Aeroporto di Comiso: AVIONEWS intervista Pietro Ivan Maravigna, ex-ad Soaco
Comiso, Italia - : “Almeno 3 anni prima dell'avvio,
sempre che non si debba rifare la gara per la società di gestione”
(WAPA) - Sulla sempre più confusa vicenda dell'aeroporto di Comiso, il cui avvio pare destinato a slittare ancora per parecchio tempo, AVIONEWS ha intervistato Pietro Ivan Maravigna, ormai ex-amministratore delegato della Soaco, la società di gestione dello scalo, a qualche giorno dalla sua rimozione.
AVIONEWS: Perché l’aeroporto di Comiso non riesce ad ottenere il via libera da Roma?
Maravigna: "Il problema al momento è che il sedime aeroportuale è demanio militare, quindi l'aeroporto non è, ad oggi, del Comune di Comiso come si è sempre detto. Quindi, non c'è nessuna autorizzazione negata. Semplicemente il ministero della Difesa non ha firmato l'atto di 'Sdemanializzazione' a favore della Regione. E qui nascerà un altro problema, perché la Regione Siciliana non è il Comune di Comiso. Si dovrà poi affrontare il vero problema di questo scalo. È facilmente intuibile che la gara per la vendita del 51% della società di gestione fatta da un soggetto non proprietario non ha alcun valore giuridico. Per risolvere l'impasse si tenterà una soluzione politica della vicenda, ma francamente vedo tale strada del tutto impraticabile".
AVIONEWS: che cosa manca effettivamente da un punto di vista strutturale allo scalo di Comiso?
Maravigna: "Nulla, è quasi finito. E ci mancherebbe, visti gli oltre tre anni di ritardo... Ma attenzione: dal capitolato mancano tutti gli arredi – del valore di un milione di Euro circa - e la Soaco non ha nessuna intenzione di comprarli, visto che erano inseriti nel contratto di appalto. Per inciso, sarebbe interessante capire che fine hanno fatto questi soldi".
AVIONEWS: a che punto siamo con il piano esecutivo?
Maravigna: "Piano esecutivo? E di chi? Della Soaco? Se è il cronoprogramma della società di gestione, esso è ovviamente collegato alla consegna dell'aeroporto. Poiché questo non è stato consegnato, il cronoprogramma è in fase 0. Il che non vuol dire che non si è fatto nulla. Si è lavorato per la certificazione Enac (Ente nazionale aviazione civile, NdR), ma è impossibile stipulare accordi commerciali con compagnie che vogliono avere, per sacrosante esigenze di programmazione pluriennale, date certe e tariffe predeterminate".
AVIONEWS: Mancano opere infrastrutturali obbligatorie secondo i parametri Enac? Se sì quali? A che punto siamo al riguardo?
Maravigna: "Manca una strada di contenimento. Negli anni scorsi precipitazioni atmosferiche determinarono l'allagamento della torre di controllo e l'Enac impose la realizzazione di questa strada. Ma non vi sono i soldi per farla, perché doveva essere realizzata con i fondi Fas che il ministro Tremonti continua a bloccare. Di suo il Comune di Comiso è senza un centesimo a disposizione. Altra questione: la caserma dei vigili del fuoco è del tutto inidonea e bisogna costruirne una nuova. La situazione – in entrambi i casi - è paralizzata".
AVIONEWS: ci sono responsabilità da parte della classe dirigente siciliana?
Maravigna: "A mio avviso le responsabilità sono unicamente dell'ex-sindaco di Comiso Giuseppe Digiacomo, che negli anni ha gestito la vicenda come se si trattasse del giardino della sua villetta".
AVIONEWS: ritiene che la recente protesta di Digiacomo, incatenatosi ai cancelli dell'aeroporto, sia stata utile?
Maravigna: "Ribadisco, per me è proprio Digiacomo il principale se non l'unico responsabile della situazione realizzatasi su Comiso. Si veda la puntata di 'Striscia la Notizia' ed il relativo tapiro consegnatogli. Farebbe bene a cambiare mestiere e sul punto condivido le dichiarazioni del presidente Enac Vito Riggio: tutte le responsabilità giuridiche sono da attribuire alla sua sindacatura".
AVIONEWS: quanto tempo dovremo ancora aspettare prima di inaugurare lo scalo una volta per tutte?
Maravigna: "Credo circa 3 anni, perché un po' mi sono affezionato e voglio essere, contro l'evidenza, del tutto ottimista".
AVIONEWS: alla luce del recente rapporto Enac (la cosiddetta “blacklist degli aeroporti inutili”), ha senso un nuovo aeroporto in Sicilia quando altri scali, anche ben più strategici di Comiso e comunque avviati da anni, sono a rischio dismissione?
Maravigna: "Sì, Comiso ha senso, perché a Catania hanno raggiunto il livello di saturazione e possono, anzi direi che devono, fare sistema aeroportuale".
AVIONEWS: Chi ci guadagna dal ritardo dell'avvio? E chi ci guadagna dalla sua apertura? Provincia, Regione, Comune hanno chiaramente i loro interessi politici ed economici...
Maravigna: "Nessuno ci guadagna, e ci perde solamente il territorio, a forte vocazione turistica. Ci perde anche chi, come Sac, la società di gestione dell'aeroporto di Catania, e l'imprenditore Mario Ciancio, ha investito su Comiso, forse azzardando. Per inciso, il nuovo proprietario dello scalo (la Regione? NdR) potrebbe dover rifare la gara per la società di gestione. Magari anche contro la sua volontà, ad esempio perché costretto dalla Magistratura...".
(Avionews)
http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1119747&pagina_chiamante=index.php
Comiso, Italia - : “Almeno 3 anni prima dell'avvio,
sempre che non si debba rifare la gara per la società di gestione”
(WAPA) - Sulla sempre più confusa vicenda dell'aeroporto di Comiso, il cui avvio pare destinato a slittare ancora per parecchio tempo, AVIONEWS ha intervistato Pietro Ivan Maravigna, ormai ex-amministratore delegato della Soaco, la società di gestione dello scalo, a qualche giorno dalla sua rimozione.
AVIONEWS: Perché l’aeroporto di Comiso non riesce ad ottenere il via libera da Roma?
Maravigna: "Il problema al momento è che il sedime aeroportuale è demanio militare, quindi l'aeroporto non è, ad oggi, del Comune di Comiso come si è sempre detto. Quindi, non c'è nessuna autorizzazione negata. Semplicemente il ministero della Difesa non ha firmato l'atto di 'Sdemanializzazione' a favore della Regione. E qui nascerà un altro problema, perché la Regione Siciliana non è il Comune di Comiso. Si dovrà poi affrontare il vero problema di questo scalo. È facilmente intuibile che la gara per la vendita del 51% della società di gestione fatta da un soggetto non proprietario non ha alcun valore giuridico. Per risolvere l'impasse si tenterà una soluzione politica della vicenda, ma francamente vedo tale strada del tutto impraticabile".
AVIONEWS: che cosa manca effettivamente da un punto di vista strutturale allo scalo di Comiso?
Maravigna: "Nulla, è quasi finito. E ci mancherebbe, visti gli oltre tre anni di ritardo... Ma attenzione: dal capitolato mancano tutti gli arredi – del valore di un milione di Euro circa - e la Soaco non ha nessuna intenzione di comprarli, visto che erano inseriti nel contratto di appalto. Per inciso, sarebbe interessante capire che fine hanno fatto questi soldi".
AVIONEWS: a che punto siamo con il piano esecutivo?
Maravigna: "Piano esecutivo? E di chi? Della Soaco? Se è il cronoprogramma della società di gestione, esso è ovviamente collegato alla consegna dell'aeroporto. Poiché questo non è stato consegnato, il cronoprogramma è in fase 0. Il che non vuol dire che non si è fatto nulla. Si è lavorato per la certificazione Enac (Ente nazionale aviazione civile, NdR), ma è impossibile stipulare accordi commerciali con compagnie che vogliono avere, per sacrosante esigenze di programmazione pluriennale, date certe e tariffe predeterminate".
AVIONEWS: Mancano opere infrastrutturali obbligatorie secondo i parametri Enac? Se sì quali? A che punto siamo al riguardo?
Maravigna: "Manca una strada di contenimento. Negli anni scorsi precipitazioni atmosferiche determinarono l'allagamento della torre di controllo e l'Enac impose la realizzazione di questa strada. Ma non vi sono i soldi per farla, perché doveva essere realizzata con i fondi Fas che il ministro Tremonti continua a bloccare. Di suo il Comune di Comiso è senza un centesimo a disposizione. Altra questione: la caserma dei vigili del fuoco è del tutto inidonea e bisogna costruirne una nuova. La situazione – in entrambi i casi - è paralizzata".
AVIONEWS: ci sono responsabilità da parte della classe dirigente siciliana?
Maravigna: "A mio avviso le responsabilità sono unicamente dell'ex-sindaco di Comiso Giuseppe Digiacomo, che negli anni ha gestito la vicenda come se si trattasse del giardino della sua villetta".
AVIONEWS: ritiene che la recente protesta di Digiacomo, incatenatosi ai cancelli dell'aeroporto, sia stata utile?
Maravigna: "Ribadisco, per me è proprio Digiacomo il principale se non l'unico responsabile della situazione realizzatasi su Comiso. Si veda la puntata di 'Striscia la Notizia' ed il relativo tapiro consegnatogli. Farebbe bene a cambiare mestiere e sul punto condivido le dichiarazioni del presidente Enac Vito Riggio: tutte le responsabilità giuridiche sono da attribuire alla sua sindacatura".
AVIONEWS: quanto tempo dovremo ancora aspettare prima di inaugurare lo scalo una volta per tutte?
Maravigna: "Credo circa 3 anni, perché un po' mi sono affezionato e voglio essere, contro l'evidenza, del tutto ottimista".
AVIONEWS: alla luce del recente rapporto Enac (la cosiddetta “blacklist degli aeroporti inutili”), ha senso un nuovo aeroporto in Sicilia quando altri scali, anche ben più strategici di Comiso e comunque avviati da anni, sono a rischio dismissione?
Maravigna: "Sì, Comiso ha senso, perché a Catania hanno raggiunto il livello di saturazione e possono, anzi direi che devono, fare sistema aeroportuale".
AVIONEWS: Chi ci guadagna dal ritardo dell'avvio? E chi ci guadagna dalla sua apertura? Provincia, Regione, Comune hanno chiaramente i loro interessi politici ed economici...
Maravigna: "Nessuno ci guadagna, e ci perde solamente il territorio, a forte vocazione turistica. Ci perde anche chi, come Sac, la società di gestione dell'aeroporto di Catania, e l'imprenditore Mario Ciancio, ha investito su Comiso, forse azzardando. Per inciso, il nuovo proprietario dello scalo (la Regione? NdR) potrebbe dover rifare la gara per la società di gestione. Magari anche contro la sua volontà, ad esempio perché costretto dalla Magistratura...".
(Avionews)
http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1119747&pagina_chiamante=index.php