Questo è quanto riporta "La Stampa"... decisamente meglio dell'articolo del Secolo. L'aereo non era un 737 ma un Avro...
GENOVA. «Preparate la pista 29 per un atterraggio d’emergenza». Il messaggio, giunto ieri mattina intorno alle 8,30 alla torre di controllo dell’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, ha fatto scattare il dispositivo d’allarme: sulla pista 29, quella orientata verso Ponente (gli arrivi da Roma, ad esempio) si sono così schierati i mezzi antincendio e di soccorso sanitario; preallarme anche per il nucleo elicottero dei Vigili del fuoco che al «Colombo» ha la sua base operativa.
A far partire la richiesta d’emergenza era stato il comandante di un volo Lufthansa, in trasferimento «tecnico» da Pisa a Firenze, che si era reso conto durante il brevissimo tragitto di avere il sistema di atterraggio automatico (Ils) completamente fuori uso. Impossibile atterrare a Firenze, impossibile rientrare a Pisa che, nel frattempo, si era coperta di nebbia. Da San Giusto infatti, nel corso della mattinata, altri voli sono stati dirottati su Genova. E così è stato anche per il volo LH-9010 Lufthansa. Con l’unica differenza del sistema di atterraggio automatico fuori uso. Alle 8,48 il velivolo della compagnia di bandiera tedesca, un Avro Rj100 «Jumbolino» con 97 posti e cinque persone d’equipaggio, è comparso all’orizzonte. Sulla pista 29 serpeggiava una certa tensione, dovuta al fatto che, visti i tempi strettissimi, la natura del guasto segnalata dall’aereo, correttamente comunicata alla torre di controllo secondo le procedure, non era stata «passata» a tutti i componenti del dispositivo d’emergenza. Anche perchè il dispositivo stesso deve essere comunque pronto a qualsiasi eventualità.
La procedura d’atterraggio è stata eseguita alla perfezione, anche se in modo completamente manuale, dal comandante tedesco. Dopo il rullaggio, il velivolo è stato trainato su una pista di parcheggio dove probabilmente oggi verrà esaminato da un team di tecnici. L’avaria al sistema automatico di atterraggio, infatti, anche se non ha impedito al pilota di portare correttamente a terra il velivolo, è considerato un malfunzionamento grave, tale da non consentire di far volare nuovamente l’aereo.
Al «Colombo», una volta completate le procedure d’atterraggio, il dispositivo d’emergenza è rientrato e l’equipaggio del volo Lh-9010 è stato ricevuto in una sala riservata dove è stato compilato il rapporto per l’Enav (l’Ente per l’assistenza al volo) e dove il comandante, dopo aver brevemente riferito al responsabile di aeroporto sulla natura del guasto e le condizioni del velivolo, ha potuto contattare via telefono la direzione della compagnia di bandiera. La copertura di nuvole che ieri ha «oscurato» Pisa San Giusto ha creato qualche disagio ai passeggeri di altri otto voli, tutti dirottati su Genova: un altro Lufthansa, tre Ryanair, un Air France, un British Airways, un Easy Jet, un Interstate. Dal «Colombo» c’è stato quindi, oltre alle operazioni di atteraggio fuoriprogramma, anche un viavai di pullman che hanno trasferito i passeggeri, via autostrada, all’aeroporto di destinazione.
Il volo tecnico di trasferimento da Pisa a Firenze Peretola sarebbe dovuto durare pochi minuti, ma si è invece concluso mezz’ora dopo a Genova, «sottraendo» così dallo scalo fiorentino uno dei velivoli impiegati per i numerosi collegamenti giornalieri con la Germania assicurati da Lufthansa. La compagnia di bandiera tedesca, infatti, fa partire ogni giorno da Peretola cinque voli per Francoforte e altrettanti per Monaco di Baviera. Gli arrivi sono altrettanti. Per molti collegamenti vengono utilizzati gli Avro Rj85 (82 posti) o Rj100 (97) costruiti da British Aerospace, più noti come «Jumbolino» perchè, a dispetto delle ridotte dimensioni (31 metri di lunghezza) che consentono l’atterraggio anche su piste corte, grazie ai quattro reattori assomigliano molto ai giganteschi Jumbo.