A MXP l'etichetta elettronica sul bagaglio


I-MIKE

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7 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
Il chip non è altro che il nuovo sistema di identificazione a radio frquenza RFID.

RFID è l'acronimo di Radio Frequency IDentification (traducibile con Identificazione a radio frequenza) e una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti, animali o persone. Il sistema si basa sul leggere a distanza informazioni contenute in un tag RFID usando dei lettori RFID. Un tag RFID e' generalmente costituito da un microchip che contiene dati (tra cui un numero univoco universale scritto nel silicio) e una antenna che permette di ricevere e di trasmettere radiofrequenza ad un transceiver RFID.

Tecnicamente con questo sistema non è più necessario leggere ogni singolo bagaglio ma un sistema radio riesce a leggere in automatico l'etichetta e, in questo caso, potrebbe consentire di sapere sempre dove si trova un bagaglio oltre che a smistarlo più rapidamente.

Se non erro è già utilizzato ad Hong Kong o comunque in fase di test
 
Quindi con questo sistema di dovrebbero ridurre di molti i bagagli disguidati o persi durante le connessioni?
 
Ecco la notizia..... lo usano già dal 2005 !!!!!


Hong Kong’s Airport to Tag Bags

This year, one of the world’s busiest airports is deploying 120 RFID readers and buying 1.5 million smart labels to track luggage.


June 11, 2004—Hong Kong International Airport is deploying the largest RFID network undertaken so far in Asia and has awarded the contract for RFID equipment for tagging and tracking baggage to Matrics.

John Shoemaker

The project, set to go live on Jan. 1, 2005, will use passive UHF (902 MHz to 928 MHz) RFID tags. Matrics will supply 120 of its AR 400 read/write readers, which will cost the airport $3.5 million. In addition, the airport has already placed an initial order for 1.5 million of Matrics’ EPC Class 0+ Read/Write Single Dipole smart labels. Over the next five years, the facility is expected to buy and use around 80 million of smart labels, which are 6 inches long and 3/4 inches wide and have a maximum read range of 25 feet.

Airport Authority Hong Kong, which operates the facility, believes RFID tracking will greatly improve customer satisfaction and security. It will also, according to Matrics, significantly cut the airport’s operating costs.

"What is key about Hong Kong International is that it is deploying this system to also save money," says John Shoemaker, senior vice president of corporate development at Matrics, which is based in Rockville, Md.

Hong Kong International Airport is one of the busiest airports in the world, and a major hub for passengers transferring from flights to and from China. Approximately 35 million passengers use the airport annually, and 40 percent of the luggage handled there comes from transfer flights. Passenger numbers are also expected to grow significantly as the number of flights to and from the Chinese mainland continues to grow.

RFID technology will be deployed across Hong Kong airport’s extensive baggage-handling facilities alongside the existing bar code system. All items of luggage (both those checked in at the airport and those transferred from incoming flights) will continue to be fitted with a bar-coded label bearing a 10-digit IATA (International Air Transport Association) number. However, as each item arrives at the luggage-handling conveyor, a machine will automatically stick a smart label to each piece of luggage, a bar code scanner will read the bag’s bar-coded label, and the label’s IATA number will be written to the bag’s RFID tag. Whenever a bag’s bar-coded label isn’t read properly, that bag will be diverted and the process of writing the IATA number to the RFID tag will be handled manually.

One key aspect of deploying RFID is to improve the accuracy of the existing bar code system. "The current bar code system is 85 to 95 percent accurate," Shoemaker says. To convince airport officials that the RFID system could beat that level, Matrics had to complete a real-life deployment and performance test of its system at the airport’s facilities. According to Matrics, its technology was chosen for deployment after achieving very close to 100 percent accuracy.

To identify luggage ready for loading onto planes, Matrics readers will be deployed on the luggage-holding system’s four huge luggage carousels. Readers will be deployed also at the lateral conveyors, which take luggage to loading piers where luggage is manually transferred to unit load devices (ULD)—large containers that are loaded onto the plane. An RFID reader will be clipped temporarily to each ULD to ensure that the correct luggage is loaded into the correct ULD, and then unclipped once loading is completed. The system will automatically create a manifest so that items of luggage can be traced to specific ULDs.

"At present, if a piece of baggage has to be removed, all the ULDs on the plane have to be removed and checked to find an individuals luggage," says Larry Blue, senior vice president of engineering at Matrics.
[RFID Journal]
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Quindi con questo sistema di dovrebbero ridurre di molti i bagagli disguidati o persi durante le connessioni?

Assolutamente si, in teoria con un banale palmare dotato di lettore RFID sei in grado di "vedere" le destinazioni di tutti i bagagli che hai nei dintorni.

Quindi per assurdo un semplice software potrebbe controllare il nastro destinato a JFK ed accorgesri se ci sono bagagli non destinati a JFK o destinati sempre a JFK ma su altro volo.

La teoria dice che questo tipo di errore si dovrebbe annullare. Col tempo gli Rfid dovranno prendere il posto dei Barcode, il problema attuale è solo di costi. Oggi un'etichetta RFID costa intorno ai 15 centesimi, mentre il barcode standard ha costi "ridicoli"
 
Citazione:Messaggio inserito da I-MIKE

Ecco la notizia..... lo usano già dal 2005 !!!!!

Penso che l'articolo si riferisse al fatto che MXP e Londra saranno i primi ad utlizzarlo a livello europeo.
Come sempre qui in Europa a livello di innovazione tecnologia siamo indietro diversi anni rispetto all'Asia...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-MIKE

Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Quindi con questo sistema di dovrebbero ridurre di molti i bagagli disguidati o persi durante le connessioni?

Assolutamente si, in teoria con un banale palmare dotato di lettore RFID sei in grado di "vedere" le destinazioni di tutti i bagagli che hai nei dintorni.

Quindi per assurdo un semplice software potrebbe controllare il nastro destinato a JFK ed accorgesri se ci sono bagagli non destinati a JFK o destinati sempre a JFK ma su altro volo.

La teoria dice che questo tipo di errore si dovrebbe annullare. Col tempo gli Rfid dovranno prendere il posto dei Barcode, il problema attuale è solo di costi. Oggi un'etichetta RFID costa intorno ai 15 centesimi, mentre il barcode standard ha costi "ridicoli"

Avete presente il nastrino che mettono ai bagagli nelle campagne di HHN, là salvo cambiamenti dell'ultimo trimestre non ci sono codici a barre.


Fanno tutto a mano ?
 
Citazione:Malpensa e Londra i primi a sperimentare l’etichetta elettronica sul bagaglio
Il chip, incorporato al momento del check-in, consentirà di avere una sorta di tracciatura della valigia

Sottolineo che, fin quando il sistema non sarà in uso in tutti i principali scali, Malpensa potrà tracciare solo i bagagli cecchinati a Londra e HK.
Niente vantaggi apprezzabili nel breve periodo quindi.
Apprezzabile tuttavia l'anticipo nell'introduzione di nuovi sistemi.
Ci sarà un lungo periodo di "gestione mista", con tutti i problemi relativi ad ogni sistema ibrido.
 
Quoto tutto quello che è stato detto infatti vi ho svolto la tesina per l'esame di maturità su questo argomento anche se più precisamente la mia riguardava tutto il mondo RFID. Un altro problema da sottolinare è quello della privacy che non è cosa da poco. Tra l'altro ancora non c'è uno standared di utilizzo ben definito e quindi è ancora una tecnologia in via di sviluppo ma secondo me ha delle potenzialità enormi: qualche esperto pensa che nel 2018 ci saranno un trilione di tags in giro per il mondo un numero veramente pazzesco...[:0][:0][:0]
 
Citazione:Messaggio inserito da Matte87

Un altro problema da sottolinare è quello della privacy che non è cosa da poco.
Quale potrebbe essere il problema?
Se chiunque volesse perdere il proprio tempo a seguire i miei spostamenti aeroportuali giorno per giono, si accomodi pure. Non vedo come -e da chi- potrei esserne danneggiato.

Citazione:Tra l'altro ancora non c'è uno standared di utilizzo ben definito e quindi è ancora una tecnologia in via di sviluppo
La tecnologia è ormai matura. Gli standard riguardano solo la parte soft senza influire sull'hard, quindi nessun problema reale di aggiornamento.
Chi arriva ultimo seguirà lo standard dei pionieri, che tra l'altro non sono proprio gli ultimi degli sprovveduti. Almeno voglio sperare.
Hai informazioni più dettagliate?
 
una RFID è un oggetto molto simile ai chip HID che avete nei vari badge aziendali o alla tessera dell'ATM leggibili a radiofrequenza, solo che gli HID sono leggibili da vicino le RFID anche a disstanza di parechhi metri.
Se guardate l'RFID dentro all'etichetta troverete due spire in rame che fanno da antenne riceventi e trasmittenti del segnale a radiofrequenza e un chip che serve a distorvere detto segnale tanto da renderlo univocamente identificabile.

sebbene le RFID oggi costino qualche centesimo si prevede che dopo la loro diffusione massiva i costi si riducano, tanto che potrebbe convenire un RFID piuttosto che stampare il codice a barre (che anche lui costa)
La differenza enorme dovrebbe venire, comunque in un ottica di ottimizzazione dei processi.
 
Il chip consentirà di seguire l'iter di ciascun bagaglio
Bagagli persi, Sea: in arrivo il microchip
Bencini: Malpensa tra i migliori scali d'Europa. Soddisfatti l'88% dei passeggeri. I sindacati: in luglio raddoppiate le valigie perse


Bagagli con il microchip per arginare l’emergenza estate. Ed evitare che anche il prossimo anno, puntuali come l’assalto delle zanzare e il caro spiaggia, durante i mesi di vacanza gli aeroporti milanesi (come per altro quelli di Roma, e di molte città in Europa e nel mondo) facciano notizia per le valigie perse o arrivate in ritardo a destinazione. Il presidente della Sea, l’ingegner Giuseppe Bencini, annuncia che «dal prossimo anno insieme a Londra avvieremo, primi al mondo, una sperimentazione che riguarda l’utilizzo della tecnologia Rfid. Il microchip ci consentirà di seguire l’iter di ciascun bagaglio».

Una soluzione, certo, «a meno che capitino incidenti che sono indipendenti dalla organizzazione di Sea: se gli aerei che fanno coincidenza a Malpensa atterrano in ritardo, si riduce il tempo minimo di transito necessario per smistare il bagaglio ed è difficile imbarcare la stessa valigia sul volo successivo. Così, se si rompe o si stropiccia l’etichetta di lettura del codice identificativo, la responsabilità non è certo nostra». Bencini, quindi, è «più che soddisfatto dei risultati», confortato dai dati dell’Aea (l’Agenzia delle compagnie aeree europee) dai quali risulta che, nel periodo gennaio-luglio 2006, va molto peggio a Londra, Francoforte e Parigi. Nei rispettivi aeroporti, infatti, i bagagli «disguidati» (quelli che non viaggiano con il passeggero), sono 44,9, 41 e 40,4 su mille passeggeri contro i 35,1 dell’hub di Malpensa.

Dario Balotta, segretario della Cisl Trasporti, attacca: «Lo scorso luglio il numero di bagagli non recapitati ai passeggeri di Malpensa è raddoppiato rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il Comune deve intervenire, anche perché gli altri scali europei sono andati decisamente meglio». E mentre gli uffici legali della Sea sono al lavoro per rispondere a Balotta con le carte bollate («Si inventa settimanalmente blocchi allo smistamento bagagli»), Bencini si riferisce ai dati del periodo gennaio-luglio: «Aea ci premia anche con i dati sulla puntualità dei voli, dove si dimostra che andiamo meglio di Amsterdam, Londra, Parigi, Madrid, Francoforte, Monaco, Copenaghen». Bencini ha pronti altri numeri per rispondere alle polemiche estive: «Sui tempi di riconsegna, a Malpensa il primo bagaglio arriva nell’88 per cento dei casi entro 20 minuti e nel 95,4 per cento entro 25 minuti. E, dal 2004, i tempi medi di attesa si sono ridotti del 40 per cento». C’è perfino l’indagine di Swg, secondo la quale «l’88 per cento dei passeggeri degli aeroporti milanesi è soddisfatto o molto soddisfatto del nostro servizio».

E i tagli al personale denunciati dal sindacato? «I dati ci dimostrano che l’organico è quello giusto. Prima della nascita di Sea Handling — insiste Bencini — siamo stati la maglia nera nei servizi. Oggi non è più così: i tagli sono poi stati compensati dal ricorso a contrattisti stagionali o variabili, necessari in una società che varia le sue esigenze in base ai mesi, ai giorni, alle ore della giornata». Infine, un commento: «In prospettiva - conclude il presidente Sea —, con la già avviata liberalizzazione del servizio, si potrebbero ridurre le nostre quote di mercato, ma non abbiamo in programma nuovi tagli. Certo, il sindacato non brilla per capacità di aiutare un cambiamento che non dipende dalle nostre volontà, ma da nuove regole».


di Elisabetta Soglio (Corriere della Sera)