Rimosso divieto lavoro notturno personale navigante


Alitalia: Sdl, accolto esposto su mancate tutele a lavoratori


ROMA (MF-DJ)--Il Ministero del Lavoro ha accolto ieri l'esposto che il sindacato Sdl aveva inviato alle istituzioni e alla Procura di Roma, denunciando il rifiuto da parte della nuova Alitalia di concedere l'esonero al lavoro notturno ai genitori di minori e a chi assiste un portatore di handicap. Lo ricorda lo stesso sindacato in una nota, spiegando che "tale pronuncia ha confermato l'applicabilita' totale di tale disciplina ai sensi della normativa di legge vigente".

"Questa pronuncia -prosegue il sindacato- non fa che confermare la giusta recriminazione di molti lavoratori per il non rispetto da parte di Alitalia dei diritti previsti dalla legge, rafforzando altresi' i percorsi legali gia' studiati a sostegno di tale vicenda".

Il sindacato Sdl si augura quindi "che Cai dia immediato seguito al parere del Ministero, sperando che l'attuale dirigenza della nuova Alitalia non si consideri su un gradino piu' alto delle leggi di questo Paese. Dopo le inutili e dannose prove di forza dell'azienda, e' ora che si pensi alla vera ricostruzione che si realizza solo attraverso il rispetto dei diritti delle persone, orientandosi verso le tutele e i rapporti sociali, e puntando a creare un clima sereno e sostenibile in azienda: quello cioe' che non e' ancora avvenuto". com/rov



(END) Dow Jones Newswires

January 29, 2009 08:52 ET (13:52 GMT)
 
http://lavoro.diariodelweb.it/Articolo/?d=20090227&id=57056

Lavoro notturno, Petillo (Ugl): Giusta rivendicazione lavoratrici Alitalia
«L’esonero dal lavoro notturno delle donne in gravidanza e con figli piccoli è garantito dalla legge»

«Le lavoratrici Alitalia rivendicano legittimamente un diritto garantito, l’esonero dal lavoro notturno delle donne in gravidanza e con figli piccoli è garantito dalla legge».

Lo dichiara Ornella Petillo, responsabile del Dipartimento Ugl diritti e opportunità per tutti secondo la quale «l’orientamento del governo sui rilievi mossi dalla Ue, stando alle risposte ad interrogazioni parlamentari, fanno temere un passo indietro della normativa che rischia di penalizzare le lavoratrici. La Commissione Europea ritiene che il divieto del lavoro notturno alle lavoratrici che aspettano un figlio o hanno bambini piccoli rappresenta una discriminazione ai danni delle donne sul piano salariale. In realtà, sono ben altre le discriminazioni cui le donne sono sottoposte, basti pensare agli ostacoli che in generale riscontrano nell’accesso e nella permanenza sui luoghi di lavoro, all’inadeguatezza di un sistema di welfare che non aiuta la famiglia e si ripercuote negativamente sulle opportunità professionali delle donne».

«Non è abrogando l’obbligatorietà del lavoro notturno che si dà una risposta alle esigenze delle donne. Tra le tante indicazioni che provengono dall’Europa sembra prevalere il più delle volte una sensibilità più orientata a quelle che, a conti fatti, non migliorano le condizioni lavorative delle donne: la maternità, nello specifico, - conclude - dovrebbe essere valorizzata attraverso, ad esempio, un bonus previdenziale come l’Ugl suggerisce da tempo, e facendola gravare sulla fiscalità generale, sollecitazione arrivata proprio dall’Europa ma che a quanto pare non riscontra altrettanta solerzia nel nostro Paese»
 
http://www.leggonline.it/articolo.php?id=15738

Un centinaio tra hostess e steward della Alitalia-Cai hanno manifestato davanti a Montecitorio, per chiedere «l'applicazione della legge 151/2000 che prevede l'esonero dal volo notturno per chi ha figli inferiori ai 3 anni o famigliari portatori di handicap. Nel giro di poco tempo - hanno spiegato - ci siamo visti tolti i nostri diritti». «Vogliamo sapere - continuano gli assistenti di volo - come può cambiare una legge dal giorno alla notte senza che siano avvenute modifiche nella legislazione. Durante il periodo di Alitalia i dipendenti erano inclusi a beneficiare di questa legge ma dal 13 gennaio, improvvisamente, ci siamo visti esclusi da questo diritto». «Non accetto di essere discriminato, sono stanco e dopo questi ultimi sviluppi mi vergogno di essere italiano - ha detto un operatore Cai raccontando di avere una madre anziana e handicappata di cui è l'unico responsabile - all'amministratore delegato auguro nonostante tutto un buon lavoro, ma le aziende non si salvano così, si metta una mano sulla coscienza».
 
Una cosa non capisco: ma i dipendenti AZ "aventi diritto" erano esonerati dal lavoro di notte nonostante svolgessero mansioni che richiedono turni (e.g. personale navigante, assistenti di terra con turni, etc...) o venivano trasferiti ad altre mansioni che prevedevano orari d'ufficio?
Perché nel secondo caso capisco, ma nel primo caso secondo me la cosa semplicemente non esiste. Non posso pretendere di fare un "mestiere" che richiede intrinsecamente i turni (e quindi anche le notti) ma di lavorare solo dalle 9 alle 5 perché hanno i caxxi loro a casa. Sarebbe come se io volessi gestire un ristorante ma pretendere di lavorare solo dalle 9 alle 5.
 
Il livello di civiltà e progresso di un paese si vede anche da queste cose. In Islanda per esempio è prevista oltre alla maternità la paternità per sei mesi dopo la nascita del figlio, con lo stipendio all'80%, ma in Italia siamo levantini e certe garanzie per i lavoratori fanno ribrezzo
 
Il livello di civiltà e progresso di un paese si vede anche da queste cose. In Islanda per esempio è prevista oltre alla maternità la paternità per sei mesi dopo la nascita del figlio, con lo stipendio all'80%, ma in Italia siamo levantini e certe garanzie per i lavoratori fanno ribrezzo


in Italia c'è il congedo parentale... e mi pare che diano fino al 30% dello stipendio...
 
Il livello di civiltà e progresso di un paese si vede anche da queste cose. In Islanda per esempio è prevista oltre alla maternità la paternità per sei mesi dopo la nascita del figlio, con lo stipendio all'80%, ma in Italia siamo levantini e certe garanzie per i lavoratori fanno ribrezzo

Sono d'accordo, a patto che il discorso sia esteso all'intero sistema previdenziale: in Islanda l'età pensionabile è di 67 anni sia per gli uomini che per le donne. In Italia un'età pensionabile del genere fa ribrezzo. Estendiamo la vita lavorativa media mandando in pensione a 67 anni, e vedrai che anche in Italia potremo permetterci un sacco di diritti e congedi in più.
 
dico solo che ho sentito cose da far veramente incaxxare un qualsiasi lavoratore...

c'è un sacco di gente che si fa il mazzo lavorando di notte con figli minori di 3 anni... e anche gente che sta peggio... che si organizzassero...

Bella botta di tolleranza la tua......classico dell'italiano medio

Se è per questo ci sono miliardi di persone che vivono con meno di 1 dollaro al giorno....comincia ad organizzarti!!!
 
Sono d'accordo, a patto che il discorso sia esteso all'intero sistema previdenziale: in Islanda l'età pensionabile è di 67 anni sia per gli uomini che per le donne. In Italia un'età pensionabile del genere fa ribrezzo. Estendiamo la vita lavorativa media mandando in pensione a 67 anni, e vedrai che anche in Italia potremo permetterci un sacco di diritti e congedi in più.

Facciamo il contrario.....diamo congedi ed esenzioni degne di un paese civile e vedrai che si potrà lavorare tranquillamente, anche in fabbrica, fino a 67 anni!
 
Bella botta di tolleranza la tua......classico dell'italiano medio

Se è per questo ci sono miliardi di persone che vivono con meno di 1 dollaro al giorno....comincia ad organizzarti!!!
Guarda che non è mica solo ed esclusivamente il personale navigante a lavorare lontano da casa...Non mi risulta che un impiegata che ha un bambino piccolo possa fare a meno di andare a fare tre/quattro giorni di lavoro fuori sede...Semplicemente ci va e si organizza...
 
Guarda che non è mica solo ed esclusivamente il personale navigante a lavorare lontano da casa...Non mi risulta che un impiegata che ha un bambino piccolo possa fare a meno di andare a fare tre/quattro giorni di lavoro fuori sede...Semplicemente ci va e si organizza...

Infatti.. ma forse l'italiano medio è quello che vuole il lavoro sotto casa, ben pagato, con mille agevolazioni e possibilmente che piaccia e dove nessuno rompa le palle...

e poverini... sia mai che debbano lavorare di notte...
 
Bravo..

dico solo che ho sentito cose da far veramente incaxxare un qualsiasi lavoratore...

c'è un sacco di gente che si fa il mazzo lavorando di notte con figli minori di 3 anni... e anche gente che sta peggio... che si organizzassero...

Ci sono anche i miliardari che non fanno un caxxxo tutto il giorno.
Che paragone sarebbe ?
Se ci sono leggi che tutelano la maternita' (dicasi leggi) vanno rispettate .
Non sono concessioni aziendali .
E' un segno di civilta' lavorativa , che poi uno ne voglia usufruire o meno e' un altro discorso.
Poi dimmi una cosa , le aziende che mobbizzano i dipendenti o vietano loro diritti sanciti dalla legge , come stanno ad utili ?
Mi vuoi far credere che una volta che le madri in CAI torneranno a volare di notte i bilanci dell'azienda torneranno in utile ?
 
Ci sono anche i miliardari che non fanno un caxxxo tutto il giorno.
Che paragone sarebbe ?
Se ci sono leggi che tutelano la maternita' (dicasi leggi) vanno rispettate .
Non sono concessioni aziendali .
E' un segno di civilta' lavorativa , che poi uno ne voglia usufruire o meno e' un altro discorso.
Poi dimmi una cosa , le aziende che mobbizzano i dipendenti o vietano loro diritti sanciti dalla legge , come stanno ad utili ?
Mi vuoi far credere che una volta che le madri in CAI torneranno a volare di notte i bilanci dell'azienda torneranno in utile ?

Old Crow, sono concorde con te che non si risolve nulla negando i DIRITTI fondamentali e che questi vanno rispettati.

Forse mi sono espresso male, il mio disappunto sta nel fatto che ci sono migliaia di persone nelle stesse condizioni.
Un assistente di volo fa questo lavoro conoscendo i "rischi" e le limitazioni che ha nella vita privata.

La mia paura è che una volta che avranno assicurato questo diritto nel contratto, ci si attacchi ad altre cose (piu futili) e si ricominci tutto da capo.
 
Guarda che non è mica solo ed esclusivamente il personale navigante a lavorare lontano da casa...Non mi risulta che un impiegata che ha un bambino piccolo possa fare a meno di andare a fare tre/quattro giorni di lavoro fuori sede...Semplicemente ci va e si organizza...

Ma conoscete le leggi??? il t.u. sulla maternità??? Punto! E' una legge di civiltà, e pazienza se qualcuno si ingrugna perchè non ne può usufruire.....
 
Infatti.. ma forse l'italiano medio è quello che vuole il lavoro sotto casa, ben pagato, con mille agevolazioni e possibilmente che piaccia e dove nessuno rompa le palle...

e poverini... sia mai che debbano lavorare di notte...

Si può benissimo lavorare di notte....prima di avere figli o dopo che hanno compiuto 3 anni. Semplice da capire!
 
La mia paura è che una volta che avranno assicurato questo diritto nel contratto, ci si attacchi ad altre cose (piu futili) e si ricominci tutto da capo.



Il diritto è insito nella legge non nel contratto. E deve valere per l'assistente di volo, come per la cassiera del supermercato, per la postina e per l'autista di tram.

E' una legge degna di un paese civile che tutela la maternità.
 
che poi a volerla dire tutta...

Quale assistente di volo appena sa di essere in dolce attesa non va alla Cassa Marittima e apre la maternita a rischio?? quale medico non la da???

Altro paio di maniche sono quelli che hanno genitori o parenti malati...li purtroppo lo stato è scandaloso...