USA: compagnia aereo caduto a Buffalo multata per eccesso lavoro


tu ragioni così e va anche bene ma non pretendere che tutti possano ragionare come te,perchè te NON SEI NESSUNO per giudicare le prerogative,le necessità e le aspettative della vita privata di ogni singola persona.La residenza fino a prova contraria la sceglie il singolo non la comunità o l'azienda,il posto dove vivere e dove tenere la propria famiglia non è obbligatorio sia strettamente correlato col propro lavoro.Ricorda,si lavora per vivere,non si vive per lavorare.
Ricorda un'altra volta,se lo fai tu a me non frega una mazza e non è detto che lo possa fare anche io.Ma che ragionamento è? se me butto dal ponte d'Ariccia io,lo possono fa tutti.Abbastanza opinabile e sconcertante (a flower)


Meno male che non volo con te, sapessi ci fossi tu ai comandi, scenderei subito.

Se arrivi cotto al lavoro, non sono cavoli tuoi bensì di tutti quelli che ti porti appresso, aggiungi pure tutti quelli che sorvoli. La comunità ha tutto il diritto di vedere in te un pericolo e l'azienda, dovrebbe prendere provvedimenti, non vuoi spostarti per non rovinare la tua famigliola? Cambia lavoro.
 
Spetta alla responsabilità del singolo.Si può essere stanchi anche abitando dietro l'aeroporto.
Anche una sana vita privata concorre ad un buon stato psicofisico.
Parlare di "famigliola"mi sembra un tantino cinico.
Speriamo gli affetti valgano ancora qualcosa e siano più importanti del lavoro.
Comunque il crm è una cosa un pò più complessa.Nell'errore umano concorrono tante cose.Ad esempio nella vicenda Spanair tra le altre cose i piloti parlavano di sindacati e da quello che mi è stato detto anche del peggioramento delle condizioni di lavoro.Che facciamo aboliamo sindacati e azienda?
 
Spetta alla responsabilità del singolo.

Allora eliminiamo anche il divieto di consumare alcolici prima e durante un volo. Tanto spetta alla responsibilità dei singoli. Eliminiamo il divieto di consumare stupefacenti prima e durante il volo. Tanto spetta alla responsabilità dei singoli.

Qua le cose sono due: o la stanchezza è un problema, oppure non lo è:
- se è un problema, bisogna mettere un limite al pendolarismo così come lo si mette al numero di ore di servizio/volate consecutive.
- se non è un problema, allora togliamo qualsiasi norma che limiti le ore di volo dei piloti. Via il limite di 900 ore annue, via i riposi, ecc. Poi però voi piloti non lamentatevi se siete stanchi (e noi passeggeri non lamentiamoci se gli aerei cominciano a cadere come mosche).

Io propendo nettamente per la prima soluzione.
 
L'uso di sostanze stupefacenti non è consentito dalle leggi a prescindere dalla professione che uno svolge.
Per fortuna funziona così:senso di responsabilità.
L'ottanta per cento circa degli incidenti è dato da fattore umano.Al momento, che io ricordi,nessun incidente è stato causato da uno stress psicofisico da pendolarismo.
Il più grave incidente della storia accadde (tra i vari fattori) anche perchè il Comandante del volo KLM aveva fretta di rientrare in Olanda perchè (se non ricordo male) aveva degli impegni.E' più probabile che i fattori più rilevanti siano da considerarsi nello stress di far partire il volo,di fare più in fretta,disattenzione,scarsa conoscenza delle procedure e altre cose che non rientrano propriamente in queste categorie.Quando accade un incidente sono tante le cose che lo creano.Immagina un puntino(L'accident) e tante barriere.Per arrivarci devi sfondarle tutte.E non è facile.
Io invece sono decisamente a favore di una riduzione notevole delle ore mensili lavorate.Su scala europea e mondiale.Per evitare differenze.Con duplici effetti:più posti di lavoro,più serenità e meno stanchezza.
Spremere,spremere,spremere è sicuramente deleterio.
Ho conosciuto poche persone che(malgrado la passione per il proprio lavoro)preferiscano passare del tempo a lavoro piuttosto che in famiglia o con gli amici.
 
Meno male che non volo con te, sapessi ci fossi tu ai comandi, scenderei subito.

Se arrivi cotto al lavoro, non sono cavoli tuoi bensì di tutti quelli che ti porti appresso, aggiungi pure tutti quelli che sorvoli. La comunità ha tutto il diritto di vedere in te un pericolo e l'azienda, dovrebbe prendere provvedimenti, non vuoi spostarti per non rovinare la tua famigliola? Cambia lavoro.

tutto giusto 100%....anche sul fatto che scendi
 
Se il pendolarismo di un pilota comporta affaticamento e questo pregiudica la sicurezza dei voli, allora la comunità ha tutto il diritto - anzi: il dovere - di intervenire. Dove vivere lo sceglierà anche il lavoratore, ma la sicurezza non è un optional a discrezione e arbitrio del pilota.

Si lavora per vivere... esatto. Dunque, se le scelte personali sono incompatibili con quelle di carriera anche i piloti - come in tutti i mestieri - dovranno fare delle rinunce o, meglio delle scelte. Conosco decine di persone che si sono trasferite per avere un lavoro (al quale altrimenti avrebbero dovuto rinunciare) sacrificando la vita privata. E ne conosco altrettante che hanno rinunciato a un avanzamento di carriera per non compromettere la propria vita privata. Tutto non si può avere.

Il sistema del trasporto aereo americano è davvero viziato dall'abuso che le linee aeree fanno dei servizi regional e delle retribuzioni di chi opera questi voli. Il sistema deve essere ristrutturato per disincentivare questo modello di risparmio adottato dalle linee aeree che - invece di puntare alla produttività (penso a tutti i voli AA sulla trafficatissima LGA-BOS operati da regional jet che hanno il solo effetto di congestionare l'aeroporto) - puntano al basso costo del lavoro. Spero che le cose cambino, e alla svelta: credo che il traffico aereo in USA sia tale che presto, inevitabilmente, si arriverà a un'inversione di questa tendenza all'abuso dei vettori regional.

scusa ma chi ti ha parlato di "abusare nell'utilizzo di regional airlines " . magari e' il mercato che e' cosi' e la domanda sopporta l'utilizzo di aerei piu' piccoli ??
 
Una persona che con il suo lavoro deve garantire la sicurezza dei pax ha il dovere di non essere stanco e la cosa non può essere demandata al suo buon senso.

Nessuno è obbligato a sacrificare la famiglia, nessuno però obbliga le persone a fare un certo lavoro!
 
Obblighi....

Una persona che con il suo lavoro deve garantire la sicurezza dei pax ha il dovere di non essere stanco e la cosa non può essere demandata al suo buon senso.

Nessuno è obbligato a sacrificare la famiglia, nessuno però obbliga le persone a fare un certo lavoro!

Quindi io potrei abitare a cinque minuti dall'aeroporto , fare le sei di mattina tutte le notti , poi presentarmi al lavoro .Che differenza c'e' con chi ci arriva dopo quattro ore di macchina?
Hai ragione quando dici che la sicurezza non puo' essere demandata al buon senso , anche perche' chi si e' seduto al tavolo ed ha prodotto le nuove Time Limitation , di buon senso non ne aveva alcuno.
Prima di giudicare bisognerebbe entrare nel meccanismo , traslocare 20 volte in dieci anni ,far cambiare ai propri figli tre scuole diverse , voi lo fareste ?
Una volta si, magari due anche,poi si sceglie cosa e' piu' importante se il lavoro o la famiglia.
Quasi tutti quelli che conosco hanno scelto la seconda , ecco perche' viaggiano.

Old Crow
 
scusa ma chi ti ha parlato di "abusare nell'utilizzo di regional airlines " . magari e' il mercato che e' cosi' e la domanda sopporta l'utilizzo di aerei piu' piccoli ??

Certo: New York-Boston, 15 giugno prossimo venturo. Voli operati:

3 con Dash 8
16 con ERJ-135-145
7 con ERJ 190
2 con CRJ
3 con A320
16 con A319
19 con MD80
1 con 737

I ritardi medi di questi voli sono spaventosi - alcuni hanno una puntualità media del 30% (possibile che 7 volte su 10 un volo schedulato arrivi in ritardo?). Potrei replicare lo stesso discorso fra New York e Washington, e anche fra Washington e Boston. C'è una quantità di regional impressionante per rotte trafficatissime. Davvero è il mercato che ha deciso questo? Non sarà, invece, un sistema mal strutturato dove si lascia che sia il caos a fare da principio regolatore, salvo poi lamentarsi dell'aumento esponenziale del numero di runway incursion e near miss? Possibile che su una delle rotte più trafficate del pianeta l'aereo più grande utilizzato sia un 320? Possibile che siano utilizzati più aerei regionali che 320?
 
Prima di giudicare bisognerebbe entrare nel meccanismo , traslocare 20 volte in dieci anni ,far cambiare ai propri figli tre scuole diverse , voi lo fareste ?
Una volta si, magari due anche,poi si sceglie cosa e' piu' importante se il lavoro o la famiglia.
Quasi tutti quelli che conosco hanno scelto la seconda , ecco perche' viaggiano.
Old Crow

Conosco molte persone che l'hanno fatto e lo ripetono ogni 2-3 anni. Lavorano in finanza, in pubblicità e marketing, oppure sono ingegneri. Altri sono ufficiali dei carabinieri. E' questione di priorità. Se si decide di dare la priorità alla famiglia, allora bisogna sacrificare la vita professionale. Se si decide di dare priorità alla vita professionale bisogna sacrificare la famiglia. Pretendere di avere tutto è un distacco dalla realtà.
 
Quindi io potrei abitare a cinque minuti dall'aeroporto , fare le sei di mattina tutte le notti , poi presentarmi al lavoro .Che differenza c'e' con chi ci arriva dopo quattro ore di macchina?
Hai ragione quando dici che la sicurezza non puo' essere demandata al buon senso , anche perche' chi si e' seduto al tavolo ed ha prodotto le nuove Time Limitation , di buon senso non ne aveva alcuno.
Prima di giudicare bisognerebbe entrare nel meccanismo , traslocare 20 volte in dieci anni ,far cambiare ai propri figli tre scuole diverse , voi lo fareste ?
Una volta si, magari due anche,poi si sceglie cosa e' piu' importante se il lavoro o la famiglia.
Quasi tutti quelli che conosco hanno scelto la seconda , ecco perche' viaggiano.
Old Crow
quindi fammi capire: se vuoi vivere con la famiglia a roma e lavorare da malpensa, o viceversa, voli solo 30 ore mese (magari garantite 90 in busta paga)?
il resto tutto rest?
da quando inizia la presentazione? da quando esci da casa?
e il servizio finisce quando arrivi a casa?
 
L'ottanta per cento circa degli incidenti è dato da fattore umano.Al momento, che io ricordi,nessun incidente è stato causato da uno stress psicofisico da pendolarismo.
Il più grave incidente della storia accadde (tra i vari fattori) anche perchè il Comandante del volo KLM aveva fretta di rientrare in Olanda perchè (se non ricordo male) aveva degli impegni.E' più probabile che i fattori più rilevanti siano da considerarsi nello stress di far partire il volo,di fare più in fretta,disattenzione,scarsa conoscenza delle procedure e altre cose che non rientrano propriamente in queste categorie.Quando accade un incidente sono tante le cose che lo creano.

Allora mi confermi che i piloti potrebbero volare tranquillamente 1500 ore all'anno, tanto la stanchezza non è un problema che ha mai causato incidenti? MOL sarà contento. :)
 
Lavoro e famiglia o vita privata possono convivere.
Senza necessariamente sacrificare l'uno o l'altro.
Soprattutto se il pendolarismo è un falso problema.
 
Allora mi confermi che i piloti potrebbero volare tranquillamente 1500 ore all'anno, tanto la stanchezza non è un problema che ha mai causato incidenti? MOL sarà contento. :)

Se trai questa conclusione da ciò che ho scritto beh...Ho detto che un carico di lavoro eccessivo invece può essere considerato un problema quindi no io sono per una netta riduzione delle ore lavorate.Ripeto che il pendolarismo non è mai apparso tra i fattori che portano all'incidente.
Quindi proibirlo sarebbe in un certo senso una inutile limitazione della libertà senza alcun fondamento.
 
Se si smette di far pagare in base al MTOW e si inizia a far pagare per slot occupato si risolve ogni problema.
E' solo bad regulation. A parte che è inqualificabile che non ci sia un treno AV fra Washington e Boston.

Quoto, anche se non credo un treno AV tra Washington e Boston risolverebbe molti problemi: la distanza e comunque borderline, sono piú di 700 km, e per il livello dei treni nordamericani sono troppi, considerando anche che il traffico non-time sensitive ha a disposizione prezzi del carburante che sono la metá di quelli europei.
 
Quindi io potrei abitare a cinque minuti dall'aeroporto , fare le sei di mattina tutte le notti , poi presentarmi al lavoro .Che differenza c'e' con chi ci arriva dopo quattro ore di macchina?
Hai ragione quando dici che la sicurezza non puo' essere demandata al buon senso , anche perche' chi si e' seduto al tavolo ed ha prodotto le nuove Time Limitation , di buon senso non ne aveva alcuno.
Prima di giudicare bisognerebbe entrare nel meccanismo , traslocare 20 volte in dieci anni ,far cambiare ai propri figli tre scuole diverse , voi lo fareste ?
Una volta si, magari due anche,poi si sceglie cosa e' piu' importante se il lavoro o la famiglia.
Quasi tutti quelli che conosco hanno scelto la seconda , ecco perche' viaggiano.

Old Crow

Diciamo che se abiti a 1000km da dove lavori e devi fare commuting costante, la probabilitá che tu arrivi al lavoro stanco é decisamente piú alta di quanto non sia se tu abitassi vicino all'aeroporto base. Questo é indiscutibile.

Capisco "il meccanismo", traslocare 20 volte etc... ma se vuoi lavorare in aviazione lo sai in partenza che fa parte del gioco. Chi vuole il lavoro sicuro, dietro a casa, dalle 9 alle 5, credo debba considerare fare un lavoro diverso dal pilota.
Sarebbe come se io pretendessi di fare l'attore abitando sull'Aspromonte (con tutto il rispetto per l'Aspromonte): se voglio fare l'attore, devo andare dove si girano i film, ci sono i teatri e posso andare ai casting.
Quello che volevo dire nel mio post originare era che il personale viaggiante delle linee aeree, avendo maggiori agevolazioni negli spostamenti, consideri come "un diritto divino" quello di poter vivere dove vuole e fare commuting con la base, quando per qualunque altro lavoro l'ipotesi non sarebbe nemmeno contemplabile.
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