Aeroporti Toscani Febbraio 2015: PSA +17,7% FLR +13%


lezgotolondon

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Pisa
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cr...braio-di-sempre-17-7-di-passeggeri-1.11011920


Pisa:
Anche il load factor (fattore di riempimento medio) dei voli di linea dei primi due mesi del 2015 ha evidenziato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2014, passando dal 70,9% al 75,1% (+4,2 punti percentuali). In deciso aumento anche il traffico cargo, che nel primo bimestre dell’anno registra un totale di 1.366.355 kg di merce e posta trasportati (+332% rispetto allo stesso periodo del 2014).

Un unizio 2015 di forte crescita per gli aeroporti toscani.
 
Ottimo risultato! Credo che gli aeroporti toscani siano quelli con la crescita di passeggeri maggiore
 
Per quanto riguarda la mia esperienza personale (dato molto relativo) il volo PSA-SVQ di FR della domenica sera ha ora ottimi load factor mentre prima stentava un po. Peccato che con il cambio di orario sara' meno appetibile (almeno per me :D )
 
A pensarci quando sono andato a FCO (andata e ritorno entrambi full), l'aeroporto era strapieno di gente per essere febbraio (sembrava quasi agosto)
 
Per quanto riguarda la mia esperienza personale (dato molto relativo) il volo PSA-SVQ di FR della domenica sera ha ora ottimi load factor mentre prima stentava un po. Peccato che con il cambio di orario sara' meno appetibile (almeno per me :D )

il LF medio è passato dal 70 al 75%
 
Credo che Pisa stia facendo sia un buon risultato ( cresce del 17% ma su cifre di un certo peso) ma soprattutto di un certo valore ed in prospettiva.
Rifacimento della pista principale ( ricordo di oltre 3 km.); smantellamento delle abitazioni lato autostrada ; rifacimento zona arrivi ( in avvio) : insomma si sta preparando per un ulteriore passo avanti in termini di pax. ma anche di strutture adeguate.
Su Firenze , ottimo incremento peraltro , ricordo che il Decreto " SbloccaItalia " lega i 50 mln. di finanziamento dello Stato all'inizio reale dei cantieri entro una data che mi pare a brevissimo : spero riescano a farcela !
 
Credo che Pisa stia facendo sia un buon risultato ( cresce del 17% ma su cifre di un certo peso) ma soprattutto di un certo valore ed in prospettiva.
Rifacimento della pista principale ( ricordo di oltre 3 km.); smantellamento delle abitazioni lato autostrada ; rifacimento zona arrivi ( in avvio) : insomma si sta preparando per un ulteriore passo avanti in termini di pax. ma anche di strutture adeguate.
Su Firenze , ottimo incremento peraltro , ricordo che il Decreto " SbloccaItalia " lega i 50 mln. di finanziamento dello Stato all'inizio reale dei cantieri entro una data che mi pare a brevissimo : spero riescano a farcela !

entro il 31/08/2015.Un pò vicina come data ma penso che non si facciano sfuggire quest'opportunità.
 
Cantieri per il nuovo terminal?

Ancora niente. Inizieranno contestualmente alla nuova pista. Devono essere presentate ancora la SIA (in stato di valutazione) e la VIA e poi deve essere presentato il progetto esecutivo della nuova pista il quale dovrà essere votato in regione. La strada è ancora molto lunga. Poi verrà il completamento dell aerostazione.
 
Io aspetto tanto il nuovo terminal a Pisa, quello attuale è indecente da anni.
Non che FLR fosse messo meglio, ma con le nuove aree mi sembrava meglio per un aeroporto che fa meno della metà dei pax
 
Io aspetto tanto il nuovo terminal a Pisa, quello attuale è indecente da anni.
Non che FLR fosse messo meglio, ma con le nuove aree mi sembrava meglio per un aeroporto che fa meno della metà dei pax
Sì, il terminal di PSA è decisamente piccolo, soprattutto d'estate si formano enormi code ai controlli che arrivano fino al check-in A
 
si effettivamente le dimensioni del terminal non sono delle migliori soprattutto per lo svolgimento dei preimbarchi
 
Aeroporti, in pista l’unione fa sistema così Pisa-Firenze scala le classifiche

SUPERATE LE DIFFIDENZE CAMPANILISTICHE GRAZIE AL PRESSING DI MARCO CARRAI, PLENIPOTENZIARIO RENZIANO E PROSSIMO PRESIDENTE DELLA NEWCO AEROPORTI TOSCANA, PARTONO LA FUSIONE E I LAVORI PER FAR ATTERRARE AEREI PIÙ GRANDI A FIRENZE

Roma «Un record di passeggeri, un incremento del 13,6% nel 2014, con 2 milioni e 251 mila passeggeri, un trend che continua, a febbraio abbiamo già registrato una crescita del 13%»: festeggia con i numeri, Marco Carrai, presidente di Adf, società di gestione dell’aeroporto di Firenze, presidente in pectore di Aeroporti Toscana Spa, la nuova società che sta per nascere dalla fusione tra lo scalo fiorentino e la Sat, società di gestione dell’aeroporto di Pisa. L’alleanza tra i due scali segna una svolta storica: lo ha detto il governatore della Regione, Enrico Rossi (Pd), lo ha ribadito Roberto Naldi presidente di Corporacion America Italia, azionista di riferimento delle due società di gestione, lo ripete anche Gina Giani, amministratore delegato della Sat, società dell’aeroporto Galilei di Pisa. Politici, imprenditori, istituzioni: tutti d’accordo, questo matrimonio s’è fatto. E con la fusione si è anche sbloccata l’annosa questione dell’allungamento della pista di Firenze. Se ne parlava da oltre mezzo secolo: risale al 1964 il primo progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze, allora era stato stanziato un investimento di 520 milioni di lire. L’elezione a sindaco di Firenze di Matteo Renzi, oggi presidente del Consiglio, ha indubbiamente tirato la volata al progetto. E Carrai, renziano di ferro, ha tessuto caparbiamente le relazioni tra le parti pur di arrivare a un accordo. L’arrivo del nuovo socio industriale, Corporation América, lo scorso anno, ha indubbiamente accelerato la fusione, siglata a metà febbraio.

«Si è riusciti finalmente a fare la quadratura del cerchio», commenta Oliviero Baccelli, Direttore del Certet Bocconi. Firenze, meta turistica di eccellenza mondiale, ha sempre sofferto per la pista troppo corta, che non va bene per una tipologia di aerei di stazza maggiore. Gli anni passavano, le discussioni montavano: intanto, per far fronte alla richiesta di traffico aereo, soprattutto feederaggio verso gli hub europei, lo scalo ha dovuto adottare un modello di aereo su misura, “l’A319 Firenze”, come si chiama, con 120-130 posti. Nonostante il gap, è riuscita a crescere. Figuriamoci una volta sbloccata la pista. «Diventeremo il terzo polo aeroportuale italiano e Aci Europe, la Confindustria europea degli aeroporti, stima un indotto economico per Firenze di circa 730 milioni di euro con 2.300 nuovi posti di lavoro», racconta Carrai.

E spiega: «Quest’anno abbiamo assunto 35 persone, che rappresentano l’11% di incremento occupazionale sul 2013, e il prossimo anno aumenteremo di un altro 10% l’organico; nel frattempo abbiamo potuto istituire un premio aziendale di 1.500 euro e, nell’ambito delle nuove normative sul lavoro, anche il part-time verticale per favorire soprattutto le donne». Handling, servizi commerciali: le attività aeroportuali sono molto trasversali. Crescono di pari passo con il traffico. «Dal 2013 Vueling ha scelto Firenze come seconda base, è arrivata British Airways-Iberia, mentre i vettori storici, Air France e Lufhansa hanno aumentato le frequenze dei voli. E da settembre si prevede la prima rotta intercontinentale verso Tel Aviv, realizzata in collaborazione tra Vueling e la compagnia israeliana Arkia».

La fusione tecnicamente prevede l’incorporazione di Adf in Sat. L’aeroporto Galilei di Pisa è tra i primi dieci in Italia per traffico. Con una vocazione low-cost e internazionale punto-punto è diventato un benchmark per la fascia aeroportuale di 4-5 milioni di passeggeri. «Ha completato tutti gli investimenti, nuovi parcheggi, un terminal nuovo, il cargo village, ha risolto tutti i problemi con politiche gestionali anche aggressive, ora manca solo il completamento del people mover tra la stazione centrale e il terminal », racconta Baccelli. Ora tutti gli sforzi saranno concentrati su Firenze, dove avrà sede la newco.

Non sono mancate le proteste. Sel è uscita dalla giunta del Comune di Pisa, si è dimesso un assessore. Ma il 99,9% degli azionisti di Sat, compresi gli enti locali, hanno votato a favore. Il progetto, infatti, al di là dei campanilismi, è basato su una logica industriale di sistema. Non a caso l’azionista di maggioranza, Corporation America, è un soggetto che gestisce 53 aeroporti nel mondo. E anche in Italia sta adottando uno schema di integrazione di business, con quote nello scalo di Trapani e, tra i piani, una potenziale nuova acquisizione nello scalo di Palermo. Ogni scalo seguirà la sua vocazione. Per crescere insieme. «Le linee guida approvate in fase di fusione prevedono tra i due scali 130 nuove destinazioni, contro le 92 attuali - racconta Marco Carrai - 160 movimenti giornalieri contro i 105 di oggi e 45 compagnie aeree presenti contro le 32 attuali, per un totale di 11,5 milioni di passeggeri, quasi il doppio degli attuali».

Potenziare Firenze, è questo ora l’obiettivo. Un brand che ha un appeal paragonabile a quello di Venezia, con una storia di relazioni internazionali e culturali. «Si contano almeno 60 sedi di università americane attorno a Firenze, una città dal potenziale elevato, certo ci vorrà del tempo». Lo scalo ha chiuso il 2014 a 44,6 milioni di ricavi, +13,9%, e tutti i fondamentali in crescita. Ora, per adeguarsi al potenziale di crescita può contare su un finanziamento pubblico di 150 milioni di euro. «Un evento epocale, dopo il finanziamento di Malpensa a metà degli anni 90. Un finanziamento in “punta di diritto”, approvato dalla Ue», racconta Baccelli. Di fatto, previsto per gli scali al di sotto di una certa portata ma ritenuti strategici, come Firenze appunto. I soldi serviranno non solo al prolungamento della pista. «Ai 150 milioni pubblici si affiancheranno altri 150 privati, un investimento destinato all’ammodernamento di tutta l’infrastruttura - racconta Marco Carrai - come il nuovo terminale con i finger, i corridoi di uscita diretta senza dover ricorrere, come oggi, alle navette». Secondo i piani, inoltre, dovrebbe arrivare dritto dentro l’aeroporto il tram della nuova rete in costruzione a Firenze. Superato è anche il gap critico: la convergenza sulla lunghezza effettiva della nuova pista: 2.000 o 2.400 metri.

I comuni limitrofi, in particolare Prato e Campi Bisenzio, hanno fatto molte resistenze perché temono il passaggio degli aerei sulle case. All’approvazione definitiva del progetto manca ancora l’analisi di impatto ambientale e quello della Conferenza dei servizi. Ma Il masterplan dell’Aeroporto, approvato dall’Enac e presentato ufficialmente, mette nero su bianco: 2.400 metri. Quei 400 metri in più che fanno la differenza: dipende da questo tratto la possibilità o meno di far atterrare aerei intercontinentali.

http://www.repubblica.it/economia/a..._pisa-firenze_scala_le_classifiche-109828239/