Vicenda Alitalia: ultimi aggiornamenti


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Per completezza dell'informazione
ci si stupirebbe del contrario.
sono le affermazioni stile "bin laden" che altro non fanno che allontanare la gente da AZ.

e comunque la limitazione (non chiusura) di Malpensa gli piaceva eccome.. dietro c'era una promessa farlocca di puntare su Fiumicino (per un periodo minimo,poi tutti a fan**lò , con accento).
oggi sei basi.. me cojoni.
secondo... AF ne lasciava a casa 500 di piloti che all'epoca erano sufficienti per far saltare l'accordo... oggi bolgia per i 1000 ma di quei 500 non si ricorda nessuno.
ovviamente oggi leggerai che loro avrebbero firmato con AF anche con 500 esuberi, si capisce...


riquoto perchè passata in cavalleria senza risposte.
 
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Alitalia offers Berlusconi his Thatcher moment

By Paul Betts
Published: September 22 2008 18:28 | Last updated: September 22 2008 18:28


Airlines and coalmines may not be quite the same thing, yet this week could turn out to be Silvio Berlusconi’s Thatcher moment.

The Italian rightwing prime minister and media tycoon has been desperately trying to keep Alitalia flying. But all his latest salvage efforts for his country’s stricken flag carrier have been blocked by the intransigence of a relatively small group of hardcore unions interested above all in protecting their power and privileges.

These unions, including one representing about 1,000 highly paid pilots, have little public support – not unlike Britain’s old National Union of Mineworkers when Margaret Thatcher decided to take them on. The confrontation between the Conservative prime minister of the day and the miners turned into a seminal moment for British labour relations. Mr Berlusconi has the opportunity to do the same in Italy.

The stakes are high for the prime minister because of his election pledge to keep Alitalia in the air and under Italian ownership.

A few weeks ago, it looked as if he was close to honouring his electoral commitment. A group of Italian investors led by Roberto Colaninno, the Piaggio chairman, agreed to acquire the airline’s viable assets.

Separately, big companies such as Eni and Finmeccanica – in which the state remains an influential shareholder – were asked to give a helping hand. Most of Alitalia’s unions finally accepted, albeit reluctantly, to a restructuring involving some 3,000 job cuts to allow the rescue to take off.

It all looked too good to be true. Indeed, the more intransigent fringes of the unions rejected the proposals simply to protect their old power base and vested interests. Worse, some, such as the representatives of the pilots, have given the impression that they would rather see the airline go bust than admit that their day in the sun is over.

In the face of the turmoil in world financial markets and its repercussions on the global economy, these unions seem to have lost any sense of reality. Unless they agree to return to the negotiating table in the next few days, Alitalia will go bust.

Mr Berlusconi and his ministers have admitted that there is little chance of a big foreign carrier stepping in to rescue Alitalia. If anything, the likes of Lufthansa and Air France-KLM are simply waiting for Alitalia to go under, so that they can eventually pick up some of the pieces, namely the airline’s Roman and Milanese airport slots.

The only remaining hope is that the consortium of Italian entrepreneurs will be prepared to revive their offer. But they have said they will make no further concessions to the unions.

So it is now up to the unions to take what has been put on offer or leave it. The government cannot nationalise Alitalia. This is not permitted under European Union rules. Indeed, Brussels is already questioning the €300m loan ($440m) recently granted by Rome to keep the airline flying.

Of course, Mr Berlusconi could be tempted to breach these rules and orchestrate another short-term government bail-out to try to win the hardcore unions over. This would be a waste of time and money.

By following the Thatcher example and calling the unions’ bluff, he would burst the abscess of 30 years of irresponsible and damaging Italian labour relations. That could turn out to be a far more valuable long-term legacy than saving the national flag carrier [...]

european.view@ft.com

The Financial Times Limited 2008
 
mai visto un sondaggio su repubblica col 50% a favore di SB
Puoi considerare sondaggi le elezioni.

Le risposte rispecchiano abbastanza fedelmente le divisioni politiche, segno che gli Italiani non usano la propria testa, ma portano i cervelli agli ammassi e pensano quello che i capi dei partiti che votano vogliono che pensino.
Chi vota destra dà ragione a SB, chi vota a sinistra dà ragione al PD e alla CGIL. Eccezione gli elettori UDC che danno ragione a SB, contrariamente a Casini. Sono elettori UDC in libera uscita.
 
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Puoi considerare sondaggi le elezioni.

Le risposte rispecchiano abbastanza fedelmente le divisioni politiche, segno che gli Italiani non usano la propria testa, ma portano i cervelli agli ammassi e pensano quello che i capi dei partiti che votano vogliono che pensino.
Chi vota destra dà ragione a SB, chi vota a sinistra dà ragione al PD e alla CGIL. Eccezione gli elettori UDC che danno ragione a SB, contrariamente a Casini. Sono elettori UDC in libera uscita.

ma mica tanto, guarda la tavola 2 per esempio...oppure generalmente le considerazioni su piloti e sindacati
 
Diciamo che la stra-grande magioranza degli italiani a lavoro dipendente, che in caso di fallimento dell'azienda ha sì e no 2 anni di mobilità , si inca@@a non poco davanti a gente che butta nel cesso 7 anni di protezione sociale
 
12:16 Ripreso a Fiumicino presidio dei dipendenti contrari all'offerta Cai

All'aeroporto di Fiumicino, dinanzi al varco equipaggi, ha ripreso forma il presidio permanente del fronte del 'no', con una trentina di presenze stabili tra piloti, assistenti di volo e rappresentanti sindacali. "Qui è un punto ormai di incontro, solidarietà, compattezza - dice Cesare Albanese, Sdl - molti colleghi vengono qui nel giorno di riposo, si fermano ore prima di prendere servizio o finito il turno, il tutto mentre viene garantità la massima operatività. Inoltre, in soli due giorni, oltre un centinaio di aderenti a sindacati favorevoli all'accordo hanno rassegnato le dimissioni, iscrivendosi nelle nostre file".

Rep.it
 
12:16 Ripreso a Fiumicino presidio dei dipendenti contrari all'offerta Cai

All'aeroporto di Fiumicino, dinanzi al varco equipaggi, ha ripreso forma il presidio permanente del fronte del 'no', con una trentina di presenze stabili tra piloti, assistenti di volo e rappresentanti sindacali. "Qui è un punto ormai di incontro, solidarietà, compattezza - dice Cesare Albanese, Sdl - molti colleghi vengono qui nel giorno di riposo, si fermano ore prima di prendere servizio o finito il turno, il tutto mentre viene garantità la massima operatività. Inoltre, in soli due giorni, oltre un centinaio di aderenti a sindacati favorevoli all'accordo hanno rassegnato le dimissioni, iscrivendosi nelle nostre file".

Rep.it
sembrano quelli che...le ultime occasioni per stare insieme :D
 
Diciamo che la stra-grande magioranza degli italiani a lavoro dipendente, che in caso di fallimento dell'azienda ha sì e no 2 anni di mobilità , si inca@@a non poco davanti a gente che butta nel cesso 7 anni di protezione sociale

Appunto per legge la mobilità non deve essere superiore ai 3 anni! Mentre per gli esultatori fossi è stata modificata a 7.... Asssurdo.... Cmq la cosa valeva se la pigliava CAI in sto caso il Gov ha detto più volte che non la assicurano per tutti i dip AZ.

Io a sto punto la darei solo a quelli pronti a firmare il contratto, il resto massimissimo 6 mesi, ma forse manco 6...
 
Aserca Airlines - Venezuela , offerta per Alitalia

Fonte : ilSole24ore.com

COMUNICATO STAMPA




Con la presente vogliamo rendere noto che la nostra societa’ ha intenzione di concorrere alla trattativa privata per la cessione di tutti o parte dei complessi aziendali o delle attivita’ produttive del gruppo di societa’ Alitalia.

Con l’aiuto del governo socialista della Repubblica Bolivariana de Venezuela siamo certi che potremo risolvere buona parte dei problemi che colpiscono in questo momento Alitalia e tutti i suoi lavoratori.

Nei prossimi giorni faremo avere al comissario straordinario i dettagli del nostro progetto come da lui richiesto, certi di essere in grado di risollevare il nome di Alitalia nel mondo anche con l’appoggio morale della numerosissima comunita’ italiana presente nel nostro paese.





HUGO SANTORO
Direttore Generale
 
Un confronto tra AZ e le altre compagnie di bandiera.

Allora il problema è il costo del personale?

Ci sono un sacco di cose che no quadrano!!! Da chi è stata prodotta la tabella?

Cmq fa Iberia ad avere 36 aerei in meno di noi ma portare la bellezza di 3 Milioni e passa di passeggeri in più, oltrettutto con un LF monore di AZ?

Prendiamo per vero quanto detto in queste tabelle, ma allora come mai AZ pedre così tanto al giorno?

Perchè nelle tabelle ci sono solo 4 Compagnie aeree? Non è che ci son state messe solo quelle in modo che il risultat sia a favore solo di certi?

Io son convinto che non siano complete quete tabelle!
 
la tabella mi è stata inviata per email dal sindacato, i dati si riferiscono al 2006. Si faceva notare che gli sprechi sono da altri parti, acquisti, forniture, handling. Vi porto a esempio un mio conoscente, dirigente, attorno a sè aveva 4 vice-dirigenti, forse i manager volevano essere sicuri che la funzione non rimanesse scoperta? Oppure si moltiplicano troppo facilmente le poltrone?
 
I sindacati possono produrre tutte le tabelline che vogliono e quelle che più gli piacciono, il risultato opertaivo di AZ lo copnosciamo tutti.
 
Stato
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