Aeroporto dell'Elba, ora si fa sul serio: scatta l’iter per allungare la pista


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Londra.
Aeroporto, ora si fa sul serio: scatta l’iter per allungare la pista

Alatoscana avvia la verifica di assoggettabilità alla Via: la struttura accoglierà aerei fino a 70 posti. Per realizzare l’intervento dovranno essere espropriati numerosi terreni a nord dello scalo

L'aeroporto della Pila a Marina di CampoCAMPO NELL'ELBA. Aeroporto di Marina di Campo, si fa sul serio. La società Alatoscana, che gestisce lo scalo della Pila, ha depositato in Regione le pratiche necessarie per la verifica di assoggettabilità alla Via. Inizia a prendere forma, insomma, il percorso procedurale che porterà al potenziamento dell’infrastruttura, che verrà a costare circa 2,4 milioni di euro, di cui circa 2 milioni ottenuti con fondi Fas europei. La documentazione consegnata in Regione comprende il progetto preliminare dell’opera, elaborato dalla società Ingeco. L’asse portante del piano di potenziamento è l’allungamento della pista, che così potrà accogliere velivoli da settanta posti.

Un miglioramento che non si limita agli aspetti della sicurezza del volo, ma è determinante anche per il salto di qualità che l’infrastruttura potrebbe compiere anche dal punto di vista economico e turistico. Ma altri interventi corposi sono previsti anche per land-side, progettati per migliorare la funzionalità e l’accoglienza dello scalo.

La pista.
Le attuali condizioni della pista condizionano l’appetibilità turistica dello scalo. Il motivo? Le compagnie che attualmente usano l’aeroporto adoperano aerei di categoria 2C (fino a 70 posti), ma devono viaggiare con limitazioni di carico (non portano più di 50 passeggeri), dal momento che la pista non è dotata degli standard di sicurezza idonei. Nonostante gli interventi compiuti nel 2009-10 permangono le criticità legate alle dimensioni della “Resa” lo spazio che serve a ridurre il rischio per atterraggi troppo corti o troppo lunghi e alle stesse dimensioni della pista: attualmente la lunghezza dell’area è di 81 metri, mentre 90 metri è la dimensione per velivoli di standard 2C.

L’intervento sull’ “air-side” prevede l’allungamento della pista con l’acquisto, tramite esproprio, dei terreni a nord dell’infrastruttura con la deviazione di un tratto di via della Bonalaccia. L’acquisizione dei terreni servirà al ridefinire l’area della Resa, all’allungamento della pista di circa 50 metri, alla creazione di una “back-track” nella testata nord della pista per permettere l’inversione dei velivoli. Sarà inoltre ricavato un piazzale ad hoc con gli hangar per gli aerei dell’aviazione generale, una zona per la sistemazione di eventuali bagagli sospetti o materiali pericolosi, un altro spazio per segregare gli aerei soggetti ad azioni illegali. Quel che è importante da comprendere è l’obiettivo che si pone il progetto di potenziamento: adeguare lo scalo agli standard 2C, in modo da poter accogliere aerei più grandi. Il tutto per rendere più appetibile lo scalo alle compagnie aeree.

I servizi.
Non è solo la pista l’oggetto dell’intervento progettato da Alatoscana. Il preliminare prevede corposi interventi per migliorare la funzionalità dello scalo e i servizi al passeggero. Tra questi è compresa la chiusura per tutte le stagioni della nuova piazza coperta, consistenti modifiche alla viabilità all’accesso dell’aeroporto con la realizzazione di un parcheggio (1400 metri quadrati per 29 auto e un autobus). Sarà inoltre completato il secondo lotto dell’aerostazione: al termine dei lavori si avranno di corpi di fabbrica con 580 metri quadrati per le aree operative, 200 metri quadrati per i servizi, 800 metri quadrati della piazza coperta. Sarà costruito inoltre un parcheggio “remoto” con 63 stalli per la sosta lunga dei veicoli e e per le auto a noleggio.

Espropri e fossi.
L’intervento di potenziamento dell’aeroporto prevede una serie di espropri di terreni nelle disponibilità dei privati. Si tratta di una porzione di terreno nell’area dove saranno realizzati la viabilità e il parcheggio all’eccesso del porto. Ma il grosso è relativo all’esproprio dei terreni sul lato nord dell’aeroporto: in tutto 20.437 metri quadrati, a cui si aggiunge una superficie di circa 65 metri quadrati per la realizzazione di un box per il ricovero dei mezzi.

Il progetto prevede alcuni interventi strutturali degni di nota. Su tutti la deviazione di un tratto della strada della via di Bonalaccia. L’intervento sarà realizzato in un’area a rischio alluvionale: per questo il progetto si interseca con il piano di messa in sicurezza dei fossi della Pila e della

Galea, che spetta alla Regione. Il fosso della Pila verrà deviato, verranno create alcune insenature che permetteranno l'allargamento della pista (intervento già autorizzato dalla Regione), mentre il fosso della Galea verrà portato all’interno della recinzione dello scalo.

http://iltirreno.gelocal.it/piombin...atta-l-iter-per-allungare-la-pista-1.11492057
 
Intersky ha fatto già diverse prove con l'ATR 72 a EBA (senza passeggeri ovviamente).
 
esatto, cosa allungano a fare la pista se sei costretto ad uno steep approach da panico.
considerando che lo steep approach lo fai con il muso in giu e la biancheria fuori e' molto facile che i passeggeri arrivino a credere che quello sia l'ultimo atterraggio della loro vita ....
 
esatto, cosa allungano a fare la pista se sei costretto ad uno steep approach da panico.
considerando che lo steep approach lo fai con il muso in giu e la biancheria fuori e' molto facile che i passeggeri arrivino a credere che quello sia l'ultimo atterraggio della loro vita ....
Però atterrano dall'altro lato della pista ti assicuro che non si percepisce alcuna differenza rispetto ad un normale aeroporto
 
Però atterrano dall'altro lato della pista ti assicuro che non si percepisce alcuna differenza rispetto ad un normale aeroporto


Mi sembra che normalmente comunque l'atterraggio avvenga in direzione nord --> sud.
Da questi video si intuisce meglio l'orografia della zona......evitare lo steep approach sembra possibile zigzagando tra le alture e poi virando a sx prima dell'atterraggio come fa il Dornier328 SkyWork.
L'ATR Intersky, che comunque era un volo senza pax, sembra arrivare giù sulla pista abbastanza dritto quindi probabile la quota da superare maggiore.

Comunque l'allungamento magari faciliterà le operazioni da sud, o magari serve anche per aumentare la RESA.


 
Aeroporto, l'allungamento slitta di un anno

I ritardi burocratici dell'Autorità di bacino sarebbero alla base del ritardo nei lavori per la nuova pista che potrebbe essere pronta solo nel 2017

CAMPO NELL'ELBA — Brutte notizie per lo sviluppo aeroportuale elbano arrivano dall'assemblea annuale dell'associazione albergatori che si è tenuta questa mattina. L'ingegner Claudio Boccardo, ad di Alatoscana, la società che gestisce l'aeroporto di La Pila, ha infatti ammesso che i lavori diallungamento della pista slitteranno di almeno un anno.


Una vera doccia fredda per le speranze e lo sviluppo del turismo e dell'economia dell'isola. Alla base di tutto paiono esserci i ritardi burocratici che un progetto del genere dovrà sopportare a causa dei numerosi enti coinvolti.


"Il progetto di allungamento della pista - ha spiegato Boccardo - di Marina di Campo viene trattato nello stesso modo dei progetti su Fiumicino e Peretola, quindi deve passare da Comune, Regione, Ministero dei Trasporti e altre numerose entità amministrative. La fase di progettazione a noi richiede un paio di mesi, il resto del tempo è dovuto ai vari uffici".


"Abbiamo segnato un goal ma la partita è ancora lunga - spiega al fatto che la Regione ha verificato la non assoggettabilità al Via dei lavori - un dettaglio che ci aiuta ma il progetto definitivo deve andare all'Enac e poi al Comune di Campo che dovrà fare le varianti urbanistiche necessarie".


Tuttavia il maggiore ostacolo pare essere quello idraulico: "Come sapete l'aeroporto è circondato da due fossi, quello di La Pila e quello della Galea: con l'allungamento della pista i fossi vanno regimentati e il progetto lo deve fare l'Autorità di bacino che al momento è ferma. Noi speravamo di poter andare a gara presto e fare i lavori in tempo per la stagione 2016 ma ora stiamo lottando per essere pronti per quella 2017".


Uno stop che va contro la tendenza commerciale di ripresa turistica sottolineato anche dai numeri positivi sui passeggeri: "Nel 2015 abbiamo registrato finora un aumento del 10% del traffico ma un meno 1% di arrivi dall'estero perchè non c'era più posto negli alberghi". Una pista più lunga permetterebbe l'atterraggio di velivoli più grandi con una maggiore capacità di carico: gli Atr900 che portano 50 passeggeri.


Allungamento della pista chiesto a gran voce proprio dagli albergatori: "I ritardi accumulati sono pazzeschi - scrive il presidente De Ferrari nella sua relazione - causano un danno all'industria ricettiva e commerciale elbana. Tutti gli enti devono concorrere alla realizzazione del secondo lotto dei lavori, solo così potremo presentarci competitivi nei mercati turistici del nord Europa.


E' necessario che questa importante infrastruttura venga inserita nel sistema degli aeroporti toscani proprio ora unificati, se la burocrazia si mette in mezzo perderemo anche questo treno".

Meglio dire, questo aereo.

http://www.quinewselba.it/aeroporto-lallungamento-slitta-di-un-anno.htm
 
Interessanti sia i nuovissimi "ATR900" sia gli albergatori che si lamentano dei danni della pista corta, e intanto si segna un -1% di calo turisti Esteri "perché non c'è posto negli alberghi".
 
Via libera alla variante per i lavori all’aeroporto

CAMPO NELL’ELBA. Il Comune di Campo nell’Elba prova ad accelerare sul potenziamento dell’aeroporto. Con una determina firmata dal responsabile dell’ufficio tecnico Alessandro Schezzini il Comune...

CAMPO NELL’ELBA. Il Comune di Campo nell’Elba prova ad accelerare sul potenziamento dell’aeroporto. Con una determina firmata dal responsabile dell’ufficio tecnico Alessandro Schezzini il Comune guidato dal sindaco Lambardi ha dato il via libera allla variante al piano di fabbricazione finalizzata all’ampliamento dell’infrastruttura. Un intervento che è particolarmente atteso, dal momento che permetterà l’arrivo nello scalo elbano di aerei più grandi (fino a 70 posti).

L’avvio della variante al vecchio piano di fabbricazione del 1974 (il Comune ha nel frattempo avviato le procedure per il nuovo piano strutturale) sarà portato nel consiglio comunale di stasera, ore 18,15, nella sala consiliare di Marina di Campo.

La variante è necessaria per non spegnere sul nascere il progetto di ampliamento dello scalo, finanziato con circa 2 milioni di euro in arrivo dalla Regione. Il progetto prevede infatti la messa a norma dell’area di fine pista (RESA) dagli attuali 81 a 90 metri previsti dal regolamento Enac. È previsto inoltre l’incremento delle superfici di sicurezza e la delimitazione degli ostacoli, così come previsto per le piste di categoria 2C. Ma i nuovi spazi interferiscono no previste inoltre, per alcuni tratti, con gli argini in terra di un breve tratto del fosso della Pila. Ma non è tutto. Il progetto di Alatoscana prevede lo spostamento della strada comunale della Bonalaccia lungo il perimetro dell’aeroporto con l’acquisizione dei terreni a nord del sedime aeroportuale nonché la deviazione (a cura del Genio civile) di un breve tratto del fosso della Pila. A ciò si aggiungono gli interventi per il miglioramento della funzionalità del terminal e dei servizi passeggeri, con tanto di ampliamento dei parcheggi. L’ok alla variante al piano di fabbricazione è un passo obbligato, dal momento che è uno degli atti preliminari richiesti dalla Valutazione ambientale strategica avviata dalla Regione Toscana. Ma i tempi sono stretti, come ha fatto notare più volte l’ad di AlaToscana, Claudio Boccardo. L’amministratore ha fissato per il maggio 2017 il termine ultimo per l’esecuzione dei lavori, da cui dipende la stessa sopravvivenza dello scalo.


http://iltirreno.gelocal.it/piombin...ariante-per-i-lavori-all-aeroporto-1.12749059
 
Aeroporto, senza Intersky una stagione in sofferenza

Il fallimento della società priva lo scalo dei voli con Monaco e Zurigo Boccardo: «Fase delicata per cause esterne all’Elba, ma torneremo a crescere»di Luca Centini

CAMPO NELL’ELBA. Venticinque partenze settimanali, collegamenti internazionali con Berna e con Sion. Voli confermati con Pisa, Firenze e Milano. Eppure - è inutile nasconderlo - l’aeroporto dell’isola d’Elba si appresta a vivere una stagione di grande sofferenza, a causa della voragine creatasi nella programmazione estiva in seguito al fallimento della compagnia austriaca Intersky che garantiva collegamenti con Friedrichshafen, Monaco e Zurigo e serviva una fetta di clientela particolarmente affezionata all’isola d’Elba.

In queste ore Alatoscana, la società che gestisce lo scalo della Pila, ha pubblicato gli orari estivi (dal 15 aprile al 15 ottobre). L’obiettivo è chiaro: limitare i danni il più possibile nel 2016 e lavorare sodo per ripartire nel 2017, tessendo nuove trame e accordi commerciali per colmare il vuoto lasciato da Intersky e portando a termine il tanto atteso lavoro di allungamento della pista, indispensabile per riaccendere l’interesse delle varie compagnie aree per lo scalo elbano.

«La società Alatoscana ha marciato in modo spedito in questi anni, l’attività dell’aeroporto è cresciuta sensibilmente anche grazie al consolidamento dei voli di continuità territoriale con Pisa, Firenze e Milano – spiega l’amministratore unico di Alatoscana, Claudio Boccardo – ma questo imprevisto di Intersky, dovuto a dinamiche estranee all’Elba, ci crea dei problemi e ci ha imposto uno stop». Mai come quest’anno il momento è delicato per Alatoscana e per il futuro dell’aeroporto dell’isola d’Elba, alle prese con problemi di mercato e con le difficoltà procedurali relative al tanto atteso potenziamento dell’infrastruttura.

Il programma 2016. Venticinque partenze dall’aeroporto dell’Elba e altrettanti arrivi. In tutto saranno tre le compagnie aeree attive sullo scalo. Tra queste c’è Silver Air, che continuerà a garantire i voli di continuità territoriale con Pisa (cinque coppie di voli settimanali), Firenze (1 coppia di voli) e Milano Linate (2). La compagnia ceca garantirà anche due collegamenti (il giovedì e la domenica) con l’aeroporto di Lugano.

La compagnia Skywork coprirà i collegamenti con l’aeroporto di Berna con cinque coppie di voli (il collegamento è stato rafforzato rispetto al 2016), mentre la società Air Glaciers garantirà dieci coppie di voli tra l’Elba e gli aeroporti svizzeri di Sion e Les Eplatures (La Chaux-de-Fonds). È innegabile che la defezione di Intersky, compagnia particolarmente dinamica in questi anni, incida sia in termini quantitativi (7-8 voli in meno) che per varietà di destinazioni: con il fallimento della società austriaca, infatti, vengono meno collegamenti importanti con Zurigo, Monaco di Baviera e Friedrichshafen.

«Non escludo che lo schema orario possa essere modificato con qualche volo aggiuntivo – fa sapere Boccardo – ma l’impostazione è questa. Purtroppo il fallimento di Intersky è avvenuto quando i contatti con le compagnie e i tour operator erano già in fase avanzata. Non c’è stato il tempo materiale per reclutare delle compagnie alternative a Intersky. Con alcune erano stati avviati dei ragionamenti per dei voli su Zurigo e Monaco, ma le compagnie pretendevano garanzie commerciali che l’aeroporto per le sue funzioni non era in grado di fornire. Per far fronte al vuoto abbiamo cercato di intensificare i collegamenti con la Svizzera e i voli nazionali. Contiamo che il collegamento con Berna possa recuperare parte dei passeggeri che arrivavano da Zurigo, poi contiamo che i collegamenti interni (tra questi il volo di Skywork Monaco - Berna ndr) possano servire a recuperare qualcosa».

La testa al 2017. «Il mercato per l’aeroporto dell’Elba c’era e c’è ancora, è solo che dovremo muoverci per andarlo a catturare. E dovremo farlo tutti assieme».

L’amministratore Boccardo è consapevole del momento delicato per lo scalo elbano e ancora una volta chiede all’isola, a partire dagli albergatori, alle amministrazioni fino ai tour operator, di fare sistema. Insomma, per riprendere un minimo di inerzia l’aeroporto dell’isola ha bisogno di un allineamento di almeno tre fattori, tutti legati tra loro: l’interesse delle compagnie di navigazione, l’ampliamento dell’infrastruttura e il via libera “tecnico” per accogliere vettori più grandi (da 70 posti) o che comunque, per caratteristiche, hanno bisogno di una pista più lunga per poter operare. «Noi stiamo portando avanti la parte tecnica, necessaria per ottenere le autorizzazioni e nei prossimi giorni presenteremo il progetto esecutivo per l’allungamento della pista – racconta Boccardo – il Comune nel frattempo ha avviato le procedure di esproprio dei terreni. L’obiettivo è avere i terreni a disposizione già da questa estate, in modo da poter avviare l’iter dei lavori. L’obiettivo è avere la pista nuova nel 2017 anche se non nascondiamo quanto il percorso sia complicato e ricco di ostacoli».

http://iltirreno.gelocal.it/piombin...ntersky-una-stagione-in-sofferenza-1.13217115
 
c'è stato un volo demo con a bordo tour operator ticinesi con il Dornier 228 NG (sinceramente non ricordavo ci fosse una versione rivisitata di questo aeromobile)



Alcune caratteristiche

The RUAG New Generation version of the Do-228 has a new five-blade propeller, a so-called glass cockpit and improved performance such as a longer range. It has a large cargo door, making handling of cargo up to 4,410 lb (2,000 kg) easier. It’s normal take-off distance is only 2,600 feet (793 metres), but used with Short Take-Off and Landing procedures 1,690 feet (515 metres) will do. The landing strip needs to be at least 1,480 feet (450 metres) long. The Dornier 228 NG has a maximum cruise speed of 234 knots (433 kmh) and a typical range (74% load or 14 passengers) of 690 nautical miles (1118 km). Although it can climb about 1,800 feet per minute, with one engine only the Do-228 NG is still able to do a nice 440 feet/min climb.

http://airheadsfly.com/2015/06/24/ruag-puts-new-life-in-dornier-228/

9cbb30f69b.png


https://ruag.picturepark.com/Go/mqWBrOaE/V/9760/1
 
c'è stato un volo demo con a bordo tour operator ticinesi con il Dornier 228 NG (sinceramente non ricordavo ci fosse una versione rivisitata di questo aeromobile)

[video=youtube;CJ

La versione "New Generation"dell'ormai datato [B]Dornier Do-228 [/B]è ottenuta sia con l'adeguamento di vecchie macchine, sia con la costruzione di nuove. Gli stabilimenti di Oberpfaffenhofen in Germania appartengono da alcuni anni a RUAG (Rüstungsunternehmen AG / Impresa d'armamenti SA) che è l'insieme dell'industria degli armamenti di proprietà della Confederazione svizzera. L'apparecchio STOL è per un mercato civile/militare di nicchia. Il suo grosso handicap è l'assenza di presurizzazione. Ne vengono costruiti alcuni esemplari all'anno (... se vi sono clienti).
 
Ultima modifica:
Due nuovi voli dall’Elba a Firenze il venerdì

CAMPO NELL'ELBA. Si aggiunge un secondo volo settimanale per la Silver Air, la compagnia aerea che collega la maggiore isola della Toscana con Pisa, Firenze, Milano Linate e Lugano. L'Enac ha dunque concesso alla compagnia di effettuare un secondo volo diretto per Firenze, oltre a quello che già effettuava il martedì. Lo farà il venerdì, però a partire dal prossimo 10 giugno 2016 e sarà sempre come il primo in regime di continuità territoriale. Lo rende noto l'ufficio stampa della stessa società aggiungendo che le partenze saranno previste dall'aeroporto di La Pila ogni venerdì alle 9, per raggiungere l'aeroporto di Firenze Peretola alle 9,50. Il ritorno invece sarà previsto nella stessa giornata con partenza da Firenze alle 14,50 ed arrivo sull'isola 50 minuti dopo, alle 15,40. «Per il momento i voli sono programmati fino al 30 settembre - dice Vincenzo Gorgoglione, il presidente di VolareElba, la società elbana presente nella compagine societaria di Silver Air - ma cercheremo di prolungarli anche al prossimo inverno.

Del resto quella fra l'Elba e Firenze è la rotta di continuità territoriale con gli indici più alti di riempimento dei posti disponibili, ed è calcolata anche in funzione di alcune importanti coincidenze con altre rotte europee. Inoltre con questo nuovo volo si aprono due possibilità di collegamento con il capoluogo regionale: quella di un potenziale week end turistico lungo, con arrivo all'Elba il venerdì e il ritorno a Firenze martedì mattina, e quella potenzialmente più interessante dal punto di vista lavorativo o studentesco, con arrivo all'Elba (o a
Firenze) il martedì e il rientro in sede il venerdì». Invece i voli del martedì fra Elba e Firenze prevedono la partenza dall'aeroporto di La Pila alle 8,30 con arrivo a Firenze alle 9,20 , mentre il volo di ritorno parte dall'aeroporto di Peretola alle 17, per arrivare sull'isola alle 17,50.

http://iltirreno.gelocal.it/piombin...oli-dall-elba-a-firenze-il-venerdi-1.13522955
 
Ossigeno per l'aeroporto di Marina di Campo


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La Regione Toscana stanzia 570mila euro a favore dell'aeroporto di Marina di Campo (Elba), per garantire la continuità territoriale tra l'isola e la terraferma. Lo stanziamento della Regione in favore di AlaToscana, la società che gestisce l'aeroporto, andrà a compensare i costi legati all'attività per la sicurezza, l'antincendio, il controllo del traffico aereo, la dogana e le spese generali di gestione fino ad un valore massimo del 20% delle voci precedenti.

«La Regione ha fatto in modo di garantire il funzionamento dell'aeroporto di Marina di Campo per tutto l'arco dell'anno» - commenta l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli. «Il funzionamento 365 giorni all'anno dell'aeroporto è fondamentale per l'Arcipelgo, sia per il diritto alla continuità territoriale dei residenti, troppo spesso penalizzati dalla lontananza rispetto ai servizi centrali, sia per il turismo, perché offre ai viaggiatori la possibilità di raggiungere l'isola in maniera più comoda e veloce in qualsiasi periodo dell'anno».

Dal 2014 il vettore Silver Air (uno dei quattro attivi sull'aeroporto di Marina di Campo) ha garantito la continuità territoriale tra l'aeroporto di Marina di Campo e gli hub di Pisa, Firenze e Milano, così come previsto dal bando pubblicato dall'Enac. Per garantire la continuità territoriale Silver Air riceve il sostegno economico della Regione e del ministero dei Trasporti e di una compagine di imprenditori elbani, raggruppati nella società VolareElba, che nel 2015 ha acquistato il 49% del vettore.
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http://www.toscana24.ilsole24ore.co...e-aeroporto-marina-165341.php?uuid=gSLAfC0I5B
 
Aeroporto La Pila - Isola d'Elba: a Dicembre inizieranno i lavori

Ottime notizie per l’aeroporto dell’Isola d’Elba grazie all’ormai prossimo inizio della prima tranche di lavori per l’allungamento della pista.

Le novità positive che riguardano l’aeroporto dell’Isola d’Elba, con tutti i risvolti positivi per l’affluenza turistica che ne conseguono, continuano con le notizie dell’inizio dei primi lavori per potenziare lo scalo allungando la pista.

Dell’argomento si è molto parlato negli ultimi mesi e vi sono stati numerosi articoli in merito su quotidiani e riviste, come JP4 che ha dedicato due pagine intere all’Aeroporto La Pila. La situazione, che sembrava essersi arenata per motivi economici, grazie al determinante intervento dell’Associazione Albergatori si è sbloccata proprio nelle ultime settimane. Raggiunto, infatti, l’accordo definitivo senza ulteriori ricorsi tra Aeroporto e i proprietari dei terreni confinanti oggetto di esproprio per avviare le opere di allungamento della pista, mancavano circa Euro 8.000 perché l’operazione potesse concludersi e si procedesse alle fasi successive.

Per l‘Associazione Albergatori era impensabile che l’intero progetto, dopo tanti sforzi fatti e con le prospettive che questi lavori portano con sé, si arenasse per una cifra simile (davvero irrisoria rispetto ai fondi già accordati per la realizzazione dagli enti preposti) e così si è adoperata affinchè, attraverso i contributi di alcuni soggetti locali, la somma necessaria venisse raccolta.

Salvo slittamenti, l’inizio dei lavori dovrebbe essere previsto per Dicembre e permettere un iniziale allungamento della pista di circa 80 mt. . Grazie a ciò saranno messe in sicurezza le aree a bordo pista e si potranno “eliminare quasi del tutto le penalizzazioni nel carico degli aerei che posso atterrare all’Elba: tali penalizzazioni scenderanno dal 10-12% al 5/6% in quelli da 30-50 posti (Dornier 328 e Borbardier Q300) e dal 40 al 19% in quelli da 70 posti (ATR72)” (Fonte Articolo su JP4).


 
Domanda ma se Atr72 passa dal 40% al 19% di penalizzazione, a quanto ammonta la penalizzazione per l'ATR42?