Aeroporto di Forlì: siamo al capolinea?


Io sono il primo a sostenere che FRL e ancor più PFM siano assolutamente inutili, e che l'ER deve sviluppare BLQ e RMI.
Non capisco però questi commenti insensati e pseudo-ironici. FRL è un aeroporto internazionale, in cui operavano anche voli per la Russia e extra-schengen.
Diciamo che in Emilia Romagna possono esserci anche 4 aeroporti internazionali, basta che siano sviluppati con fondi privati e non si sperperino fondi pubblici per ottenere i soliti 2-3 voli 2xw. Anche RMI non aveva senso di esistere inseguendo i grandi numeri, con una gestione più modesta ed equilibrata si è trovata un suo spazio. Non è detto che non possa succedere anche per Forlì, fra l'altro gli investimenti li deve fare il privato secondo il bando, quindi non è nemmeno quella la leva.
 
sono persone serie e ottimi imprenditori.
E in quanto tali, necessitano molto spesso di firme da parte di funzionari pubblici, la cui mancanza potrebbe essere più dolorosa del ticket pro-aeroporto.
Perchè FRL, stretto tra BLQ e RMI non potrà mai diventare profittevole.
 
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E in quanto tali, necessitano molto spesso di firme da parte di funzionari pubblici, la cui mancanza potrebbe essere più dolorosa del ticket pro-aeroporto.
Perchè FRL, stretto tra BLQ e RMI non potrà mai diventare profittevole.
Ma tu pensi che la politica forlivese senta così la mancanza dell'aeroporto? Anzi rischia quasi di diventare un boomerang alle prossimi elezioni.
Aziende di questo tipo che hanno messo cifra risibili per loro a mio parere è più una questione di opportunità, di esserci, se funzionerà raccoglieranno i frutti con un investimento risibile, se non funziona hanno buttato qualche euro e amen.
 
Ma tu pensi che la politica forlivese senta così la mancanza dell'aeroporto? Anzi rischia quasi di diventare un boomerang alle prossimi elezioni.
Aziende di questo tipo che hanno messo cifra risibili per loro a mio parere è più una questione di opportunità, di esserci, se funzionerà raccoglieranno i frutti con un investimento risibile, se non funziona hanno buttato qualche euro e amen.
Investimento risibile fino ad un certo punto: si parla di 20 M€ solo per riattivare lo scalo. Ai quali probabilmente andrebbero aggiunti quelli dovuti alle perdite nella gestione ordinaria.
Quanto alle potenzialità dello scalo, basti dire che tra un anno Forlì sarà a 45' da BLQ grazie all'attivazione del people mover. E anche utilizzando un economico regionale veloce, si resterà entro l'ora.
Inoltre la riapertura di RMI, che sembra aver trovato una sua sostenibilità, toglie a FRL anche la speranza di intercettare parte del traffico turistico diretto in Riviera.
D'altra parte se FRL non aveva retto la concorrenza 5 anni fa, quando BLQ non raggiungeva i 6M di pax, RMI era alla canna del gas e il PM era solo su carta, non riesco proprio ad immaginare come potrebbe diventare profittevole in futuro.

D'altra parte mi sembra molto illuminante il ragionamento proposto dai consulenti di Orienta, che hanno redatto il piano industriale:

Il ragionamento è che uno scalo per funzionare deve avere un mercato, essere facilmente accessibile e avere infrastrutture adeguate. Forlì avrebbe tutte le carte in regola. «Le ricerche fatte, sulla base di dati ufficiali, dicono che un flusso in entrata di 250mila passeggeri all’anno, genera un ritorno nel territorio di almeno 125 milioni di euro. E la somma è per difetto», prosegue Balestra.
https://www.ilrestodelcarlino.it/forlì/economia/aeroporto-1.3378854
 
Aeroporto, il presidente della Regione: "Piena fiducia alla cordata"

Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini commenta su Facebook l'interesse di una cordata di imprenditori romagnoli al "Ridolfi", ai quali dà "piena fiducia"

"Abbiamo fatto bene a chiedere ad Enac un nuovo bando per l’Aeroporto di Forlì". Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini commenta su Facebook l'interesse di una cordata di imprenditori romagnoli al "Ridolfi", ai quali dà "piena fiducia". Prosegue il governatore: "La Regione, come sottolineato da assessore Donini pochi giorni fa, sarà al loro fianco per definire il fabbisogno infrastrutturale collegato al piano di sviluppo, così come abbiamo fatto con Bologna, cantierando il People Mover e con Parma, mettendo a disposizione 12 milioni di euro per l’allungamento della pista per il piano cargo. Lo abbiamo sempre detto - conclude Bonaccini -. Gli aeroporti si sostengono se stanno sul mercato e non con contributi pubblici (magari per ripianare le perdite) nella gestione. Ma con progetti seri la sfida della competitività la possiamo vincere insieme".

"Le istituzioni e il territorio devono sostenere, senza distinzioni e inutili polemiche, il tentativo di una coraggiosa squadra di imprenditori romagnoli che ha deciso di investire sull’aeroporto di Forlì - fa eco il deputato Marco Di Maio sempre su Facebook -. Il loro successo non sarà quello di una parte, ma di tutti. È importante che anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si impegni in prima persona. Avanti, insieme". Attraverso Facebook parla anche Augusto Balestra, uno dei soci di Orienta Partners che ha coordinato le operazioni di composizione della cordata di imprenditori e fa parte della società che si è costituita assieme a Ettore Sansavini e Giuseppe Silvestrini. Insieme a loro, anche alcune importanti realtà imprenditoriali della Romagna come Cmc, Orogel, Ponzi, Cittadini dell’Ordine. "Un grandissimo ringraziamento al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all'assessore ai trasporti della Regione Raffaele Donini - afferma - che hanno fattivamente e pubblicamente sostenuto l'iniziativa di rilancio dell'Aeroporto della Romagna. Trattasi di una iniziativa privatistica, ma che deve dialogare con le istituzioni pubbliche che ringrazio, in particolare nelle persone di Marco Di Maio, Davide Drei e Andrea Corsini che fin da subito hanno creduto nel progetto alla base del rilancio".

http://www.forlitoday.it/cronaca/ae...della-regione-piena-fiducia-alla-cordata.html
 
Ebbene si, è ufficiale: l'aeroporto internazionale di Forlì riapre! Primi voli forse già dal 2019.


Aeroporto, c'è l'ok dell'Enac alla cordata: il Ridolfi tornerà a volare
L'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, ha approvato l’aggiudicazione dell’aeroporto di Forlì al gruppo di imprese private che ha partecipato al bando per la gestione

Aeroporto, c'è l'ok dell'Enac alla cordata: il Ridolfi tornerà a volare

L'aeroporto di Forlì tornerà a volare. L'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, ha approvato l’aggiudicazione dell’aeroporto di Forlì al gruppo di imprese private che ha partecipato al bando per la gestione, la FA Srl. A dare l'annuncio con un post su Facebook è il deputato Marco Di Maio, il quale aggiunge: "Ora comincia l’iter di certificazione dello scalo, necessaria per poterlo poi riportare in attività". La società che ha presentato la propria proposta per la gestione dello scalo "Luigi Ridolfi" vede coinvolti tra gli altri Ettore Sansavini del Gruppo Villa Maria e Giuseppe Silvestrini, già presidente di Unieuro . Insieme a loro, anche alcune importanti realtà imprenditoriali del territorio come Cmc, Orogel, Ponzi, Cittadini dell’Ordine, oltre a Orienta Partners che è anche stata ideatrice del progetto di rilancio dell’aeroporto Ridolfi di Forlì.

"La palla ora passa ai privati e dipenderà da loro", chiosa Di Maio, che aggiunge: "Permettiamoci di essere contenti; saremo pienamente soddisfatti solo quando decollerà il primo volo, su questo non ci sono dubbi". "Ora si seguirà l'iter di certificazione", afferma il sindaco Davide Drei, che parla di "buona notizia per il nostro aeroporto e per il suo rilancio”. Il sindaco ha avuto un colloquio telefonico con Sansavini, Silvestrini e Augusto Balestra di Orienta Partners, coinvolti nel progetto di rilancio, "confermando la validità delle scelte compiute fino ad oggi per garantire una nuova opportunità al Ridolfi, assicurando ancora una volta la massima disponibilità e collaborazione del Comune di Forlì e delle istituzioni".

Lunedì mattina, negli uffici di Enac a Roma c’erano Sansavini, Silvestrini, e Sandro Gasparrini ad assistere all’aggiudicazione della gara per la gestione dell’Aeroporto di Forlì. "Grande soddisfazione" per questo passo decisivo dopo tanti mesi di lavoro è stata espressa anche da parte di tutti i soci della cordata che hanno dato vita a FA Srl. "Alla luce di questo fondamentale passo avanti, tutti i soggetti coinvolti nell’operazione ora si confronteranno per condividere le prossime fasi del progetto, con rinnovato impegno e determinazione - recita una nota di FA Srl -. Presto saranno svelati i dettagli delle prossime azioni. Siamo convinti che il territorio e le istituzioni supporteranno la società, come avvenuto fino ad ora, nella sfida di far riacquistare la piena operatività allo scalo forlivese e di farlo tornare a volare".

ForlìToday
 
.. Siamo convinti che il territorio e le istituzioni supporteranno la società, come avvenuto fino ad ora, nella sfida di far riacquistare la piena operatività allo scalo forlivese e di farlo tornare a volare".

ForlìToday

Aka ora la PA ci deve mettere i soldi


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Forlì, aeroporto al decollo. "Vogliamo aprire il 1° aprile"
L’imprenditore Ettore Sansavini rilancia gli impegni dalla nuova società in vista della gestione del Ridolfi

Forlì 20 settembre 2018 - «Ci siamo dati una scadenza: voli dal primo aprile 2019». Parla di slancio Ettore Sansavini, presidente del Gruppo Villa Maria, tra i principali partner della F.A. Srl, la società impegnata nel rilancio dell’Aeroporto Ridolfi di Forlì con un investimento complessivo tra i 15 e i 20 milioni.


Sansavini, dopo il via libera dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile del giugno scorso, sono stati fatti passi in avanti?
«Stiamo procedendo nell’iter burocratico autorizzativo. Devo dire che gli enti con i quali interloquiamo stanno lavorando con impegno per arrivare in tempi celeri a chiudere l’aspetto burocratico».
Proprio i lavori sono una delle incognite, l’aeroporto è bloccato dal 2013.
«Contiamo sulla conclusione dell’iter di Enac per entrare in aeroporto e avviare i lavori di riqualificazione. Abbiamo un quadro preciso di quanto necessita».
La data del primo aprile a cui ha accennato sembra davvero ottimistica. Non le pare?
«Capisco anch’io che parliamo di una indicazione molto ottimistica. Le cose da fare sono tante, gli investimenti sono elevati. Ma noi vogliamo accelerare e puntare al 1° aprile. E non aver trovato intoppi in quest’ultima fase burocratica, aumenta la nostra determinazione di cittadini impegnati per la Romagna a spingere sull’acceleratore».

Arrivati a questo punto, avete spazzato via ogni perplessità sulla capacità di riattivare il Ridolfi?
«Fin dall’inizio abbiamo dimostrato di fare sul serio. E man mano che l’iter autorizzativo faceva passi avanti abbiamo alzato l’asticella. Ora andiamo dritti verso il primo giorno di aprile 2019. Come ho sempre detto non si tratta solo di un’attività imprenditoriale fine a se stessa. Io vi leggo l’impegno degli imprenditori per creare un punto fermo dello sviluppo di tutta la Romagna. C’è anche una forma di civismo in quello che facciamo».
A più riprese qualcuno ha sostenuto che tre aeroporti in un raggio di 100 chilometri, cioè Forlì, Rimini e Bologna, non possono convivere. Riuscirete a dimostrare il contrario?
«Innanzitutto credo in una sinergia indispensabile con l’aeroporto Marconi di Bologna. Parliamo di uno scalo che sta avendo ormai da diversi anni una crescita continua, al punto che stanno emergendo problemi di spazio e di capienza. Il Ridolfi è nella posizione strategica per essere un’ulteriore pista anche al servizio del capoluogo regionale. I collegamenti, sia stradali che ferroviari, tra le due città sono rapidi».
Come vede il futuro del Ridolfi?
«Vedo un aeroporto nazionale con la propensione a guardare anche all’estero. Ci sono tante situazioni, in Italia e nel mondo, dove convivono diversi scali aeroportuali. Come ho detto anche in passato, penso ai collegamenti con i Paesi dell’Est, ad esempio, e con altre capitali europee».

Il Resto Del Carlino
 
L'aeroporto di Forlì verso un nuovo decollo

L'aeroporto Ridolfi di Forlì riapre i battenti: i voli dovrebbero riprendere dal primo aprile 2019, ora che l'Ente nazionale aviazione civile (Enac) ha dato il via libera alla F.A. Srl, la società che si è aggiudicata lo scorso giugno il bando per la riqualificazione della struttura. L'investimento complessivo della società si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro, denaro che verrà impiegato, tra le altre cose, per ottimizzare i servizi necessari per garantire un adeguato transfer verso l'aeroporto, dei quali non si conoscono ancora i costi, ma che saranno certamente in linea con quelli di aeroporti simili (leggi l'approfondimento).

Anche se l'aeroporto risulta bloccato dal 2013, attualmente l'iter burocratico è in corso e secondo Ettore Sansavini - presidente del Gruppo Villa Maria, tra i principali partner della F.A. Srl - a breve avranno inizio i lavori di riqualificazione. “Come ho sempre detto non si tratta solo di un'attività imprenditoriale fine a sé stessa. Io vi leggo l'impegno degli imprenditori per creare un punto fermo dello sviluppo di tutta la Romagna. C'è anche una forma di civismo in quello che facciamo” ha dichiarato Sansavini. Anche secondo Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale della città, si tratta di una buona notizia, un segnale positivo per il territorio e la sua economia, nonostante qualcuno sostenga che 3 aeroporti vicini (Forlì, Rimini e Bologna) non saranno facili da gestire. Sansavini risponde alle critiche e ai dubbi che “il Ridolfi è nella posizione strategica per essere un'ulteriore pista anche al servizio del capoluogo regionale. I collegamenti, sia stradali che ferroviari, tra le due città sono rapidi”. Ovviamente per rendere possibile una simile eventualità, occorrerebbe puntare su un servizio transfer aeroportuale efficiente, rapido e dai costi contenuti.

Bisogna ricordare che insieme a Sansavini, risulta coinvolto nel progetto anche Giuseppe Silvestrini (ex presidente e tuttora azionista Unieuro); con loro anche alcune importanti realtà imprenditoriali del territorio come Cmc, Orogel, Ponzi, Cittadini dell'Ordine, oltre a Orienta Partners, che oltre tutto ha ideato il progetto di rilancio dell'aeroporto forlivese.

"Alla luce di questo fondamentale passo avanti, tutti i soggetti coinvolti nell'operazione ora si confronteranno per condividere le prossime fasi del progetto, con rinnovato impegno e determinazione - recita una nota di F.A. Srl - Presto saranno svelati i dettagli delle prossime azioni. Siamo convinti che il territorio e le istituzioni supporteranno la società, come avvenuto fino ad ora, nella sfida di far riacquistare la piena operatività allo scalo forlivese e di farlo tornare a volare". Non manca nemmeno chi, con un certo grado di ottimismo, vede la possibilità di un futuro collegamento tra l'aeroporto forlivese e importanti scali a livello europeo ed extraeuropeo.

http://www.leggilanotizia.it/notizia/15441/laeroporto-di-forli-verso-un-nuovo-decollo
 
... Siamo convinti che il territorio e le istituzioni supporteranno la società, come avvenuto fino ad ora, nella sfida di far riacquistare la piena operatività allo scalo forlivese e di farlo tornare a volare"....

In che modo supporteranno? Per ora sono curioso, ma non vorrei preoccuparmi...
 
Volotea apre nuova base a Forlì?

https://italiavola.com/?s=Forlì
Il presidente di FA srl conferma i contatti con Volotea e altre compagnie ma precisa che non ci sono accordi già chiusi.
Volotea conferma anch'essa i colloqui ma smentisce categoricamente l'apertura di una base a Forlì.

Per Volotea da Forlì si parla di voli per Cagliari, Olbia, Palermo e Catania da giugno 2019.
 
Aeroporto di Forlì, c'è il sì del Governo

Intesa nella maggioranza: 3 milioni per sbloccare il nodo dei vigili del fuoco nella prossima legge di bilancio

Forlì, 31 ottobre 2019 – La maggioranza di governo ha deciso di mettere nella prossima legge di bilancio anche i 3 milioni di euro (circa) che serviranno per pagare il ritorno dei vigili del fuoco all’aeroporto Ridolfi: se così fosse, sarebbe finalmente rimosso l’ostacolo che da mesi blocca la riapertura.

La novità è emersa dal vertice sulla manovra, svolto mercoledì sera a Palazzo Chigi: tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e i partiti di maggioranza (Movimento 5 Stelle, Pd, Italia Viva e LeU) c’è l’intesa di portare in parlamento un emendamento specifico per il Ridolfi. E, ovviamente, di votarlo. Solo dopo l’ok del Senato e della Camera – previsto entro Natale – il ministero dell’Interno potrà mandare a Forlì i sessanta uomini decisivi per la riapertura.

Il primo a esultare, su Facebook, è stato il deputato di ‘Italia Viva’ Marco Di Maio: «Ringrazio il Governo per l’impegno assunto e sono certo che anche le forze di opposizione non faranno mancare il loro appoggio per un obiettivo che ora è davvero a un passo dall’essere raggiunto». «Grazie al premier Conte – ha rincarato la dose il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Ugo De Girolamo – per aver ascoltato i rappresentanti del territorio. Ai facili proclami preferiamo un lavoro silenzioso ma in grado di raggiungere l’obiettivo». Anche il deputato Jacopo Morrone, dall’opposizione, si rallegra: « Se siamo giunti a questo punto è certamente grazie al costante impegno di questi mesi da parte della Lega a Roma e di tutta la nuova amministrazione a Forlì, guidata dal sindaco Gian Luca Zattini, nella convinzione che questo rappresenta un obiettivo fondamentale per la nostra città e per tutta la Romagna». Esulta anche il segretario Pd Daniele Valbonesi: «È un importante segnale dell’attenzione di questo Governo ai territori. Grazie anche al presidente della Regione Stefano Bonaccini, che non ha mai fatto mancare il suo impegno. L’aeroporto di Forlì ha grandi potenzialità per diventare un volano economico importante».

https://www.ilrestodelcarlino.it/forlì/cronaca/governo-aeroporto-ridolfi-1.4862837