tu ragioni così e va anche bene ma non pretendere che tutti possano ragionare come te,perchè te NON SEI NESSUNO per giudicare le prerogative,le necessità e le aspettative della vita privata di ogni singola persona.La residenza fino a prova contraria la sceglie il singolo non la comunità o l'azienda,il posto dove vivere e dove tenere la propria famiglia non è obbligatorio sia strettamente correlato col propro lavoro.Ricorda,si lavora per vivere,non si vive per lavorare.
Ricorda un'altra volta,se lo fai tu a me non frega una mazza e non è detto che lo possa fare anche io.Ma che ragionamento è? se me butto dal ponte d'Ariccia io,lo possono fa tutti.Abbastanza opinabile e sconcertante (a flower)
Meno male che non volo con te, sapessi ci fossi tu ai comandi, scenderei subito.
Se arrivi cotto al lavoro, non sono cavoli tuoi bensì di tutti quelli che ti porti appresso, aggiungi pure tutti quelli che sorvoli. La comunità ha tutto il diritto di vedere in te un pericolo e l'azienda, dovrebbe prendere provvedimenti, non vuoi spostarti per non rovinare la tua famigliola? Cambia lavoro.