ruolo persone dotate di pluriennale esperienza in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità e di mercato del lavoro

Dove:
Esiste una consigliera (o un consigliere) di parità a livello nazionale (presso il Ministero del Lavoro), una per ogni regione (presso la Regione) ed una per ogni provincia (presso la Provincia).

Funzioni:
Le consigliere ed i consiglieri di parità sono tenuti ad intraprendere ogni iniziativa utile al fine di garantire pari opportunità e non discriminazione, tra cui: la rilevazione di situazioni di squilibrio di genere; la promozione delle c. d. azioni positive (forme di tutela specifica volte a superare la disparità di fatto esistente tra uomo e donna, anche attraverso azioni che comportino un trattamento disuguale tra uomo e donna), la promozione di politiche per le pari opportunità da parte degli enti competenti; la raccolta e la diffusione delle “buone prassi” in materia di parità e non discriminazione. Inoltre la consigliera di parità è legittimata ad agire in giudizio per contrastare le discriminazioni basate sul sesso


INDIRIZZI UTILI
Ufficio Consigliera Nazionale di Parità c/o Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
via Flavia, 6 - 00187 ROMA
Tel. 06 46832562 - 06 46832629 Fax 06 46832965
E-mail: consiglieranazionaleparita@lavoro.gov.it
Sito web: www.consiglieranazionaleparita.lavoro.gov.it



Una chiamatina per dire che una compagnia aerea italiana con 20aa/mm discrimina gli uomini come assistenti di volo?
 
In qualità di ff EN-LH posso pregarvi di farvi i caz...ehm.. gli affari vostri? :D :D

Ciao
Massimo

Ho come il sospetto che tu abbia fatto parte di quelle statistiche che han convinto Air Dolomiti che il loro cliente medio ha ben definite preferenze...
:D :(
 
Ho come il sospetto che tu abbia fatto parte di quelle statistiche che han convinto Air Dolomiti che il loro cliente medio ha ben definite preferenze...
:D :(

No no, ma figurati se preferisco le donne agli uomini; e quando mai!
Lo faccio per voi, solo per voi: per sostenere il vostro diritto di rivalsa per le discriminazioni alle quali spesso siete sottoposte. :D

Ciao
Massimo
 
No no, ma figurati se preferisco le donne agli uomini; e quando mai!
Lo faccio per voi, solo per voi: per sostenere il vostro diritto di rivalsa per le discriminazioni alle quali spesso siete sottoposte. :D

Ciao
Massimo

Oooh, c'è da scommetterci... :D:D
 
Senz'altro sì.

Anni fa però leggevo i risultati di una ricerca (non so assolutamente quanto attendibile) circa le caratteristiche tipiche del pilota uomo e quelle del pilota donna.
Risultava che le donne siano molto più precise ed accurate nel seguire le procedure. Senz'altro più rigorose, da questo punto di vista, però, statisticamente, pare che il pilota uomo sappia reagire meno emotivamente e dunque con maggiore freddezza e padronanza nelle situazioni di emergenza. Devo dire che, ad "intuito" non mi sembrerebbe un risultato così inverosimile, sempre ricordando che si sta parlando di una questione statistica e ciò non toglie che ci possano essere donne altrettanto lucide, fredde ecc., ecc.

Si l'ho letta anche io quella ricerca. Ne ho lette anche altre due,una fatta dai tedeschi e una fatta dal dipartimento della difesa USA che dice che le donne reagiscono meglio alle situazioni di pericolo e di stress,cmq sia penso che le statistiche in tutti i casi siano attendibili fino a un certo punto e non si possa generalizzare,credo che alla fine contano le individualità più che i generi.Ciao!!:)

@alitaliaboy non credo che una telefonata per gli assistenti di volo alla compagnia serva a molto,cosi come chiamare la compagnia con gli airbus bianco/arancioni per i piloti donne:D
 
Si l'ho letta anche io quella ricerca. Ne ho lette anche altre due,una fatta dai tedeschi e una fatta dal dipartimento della difesa USA che dice che le donne reagiscono meglio alle situazioni di pericolo e di stress

Sullo stress sono d'accordo, ma sul pericolo... mmmhhh...


credo che alla fine contano le individualità più che i generi.Ciao!!:)

... ma questo resta il principio senz'altro più vero e corretto! Ciao :)
 
quello del burka non lo definirei un "polverone politico": moltissime di quelle donne lo indossano perché costrette, oppure perché lo ritengono giusto avendo sempre conosciuto solo un'unica realtà. Ancora adesso, in Italia, ci sono donne che dichiarano che il marito le ha picchiate perché, tutto sommato, l'hanno meritato... :(

Perché, però, in Italia si discute sempre del burka e dei veli e non si discute delle altre forme di discriminazione che avvengono in altre culture? Sarà mica perché il problema più grande, per noi occidentali, non è la condizione della donna nella società e nel mondo, bensì il ruolo della donna nella cultura islamica? La condizione della donna in India e in Cina - o in Giappone per citare una democrazia forse più matura - non solleva in Occidente le levate di scudi provocate dal burka e dal velo in alcune tradizioni islamiche.
Sospetto che il problema, quando in Occidente ci scandalizziamo per veli e burka, sia la paura dell'Islam (magari strumentalizzata) e non la condizione della donna. Per questo considero tutto questo un polverone politico più che un dibattito culturale. Non ho mai avvertito in occidente preoccupazione per l'abbigliamento delle ebree hasidiche negli Stati Uniti: eppure le donne sposate hasidiche coprono i capelli con una parrucca o con un velo.
La condizione della donna nel mondo è un problema molto complesso e mi dispiace vedere che viene strumentalizzato. Scusate tutti per l'OT.
 
Perché, però, in Italia si discute sempre del burka e dei veli e non si discute delle altre forme di discriminazione che avvengono in altre culture? Sarà mica perché il problema più grande, per noi occidentali, non è la condizione della donna nella società e nel mondo, bensì il ruolo della donna nella cultura islamica? La condizione della donna in India e in Cina - o in Giappone per citare una democrazia forse più matura - non solleva in Occidente le levate di scudi provocate dal burka e dal velo in alcune tradizioni islamiche.
Sospetto che il problema, quando in Occidente ci scandalizziamo per veli e burka, sia la paura dell'Islam (magari strumentalizzata) e non la condizione della donna. Per questo considero tutto questo un polverone politico più che un dibattito culturale. Non ho mai avvertito in occidente preoccupazione per l'abbigliamento delle ebree hasidiche negli Stati Uniti: eppure le donne sposate hasidiche coprono i capelli con una parrucca o con un velo.
La condizione della donna nel mondo è un problema molto complesso e mi dispiace vedere che viene strumentalizzato. Scusate tutti per l'OT.

Certamente da molti la questione islamica è strumentalizzata, ma credo che neanche i cani metterebbero una donna nella sabbia fino alle spalle colpendola a morte con le pietre mentre questa urla e piange disperatamente. Le hai viste anche tu le immagini? Tutto il mio disprezzo. e il burka è il simbolo di un certo tipo di cultura che va combattuta per la libertà delle donne di v.i.v.e.r.e. e fare sesso (perché lì è il centro di tutta l' "impurità), come a voi è concesso comunque in tutto il mondo, quale che sia la religione.
A certi uomini glielo prenderei colpi di mazza da baseball, altroché.

Bisogna essere contrari a tutte le forme di prevaricazione, ma le culture hanno bisogno di essere comprese, nonché necessitano dei loro tempi storici e "fisiologici" per evolversi, ma quando "cultura" vuol dire scannare qualcuno, proprio non riesco a trovare altri sentimenti se non quello del disprezzo e in tutti i paesi dell'Islam religioso in cui sia obbligatorio l'utilizzo del burka per le donne, la lapidazione per la donna "impura" è la normalità. Con altre donne in prima linea a tirare le pietre... è una cultura sbagliata. Sbagliata. Il burka è una condanna.

Chiedo scusa anch'io per l'OT
 
Come mai nessuno si lamenta della presenza di sole donne a reggere l'ombrello ai piloti prima dei gran premi di moto gp?
 
Come mai nessuno si lamenta della presenza di sole donne a reggere l'ombrello ai piloti prima dei gran premi di moto gp?

Perché quello lo scelgono, anzi, se potessero dargliela sul sellino ringrazierebbero pure (per lo meno diciamo "molte", và...)