ROMA (14 aprile) - L'eruzione del vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull nel sud dell'Islanda ha provocato l'evacuazione di 800 persone e la chiusura parziale dello spazio aereo norvegese a causa della mancanza di visibilità provocata dalle nubi di ceneri. La zona era stata dichiarata «no fly zone» con cancellazione dei voli diretti in Norvegia e Russia. Il vulcano si trova a circa 150 chilometri a sud-est della capitale Reykjavik.
Chiuso in parte spazio aereo Norvegia. «Abbiamo chiuso lo spazio aereo tra Bodoe e Tromsoe e pensiamo di estenderla a sud fino a Trondheim, ma quest'ultima decisione non è stata ancora presa. Finora non ci sono stati problemi, ma è meglio essere sicuri che non avere rimpianti» ha dichiarato un portavoce dell'autorità aeroportuale norvegese Avinor, Sindre Aanonsen.
Lo scioglimento dei ghiacci ha prodotto inondazioni in tutta la zona e lo straripamento dei fiumi. La Route 1, una delle principali arterie islandesi, viene messa in sicurezza in particolare per salvare il ponte Markarfljots, poco a sud dal vulcano. La strada è stata «spaccata» in tre punti per consentire il passaggio delle acque.
La lava fuoriesce da una bocca lunga 2 chilometri, producendo cenere e fumo. Le spettacolari eruzioni sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull - circa 150 chilometri a sud-est della capitale Reykjavik - sono riprese nella notte tra il 20 e il 21 marzo scorso, per la prima volta da 200 anni: il vulcano Fimmvrduhals aveva terminato la sua attività solo ieri.
IlMessaggero
Chiuso in parte spazio aereo Norvegia. «Abbiamo chiuso lo spazio aereo tra Bodoe e Tromsoe e pensiamo di estenderla a sud fino a Trondheim, ma quest'ultima decisione non è stata ancora presa. Finora non ci sono stati problemi, ma è meglio essere sicuri che non avere rimpianti» ha dichiarato un portavoce dell'autorità aeroportuale norvegese Avinor, Sindre Aanonsen.
Lo scioglimento dei ghiacci ha prodotto inondazioni in tutta la zona e lo straripamento dei fiumi. La Route 1, una delle principali arterie islandesi, viene messa in sicurezza in particolare per salvare il ponte Markarfljots, poco a sud dal vulcano. La strada è stata «spaccata» in tre punti per consentire il passaggio delle acque.
La lava fuoriesce da una bocca lunga 2 chilometri, producendo cenere e fumo. Le spettacolari eruzioni sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull - circa 150 chilometri a sud-est della capitale Reykjavik - sono riprese nella notte tra il 20 e il 21 marzo scorso, per la prima volta da 200 anni: il vulcano Fimmvrduhals aveva terminato la sua attività solo ieri.
IlMessaggero