In riferimento a quanto dichiarato da SEAP circa le cancellazioni dei voli Brindisi-Malpensa di Alitalia e Bari-Monaco di Baviera di Lufthansa, è opportuno segnalare l’incongruenza di alcune affermazioni. Se da un lato SEAP afferma che il motivo delle cancellazioni è esclusivamente di natura commerciale e di scarsa redditività delle rotte, adducendo che le cause sono- “riconducibili essenzialmente al territorio ed alle sue potenzialità economiche”- dall’altro afferma che “Il sistema aeroportuale pugliese, è oggetto di grande attenzione da parte dei vettori” e che gli aeroporti pugliesi continuano il trend di crescita positivo che si attesta attorno al 10-15%.
Questa incongruenza diventa ancora più evidente quando si parla di nuove rotte in via di apertura sullo scalo barese: Zurigo, Pisa, Parigi, Barcellona, Mosca, Catania, Trieste. Se gli aeroporti pugliesi sono così floridi, la domanda che pongo è la seguente: perché è necessario attivare un bando di gara internazionale che gravi sulla comunità per ben 16 milioni di Euro l’anno per 5 anni per attivare rotte che gia sono in via di apertura? Tranne il PISA

. Non sarebbe più opportuno investire del danaro per incentivare dei collegamenti regolari e plurigiornalieri con più HUB come quello di Monaco e di Milano Malpensa che consentirebbero prosecuzioni verso tutto il mondo con un solo scalo, ad orari flessibili e frequenti?
Se voli che sono utilizzati contemporaneamente sia dai passeggeri diretti a due grandi città come Monaco e Milano che dai passeggeri in transito dagli stessi HUB verso tutto il mondo, sono giudicati non profittevoli, come si possono ritenere prioritari e profittevoli voli verso destinazioni secondarie, che da e per la Puglia sviluppano traffico irrisorio, come quelle proposte da SEAP nella gara internazionale (Cairo, Lisbona, Belgrado, Istambul, Strasburgo etc.)?
Vorrei in fine smentire quanto dichiarato dall’Ing. Di Paola riguardo la proroga della sospensione del collegamento Brindisi-Malpensa di Alitalia: il volo era originariamente programmato fino al 26 ottobre e non fino a fine settembre come da lui dichiarato, quindi non è stata ottenuta nessuna proroga.