Aeroporti di Puglia. finisce l'era Di Paola.


francesco1974

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4 Dicembre 2005
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TORINO.
Aeroporti, si cambia
Finisce l’era di Di Paola
Vendola «congeda» il manager dopo dodici anni
Il 25 marzo assemblea per approvare il bilancio

BARI - Il passo d’addio è fissato per il 22 marzo. Al massimo slitterà di 3 giorni, al 25 marzo, se l’assemblea «utile» per l’approvazione del bilancio 2012 di Aeroporti di Puglia sarà quella della seconda convocazione. Ma tre giorni sono nulla, se confrontati all’epoca a cui porranno fine: perché l’assemblea di Adp sancirà il termine dei 12 anni dell’era di Domenico Di Paola.

LA STRETTA DI MANO - Il «congedo» di Nichi Vendola all’amministratore unico della società che gestisce gli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie è arrivato ieri sera: il governatore — in quanto rappresentante dell’azionista di maggioranza Regione Puglia — ha convocato Di Paola e — secondo quanto trapela dalle pareti ovattate dell’ufficio di presidenza sul Lungomare — gli ha comunicato che la sua lunga fase alla guida di Adp si è esaurita. Vendola, evidentemente, vuole che per gli aeroporti di Puglia si aprano nuovi scenari. Di che tipo, si capirà dal 25 in poi. Adesso si è ancora nella fase dei resoconti e dei saluti. Cordiali, perché lasciarsi dopo 12 anni — fatti di quattro mandati triennali — è nell’ordine delle cose. Delle cose preventivabili. Tanto più che Vendola e Di Paola non si vedevano da novembre: il feeling, insomma, si era quantomeno affievolito. Ciò nonostante, però, per Vendola non deve essere stato facile comunicare la decisione a Di Paola. Perché stringergli la mano significa anche mettersi alle spalle 12 anni di incremento costante dei passeggeri accompagnato da bilanci in utile. Anche quello che ieri Di Paola ha sottoposto all’attenzione di Vendola in vista dell’assemblea presenta il segno più: utili in crescita del 10% circa rispetto al 2011, superiori a un milione di euro.

COSA LASCIA - Ma, al di là dei conti, è indubitabile che la Puglia degli aeroporti, con Di Paola, è cambiata. «L’orribile aeroporto di Brindisi — scriveva Franco Tatò 13 anni fa nel suo libro Perché la Puglia non è la California — pur rientrando nella media da Terzo Mondo degli aeroporti italiani, sarebbe da rifare. Come quello di Bari». Rifatti entrambi, Bari nel 2005 e Brindisi nel 2007. E non solo nel contenitore ma anche nei contenuti: all’aeroporto di Bari i passeggeri, dal 2000 al 2011, sono passati da 1,250 a oltre 3,5 milioni; a Brindisi da 600 mila a 2 milioni. E sono ulteriormente cresciuti nel 2012: il «Karol Wojtyla» di Bari ha segnato, tra arrivi e partenze, 3,7 milioni di passeggeri, con un incremento dell’1,4%, mentre all’«aeroporto del Salento» di Brindisi si è passati dai 2.051.977 passeggeri del 2011 ai 2.095.319 del 2012.

DOVE ANDRA' - Insomma, Di Paola lascia «ai massimi», come si dice in Borsa. Per chi prenderà il suo posto sarà difficile ripetersi. Il biglietto da visita, invece, potrebbe ritornare utile all’ingegnere barese. Perché tra i curricula arrivati a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, all’attenzione del sindaco Giuliano Pisapia per il rinnovo dei vertici della società aeroportuale Sea c’è anche quello di Di Paola. Il cda della società che gestisce Linate e Malpensa è scaduto lo scorso 4 marzo e i 5 rappresentanti (su 7) del Comune di Milano verranno rinnovati nelle prossime settimane con un bando pubblico per la selezione dei nuovi consiglieri, così come deciso dal sindaco amico di Vendola. Stando alle indiscrezioni, il primo cittadino milanese propenderebbe per un presidente super partes. Qualità che non manca a Di Paola, che per il vertice di Aeroporti di Puglia fu scelto da Raffaele Fitto. L’attuale presidente di Sea Giuseppe Bonomi non può più essere riconfermato, ma potrebbe rimanere come direttore generale. A Palazzo Marino il suo lavoro è stato apprezzato e l’azionista di maggioranza vorrebbe non lasciarselo sfuggire. A Bari è appena successo il contrario.

Michelangelo Borrillo

fonte : http://corrieredelmezzogiorno.corri...mbiafinisce-l-era-di-paola-212157609417.shtml
 
Presto anche lui andrà via...E la liberazione sarà completa...
Ora sono curioso di capire il successore di Di Paola.....

Leggero OT:
MA un elenco dei voli charter e non da Bari per la Summer 2013 c'è?
 
Ultima modifica:
Nel frattempo ha depositato il suo curriculum sulla scrivania di Pisapia.
The show must go on.
Le vie del signore sono infinite.


ma guarda, il fatto che un tecnico esperto come Di Paola (tra l'altro ingegnere aeronautico - n.d.r.) possa approdare in SEA, non potrà che fare bene agli aeroportii milanesi. In puglia sono altri che hanno fatto danni.
 
BEATI I MILANESI...allora....Saranno invidiati da tutto il mondo....
Puoi essere Ingegnere, Pilota, Medico ed avvocato ma non contano soli i titoli... Fine del mio OT...Il mio pensiero rimane mio e capisco non condivisibile. Volevo solo dire che io non gli farei una Statua e semplice ristrutturare con i soldi non tuoi creare voli dove i passeggeri non mancano. I pugliesi sono 20 anni che chiedono voli ovvio che se li metti li prendono....

By the way...Qualcuno sa l'operativo dei voli di Bar?i Charter e non per la Summer 2013 cosa entra e cosa esce.....
 
ma guarda, il fatto che un tecnico esperto come Di Paola (tra l'altro ingegnere aeronautico - n.d.r.) possa approdare in SEA, non potrà che fare bene agli aeroportii milanesi. In puglia sono altri che hanno fatto danni.

In sostanza cosa ha fatto Di Paola per gli aeroporti pugliesi, ha utilizzato valanghe di miliardi di contribuiti pubblici per incentivare le low cost in particolare Ryanair ad aprire base a bari e brindisi e aprire molte nuove rotte. Praticamente quello che hanno fatto molti altri amministratori di aeroporti di dimensioni medio piccole in Italia che hanno "comprato" traffico pagando contributi alle low cost. Finchè ci saranno i fondi per pagare bene ma poi addio voli e basi. Comunque per fare questi generi di accordi non penso ci vogliano manager con chissà quali competenze...
 
In sostanza cosa ha fatto Di Paola per gli aeroporti pugliesi, ha utilizzato valanghe di miliardi di contribuiti pubblici per incentivare le low cost in particolare Ryanair ad aprire base a bari e brindisi e aprire molte nuove rotte. Praticamente quello che hanno fatto molti altri amministratori di aeroporti di dimensioni medio piccole in Italia che hanno "comprato" traffico pagando contributi alle low cost. Finchè ci saranno i fondi per pagare bene ma poi addio voli e basi. Comunque per fare questi generi di accordi non penso ci vogliano manager con chissà quali competenze...

Cesare, ho criticato AdP per molte volte per la politica in favore delle low-cost, pero' bisogna dire una cosa: non so se voli mai in Puglia tu, ma gli aeroporti sia di Bari che di Brindisi erano dei cessi, e sono stati completamente ammodernati con strutture nuove, terminal con fingers, ampliamento di piazzali, pista, etc. Parlo in particolare per l'aeroporto di Bari, che ricevera' una ulteriore espansione (in via di costruzione) e che gia' ora e' praticamente l'unica opera infrastrutturale nuova e funzionale degna di nota nel panorama di Bari degli ultimi 10 anni.

Certo, e' facile fare le cose quando c'e' gente dietro che ti finanzia (Regione Puglia, Comune, fondi dell'Unione Europea) e AdP ha ricevuto il forte supporto politico ed economico sia dell'amministrazione Fitto che dell'amministrazione Vendola nei suoi piani di rinnovo infrastrutturale ed espansione negli ultimi anni. Pero' c'e' gente in Italia che pure con queste condizioni (fondi europei, aiuti regionali, sostegno politico) ha mancato gli obiettivi. In Puglia sono arrivati in ritardo nei programmi (per esempio, il nuovo terminal di Bari doveva essere pronto molto tempo fa ed e' stato consegnato alcuni anni in ritardo, e la metropolitana per l'aeroporto e' in ritardo di un paio d'anni), ma neanche troppo guardando altri casi italiani.

E con il collegamento ferroviario in apertura tra qualche mese, Bari sara' uno dei pochi aeroporti collegati con la ferrovia al centro citta' (senza ulteriori navette, bus, come in altri casi) e con un tempo di percorrenza molto competitivo.

Insomma, Ryanair a parte, un miglioramento evidente della gestione c'e' stato.
 
Concordo quasi completamente.
Da un anno mi sono trasferito per lavoro dal Friuli (mia "madrepatria" :compiaciuto:) a Bari.
Devo dire che l'aerostazione di Bari è veramente carina, luminosa, pulita e funzionale, parlando da fruitore. Giusto per voler trovare il pelo nell'uovo, diciamo che mancherebbe un'area dedicata al pubblico con una bella vista sul piazzale aeromobili (cosa che invece c'è a Trieste, ma qui invece ci sono pochissimi voli ... :().

In questo anno, sinceramente, non sono riuscito ancora a conoscere bene la realtà locale in tema di mobilità aerea, tuttavia mi sembra di capire che se non ci fosse Ryan ... dura sarebbe muoversi in Italia ed all'estero.
Io stesso, quando capita per lavoro, viaggio sovente Ryan e faccio lo stesso quando torno nel "mio" Friuli ... giocoforza!

Purtroppo la regola del mercato (drogato) dice che o fai così oppure rimani fuori ... almeno mi sembra di capire quando si tratta di realtà medio-piccole (es.: da me in Friuli nessuno ha mai veramente voluto investire ad ampio spettro nello sviluppo aereo, nonostante un'ottimale posizione logistica e una struttura aeroportuale più che degna ... anche troppo. Risultato: si vede che siamo tagliati fuori da sempre e saremo definitivamente fagocitati da Venezia/Treviso da una parte e Lubiana dall'altra. Ora sarebbe troppo tardi muoversi .. era da farlo tanti anni fa).

Bari è straordinariamente cresciuto solo dopo l'arrivo di Ryan ... diciamocela la verità! Tutto sommato non va nemmeno male ... SE ci fosse un ritorno economico/sociale.

Secondo me, nonostante tutto, la strategia di Aeroporti di Puglia ha saputo sfruttare e far pervenire finanziamenti pubblici per investire bene nelle infrastrutture. Ora la Puglia si trova un piccolo gioiellino di aeroporto discretamente collegato con l'esterno (stante la realtà della zona); andrebbe mantenuto e implementato man mano. Meglio ancora sarebbe farlo iniziando a sostenersi da soli senza sovvenzioni statali/europee (questo anche per dimostrare coi fatti di migliorare l'immagine del Sud "assistito" agli occhi del Nord "laborioso" ... che sarebbe anche ora di smetterla, visto che non è poi tutto vero ... e parlo da nordista!).

Riguardo il collegamento intermodale con la ferrovia "Ferrotramviaria" ... aspetto con estrema ansia l'inizio dell'operatività ... sarebbe anche ora, dopo una serie di rinvii. Io stesso ho chiesto informazioni via mail all'azienda: loro stessi non mi hanno saputo dare date certe di partenza ... andiamo bene! Parrebbe che si inizi questa estate, ma quando? Forse prima riapparirà Gesù Cristo.

Riguardo Brindisi, non so per cui non parlo.
Mi piacerebbe, se possibile, conoscere l'opinione dei baresi/pugliesi a riguardo. Magari mi diranno se penso cose condivisibili oppure "sparo" cretinate. Il confronto cordiale mi piace.
 
Confermo, sono d'accordo con quanto scrivi. E a proposito, sono barese di origine e conosco la zona molto bene anche se lavoro da anni oltreoceano, e passo da BRI e la Puglia per motivi vari (lavoro e famiglia) in media 2-3 volte all'anno.

Da quel che ho capito il problema con la linea di Ferrotramviaria per l'aeroporto e' che stanno avendo problemi con il collaudo che non arriva (non so se manchino ancora opere accessorie). La linea vera e propria e' pronta da mesi, cosi come il sistema di segnalamento, linea elettrica, elettrotreni per effettuare il servizio, etc. So che hanno fatto almeno qualche viaggio dimostrativo ma non possono ancora aprire al pubblico. Non so bene pero' i dettagli di cosa sia che manchi. Ciao, Gio
 
Confermo, sono d'accordo con quanto scrivi. E a proposito, sono barese di origine e conosco la zona molto bene anche se lavoro da anni oltreoceano, e passo da BRI e la Puglia per motivi vari (lavoro e famiglia) in media 2-3 volte all'anno.

Da quel che ho capito il problema con la linea di Ferrotramviaria per l'aeroporto e' che stanno avendo problemi con il collaudo che non arriva (non so se manchino ancora opere accessorie). La linea vera e propria e' pronta da mesi, cosi come il sistema di segnalamento, linea elettrica, elettrotreni per effettuare il servizio, etc. So che hanno fatto almeno qualche viaggio dimostrativo ma non possono ancora aprire al pubblico. Non so bene pero' i dettagli di cosa sia che manchi. Ciao, Gio

Ben gentile, grazie per le info. Ma infatti si nota che sembrerebbe tutto a punto per iniziare, ma ...
 
Per correttezza di informazione è necessario ricordare che il ritardo nell'apertura del tronco ferroviario per l'aeroporto non è assolutamente addebitabile ad AdP, ne tanto meno a Di Paola. La stazione ferroviaria dell'aeroporto è stata realizzata in tempi da record, i lavori sulla linea (non di competenza AdP) furono interrotti per vicende legate all'impresa appaltatrice. Per la cronaca ora i lavori sono ultimati e si sta procedendo con i collaudi, quindi l'avvio della linea per giugno sembra verosimile.
Non è poi assolutamente vero che avendo a disposizione soldi pubblici tutti sono bravi, in Italia abbiamo vagonate di esempi di sperpero di denaro pubblico con opere che poi non hanno mai visto la luce.
Nei dodici anni di gestione di Di Paola a Bari è stato realizzato un aeroporto ex novo con stazione ferroviaria annessa, ora è in buona fase di avanzamento il primo ampliamento, sono stati più che raddoppiati i piazzali, sono stati operati due allungamenti della pista con relativi raccordi. A Brindisi è stata praticamente rifatta l'aerostazione, a Grottaglie è stato fatto l'allungamento della pista per permettere l'atterraggio del Dreamlifter ed anche l'aeroporto di Foggia ha avuto degli interventi per quanto possibile con quella pista. Per il tutto, infine, non mi pare proprio che ci siano stati degli sforamenti di budget tali da rientrare nella prassi italica.
Tutto perfetto allora? Sicuramente errori sono stati fatti, non tanto nelle infrastrutture quanto nella gestione aeroportuale. Ricordo le vicende Myair, Alpi Eagles prima di arrivare alla Ryanair. Vogliamo parlare dei finanziamenti a FR? Allora è drogato tutto il mercato aereo italiano e non solo quello pugliese.
 
Io non capisco quest'idea secondo cui un ingegnere aeronautico debba essere per forza competente in qualsiasi materia relativa all'aviazione.
 
Di Paola avrà ed ha certamente molti meriti nella crescita dei due aeroporti di Bari e di Brindisi, ma a mio parere non va dimenticato anche il lavoro fatto dall'Ing. Franchini , più che negli ultimi anni , in quelli precedenti , dell'abbandono della vecchia aerostazione con uccelli incorporati, nel cambio di mentalità di tutto il personale di un certo ruolo.
Lavoro lungo e faticoso che ha probabilmente aiutato a portare questi risultati di efficienza. Al resto poi ha pensato FR e li probabilmente è stato importante il ruolo di Di Paola.
 
Aeroporti di Puglia,
Acierno alla guida

Vendola punta sul manager brindisino
È anche coordinatore del cluster nazionale dell’aerospazio



BARI — I giochi sarebbero ormai chiusi per la nomina del prossimo amministratore unico di Aeroporti di Puglia, la società che gestisce gli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie. Il prossimo 22 marzo (al più tardi il 25 in seconda convocazione), sulla poltrona dell’uscente Domenico Di Paola — al passo d’addio dopo 12 anni di attività (quattro mandati triennali) — dovrebbe sedersi il presidente del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) di Brindisi, Giuseppe Acierno. Salvo giravolte dell’ultim’ora, è questa la decisione che il governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha preso convintamente. Da agosto dello scorso anno Acierno è anche il coordinatore del cluster nazionale dell’aerospazio, che unisce i cinque distretti industriali, della ricerca, dell’innovazione e della formazione specifica della Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia ed ha lavorato fianco a fianco con l’assessora alle Attività produttive, Loredana Capone. Ingegnere, già capo di Gabinetto nell’amministrazione provinciale del notaio Michele Errico, Acierno è uomo di fiducia del presidente Vendola che lo ha difeso e confermato ai vertici del Dta, nonostante si fosse parlato di un indebito intervento di Finmeccanica in appoggio al concorrente, Luigi Barone, proveniente dal Cetma (Centro per la progettazione, design e tecnologia dei materiali). Un intervento, raccontano le cronache di allora, sollecitato dall’Udc e dall’allora presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese. Fra i due, infatti, non è mai corso buon sangue, tanto che da dirigente della Cittadella (la Provincia ne è proprietaria al 70%), Acierno fu licenziato dall’uomo che Ferrarese inviò a presiedere la struttura, dopo aver tagliato a tre i membri del consiglio di amministrazione. Ferrarese bollò all’epoca il dirigente come «poco produttivo» e l’amministrazione di centrodestra chiese una verifica sui conti. Alla fine la vicenda è finita in tribunale e non è ancora finita.

A decidere sul management di Aeroporti di Puglia è in sostanza solo la Regione che detiene la quasi totalità delle quote azionarie. Con il congedo di Di Paola comincia ora una nuova stagione che coincide con quella del nuovo corso della giunta regionale. Nello stesso tempo bisognerà pensare anche al nome che andrà a sostituire Acierno alla presidenza del Distretto tecnologico dell’Aerospazio, sperando che questo non comporti lungaggini nelle fasi di adattamento del nuovo arrivato. Un compito non semplice alla cui soluzione Vendola starà certamente pensando, anche perché sarebbe impensabile gravare Acierno di una doppia responsabilità. Vendola ha sempre considerato il lavoro del manager e la qualità del Distretto «l’esatto paradigma di un Mezzogiorno capace di essere all’avanguardia nella creazione di modelli di sviluppo innovativi e nel farli divenire fatti concreti e misurabili».

fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corri...oporti-pugliaacierno-guida-212197410450.shtml
 
personalmente non santifico nessuno (sono ben altre le persone da santificare) ma constato semplicemente che Adp sotto la sua gestione è forse l'unica società di gestione aeroportuale in Italia di proprietà di un ente pubblico (Regione Puglia) ad essere in attivo.