32X AZ densificati e safety


nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
Seduto in questo momento in un 319 AZ densificato, mi stavo guardando in giro tra gli altri pax e mi sembra che si ponga un problema di sicurezza per tutti quelli di statura superiore ai 170cm.
Oltre alla scomodità complessiva, che livella AZ al livello più basso della categoria (Vueling), ritengo sia impossibile in caso di emergenza sssunere la posizione “brace”. Il massimo del piegamento che la densificazione consente, anzi, favorisce di assumere una posizione che secondo me in caso di impatto violento provoca la spezzatura del collo.
Mi chiedevo, quindi, se esistano delle verifiche e delle sperimentazioni che devono essere fatte quando al genio del commerciale viene in mente di aggiungere tre posti.

Safety a parte, ad ogni modo, la densificazione AZ è veramente uno scandalo di scomodità.
 
Ignoro come funzioni in AZ, ma ti posso garantire che tutti i cambiamenti in cabina - anche quando si cambia un sedile con un altro modello, senza modificare nulla dal punto di vista della configurazione - devono essere approvati dall'Ente per l'aviazione civile responsabile, in base a norme EASA.

Se qualcuno ricorda il mio primissimo TR, era il 'delivery flight' di G-RAES dopo la sua riconfigurazione con IFE Thales e sedili Recaro. La configurazione era la stessa di prima, cambiavano solo i sedili; malgrado cio', tutto ha dovuto essere approvato dalla CAA, si sono dovuti fare dei 'shakedown flight', e per un mese/mese e mezzo l'aereo ha volato, commercialmente, ma in regime di prova. Una volta certificato in toto sono potute partire le configurazioni degli altri aerei. Indubbiamente AZ ha fatto qualcosa di simile.

Parlando di 'brace', credo che praticamente ogni compagnia ne abbia una diversa. Da noi si mette la testa tra le ginocchia e mani una sull'altra; su TK (vado a memoria) ci si appoggia al sedile davanti... e cosi' via.
 
Per quanto riguarda la brace position, esistono posizioni specifiche per il passeggero alto, il quale non potendosi piegare con la testa bassa si appoggia allo schienale davanti con le mani incrociate su cui pone la testa. Come se avesse mal di testa e si appoggiasse a un muro. :)
Questo almeno nelle due compagnie dove ho lavorato, ma sono sicuro che anche per AZ siano previste differenti posizioni

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Confermo, esistono varie posizioni "brace". Tra l'altro ci sono certe pance che anche con un pitch di un metro non riuscirebbero ad aggrapparsi alle proprie caviglie.... eheheh
 
Per quanto riguarda la brace position, esistono posizioni specifiche per il passeggero alto, il quale non potendosi piegare con la testa bassa si appoggia allo schienale davanti con le mani incrociate su cui pone la testa. Come se avesse mal di testa e si appoggiasse a un muro. :)
Questo almeno nelle due compagnie dove ho lavorato, ma sono sicuro che anche per AZ siano previste differenti posizioni

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Questa posizione secondo me può provocare la spezzatura del collo, in caso di impatto violento.
 
Negli USA hanno provato ad iniziare una discussione seria sulla relazione tra densificazione (ed altro: aumento numero passeggeri e loro dimensione/peso, aumento bagagli a mano, ecc.) e procedure di sicurezza (che credo vengano simulate con dipendenti delle compagnie aeree, dunque in condizioni migliori della realtà). Un riassunto di alcuni argumenti è disponibile qui: https://eu.usatoday.com/story/trave...irplane-emergency-evacuation-tests/462067002/

Ovviamente l'industria si è opposta al dialogo.
 
Negli USA hanno provato ad iniziare una discussione seria sulla relazione tra densificazione (ed altro: aumento numero passeggeri e loro dimensione/peso, aumento bagagli a mano, ecc.) e procedure di sicurezza (che credo vengano simulate con dipendenti delle compagnie aeree, dunque in condizioni migliori della realtà). Un riassunto di alcuni argumenti è disponibile qui: https://eu.usatoday.com/story/trave...irplane-emergency-evacuation-tests/462067002/

Ovviamente l'industria si è opposta al dialogo.
Molto interessante, grazie.
 
Più che altro, ci sono prove documentate che una eccessiva densificazione abbia portato al ferimento o morte di passeggeri in caso di incidente? Perché mi pare che negli anni il mondo dell'aviazione abbia fatto passi da gigante in termini di safety. Gli incidenti finiti "bene" dimostrano che gli aerei vengono evacuati se c'è la possibilità strutturale di farlo.
 
Il rispetto tra forumisti e verso chi è un professionista dell'aria impone di non chiedersi se la "prova documentata" sia qualcosa di irreversibile.

Il discorso è appunto in merito alle simulazioni: si sostiene che i cambiamenti nelle cabine sono stati tanti e tali che il momento è venuto di ripensare quanto realistiche siano queste simulazioni. Che male c'è?

Ciò detto, e per sdrammatizzare, solidarietà a Nicolap recluso nel 319 AZ densificato!
 
Il rispetto tra forumisti e verso chi è un professionista dell'aria impone di non chiedersi se la "prova documentata" sia qualcosa di irreversibile.

Il discorso è appunto in merito alle simulazioni: si sostiene che i cambiamenti nelle cabine sono stati tanti e tali che il momento è venuto di ripensare quanto realistiche siano queste simulazioni. Che male c'è?

Ciò detto, e per sdrammatizzare, solidarietà a Nicolap recluso nel 319 AZ densificato!

Ad esempio il fatto che si spieghi ad un passeggero come e quando aprire un finestrino d'emergenza è stato di certo un passo in avanti. O, banalmente, ricordare che esistono delle porte anche dietro al proprio sedile per evitare che chi è seduto alla fila 24 cerchi di andare alle porte 1. O magari chiedere di non usare gli auricolari in decollo e atterraggio per sentire un annuncio di emergenza.
Io per primo le simulazioni le ho viste e le faccio. Ci sono mille variabili in caso di incidente e non si può prevedere tutto.
 
Negli USA hanno provato ad iniziare una discussione seria sulla relazione tra densificazione (ed altro: aumento numero passeggeri e loro dimensione/peso, aumento bagagli a mano, ecc.) e procedure di sicurezza (che credo vengano simulate con dipendenti delle compagnie aeree, dunque in condizioni migliori della realtà). Un riassunto di alcuni argumenti è disponibile qui: https://eu.usatoday.com/story/trave...irplane-emergency-evacuation-tests/462067002/

Ovviamente l'industria si è opposta al dialogo.

Ora non so se sia successo davvero o sia uno dei soliti racconti leggendari di questo meraviglioso mondo, ma due anni fa un comandante Aer Lingus mi disse - con intento critico verso la famosa evacuazione da certificazione in 90 secondi dove tutti trotterellano ordinatamente verso la più vicina uscita di sicurezza - che qualcuno, per rendere le cose un pochino più realistiche, riempì un 737 (soltanto a metà!) con ragazzi in giovane età, promettendo 100€ ai primi 30 che fossero riusciti ad uscire da lì.

Ovviamente si assistette a scene molto interessanti e, probabilmente, simili a quelle di una vera evacuazione.
 
La cosa è vera, almeno relativamente alle indagini successive ad un incidente con incendio ad un 737 inglese. Venne eseguita la prova proprio per il motivo che ricordi tu, la verifica di quel che fa fare alle persone l’istinto di sopravvivenza.
C’è da aggiungere, peró, che anche le prove per la certificazione non sono una passeggiata: vengono bloccate la metà delle porte, vengono ostruiti con cuscini e ostacoli vari i corridoi proprio per verificare i tempi di abbandono in modo più realistico. In rete si dovrebbe trovare facilmente il filmato relativo al test che venne eseguito per l’A380, che illustra bene come avviene la prova.
 
Questa posizione secondo me può provocare la spezzatura del collo, in caso di impatto violento.

Un cilindro di metallo che plana a 300 km/h supera di gran lunga la soglia di sopravvivenza del corpo umano (i crash test sono fatti a 56km/h e sono già al limite della soglia di sopravvivenza).
Posizione o meno, in un incidente aereo ci sono forze in gioco che sono critiche, qualsivoglia la posizione assunta.
 
Un cilindro di metallo che plana a 300 km/h supera di gran lunga la soglia di sopravvivenza del corpo umano (i crash test sono fatti a 56km/h e sono già al limite della soglia di sopravvivenza).
Posizione o meno, in un incidente aereo ci sono forze in gioco che sono critiche, qualsivoglia la posizione assunta.

Credo che la posizione "brace" non l'abbiano inventata per sopravvivere ad un disastro aereo, quanto piuttosto per brusche decelerazioni in caso di atterraggio di emergenza.
 
Ciò detto, e per sdrammatizzare, solidarietà a Nicolap recluso nel 319 AZ densificato!
'tacci loro, serve l'osteopata quando scendi.

Ad ogni modo, tornando seri, io ho ridotto i voli medio/corto raggio con AZ dopo la densificazione. Se non volo in J, o se non trovo le emergenze, vado direttamente ad altro vettore. Oggi scelta obbligata, purtroppo.

Ora non so se sia successo davvero o sia uno dei soliti racconti leggendari di questo meraviglioso mondo, ma due anni fa un comandante Aer Lingus mi disse - con intento critico verso la famosa evacuazione da certificazione in 90 secondi dove tutti trotterellano ordinatamente verso la più vicina uscita di sicurezza - che qualcuno, per rendere le cose un pochino più realistiche, riempì un 737 (soltanto a metà!) con ragazzi in giovane età, promettendo 100€ ai primi 30 che fossero riusciti ad uscire da lì.

Ovviamente si assistette a scene molto interessanti e, probabilmente, simili a quelle di una vera evacuazione.

Ottimo esempio. Tutte le simulazioni sono purtroppo molto poco efficaci a rendere l'idea di cosa voglia dire un'emergenza. Tempo fa assistetti ad una esercitazione di una forza armata europea che ci mostrava orgogliosa in quanto poco tempo esfiltravano 200 civili da un centro abitato. Tutti in fila, sereni, ordinati, pure educati.