40 anni fa l'incidente sulle Ande...


Ricordo di aver letto il libro (si intitola "Tabù") appena uscito e di aver visto il film (che come sempre non riesce a trasmettere lo stesso pathos del libro).
Bella iniziativa per commemorare gli amici morti in un tragico incidente.
Ancora oggi mi chiedo se per cercare soccorso non sarebbe stato più facile e più logico scendere a valle seguendo lo scorrere dell'acqua. Ok, lo so, erano su un ghiacciaio, ma vale lo stesso discorso, l'acqua scende sempre a valle, se c'è una conca si forma un lago. Pensavano di essere già in Cile, per cui scelsero la strada più difficile che ritenevano essere la più corta, verso ovest, anziché la più facile, verso est. Però - a mio parere - soprattutto in considerazione della totale mancanza di attrezzatura d'alta quota, meglio camminare più a lungo.
 
Ricordo di aver letto il libro (si intitola "Tabù") appena uscito e di aver visto il film (che come sempre non riesce a trasmettere lo stesso pathos del libro).
Bella iniziativa per commemorare gli amici morti in un tragico incidente.
Ancora oggi mi chiedo se per cercare soccorso non sarebbe stato più facile e più logico scendere a valle seguendo lo scorrere dell'acqua. Ok, lo so, erano su un ghiacciaio, ma vale lo stesso discorso, l'acqua scende sempre a valle, se c'è una conca si forma un lago. Pensavano di essere già in Cile, per cui scelsero la strada più difficile che ritenevano essere la più corta, verso ovest, anziché la più facile, verso est. Però - a mio parere - soprattutto in considerazione della totale mancanza di attrezzatura d'alta quota, meglio camminare più a lungo.

Da Wikipedia:

"[...] Il Fairchild si era fermato alla quota, successivamente verificata, di 3657 metri; tuttavia l'altimetro, sfasato dall'incidente, segnava invece un'altitudine di 2133 metri. Ciò fu determinante nello svolgimento degli avvenimenti successivi, insieme alle informazioni date dal pilota Lagurara prima di morire a causa delle ferite riportate nello schianto: le sue ultime parole, ripetute più volte, furono infatti: «abbiamo superato Curicò». Quindi, basandosi su queste due informazioni (posizione e quota), errate, ma convergenti, i sopravvissuti credettero di trovarsi oltre la cresta della Cordigliera, nella zona pedemontana già in Cile. Si trovavano invece a est dello spartiacque andino, ancora in Argentina, e per la precisione nel territorio municipale di Malargüe (Dipartimento di Malargüe, Provincia di Mendoza). Di qui la speranza dei sopravvissuti di portare a termine con successo una spedizione verso ovest alla ricerca di aiuti."

Esperienza terrificante.
Dio abbia pietà di quelle povere anime che non ce l'hanno fatta.