Aeroporti risorse


fradario

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14 Dicembre 2007
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Bologna, Emilia Romagna.
Prendiamo il triangolo Rimini-Venezia-Milano: qui troviamo gli scali di Tessera, Padova, Vicenza, Verona, Montichiari, Bergamo, Linate, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Forlì e Rimini. Fra qualche tempo con la "civilizzazione" di Piacenza avremo un altro pretendente che scenderà sul mercato con soldi più o meno nostri per comperarsi qualche volo dalle compgnie lucciole che sono sempre pronte a confermare "le potenzialità del bacino di traffico" di questo o quello scalo che non riesce a sopravvivere in maniera decente.
Chi più o chi meno hanno politicamente ottenuto i Vigili del Fuoco (mai meno di una ottantina), gli ILS di seconda categoria con annessi gli addetti alla manutenzione, i controllori di volo (una quarantina), la dogana, la guardia di finanza, la polizia di stato e chi più ne ha più ne metta.
Se si sommano le perdite maturate nei bilanci degli scali "minori" negli ultimi 10 anni, con i quattrini buttati per convincere questa o quella compgnia aerea....che magari è già fallita....., con i costi sostenuti dallo stato per mantenere aperto l'aeroporto e con i soldi spesi negli ultimi tempi per ottenere la famosa "certificazione"...........forse si raggiunge una cifra tale che poteva essere usata per dare alla padania 3 aeroporti di eccellenza magari collegati fra di loro e con tutte le città padane da una meravigliosa monorotaia velocissima.
Invece..............

E' proprio tutto sbagliato?



Ciao
 
Citazione:Messaggio inserito da fradario
meravigliosa monorotaia velocissima.

E' proprio tutto sbagliato?


Fosse per me, la monorotaia potrebbe essere un bel Maglev. Essendo, però, in Italia, credo che qualsiasi treno dovrebbe passare sopra ai cadaveri di diverse migliaia di persone che protestano contro il treno. Con l'aria antimoderna e cronologicamente disfunzionale che tira in questo paese, penso che l'unica alternativa alla proliferazione di questi aeroporti sarebbe il collegamento fra le varie città padane con carri a traino animale. I soldi risparmiati in quegli aeroporti andrebbero tutti a finire in qualche altra decina di migliaia di autoblu: tanto ne abbiamo poche (570000).
 
Sono d'accordo.
Aggiungo solo che, per risparmiare un bel po' di soldini anche per un collegamento ad alta velocità tra gli aeroporti (soldini che in parte finirebbero inevitabilmente dispersi lungo altri... "binari", per utilizzare un eufemismo), basterebbe non opporsi cocciutamente a tecnologie TAV/TGV già esistenti, e ampiamente impiegate da altre nazioni (Francia e Germania in primis).

Ho avuto la possibilità di visitare il Research Center (o "centre", per chi preferisce l'ortografia britannica) nella prefettura di Yamanashi, dove vengono condotti i tests del Maglev giapponese.
Premetto che non sono assolutamente un "addetto ai lavori", ma un semplice appassionato di nuove tecnologie (interesse trasmessomi, sin da bambino, dai miei genitori), e un conoscente (che invece lavora sì nel settore) mi ha organizzato la visita.

Questo è un forum di aviazione, e non voglio dilungarmi con particolari che rischierebbero di essere noiosi ed OT.
Ma, in sintesi, uno degli ingegneri mi spiegava che la tecnologia Maglev, almeno per il momento, è lungi dall'essere economicamente competitiva con quella TGV, soprattutto alla luce del recente record di velocità raggiunto da quest'ultimo in Francia (574 Km/h, contro i 580 Km/h del Maglev) avvalendosi di binari tradizionali (il Maglev, logicamente, e per definizione, necessita di sospensione elettromagnetica o elettrodinamica).

E mi portava l'esempio della linea Tokyo-Osaka, attualmente servita da treni Shinkasen Hikari e Nozomi (che io, ironicamente, ho ribattezzato "NAZOmi", perché la motrice ha un naso grosso e molto pronunciato) che raggiungono velocità massime di "soli" 300 Km/h (paragonabili al KTX coreano, che ho anche avuto modo di prendere); se dovessero mai posare binari Maglev, i costi raggiungerebbero facilmente i 100 MILIARDI di dollari.

Senza contare che, sempre per il momento, l'impatto ambientale farebbe rizzare i capelli a più di qualche ecologista: il Maglev è PIÙ rumoroso di un TGV/TAV (io, nella mia ignoranza, avrei detto il contrario), e l'alimentazione della linea richiederebbe una produzione MOLTO maggiore di energia elettrica.

Viste tutte le recenti contestazioni, i comitati Anti-TAV ed affini, sinceramente, non oso pensare cosa succederebbe in Italia se qualcuno proponesse di collegare gli aeroporti settentrionali con una linea Maglev (o comunque ad alta velocità)!!
 
Il mio invocare una monorotaia era....provocatorio perchè in effetti questo è un paese di immondizie e non di tecnologie. Però quello che mi interessava affrontare era l'argomento degli aeroporti non utili all'economia di una determinata area che confina con un altra area nella quale magar ci sono già 3 scali di rilevante importanza.
Ho una lunghissima navigazione da aeroportuale ed ho partecipato moltissime volte all'asta per l'acquisizione di questo o quel volo low cost (non meno di 600.000 Euro volo/anno) con handling praticamente free ecc. ecc. e con il sogno di pareggiare i deficit con i proventi provenienti dal bar o dai negozi che nella maggior parte degli scali minori non c'è. Anche col parcheggio è difficile il rientro perchè è noto che un viaggiatore che spende € 1 per andare a Londra non spende € 25 al giorno per lasciare la macchina in parcheggio....

ciao
 
@ fradario.


Ciao.

Colpa mia. Avevo colto in parte il tono ironico-provocatorio (mi riferisco all'ipotetica monorotaia), ma non ne ero sicuro al 100%, e quindi avevo preferito risponderti prendendoti alla lettera, per evitare fraintendimenti.

In realtà, così facendo, sono proprio caduto nell'equivoco!

Ti chiedo scusa!

Sono comunque perfettamente d'accordo con te: se tutti quei soldi fossero stati investiti diversamente e con maggiore lungimiranza, forse oggi gli scali principali del settentrione si ritroverebbero con (infra)strutture aeroportuali molto più adeguate (e convenienti).

Ciao! [:248]


PS. Aggiungo queste righe a qualche ora di distanza dalle precedenti, perché non vorrei averti dato l'impressione di aver liquidato la questione da te sollevata con una risposta frettolosa e laconica.
Per quanto io conosca l'italiano, e mi rechi in Italia con una certa frequenza, di fatto, risiedo in tutt'altra parte del globo.
Non ho pertanto una conoscenza sufficientemente dettagliata della situazione degli aeroporti minori per potermi anche solo avventurare a stabilire quanti</u> fondi questi possano aver sottratto (direttamente o indirettamente) a scali di maggior rilevanza.

Sono comunque sicuro che altri membri del forum, residenti in Italia, sappiano fornirti dati più accurati, e discuterli con te molto più estensivamente di quanto non possa fare io. Ti auguro una buona giornata (o serata)!