Thread Alitalia dal 13 ottobre


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mi pare una notizia (conferma) molto positiva, un paio di giorni fa avevo scritto che per MXP-MIA era questione di tempo, e mi pare che l'aggiunta all'operativo Delta ci stia tutta..

AZ e Skyteam stanno facendo, veramente, quello che LHI ha solo annunciato..

anche alla luce dei dati postati quanto a presenza di AZ a VCE, delle novità e dei miglioramenti su TRN, dei miglioramenti che ci saranno su Catania e Napoli, mi pare che AZ - hub di riferimento a parte e relative migliorie - stia riconquistando il mercato italiano in multibase come era previsto nel piano AF e come mi sembra logico..

Questi conti andrebbero fatti con dei numeri più ampi,che non siano solo riferiti a VCE.I miglioramenti su TRN,CTA e NAP non significano nulla se non vengono legati a dei risultati.
Su TRN c'è un equivoco.Precedentemente base AP,ha sempre funzionato discretamente.Riguardo gli internazionali penso sia qualcosa legato ai finanziamenti.Quando aprirono la BCN,CDG (prevista pure la Ist)non si è mai riusciti a riempire gli aerei e la business viaggiava perennemente vuota.La BCN era scandalosa.20 pax a tratta e i prezzi erano stracciati.
Questo in tempi pre-crisi.Quindi non la vedo molto bene in termini di "riuscita"del volo e passeggeri trasportati.Aspettando le contro-mosse dei concorrenti.
 
mi pare che AZ - hub di riferimento a parte e relative migliorie - stia riconquistando il mercato italiano in multibase come era previsto nel piano AF e come mi sembra logico..

Non lo dico con tono polemico, ma a me sembra che la strategia multibase non sia poi così tanto logica. Torno a ripetere che, alle condizioni attuali (vedi flotta e network), la mossa più intelligente sarebbe stata a mio parere quella di concentrare tutto in un unico hub.
 
Quante sveglie alle 4 e 30 del mattino per fare la prima CDG,salire a bordo imbarcare e chiedermi:"Perchè buttano via i soldi?"."Perchè farmi alzare alle 4 per portare me e altri 5 o 6 cretini(quando presente l'allievo) à Paris?"
 
La mia impressione è che, finalmente, dalla prossima stagione cominceremo a vedere i primi passi della cura "francese" per il male oscuro dell'aviazione commerciale che si chiama deregulation.
I naviganti AP che verranno impiegati da MXP dall'estate 2010 servono a creare i presupposti affinchè gli altri operatori di medio raggio ora presenti non trovino più conveniente rimanerci.
Lo stesso dicasi per Torino, Napoli, Venezia e Catania.

Ni, nel senso che sia AZ ed anche LH si stanno rendendo conto che ormai si devono commercializzare voli a basso costo perchè ove sono presenti lowcost anche il mercato business ha imparato ad utilizzarle, mentre la quantità di gente che vola dai 300€ in su si sta drammaticamente riducendo.
a MXP dopo la fine della presenza massiccia di AZ le altre compagnie hanno cominciato a competere (complice la crisi) anche sulla variabile prezzi.
Ho grossi timori che abbiano intenzione di ristrutturare AP per venderla con un mercato di riferimento (MXP) ed una struttura costi bassa: una cosa del genere varrebbe oro!

Per quel che riguarda il personale con LHI la stessa LH sta cercando di abbassare i costi, infatti in DLH sono saltati su tutte le furie e barricate.
 
Non lo dico con tono polemico, ma a me sembra che la strategia multibase non sia poi così tanto logica. Torno a ripetere che, alle condizioni attuali (vedi flotta e network), la mossa più intelligente sarebbe stata a mio parere quella di concentrare tutto in un unico hub.

Prendendo nota che la flotta di AZ non è paragonabile con le altre big europee, la strategia multibase è fatta anche da altre major: AF ha collegamenti p2p sul nazionale e internazionale senza passare dagli hub (Parigi o Lione); LH lo stesso, ha collegamenti p2p da più basi.
Ricordo che è anche la strategia su cui si basa il progetto 787; è anche la strategia delle low cost.
In sintesi: pure io critico all'inizio su questa strategia mi sono ricreduto; si può discutere se convienne ad AZ avendo una flotta ridotta, o se un Berlino lo mettono prima a Torino e non a Roma o Milano (a Torino riceve contributi), ma come strategia è quella che soddisfa il cliente che non deve fare troppi cambi
 
Con tutte queste dichiarazioni contradditorie secondo me non c'è una strategia.Opterei per il recupero dei 70 milioni persi per strada attraverso i contributi.
 
Prendendo nota che la flotta di AZ non è paragonabile con le altre big europee, la strategia multibase è fatta anche da altre major: AF ha collegamenti p2p sul nazionale e internazionale senza passare dagli hub (Parigi o Lione); LH lo stesso, ha collegamenti p2p da più basi.

Vero, ma le big hanno una rete di collegamenti completa dai loro hub di riferimento e le altre basi dette tali sono soltanto secondarie. Tanto per fare l' esempio di LYS, non ricordo il numero esatto di collegamenti internazionali targati AF ma non credo che l' offerta sia poi così vasta.

come strategia è quella che soddisfa il cliente che non deve fare troppi cambi

Questo è opinabile: personalmente non sò fino a che punto si soddisfi il cliente con un TRN-TXL con quelle misere frequenze (passi AMS in ottica feed).
 
Vero, ma le big hanno una rete di collegamenti completa dai loro hub di riferimento e le altre basi dette tali sono soltanto secondarie.



Questo è opinabile: personalmente non sò fino a che punto si soddisfi il cliente con un TRN-TXL con quelle misere frequenze (passi AMS in ottica feed).

Prima risposta è quello che ho scritto io; critico non il modello ma come è attuata la strategia, come mai si mette un TRN-TXL e non prima un MXP-TXL o un FCO-TXL.
Seconda risposta hai ragione, ma riguarda sempre come si attua la strategia non il modello
 
QUESTO COLANINNO È DAVVERO UN FURBONE O ALMENO UNO SMEMORATO
Dopo aver menato botte da orbi sull'Alitalia e sui disservizi tra Roma e Torino, il quotidiano "La Stampa" dedica oggi un forum con Roberto Colaninno e Rocco Sabelli.
Le dichiarazioni dei due top manager di Cai allargano il cuore degli azionisti (tra i quali viene confermata la presenza di Emma Marcegaglia) e prospettano un bilancio meno disastroso di quanto si pensava.
Sabelli conferma che nel primo trimestre la perdita è stata di 210 milioni ma nel terzo si potrà arrivare al pareggio. E questo è motivo di soddisfazione per l'azionista Air France che secondo Colaninno "si è dimostrato intelligente e non ha cercato condizioni di maggior favore rispetto agli altri soci".

L'imprenditore di Mantova nega poi che la cordata dei patrioti italiani abbia intenzione di vendere tutto ai francesi anche se con prudenza dice "il mercato di domani sarà diverso e io non so immaginare come", poi aggiunge una frase che fa veramente sorridere: "per me vendere è parente del piangere...", e al giornalista che gli ricorda d'aver venduto Telecom replica dicendo che "altri hanno voluto vendere e io non ho potuto fare altrimenti".

Questo Colaninno è davvero un furbone o almeno uno smemorato perché non ricorda che nel 2001 quando vendette Telecom a Pirelli e a Benetton si portò a casa una plusvalenza di 1,5 miliardi di euro. Quei soldi finirono nelle casse di Bell, la società veicolo lussemburghese di Colaninno e Gnutti che poi è stata indagata per evasione fiscale e multata per 1,9 miliardi (la sanzione del Fisco si è poi ridotta a soli 156 milioni).
Resta comunque il fatto che Alitalia sta compiendo una massiccia operazione mediatica per ribaltare l'immagine dell'inefficienza.
Nel recupero dell'efficienza va segnalata peraltro la nomina al vertice di Assoclearance (l'ente che determina e gestisce gli slot) di Nadio Di Rienzo, un laureato in matematica, molto stimato negli ambienti internazionali dell'aeronautica, che d'ora in avanti avrà il compito di gestire gli slot per rendere più fluido il volo italiano.
A battersi per la nomina di questo manager, che nel 2006 è diventato direttore generale di Enav, è stato Guido Pugliesi, il manager che poche settimane fa il governo ha riconfermato alla presidenza della stessa Enav.

Non riesco a decifrare chi ha scritto questo articolo.Comunque tratto da Dagospia.com
 
Uno dei pochi investimenti andati male nella carriera di Buffett è quello in US Airways - ricorda Moratti -. Una delle sue battute preferite è :il miglior modo di diventare un milionario è iniziare da miliardario e poi comprare una compagnia aerea».
 
Non lo dico con tono polemico, ma a me sembra che la strategia multibase non sia poi così tanto logica. Torno a ripetere che, alle condizioni attuali (vedi flotta e network), la mossa più intelligente sarebbe stata a mio parere quella di concentrare tutto in un unico hub.
il tuo è un legittimo ragionamento, non ci vedo nulla di polemico, ma concentrare tutto sull'hub romano sarebbe (stato) sbagliato quanto al corto raggio dalle altre basi minori, e quanto al medio raggio da MXP, ptp Skyteam a parte

AZ deve dominare a sufficienza e fidelizzare di conseguenza il mercato domestico per riuscire a riprendere n concreto e con i piedi per terra la sua vocazione di ampliamento (come le compagnie di riferimento in Francia o Germania o altro), e gli alleati non consentono scostamenti da programmi realistici perché sanno il loro mestiere e semplicemente lo ricordano ad AZ, solo su queste premesse ci si può mettere sulla scia di KLM all'interno dell'alleanza, cosa che è nell'ovvio interesse degli alleati rispetto al mercato europeo ed extraeuropeo
 
A me piace questa dichiarazione:

S.: «E pensiamo ad accordi con compagnie mediorientali come Etihad, Emirates eccetera per portare i passeggeri verso i loro hub in direzione del Far East».

lo sto dicendo da secoli
 
Alitalia, per evitare il fallimento di Atitech sarà firmato un nuovo accordo

Il polo di manutenzione pesante degli aerei sarà rilevato dall'imprenditore Lettieri, la nuova Alitalia e Finmeccanica

ROMA (13 ottobre) - Questa sera a palazzo Chigi sarà firmato l' accordo per evitare il fallimento di Atitech, il polo di manutenzione pesante degli aerei della vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria. A rilevare l'Atitech sarebbe un consorzio guidato da Meridie, dell'imprenditore napoletano Gianni Lettieri, al 75%, la nuova Alitalia al 15% e Finmeccanica al 10%. L'intesa è giudicata nel complesso positivamente da Filt-Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti e Sdl, ma Filt ed Sdl chiedono ulteriori garanzie per i lavoratori.

Cosa prevede l'accordo. Questa mattina è stata preparata una bozza d'intesa a palazzo Chigi, ma bisognerà aspettare le 20 di stasera per la firma decisiva. La bozza d' accordo prevede che dei 653 lavoratori del polo di Napoli Capodichino, 360 saranno assunti allo sturt up, cioè all'avvio dell'attività della nuova società acquirente, la Newco Manutenzioni Aeronautiche (Meridie al 75%, la Nuova Alitalia al 15% e Finmeccanica al 10%) e a regime, nel 2014, saranno 500 i lavoratori impiegati. Quindi, 140 circa andranno in cassa integrazione dal gennaio 2011 mentre altri 60 lavoratori saranno assorbiti da Finmeccanica e 70 andranno in prepensionamento nell'arco dei sette anni degli ammortizzatori sociali.

A tutti gli assunti verrebbe applicato il contratto dei lavoratori di terra della Nuova Alitalia nella parte economica. Entro sette giorni, prevede ancora la bozza, le parti si impegnano a promuovere la nuova organizzazione del lavoro a livello aziendale, condizione essenziale per la cessione delle azioni. Per i circa 150 lavoratori dell'indotto, che resterebbero fuori dall'accordo, Sdl e Filt-Cgil chiedono garanzie. Gli acquirenti inoltre si impegnano a conservare le proprie partecipazioni in Atitech per almeno cinque anni.

Un' unica offerta vincolante: quella dell'investment company di Napoli Meridie presieduta da Gianni Lettieri (che è anche presidente degli industriali di Napoli), dedicata alle imprese del centro-sud Italia. Meridie ha confermato il proprio interesse per il settore aeronautico finalizzando, nei giorni scorsi, il contratto per 2,5 milioni di euro per l'acquisizione del 25% di Livingston, compagnia aerea privata di voli di linea e charter.

ilmessaggero.it
 
Non capisco invece perchè non aprano la Hong Kong.Io l'ho fatta con Swiss via Zurigo e mi è seccato parecchio.Quasi quasi scrivo una mail a Sabelli.

Quoto!
E io non capisco invece perchè non aprano la Rio de Janeiro GIG. L'ho fatta sempre con TAP e IBERIA via LIS /MAD e mi è seccato parecchio.
Scriviamo assieme una mail a Sabelli?? :D
 
You made my day!
Fatti un giro tra le aziende di Milano e dintorni o solo chiedi alle loro agenzie con chi volano ed avrai amare sorprese.

Quella su VCE era una battuta, ma il 10% di pax, considerando il monopolio o quasi sul nazionale è davvero una tristezza; se poi provi a pensare dove vanno i vanno i pax tra transitano dagli hub europei e dove quelli che transitano a FCO (SUF, REG, PMO, BDS ...) ti rendi conto che state raccattando le briciole (e sugli yield meglio stendere un velo pietoso). Poi ti ricordo che MUC e FRA sono hub della stessa compagnia, quindi siete davvero dietro LH+EN. Complimenti :D

A chi strombazzava sui LF (anche a MXP di AZ) ricordo che AZ non ha ancora superato (mese su mese) i LF dell'anno scorso e questo dopo un taglio di ASK di oltre il 10% ed una perdita netta di 300.000 passeggeri dall'inzio dell'anno.

Vedi ancora il bicchiere mezzo pieno ? Ricodati però che è un bicchiere proprio piccolo piccolo.
 
A me piace questa dichiarazione:

S.: «E pensiamo ad accordi con compagnie mediorientali come Etihad, Emirates eccetera per portare i passeggeri verso i loro hub in direzione del Far East».

lo sto dicendo da secoli
Ma è una fesseria: come AZ non apriresti mai più un volo per l'Asia.

AF non lascerà mai fare ad AZ un simile accordo.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.