Clamoroso: Alitalia deve alla Puglia
4 milioni e anche 20mila euro al giorno
BARI - Ventimila euro al giorno. A tanto ammonta il credito giornaliero, vantato da Aeroporti di Puglia nei confronti di Alitalia, a fronte dei servizi di assistenza resi nei due aeroporti pugliesi. Una cifra che giornalmente si somma al credito del periodo precedente il 29 agosto (data di avvio dell’amministrazione controllata e della nomina del commissario Alitalia) e che supera i 2 milioni e 800 mila euro. A questo debito di Alitalia bisogna aggiungere altri 3,2 milioni di euro vantati nei confronti di Air One; l’altra compagnia, fusa con l’operazione «Cai», con la quale però Adp avrebbe definito un piano di rientro garantito dalla piena solvibilità della società holding. «Che - assicura Adp - sta onorando».
Ad oggi (44 giorni dal quel 29 agosto) dunque, a preoccupare la società di gestione pugliese è soprattutto Alitalia che ha accumulato un debito enorme di quasi 4 milioni di euro, garantito «solo» da una promessa formale del commissario straordinario della Cai, Augusto Fantozzi. Il quale in un documento riservato e indirizzato all’amministratore unico di Adp, Domenico Di Paola avrebbe assicurato il pagamento di questi debiti.
Ieri invece il problema dei debiti dell’Alitalia è improvvisamente diventato un giallo. Dopo che l’Enac (l’Ente nazionale dell’Avia - zione civile) ha diffuso una nota con la quale avverte le società di gestione aeroportuali di «non potere esercitare il diritto stabilito dall’802 che prevede il blocco degli aerei per i debitori insolventi». «Una ipotesi - spiega Di Paola - che non riguarda per il momento Aeroporti di Puglia, la quale non avrebbe intenzioni, sulla base delle rassicurazioni del commissario Fantozzi che si è impegnato a pagare Adp, di fare ricorso al blocco degli aeromobili della compagnia».
L'Enac nella lettera ad Assaeroporti spiega invece «che i gestori che vantano crediti nei confronti di Alitalia non possono procedere nella richiesta di pagamento visto che non ne hanno titolo in quanto la condizione della compagnia, essendo dal 29 agosto scorso in amministrazione straordinaria, è diversa dalla situazione normativa che riguarda altri vettori, come ad esempio quella di AirOne».
Cosa vale allora: la promessa di pagamento dei debiti del commissario Fantozzi o il documento dell’Enac, l’ente regolatore del sistema? Aeroporti di Puglia sarebbe orientata a dare più peso all’impegno del commissario dell’Alitalia. E non invece all’Enac il cui intervento si riferisce solo alla «portata applicativa» dell’articolo 802 (che permette al direttore dello scalo di bloccare l’aereo in caso di mancato pagamento dei diritti aeroportuali».
Su questa delicata vicenda l’Enac poi aggiunge che è stato chiesto un parere all’Avvocatura generale dello Stato». A noi risulta che quel parere è già stato depositato all’Enac lo scorso 14 ottobre. Nel quale si precisa che l'«802» può trovare «applicazione anche coattiva da parte di Enac sui richiesta del gestore aeroportuale in riferimento ai diritti dovuti solo per il singolo volo. E non invece in relazione a crediti pregressi».
Adp potrebbe dunque richiedere e ottenere il corrispettivo del servizio di una singola prestazione. Replicando la richiesta nel corso della giornata Adp potrebbe ottenere il pagamento dell’ammontare quotidiano pari a 20mila euro. Per quei 4 milioni di debiti, precedenti il 29 agosto la Puglia dovrà invece aspettare. Come dire oltre al danno dei voli cancellati sulla Puglia dalla nuova Cai, anche la beffa dei debiti non pagati.
Franco Giuliano
La Gazzetta del Mezzogiorno
17/10/2008
CIAO
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4 milioni e anche 20mila euro al giorno
BARI - Ventimila euro al giorno. A tanto ammonta il credito giornaliero, vantato da Aeroporti di Puglia nei confronti di Alitalia, a fronte dei servizi di assistenza resi nei due aeroporti pugliesi. Una cifra che giornalmente si somma al credito del periodo precedente il 29 agosto (data di avvio dell’amministrazione controllata e della nomina del commissario Alitalia) e che supera i 2 milioni e 800 mila euro. A questo debito di Alitalia bisogna aggiungere altri 3,2 milioni di euro vantati nei confronti di Air One; l’altra compagnia, fusa con l’operazione «Cai», con la quale però Adp avrebbe definito un piano di rientro garantito dalla piena solvibilità della società holding. «Che - assicura Adp - sta onorando».
Ad oggi (44 giorni dal quel 29 agosto) dunque, a preoccupare la società di gestione pugliese è soprattutto Alitalia che ha accumulato un debito enorme di quasi 4 milioni di euro, garantito «solo» da una promessa formale del commissario straordinario della Cai, Augusto Fantozzi. Il quale in un documento riservato e indirizzato all’amministratore unico di Adp, Domenico Di Paola avrebbe assicurato il pagamento di questi debiti.
Ieri invece il problema dei debiti dell’Alitalia è improvvisamente diventato un giallo. Dopo che l’Enac (l’Ente nazionale dell’Avia - zione civile) ha diffuso una nota con la quale avverte le società di gestione aeroportuali di «non potere esercitare il diritto stabilito dall’802 che prevede il blocco degli aerei per i debitori insolventi». «Una ipotesi - spiega Di Paola - che non riguarda per il momento Aeroporti di Puglia, la quale non avrebbe intenzioni, sulla base delle rassicurazioni del commissario Fantozzi che si è impegnato a pagare Adp, di fare ricorso al blocco degli aeromobili della compagnia».
L'Enac nella lettera ad Assaeroporti spiega invece «che i gestori che vantano crediti nei confronti di Alitalia non possono procedere nella richiesta di pagamento visto che non ne hanno titolo in quanto la condizione della compagnia, essendo dal 29 agosto scorso in amministrazione straordinaria, è diversa dalla situazione normativa che riguarda altri vettori, come ad esempio quella di AirOne».
Cosa vale allora: la promessa di pagamento dei debiti del commissario Fantozzi o il documento dell’Enac, l’ente regolatore del sistema? Aeroporti di Puglia sarebbe orientata a dare più peso all’impegno del commissario dell’Alitalia. E non invece all’Enac il cui intervento si riferisce solo alla «portata applicativa» dell’articolo 802 (che permette al direttore dello scalo di bloccare l’aereo in caso di mancato pagamento dei diritti aeroportuali».
Su questa delicata vicenda l’Enac poi aggiunge che è stato chiesto un parere all’Avvocatura generale dello Stato». A noi risulta che quel parere è già stato depositato all’Enac lo scorso 14 ottobre. Nel quale si precisa che l'«802» può trovare «applicazione anche coattiva da parte di Enac sui richiesta del gestore aeroportuale in riferimento ai diritti dovuti solo per il singolo volo. E non invece in relazione a crediti pregressi».
Adp potrebbe dunque richiedere e ottenere il corrispettivo del servizio di una singola prestazione. Replicando la richiesta nel corso della giornata Adp potrebbe ottenere il pagamento dell’ammontare quotidiano pari a 20mila euro. Per quei 4 milioni di debiti, precedenti il 29 agosto la Puglia dovrà invece aspettare. Come dire oltre al danno dei voli cancellati sulla Puglia dalla nuova Cai, anche la beffa dei debiti non pagati.
Franco Giuliano
La Gazzetta del Mezzogiorno
17/10/2008
CIAO
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