Incidente mortale a Lodrino
Un centauro 20enne è deceduto dopo essersi scontrato con un furgone sulla pista dell'aeroporto
A nulla è valso l'intervento da parte dei soccorritori di Tre Valli Soccorsi e della Rega per salvare la vita di un motociclista, protagonista di un incidente avvenuto giovedì pomeriggio, attorno alle ore 16.15, sulla pista dell'aeroporto di Lodrino.
Il centauro, un 20enne svizzero domiciliato in Riviera, stava percorrendo la pista dell'aeroporto quando, per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire, si è scontrato con un furgone, guidato da un 39enne della regione, che usciva da un capannone. Quest'ultimo era impiegato presso la ditta di manutenzione aerea dell'aeroporto ed era entrato sulla pista per garantire la sicurezza aerea vista la presenza di velivoli militari.
Immediati i soccorsi da parte delle persone presenti e dei sanitari ma, come detto, non c'è stato più nulla da fare. Le condizioni del centauro sono subito apparse gravi ed i tentativi di rianimazione sono risultati vani. Il 20enne è deceduto sul posto.
Sul posto anche al Polizia Cantonale per i rilievi del caso con gli specialisti del Servizio Incidente del reparto del traffico.
Cosa ci faceva all'aeroporto?
Il centauro deceduto ieri a Lodrino non avrebbe potuto circolare sulla pista. Lo afferma il delegato cantonale per l'aviazione civile
Ha sollevato numerose domande il fatto che il motociclista 20enne morto ieri in seguito allo scontro frontale con un furgone circolasse sulla pista dell'aeroporto di Lodrino. E di fatto il centauro non doveva essere li, anche se l'accesso alla struttura non è ostacolato da barriere. È quanto si è potuto appurare finora, riferisce la RSI.
Davide Pedrioli, delegato cantonale per l'aviazione civile, spiega che solo "gli aeroporti dove ci sono voli di linea sono chiusi in modo ermetico. Negli altri ci sono segnali dissuasivi".
Ancora non si conoscono i motivi che hanno spinto il giovane ad accedere all'aerodromo. Spetterà all'inchiesta di polizia appurare le esatte dinamiche dell'incidente.
- Ticino News -
Un centauro 20enne è deceduto dopo essersi scontrato con un furgone sulla pista dell'aeroporto

A nulla è valso l'intervento da parte dei soccorritori di Tre Valli Soccorsi e della Rega per salvare la vita di un motociclista, protagonista di un incidente avvenuto giovedì pomeriggio, attorno alle ore 16.15, sulla pista dell'aeroporto di Lodrino.
Il centauro, un 20enne svizzero domiciliato in Riviera, stava percorrendo la pista dell'aeroporto quando, per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire, si è scontrato con un furgone, guidato da un 39enne della regione, che usciva da un capannone. Quest'ultimo era impiegato presso la ditta di manutenzione aerea dell'aeroporto ed era entrato sulla pista per garantire la sicurezza aerea vista la presenza di velivoli militari.
Immediati i soccorsi da parte delle persone presenti e dei sanitari ma, come detto, non c'è stato più nulla da fare. Le condizioni del centauro sono subito apparse gravi ed i tentativi di rianimazione sono risultati vani. Il 20enne è deceduto sul posto.
Sul posto anche al Polizia Cantonale per i rilievi del caso con gli specialisti del Servizio Incidente del reparto del traffico.
Cosa ci faceva all'aeroporto?
Il centauro deceduto ieri a Lodrino non avrebbe potuto circolare sulla pista. Lo afferma il delegato cantonale per l'aviazione civile
Ha sollevato numerose domande il fatto che il motociclista 20enne morto ieri in seguito allo scontro frontale con un furgone circolasse sulla pista dell'aeroporto di Lodrino. E di fatto il centauro non doveva essere li, anche se l'accesso alla struttura non è ostacolato da barriere. È quanto si è potuto appurare finora, riferisce la RSI.
Davide Pedrioli, delegato cantonale per l'aviazione civile, spiega che solo "gli aeroporti dove ci sono voli di linea sono chiusi in modo ermetico. Negli altri ci sono segnali dissuasivi".
Ancora non si conoscono i motivi che hanno spinto il giovane ad accedere all'aerodromo. Spetterà all'inchiesta di polizia appurare le esatte dinamiche dell'incidente.
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