A proposito di fatigue e just culture...

  • Autore Discussione Autore Discussione Fewwy
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In wizzair al momento stanno volando tutti al limite di tutti i valori permessi da easa, giornalieri, settimanali, bisettimali e mensili.
Legale? Certo. Safe? Dipende da molti fattori: la tolleranza alla fatica, non alla stanchezza, cosa diversa, è individuale e dipendente da fattori diversi della sfera privata.
E' come usare la propria macchina tirando ogni singola marcia fino al limitatore, tutti i giorni per anni. Il produttore lo permette, ma voglio vedere fino a quando dura il motore.
 
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Invece sarebbe altrettanto grave. Perchè se un po' alla volta dovesse passare il concetto che si possa chiamare fatigue con troppa leggerezza (o peggio...),
probabilmente un po' alla volta questo importantissimo strumento verrebbe depotenziato. E questo sarebbe pericoloso.
Per cui è necessario mantenere ad un livello più alto possibile il patto di fiducia tra le parti.

Piloti e AV non POSSONO volate se fatigue. Non stanchi, mi ripeto, fatigued. Per legge sarebbe illegale operare, non c'è discussione che tenga. Perchè stai tranquillo che se dovesse succedere qualcosa, anche solo piccola, per cui la fatica è stato un fattore, la compagnia se ne laverebbe le mani e accuserebbe il dipendente di aver operato fatigued illegalmente. Per cui tanto vale proteggersi, e nel dubbio rimanere a casa. Ripeto, per legge.

Che poi in alcune compagnie il premio di un fatigue sia un biglietto di sola andata a Dublino o Budapest è un altro discorso, ancora più grave ma che dubito interesserebbe molto qui.
 
Piloti e AV non POSSONO volate se fatigue. Non stanchi, mi ripeto, fatigued. Per legge sarebbe illegale operare, non c'è discussione che tenga. Perchè stai tranquillo che se dovesse succedere qualcosa, anche solo piccola, per cui la fatica è stato un fattore, la compagnia se ne laverebbe le mani e accuserebbe il dipendente di aver operato fatigued illegalmente. Per cui tanto vale proteggersi, e nel dubbio rimanere a casa. Ripeto, per legge.

Che poi in alcune compagnie il premio di un fatigue sia un biglietto di sola andata a Dublino o Budapest è un altro discorso, ancora più grave ma che dubito interesserebbe molto qui.

D'accordo su tutto e preoccupato per l'ultima frase.
 
Perdonate la domanda scema da un bacucco supremo: ma il numero di Assistenti di Volo non era relazionato al numero dei sedili? Insomma, dieci paia di natiche in più o in meno non dovrebbero contare, se ci sono 210 sedili servono 5 assistenti e basta, o almeno così mi era parso di capire (da altre discussioni).
Se non ricordo male, comunque ci deve essere un crew member per ogni uscita al suolo. Quindi nel caso bisognerebbe mettere anche la porta inoperativa, ed inibire la zona di competenza a quell'uscita.
 
Però a parte un limitatissimo numero di settimane di picco, non capisco perchè una compagnia non dovrebbe distribuire le ore in modo più omogeneo, visto che il totale mensile quello rimane.
 
Se non ricordo male, comunque ci deve essere un crew member per ogni uscita al suolo. Quindi nel caso bisognerebbe mettere anche la porta inoperativa, ed inibire la zona di competenza a quell'uscita.
Esatto, ma ci rientrano in questo caso, restano in 3, le uscite son coperte..
 
Se non ricordo male, comunque ci deve essere un crew member per ogni uscita al suolo. Quindi nel caso bisognerebbe mettere anche la porta inoperativa, ed inibire la zona di competenza a quell'uscita.
Dubito sia ancora un requisito... oramai i narrow-body di ultima generazione vanno per le 6 porte con uscita al suolo: ne servirebbero 6 sempre, invece dei 5 che troviamo a bordo.
 
Il numero minimo di av fuori base per circonstanze impreviste si può ridurre di 1 se viene rispettato il criterio di 1 av ogni 50 pax, o frazione ( anziché posti ) ma non meno di 1 av ogni COPPIA di uscite a livello pavimento
 
Dubito sia ancora un requisito... oramai i narrow-body di ultima generazione vanno per le 6 porte con uscita al suolo: ne servirebbero 6 sempre, invece dei 5 che troviamo a bordo.
Lo è ancora, per coppia di porte, ma io, nella fattispecie, facevo riferimento ai A320 di WizzAir..
 
Però a parte un limitatissimo numero di settimane di picco, non capisco perchè una compagnia non dovrebbe distribuire le ore in modo più omogeneo, visto che il totale mensile quello rimane.
Perché non è facile: magari la settimana più pesante quello che ha avuto un turno non troppo carica, è in ferie. Tu invece, che avevi già dato un pelino di più prima, per pura sfortuna, ti trovi a dover fronteggiare anche il picco, così accumuli fatica.
Mettiamo in chiara un concetto fondamentale una volta per tutte: quando EASA ha implementato le nuove FTL, le ha volutamente alzate (fdp più alti), ma ha chiaramente detto alle compagnie aeree che non era un regalo: in cambio ha preteso un FRMS ben implementato e ha delegato al singolo navigante di non esitare a chiamare fatigue se necessario. Soprattutto perché i limiti di ognuno sono diversi e non paragonabili. Il collega che abusa del “fatigue” fa un danno agli altri colleghi così come quello che sa di essere alla frutta e va a lavorare perché intimorito dalle conseguenze del reporting.
Ricordiamoci inoltre che si può tranquillamente finire il proprio turno e riportare che, secondo il navigante, tale turno era decisamente “troppo” in modo che FRMS inizi a monitorare tali tipi di avvicendamenti.
 
Un paio di anni fa il volo di ritorno da ACE-VCE subì un ritardo in qunto un assistente di volo nel viaggio di andata si sentì male, un otitte sembra. a seguito visita medica fu messo a riposo.
Imbarcarono solo famiglie con bambini, chi aveva certificazione medica, e chi come il sottoscritto, aveva la priority.
Il resto o riprotetto su voli successivi o con scalo in Spagna. Compagnia U2.
 
A proposito del famoso "incidente" del Captain EZY al bagno durante l'atterraggio a EDI; questo articolo evidenzia un dato che e' asai piu' dirimente dell'episodio in se': "...the first officer told the plane that they had been on duty for 13 hours..."