Aeroporti, si cambia
Finisce l’era di Di Paola
Vendola «congeda» il manager dopo dodici anni
Il 25 marzo assemblea per approvare il bilancio
BARI - Il passo d’addio è fissato per il 22 marzo. Al massimo slitterà di 3 giorni, al 25 marzo, se l’assemblea «utile» per l’approvazione del bilancio 2012 di Aeroporti di Puglia sarà quella della seconda convocazione. Ma tre giorni sono nulla, se confrontati all’epoca a cui porranno fine: perché l’assemblea di Adp sancirà il termine dei 12 anni dell’era di Domenico Di Paola.
LA STRETTA DI MANO - Il «congedo» di Nichi Vendola all’amministratore unico della società che gestisce gli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie è arrivato ieri sera: il governatore — in quanto rappresentante dell’azionista di maggioranza Regione Puglia — ha convocato Di Paola e — secondo quanto trapela dalle pareti ovattate dell’ufficio di presidenza sul Lungomare — gli ha comunicato che la sua lunga fase alla guida di Adp si è esaurita. Vendola, evidentemente, vuole che per gli aeroporti di Puglia si aprano nuovi scenari. Di che tipo, si capirà dal 25 in poi. Adesso si è ancora nella fase dei resoconti e dei saluti. Cordiali, perché lasciarsi dopo 12 anni — fatti di quattro mandati triennali — è nell’ordine delle cose. Delle cose preventivabili. Tanto più che Vendola e Di Paola non si vedevano da novembre: il feeling, insomma, si era quantomeno affievolito. Ciò nonostante, però, per Vendola non deve essere stato facile comunicare la decisione a Di Paola. Perché stringergli la mano significa anche mettersi alle spalle 12 anni di incremento costante dei passeggeri accompagnato da bilanci in utile. Anche quello che ieri Di Paola ha sottoposto all’attenzione di Vendola in vista dell’assemblea presenta il segno più: utili in crescita del 10% circa rispetto al 2011, superiori a un milione di euro.
COSA LASCIA - Ma, al di là dei conti, è indubitabile che la Puglia degli aeroporti, con Di Paola, è cambiata. «L’orribile aeroporto di Brindisi — scriveva Franco Tatò 13 anni fa nel suo libro Perché la Puglia non è la California — pur rientrando nella media da Terzo Mondo degli aeroporti italiani, sarebbe da rifare. Come quello di Bari». Rifatti entrambi, Bari nel 2005 e Brindisi nel 2007. E non solo nel contenitore ma anche nei contenuti: all’aeroporto di Bari i passeggeri, dal 2000 al 2011, sono passati da 1,250 a oltre 3,5 milioni; a Brindisi da 600 mila a 2 milioni. E sono ulteriormente cresciuti nel 2012: il «Karol Wojtyla» di Bari ha segnato, tra arrivi e partenze, 3,7 milioni di passeggeri, con un incremento dell’1,4%, mentre all’«aeroporto del Salento» di Brindisi si è passati dai 2.051.977 passeggeri del 2011 ai 2.095.319 del 2012.
DOVE ANDRA' - Insomma, Di Paola lascia «ai massimi», come si dice in Borsa. Per chi prenderà il suo posto sarà difficile ripetersi. Il biglietto da visita, invece, potrebbe ritornare utile all’ingegnere barese. Perché tra i curricula arrivati a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, all’attenzione del sindaco Giuliano Pisapia per il rinnovo dei vertici della società aeroportuale Sea c’è anche quello di Di Paola. Il cda della società che gestisce Linate e Malpensa è scaduto lo scorso 4 marzo e i 5 rappresentanti (su 7) del Comune di Milano verranno rinnovati nelle prossime settimane con un bando pubblico per la selezione dei nuovi consiglieri, così come deciso dal sindaco amico di Vendola. Stando alle indiscrezioni, il primo cittadino milanese propenderebbe per un presidente super partes. Qualità che non manca a Di Paola, che per il vertice di Aeroporti di Puglia fu scelto da Raffaele Fitto. L’attuale presidente di Sea Giuseppe Bonomi non può più essere riconfermato, ma potrebbe rimanere come direttore generale. A Palazzo Marino il suo lavoro è stato apprezzato e l’azionista di maggioranza vorrebbe non lasciarselo sfuggire. A Bari è appena successo il contrario.
Michelangelo Borrillo
fonte : http://corrieredelmezzogiorno.corri...mbiafinisce-l-era-di-paola-212157609417.shtml
Finisce l’era di Di Paola
Vendola «congeda» il manager dopo dodici anni
Il 25 marzo assemblea per approvare il bilancio
BARI - Il passo d’addio è fissato per il 22 marzo. Al massimo slitterà di 3 giorni, al 25 marzo, se l’assemblea «utile» per l’approvazione del bilancio 2012 di Aeroporti di Puglia sarà quella della seconda convocazione. Ma tre giorni sono nulla, se confrontati all’epoca a cui porranno fine: perché l’assemblea di Adp sancirà il termine dei 12 anni dell’era di Domenico Di Paola.
LA STRETTA DI MANO - Il «congedo» di Nichi Vendola all’amministratore unico della società che gestisce gli aeroporti di Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie è arrivato ieri sera: il governatore — in quanto rappresentante dell’azionista di maggioranza Regione Puglia — ha convocato Di Paola e — secondo quanto trapela dalle pareti ovattate dell’ufficio di presidenza sul Lungomare — gli ha comunicato che la sua lunga fase alla guida di Adp si è esaurita. Vendola, evidentemente, vuole che per gli aeroporti di Puglia si aprano nuovi scenari. Di che tipo, si capirà dal 25 in poi. Adesso si è ancora nella fase dei resoconti e dei saluti. Cordiali, perché lasciarsi dopo 12 anni — fatti di quattro mandati triennali — è nell’ordine delle cose. Delle cose preventivabili. Tanto più che Vendola e Di Paola non si vedevano da novembre: il feeling, insomma, si era quantomeno affievolito. Ciò nonostante, però, per Vendola non deve essere stato facile comunicare la decisione a Di Paola. Perché stringergli la mano significa anche mettersi alle spalle 12 anni di incremento costante dei passeggeri accompagnato da bilanci in utile. Anche quello che ieri Di Paola ha sottoposto all’attenzione di Vendola in vista dell’assemblea presenta il segno più: utili in crescita del 10% circa rispetto al 2011, superiori a un milione di euro.
COSA LASCIA - Ma, al di là dei conti, è indubitabile che la Puglia degli aeroporti, con Di Paola, è cambiata. «L’orribile aeroporto di Brindisi — scriveva Franco Tatò 13 anni fa nel suo libro Perché la Puglia non è la California — pur rientrando nella media da Terzo Mondo degli aeroporti italiani, sarebbe da rifare. Come quello di Bari». Rifatti entrambi, Bari nel 2005 e Brindisi nel 2007. E non solo nel contenitore ma anche nei contenuti: all’aeroporto di Bari i passeggeri, dal 2000 al 2011, sono passati da 1,250 a oltre 3,5 milioni; a Brindisi da 600 mila a 2 milioni. E sono ulteriormente cresciuti nel 2012: il «Karol Wojtyla» di Bari ha segnato, tra arrivi e partenze, 3,7 milioni di passeggeri, con un incremento dell’1,4%, mentre all’«aeroporto del Salento» di Brindisi si è passati dai 2.051.977 passeggeri del 2011 ai 2.095.319 del 2012.
DOVE ANDRA' - Insomma, Di Paola lascia «ai massimi», come si dice in Borsa. Per chi prenderà il suo posto sarà difficile ripetersi. Il biglietto da visita, invece, potrebbe ritornare utile all’ingegnere barese. Perché tra i curricula arrivati a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, all’attenzione del sindaco Giuliano Pisapia per il rinnovo dei vertici della società aeroportuale Sea c’è anche quello di Di Paola. Il cda della società che gestisce Linate e Malpensa è scaduto lo scorso 4 marzo e i 5 rappresentanti (su 7) del Comune di Milano verranno rinnovati nelle prossime settimane con un bando pubblico per la selezione dei nuovi consiglieri, così come deciso dal sindaco amico di Vendola. Stando alle indiscrezioni, il primo cittadino milanese propenderebbe per un presidente super partes. Qualità che non manca a Di Paola, che per il vertice di Aeroporti di Puglia fu scelto da Raffaele Fitto. L’attuale presidente di Sea Giuseppe Bonomi non può più essere riconfermato, ma potrebbe rimanere come direttore generale. A Palazzo Marino il suo lavoro è stato apprezzato e l’azionista di maggioranza vorrebbe non lasciarselo sfuggire. A Bari è appena successo il contrario.
Michelangelo Borrillo
fonte : http://corrieredelmezzogiorno.corri...mbiafinisce-l-era-di-paola-212157609417.shtml