"Air France paghi i debiti Alitalia"
I legali di Aeroporti Puglia invocano il principio d´alleanza
La cifra in ballo è 3 milioni di euro per tasse, diritti di sosta approdo e partenza Di Paola ottimista
ILARIA FICARELLA
Tre milioni di euro. A tanto ammonta il credito che la società Aeroporti di Puglia (Ap) vanta nei confronti di Alitalia. Un credito che deriva da diritti di approdo, sosta, partenza, dalle diverse tasse che le compagnie pagano agli aeroporti di scalo, come anche l´utilizzo delle strutture di terra, quali per esempio i finger. La situazione della compagnia di bandiera al momento resta sospesa. Le ultime notizie sul ritiro dell´offerta della Cai non danno certezze sul futuro immediato. E per quel che riguarda il trasporto, la Aeroporti di Puglia, che ha finora affidato buona parte del proprio traffico all´Alitalia, sta lavorando con i propri uffici marketing per cercare di sostituire con nuovi vettori i buchi che dovessero essere lasciati nel planning dei voli. «Cerchiamo se è possibile - dice Domenico Di Paola, amministratore di Ap - di ampliare la nostra offerta».
Ma siccome negli affari la prudenza non è mai troppa, mentre l´incertezza sembra essere l´unico fattore con cui fare i conti da qui alle prossime settimane, la Aeroporti di Puglia ha deciso di dare mandato ai propri uffici legali di recuperare per tempo il credito che la società vanta nei confronti di Alitalia. Per non violare gli ostacoli disposti dalla normativa in materia, gli avvocati di Ap stanno studiando come ottenere quei tre milioni di euro non direttamente dalla compagnia di bandiera, ma dalla Air France. Nel 2001, infatti, l´Alitalia ha stipulato un´alleanza con Air France che ha permesso alla società italiana l´ingresso in Sky Team, una delle principali alleanze aeree del mondo di cui, oltre ad Air France Klm, fanno parte anche la Delta Air Lines, la Continental Airlines, la Korean Air, la Northwest Airlines, la Csa Czech Airlines, la Aeroflot e la Aeroméxico. L´alleanza prevedeva fondamentalmente di coordinare l´offerta di voli fra l´Italia e la Francia, e di utilizzare quanto più possibile lo strumento del code-sharing. «Per legge - spiega l´amministratore unico degli Aeroporti di Puglia - non ci troviamo ora nella condizione di poter aggredire direttamente Alitalia. È per questo che abbiamo chiesto ai nostri legali di verificare la possibilità di rivalersi su Air France in quanto società coordinatrice dell´alleanza».
A quei tre milioni di euro che la Ap dovrebbe poter recuperare da Alitalia, si aggiungerebbero anche altri crediti che la società pugliese vanterebbe anche nei confronti di AirOne. Ma sulla quantificazione e l´eventuale liquidazione di questi crediti pende al momento la questione Cai: non prima della soluzione della vicenda che vede la Compagnia aerea italiana al tavolo della trattativa per l´acquisto di Alitalia sarà possibile verificare se e come recuperare anche quel denaro.
«Sono soldi - dice Domenico Di Paola - che considero come messi in fresco e sui quali facciamo grande affidamento proprio in questa situazione». I 3 milioni potrebbero essere utili proprio per sostenere le azioni di marketing necessarie, nella peggiore delle ipotesi, a sostituire Alitalia laddove, come annunciato, questa non dovesse essere più in grado di coprire i collegamenti (38 sono attualmente quelli da e per la Puglia in totale). Mentre il direttore generale Marco Franchini avverte che Ap si trova «impegnata a tutelare le proprie risorse umane e ad attivare ogni iniziativa volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali e dei livelli retributivi».
La Repubblica - Bari
CIAO
_goa
I legali di Aeroporti Puglia invocano il principio d´alleanza
La cifra in ballo è 3 milioni di euro per tasse, diritti di sosta approdo e partenza Di Paola ottimista
ILARIA FICARELLA
Tre milioni di euro. A tanto ammonta il credito che la società Aeroporti di Puglia (Ap) vanta nei confronti di Alitalia. Un credito che deriva da diritti di approdo, sosta, partenza, dalle diverse tasse che le compagnie pagano agli aeroporti di scalo, come anche l´utilizzo delle strutture di terra, quali per esempio i finger. La situazione della compagnia di bandiera al momento resta sospesa. Le ultime notizie sul ritiro dell´offerta della Cai non danno certezze sul futuro immediato. E per quel che riguarda il trasporto, la Aeroporti di Puglia, che ha finora affidato buona parte del proprio traffico all´Alitalia, sta lavorando con i propri uffici marketing per cercare di sostituire con nuovi vettori i buchi che dovessero essere lasciati nel planning dei voli. «Cerchiamo se è possibile - dice Domenico Di Paola, amministratore di Ap - di ampliare la nostra offerta».
Ma siccome negli affari la prudenza non è mai troppa, mentre l´incertezza sembra essere l´unico fattore con cui fare i conti da qui alle prossime settimane, la Aeroporti di Puglia ha deciso di dare mandato ai propri uffici legali di recuperare per tempo il credito che la società vanta nei confronti di Alitalia. Per non violare gli ostacoli disposti dalla normativa in materia, gli avvocati di Ap stanno studiando come ottenere quei tre milioni di euro non direttamente dalla compagnia di bandiera, ma dalla Air France. Nel 2001, infatti, l´Alitalia ha stipulato un´alleanza con Air France che ha permesso alla società italiana l´ingresso in Sky Team, una delle principali alleanze aeree del mondo di cui, oltre ad Air France Klm, fanno parte anche la Delta Air Lines, la Continental Airlines, la Korean Air, la Northwest Airlines, la Csa Czech Airlines, la Aeroflot e la Aeroméxico. L´alleanza prevedeva fondamentalmente di coordinare l´offerta di voli fra l´Italia e la Francia, e di utilizzare quanto più possibile lo strumento del code-sharing. «Per legge - spiega l´amministratore unico degli Aeroporti di Puglia - non ci troviamo ora nella condizione di poter aggredire direttamente Alitalia. È per questo che abbiamo chiesto ai nostri legali di verificare la possibilità di rivalersi su Air France in quanto società coordinatrice dell´alleanza».
A quei tre milioni di euro che la Ap dovrebbe poter recuperare da Alitalia, si aggiungerebbero anche altri crediti che la società pugliese vanterebbe anche nei confronti di AirOne. Ma sulla quantificazione e l´eventuale liquidazione di questi crediti pende al momento la questione Cai: non prima della soluzione della vicenda che vede la Compagnia aerea italiana al tavolo della trattativa per l´acquisto di Alitalia sarà possibile verificare se e come recuperare anche quel denaro.
«Sono soldi - dice Domenico Di Paola - che considero come messi in fresco e sui quali facciamo grande affidamento proprio in questa situazione». I 3 milioni potrebbero essere utili proprio per sostenere le azioni di marketing necessarie, nella peggiore delle ipotesi, a sostituire Alitalia laddove, come annunciato, questa non dovesse essere più in grado di coprire i collegamenti (38 sono attualmente quelli da e per la Puglia in totale). Mentre il direttore generale Marco Franchini avverte che Ap si trova «impegnata a tutelare le proprie risorse umane e ad attivare ogni iniziativa volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali e dei livelli retributivi».
La Repubblica - Bari
CIAO
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