Da Brescia Oggi del 07/09/2009
Il parterre delle grandi occasioni ha affollato dopo pranzo, prima che lo schianto del Cap 10 provocasse la sospensione del Brixia Air Show, l'area ospiti allestita al D'Annunzio.
TRA I PRIMI A FARE CAPOLINO in mezzo alle autorità il presidente della Provincia Daniele Molgora, che si è soffermato per qualche minuto a chiarire la sua posizione sul futuro dell'aeroporto: «Non avevo dubbi - ha detto Molgora - che questa manifestazione avesse un ottimo seguito di pubblico. Certo, un conto è la passione per il volo. Un altro la capacità di far funzionare l'aeroporto». Ad ogni modo, centomila visitatori sono - per Molgora - «la dimostrazione che Montichiari c'è». Riferendosi alla polemica tra bresciani e veronesi, Molgora crede però che questo sia il tempo di «sbloccare alcune situazioni: non si può impuntarsi guardando al proprio orticello». Da tempo ormai il sottosegretario, che ha un passato anche come membro del Cda della D'Annunzio, «sente dire le stesse cose» e ritiene sia arrivato il momento di sbloccare la situazione.
Come? C'è chi parla di un piano pronto, nel cassetto, che vedrebbe il D'Annunzio lavorare in sinergia con la Sea e con gli aeroporti milanesi. «Milano? I progetti sono tanti - risponde Molgora -. Ma bisogna guardare ai quattrini. Se avessimo le nostre risorse, come Provincia, potremmo decidere. Così non è. A questo punto però è auspicabile che il territorio trovi un accordo» dal momento che - ribadisce - entro metà ottobre la D'Annunzio potrebbe non avere più il becco di un quattrino.
I tempi sono maturi soprattutto adesso - spiega l'assessore alle Attività Produttive Giorgio Bontempi - che «la gente sente l'aeroporto proprio come suo».
«IN QUESTI MESI - incalza il presidente della D'Annunzio, Vigilio Bettinsoli - non si è mai smesso di tessere. Sono certo che tutti insieme troveremo la soluzione». Per il numero uno dell'aeroporto «è un dato di fatto che lo scalo per essere tenuto aperto ha costi incomprimibili e l'unico modo di rimediare a questa crisi è aumentare i ricavi che derivano dal cargo e dai passeggeri». Esorta, Bettinsoli, a mettere in campo strategie che possono sembrare vecchie: «Bisogna riprendere la valigia in mano e cercare clienti - spiega -. Questa struttura ha bisogno di maggiore cura. I passi avanti sul fronte della Brebemi e dell'Alta Capacità stanno ridestando attenzioni nei confronti del nostro scalo». E mentre le indiscrezioni dicono di un prossimo, definitivo abbandono di ItaliaTour Airlines che ha già tolto il volo Brescia - Roma per sostituirlo con il Brescia - Crotone, il presidente dell'aeroporto annuncia: «Siamo in fase di trattativa con una importante, blasonata compagnia. Pensiamo entro fine mese di poter dare notizie molto importanti».
Il parterre delle grandi occasioni ha affollato dopo pranzo, prima che lo schianto del Cap 10 provocasse la sospensione del Brixia Air Show, l'area ospiti allestita al D'Annunzio.
TRA I PRIMI A FARE CAPOLINO in mezzo alle autorità il presidente della Provincia Daniele Molgora, che si è soffermato per qualche minuto a chiarire la sua posizione sul futuro dell'aeroporto: «Non avevo dubbi - ha detto Molgora - che questa manifestazione avesse un ottimo seguito di pubblico. Certo, un conto è la passione per il volo. Un altro la capacità di far funzionare l'aeroporto». Ad ogni modo, centomila visitatori sono - per Molgora - «la dimostrazione che Montichiari c'è». Riferendosi alla polemica tra bresciani e veronesi, Molgora crede però che questo sia il tempo di «sbloccare alcune situazioni: non si può impuntarsi guardando al proprio orticello». Da tempo ormai il sottosegretario, che ha un passato anche come membro del Cda della D'Annunzio, «sente dire le stesse cose» e ritiene sia arrivato il momento di sbloccare la situazione.
Come? C'è chi parla di un piano pronto, nel cassetto, che vedrebbe il D'Annunzio lavorare in sinergia con la Sea e con gli aeroporti milanesi. «Milano? I progetti sono tanti - risponde Molgora -. Ma bisogna guardare ai quattrini. Se avessimo le nostre risorse, come Provincia, potremmo decidere. Così non è. A questo punto però è auspicabile che il territorio trovi un accordo» dal momento che - ribadisce - entro metà ottobre la D'Annunzio potrebbe non avere più il becco di un quattrino.
I tempi sono maturi soprattutto adesso - spiega l'assessore alle Attività Produttive Giorgio Bontempi - che «la gente sente l'aeroporto proprio come suo».
«IN QUESTI MESI - incalza il presidente della D'Annunzio, Vigilio Bettinsoli - non si è mai smesso di tessere. Sono certo che tutti insieme troveremo la soluzione». Per il numero uno dell'aeroporto «è un dato di fatto che lo scalo per essere tenuto aperto ha costi incomprimibili e l'unico modo di rimediare a questa crisi è aumentare i ricavi che derivano dal cargo e dai passeggeri». Esorta, Bettinsoli, a mettere in campo strategie che possono sembrare vecchie: «Bisogna riprendere la valigia in mano e cercare clienti - spiega -. Questa struttura ha bisogno di maggiore cura. I passi avanti sul fronte della Brebemi e dell'Alta Capacità stanno ridestando attenzioni nei confronti del nostro scalo». E mentre le indiscrezioni dicono di un prossimo, definitivo abbandono di ItaliaTour Airlines che ha già tolto il volo Brescia - Roma per sostituirlo con il Brescia - Crotone, il presidente dell'aeroporto annuncia: «Siamo in fase di trattativa con una importante, blasonata compagnia. Pensiamo entro fine mese di poter dare notizie molto importanti».
