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omartr
Fai finta di non capire?
Allora mi spiego meglio.Dopo l'abbandono AirFrance salta fuori una cordata di imprenditori messa su da un uomo di fiducia del presidente del consiglio eletto.In seguito lo stesso presidente del consiglio ritiene che questa operazione debba concludersi ad ogni costo pena il fallimento.E' un 'operazione di mercato comunemente intesa?
Parte una pressione mediatica senza precedenti recenti supinione pubblica,sindacati,lavoratori.A tutti i costi bisogna chiudere.
E così sarà. Come convincere un imprenditore a rimanere nella cordata vista la conflittualità dell'azienda,la crisi economica e un mercato(trasporto aereo) che non da tanti margini di guadagno?Ti pago io una cambiale,ti offro qualcos'altro:vedi expo,appalti,sovvenzioni per banche in affanno ecc...
Ma che non hai mai visto un politico in azione da vicino?Forse lo stato è Silvio Berluusconi?E il ministero del tesoro una SPA?
Riguardo a Colaninno citavo il cattivo gusto di farsi fotografare col nostro ministro alle attività produttive all'apertura di uno stabilimento in Vietnam mentre da noi Piaggio e Alitalia licenziano o si apprestano a farlo.Un pò come la gaffe su Biagi.Ma non trovo ci sia un nesso tra il Vietnam e l'operazione Alitalia visto che immagino sia un investimento previsto con largo anticipo.
Ovviamente in un paese dove la manodopera costa poco e le persone non godono di diritti.Che brava gente!
da ilgiornale.it
Alitalia, Fantozzi festeggia: «Non è stata una svendita»
di Gian Maria De Francesco
Roma Il passaggio delle attività di volo di Alitalia a Cai è stato definitivamente formalizzato. [...]
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Certo che, andando un po' OT, sarebbe interessante sapere cosa diavolo ci sia andato a fare di istituzionalmente attinente alla sua funzione mr scajola in Vietnam, all'inaugurazione di uno Stabilimento Piaggio.
A me è difficile da capire...
da ilgiornale.it
Alitalia, Fantozzi festeggia: «Non è stata una svendita»
di Gian Maria De Francesco
Roma ......... In particolare, ha spiegato ieri nel corso di una conferenza stampa Fantozzi, l’ammontare della transazione, pari a 1,052 miliardi di euro (dei quali 936 milioni riguardano la sola Alitalia), si suddividerà in una parte in contanti di 427 milioni e di 625 milioni di accollo di debiti ipotecari. Il corrispettivo in denaro versato alla chiusura sarà di 100 milioni, mentre gli altri 327 - questa la stima attuale - saranno pagati entro sei mesi, fatta eccezione per la quota Alitalia (251 milioni) liquidabile con un’altra tranche a 24 mesi.
Il commissario ha voluto mettere in evidenza il carattere di vera trattativa della transazione. «Non è una donazione né una permuta né un mutuo, ma una vendita», ha precisato ricordando che, nonostante il marchio fosse stato valutato 300 milioni e gli slot 550 milioni, il valore stimato di Alitalia ammontasse a 153-160 milioni in virtù del dissesto finanziario.E poi Fantozzi è riuscito a strappare alcune concessioni a Colaninno & C. In primo luogo, una clausola che impone agli acquirenti di corrispondere all’amministrazione straordinaria il 50% dell’eventuale vendita degli slot sia di Alitalia che di Air One nei prossimi tre anni («È una garanzia o penalità implicita contro eventuali speculazioni»), e poi l’impegno a continuare a lavorare con i manutentori di Atitech e di Ams nonché la condizione sospensiva in caso di provvedimenti Antitrust incompatibili con il piano industriale.
Al commissario straordinario restano tuttavia altri compiti. In primis, procedere alla vendita degli altri attivi, valutati tra 500 e 700 milioni. Anche se bisognerà verificare «se non si siano modificate le manifestazioni di interesse manifestate quando la prospettiva era quella del fallimento». Poi bisognerà rimborsare il prestito-ponte da 300 milioni allo Stato «quando saremo in grado di fare dei piani di rientro». Idem per le tredicesime per le quali «si sta cercando di venire incontro ai lavoratori». Gli unici delusi? Gli eventuali piccoli azionisti di Alitalia. I titoli, sospesi da giugno, «faranno una brutta fine». Esito scontato per una società in liquidazione.
Panorama di oggi scrive che Bernini (Myair) avrebbe proposto a Sabelli di coprire per CAI il segmento lowcost e che questi avrebbe preso tempo.
Panorama di oggi scrive che Bernini (Myair) avrebbe proposto a Sabelli di coprire per CAI il segmento lowcost e che questi avrebbe preso tempo.
Panorama di oggi scrive che Bernini (Myair) avrebbe proposto a Sabelli di coprire per CAI il segmento lowcost e che questi avrebbe preso tempo.