Data: 12/03/2010
Testata giornalistica: Il Centro
«Aeroporto, non solo charter». Camere di commercio: servono anche voli di linea
PESCARA. «L’unico aeroporto della regione deve avere due componenti essenziali: i voli di linea che sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio ma anche i voli charter, perché sono quelli che fanno i numeri: si compra il pacchetto con il viaggio, l’albergo e l’escursione. E’ quello che accade ad esempio per Sharm El Sheik e Ibiza. Ecco, per me il nuovo piano turistico dell’aeroporto di Pescara dovrebbe essere improntato a una giusta miscela tra voli di linea e il sostegno ai tour operator».
Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara, è a favore della proposta lanciata dall’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio che, ieri, ragionando sul piano marketing e su un nuovo sviluppo per l’aeroporto si era chiesto cosa rendesse di più: se fare un’operazione di marketing con compagnie commerciali o se fosse meglio sostenere tour operator che organizzano voli e portano turisti.
Le quattro Camere di Commercio sono tra i soci della Saga, la società che gestisce l’aeroporto, gli aerei e i passeggeri e detengono il 33 per cento. Il socio di maggioranza è invece la Regione con il 43 per cento che, dal 2001, finanzia il piano di marketing, di valorizzazione del turismo. Quest’anno, però, il piano di promozione non è stato ancora finanziato e la Regione, come ha spiegato Di Dalmazio, troverà nel giro di un mese i fondi necessari, fino a 4 milioni di euro.
Ma la crisi che sta vivendo l’aeroporto è anche una maniera per ripensare un nuovo piano e, se Becci, si è detto d’accordo a una nuova strategia, «alle due direttive, a voli di linea e charter», i presidenti delle Camere di Commercio di Teramo e Chieti sono invece titubanti. Silvio Di Lorenzo, presidente dell’Ente camerale di Chieti, pensa a un piano un po’ più sbilanciato sui voli di linea: «Incentiverei più l’estero», dice, «anche perché lavorare con i tour operator non è semplice».
Per Giustino Di Carlantonio, presidente dell’Ente camerale di Teramo, «l’esperienza della Ryanair è stata positiva, ma è una compagnia che pone molti vincoli, che richiede varie garanzie», dice, «che pretende un prezzo pagato per ogni passeggero». Di Carlantonio, conclude quindi: «Anche i tour operator vanno valutati, non si può decidere a priori. Bisogna fare prima un’attenta analisi».
Intanto, è stata aggiornata al prossimo 17 marzo l’assemblea dei soci della Saga per discutere della ricapitalizzazione della società, del bilancio e del prossimo piano marketing. Al tavolo, accanto ai rappresentanti della Regione, l’assessore Di Dalmazio e l’assessore ai Trasporti Giandonato Morra, sederanno gli altri soci: i presidenti della Camere di commercio, il Comune di Pescara con il sindaco Luigi Albore Mascia, che ha una quota associativa del 10%, la Caripe che ha sempre il 10% e gli altri privati.
Testata giornalistica: Il Centro
«Aeroporto, non solo charter». Camere di commercio: servono anche voli di linea
PESCARA. «L’unico aeroporto della regione deve avere due componenti essenziali: i voli di linea che sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio ma anche i voli charter, perché sono quelli che fanno i numeri: si compra il pacchetto con il viaggio, l’albergo e l’escursione. E’ quello che accade ad esempio per Sharm El Sheik e Ibiza. Ecco, per me il nuovo piano turistico dell’aeroporto di Pescara dovrebbe essere improntato a una giusta miscela tra voli di linea e il sostegno ai tour operator».
Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara, è a favore della proposta lanciata dall’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio che, ieri, ragionando sul piano marketing e su un nuovo sviluppo per l’aeroporto si era chiesto cosa rendesse di più: se fare un’operazione di marketing con compagnie commerciali o se fosse meglio sostenere tour operator che organizzano voli e portano turisti.
Le quattro Camere di Commercio sono tra i soci della Saga, la società che gestisce l’aeroporto, gli aerei e i passeggeri e detengono il 33 per cento. Il socio di maggioranza è invece la Regione con il 43 per cento che, dal 2001, finanzia il piano di marketing, di valorizzazione del turismo. Quest’anno, però, il piano di promozione non è stato ancora finanziato e la Regione, come ha spiegato Di Dalmazio, troverà nel giro di un mese i fondi necessari, fino a 4 milioni di euro.
Ma la crisi che sta vivendo l’aeroporto è anche una maniera per ripensare un nuovo piano e, se Becci, si è detto d’accordo a una nuova strategia, «alle due direttive, a voli di linea e charter», i presidenti delle Camere di Commercio di Teramo e Chieti sono invece titubanti. Silvio Di Lorenzo, presidente dell’Ente camerale di Chieti, pensa a un piano un po’ più sbilanciato sui voli di linea: «Incentiverei più l’estero», dice, «anche perché lavorare con i tour operator non è semplice».
Per Giustino Di Carlantonio, presidente dell’Ente camerale di Teramo, «l’esperienza della Ryanair è stata positiva, ma è una compagnia che pone molti vincoli, che richiede varie garanzie», dice, «che pretende un prezzo pagato per ogni passeggero». Di Carlantonio, conclude quindi: «Anche i tour operator vanno valutati, non si può decidere a priori. Bisogna fare prima un’attenta analisi».
Intanto, è stata aggiornata al prossimo 17 marzo l’assemblea dei soci della Saga per discutere della ricapitalizzazione della società, del bilancio e del prossimo piano marketing. Al tavolo, accanto ai rappresentanti della Regione, l’assessore Di Dalmazio e l’assessore ai Trasporti Giandonato Morra, sederanno gli altri soci: i presidenti della Camere di commercio, il Comune di Pescara con il sindaco Luigi Albore Mascia, che ha una quota associativa del 10%, la Caripe che ha sempre il 10% e gli altri privati.