Thread ITA Airways dal 1 dicembre


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Il primo articolo è di DEGIRO, mentre il secondo è del corriera della sera

IN BREVE-Ita Airways, scorso anno ebit negativo per 170 mln euro
Creato: 15:03 | Ultimo aggiornamento: 59 min fa

20 gennaio (Reuters) - Il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, in audizione:
  • ITA HA REGISTRATO EBIT NEGATIVO PER 170 MILIONI EURO SCORSO ANNO
  • ITA AIRWAYS VUOLE AVERE ACCESSO A STESSI INCENTIVI CHE AEROPORTI ITALIANI E AMMINISTRAZIONI LOCALI CONCEDONO A VETTORI LOW COST


Ita Airways: il marchio Alitalia tornerà a volare. Nel 2021 Ebit a -170 milioni di euro

Il marchio Alitalia tornerà a volare dopo qualche mese di interruzione mentre Ita Airways nei primi due mesi e mezzo di attività ha chiuso con -170 milioni di euro di Ebit. È quasi un colpo di scena, il ritorno del nome, che sarà previsto nel nuovo piano industriale di Ita Airways, la compagnia pubblica che ha preso il posto di quella vecchia e ha comprato lo storico brand per 90 milioni di euro lo scorso ottobre. A confermarlo è il presidente della newco Alfredo Altavilla durante l’audizione alla Commissione Trasporti della Cameraassieme all’amministratore delegato Fabio Lazzerini. Non è ancora chiaro come verrà riportata alla luce la livrea tricolore. Fonti spiegano al Corriereche si discute sull’utilizzo sui voli intercontinentali o su quelli nazionali/europei. La decisione finale sarà presa nel Consiglio di amministrazione del 31 gennaio.

Il cambio di piano
«Abbiamo acquistato il brand Alitalia il 14 ottobre 2021 per assicurare l’avvio operativo della compagnia il giorno dopo e il proseguimento delle attività nel 2022, utilizzando le stesse divise, materiali di bordo e spazi aeroportuali», esordisce Altavilla rispondendo a una domanda dell’onorevole Maurizio Lupi. Il nome, però, è stato messo nel cassetto perché l’aviolinea ha preferito presentarsi con un nuovo brand — Ita Airways — anche per una maggiore discontinuità con il passato. Ma, prosegue Altavilla, «nel nuovo piano industriale il marchio è destinato a essere utilizzato in analogia a quanto accade nelle altre compagnie tradizionali che hanno più marchi all’interno del loro portafoglio come Transavia (la divisione low cost, ndr) per Klm o Eurowings per Lufthansa».

I conti
Altavilla non fornisce maggiori dettagli. Ribadisce però che «abbiamo una missione chiara per il brand Alitalia che sarà utilizzato». Il presidente ricorda che il prezzo — 90 milioni di euro — è «corretto», mentre i 290 milioni chiesti dall’amministrazione straordinaria sono stati ritenuti «esagerati». «Il marchio abbiamo sempre avuto intenzione di utilizzarlo per integrarlo all’offerta commerciale», ha sottolineato Altavilla. Sul fronte economico, rispondendo a una domanda dell’onorevole Stefano Fassina, Ita Airways dall’avvio delle operazioni (15 ottobre) alla fine dell’anno ha registrato un Ebit negativo pari a -170 milioni di euro, «in linea con quanto previsto dal piano industriale e pur in presenza di ricavi dimezzati e dell’aumento del costo del carburante». Nei due mesi e mezzo del 2021 i ricavi di Ita sono stati pari a 86 milioni di euro: 76,6 milioni dal trasporto passeggeri, 9,4 milioni di euro dal cargo.

Le alleanze
Resta aperto il tema delle partnership industriali. L’obiettivo è trovare l’accordo entro il 30 giugno 2022. Per questo — come anticipato dal Corriere — Ita Airways agli inizi di febbraio aprirà una data room nella quale far accedere i potenziali interessati. «Un’alleanza è necessaria per consentire a Ita Airways di stare sul mercato, ma non potrà essere di facciata e basata su finti accordi commerciali: deve sostanziarsi in una posizione di capitale», ha detto Altavilla. Il presidente ha smentito si sia mai parlato di scambio azionario. «È ben presto per parlare di quote azionarie: eventuali speculazioni su questo punto sono completamente destituite di ogni fondamento, non essendo conclusa l’elaborazione del piano industriale che determinerà il valore prospettico della compagnia».

Handling e manutenzione
Ita Airways ha avuto l’accesso alle data room di Alitalia per i bandi dell’handling e della manutenzione. Ma, ha chiarito Altavilla, «l’obiettivo è garantire tariffe di mercato e livelli di servizio competitivi per i nostri aerei: non intendiamo andare a competere con i giganti stranieri nel campo dell’handling e della manutenzione, mettendo a rischio capitale e lavoratori». Nei due bandi — come chiesto dalla Commissione europea — Ita potrà presentarsi come socio di maggioranza (handling) o minoranza (manutenzione). La società sta già discutendo con alcuni operatori che hanno presentato la domanda di accesso alle rispettive data room. Al Corriere risultano contatti con Swissport (per l’handling) e Atitech (manutenzione). «Una volta che avremo guardato bene i numeri in data room saremo nella condizione di strutturare l’eventuale accordo con questi soggetti, oppure, qualora non sussistessero condizioni di economicità, prenderemo altre decisioni», ha sottolineato il presidente.

I collegamenti
Uno dei temi toccati riguarda il ruolo dell’aeroporto di Milano Malpensa lasciata per ora fuori dal piano industriale. «Le dimensioni di Ita Airways legate alle dimensioni di mercato ci spingono a concentrarci sull’hub di Roma Fiumicino e a non disperdere le energie», ha spiegato l’amministratore delegato Fabio Lazzerini. «Stiamo già facendo poche rotte intercontinentali e bisogna alimentarli», ha proseguito ricordando che in primavera partirà comunque la tratta Milano Malpensa-New York JFK «e stiamo prevedendo eventuali altre evoluzioni prevalentemente verso il Nord America, ma non in questo momento».

https://www.corriere.it/economia/az...ro-9c164e66-79ef-11ec-8e5a-46f0afadec3f.shtml
 
Il marchio Alitalia per collegamenti low cost: "Come Eurowings per Lufthansa"

ecco, la settimana scorsa Lupi gli ha strillato "Che l'avete spesi a fa 'sti 90 milioni per il marchio Alitalia, eh!?!?!?!?!?".
E lui oggi, candido candido, ha trovato la risposta. Che Lupi condivide.
Mah.
Al Pincio il teatro dei piccoli offre di meglio.
 
I conti
Altavilla non fornisce maggiori dettagli. Ribadisce però che «abbiamo una missione chiara per il brand Alitalia che sarà utilizzato». Il presidente ricorda che il prezzo — 90 milioni di euro — è «corretto», mentre i 290 milioni chiesti dall’amministrazione straordinaria sono stati ritenuti «esagerati». «Il marchio abbiamo sempre avuto intenzione di utilizzarlo per integrarlo all’offerta commerciale», ha sottolineato Altavilla. Sul fronte economico, rispondendo a una domanda dell’onorevole Stefano Fassina, Ita Airways dall’avvio delle operazioni (15 ottobre) alla fine dell’anno ha registrato un Ebit negativo pari a -170 milioni di euro, «in linea con quanto previsto dal piano industriale e pur in presenza di ricavi dimezzati e dell’aumento del costo del carburante». Nei due mesi e mezzo del 2021 i ricavi di Ita sono stati pari a 86 milioni di euro: 76,6 milioni dal trasporto passeggeri, 9,4 milioni di euro dal cargo.
come puoi avere revenue dimezzato e opex aumentati ed essere il margine netto in linea col piano?! giusto a fassina gliela puoi vendere.
in pratica hanno perso i soliti 2 milioni e passa al giorno.
facendo due conti al volo, e sperando che gli ASM su DIIO siano corretti, mi viene 9,98 di RASK (pax) e 29,70 di CASK (quota stimata opex su pax)
 
  • Like
Reactions: Enrg99 and Fewwy
Una rotta che avrebbe senso è Miami, dopo il fallimento di AirItaly e la chiusura della rotta da parte di AA, non ci sono piu' voli diretti MXP. Miami è dopo NYC la seconda destinazione USA piu' richiesta da Milano.
Vedrai che Lazzerini aprira' la scatola di tonno nostromo in estate, altroche' Miami...
 
Una rotta che avrebbe senso è Miami, dopo il fallimento di AirItaly e la chiusura della rotta da parte di AA, non ci sono piu' voli diretti MXP. Miami è dopo NYC la seconda destinazione USA piu' richiesta da Milano.
...nonche' la piu' scarsa in termini di yield...motivo per cui e' stata sempre sovvenzionata dai contributi di Miami stessa; no money, no party Cesare...spiace per il weekend!
 
  • Like
Reactions: BrunoFLR
peggio, ha detto "come CONDOR e Eurowings per Lufthansa," sentito con le mie orecchie...
Secondo me da qui al 31 gennaio gli spiegheranno che il brand Alitalia ha senso tenerlo sul lungo raggio dove è conosciuto e usare ITA Airways per il leisure e non mainline. Perché da quello che ho capito di low cost ha parlato Lupi. Comunque Lazzerini avrebbe tenuto Alitalia.
 
Secondo me da qui al 31 gennaio gli spiegheranno che il brand Alitalia ha senso tenerlo sul lungo raggio dove è conosciuto e usare ITA Airways per il leisure e non mainline. Perché da quello che ho capito di low cost ha parlato Lupi. Comunque Lazzerini avrebbe tenuto Alitalia.

Potrebbe uscirne una soluzione simile a Aegean/Olympic, con quest'ultima relegata ai voli nazionali, anche se in quel caso l'utilizzo di due marchi ha origini del tutto diverse.
 
  • Like
Reactions: londonfog
Secondo me da qui al 31 gennaio gli spiegheranno che il brand Alitalia ha senso tenerlo sul lungo raggio dove è conosciuto e usare ITA Airways per il leisure e non mainline. Perché da quello che ho capito di low cost ha parlato Lupi. Comunque Lazzerini avrebbe tenuto Alitalia.
È la cosa più sensata avere Alitalia almeno sul lungo raggio. E Lazzerini avrebbe fatto bene a volere mantenere il nome di AZ
 
È la cosa più sensata avere Alitalia almeno sul lungo raggio. E Lazzerini avrebbe fatto bene a volere mantenere il nome di AZ
Ma forse alla fine ripartire senza il nome Alitalia e' stato utile per dare una taglio e ripartire con uno slancio diverso, se poi alla fine si userà Alitalia per il lungo raggio non credo sia una strategia sbagliata.

Ho sentito comunque la prima parte dell'audizione, e devo dire che Lazzerini è molto ragionevole in quello che dice. Mi sembra di essere uno che ne sa del mestiere.

Domani mi divertirò con la seconda parte dell'audizione.

PS: certo che anche le domande dei parlamentari sono distanti anni luce dalla realtà ...
 
  • Like
Reactions: East End Ave
Il primo articolo è di DEGIRO, mentre il secondo è del corriera della sera

IN BREVE-Ita Airways, scorso anno ebit negativo per 170 mln euro
Creato: 15:03 | Ultimo aggiornamento: 59 min fa

20 gennaio (Reuters) - Il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, in audizione:
  • ITA HA REGISTRATO EBIT NEGATIVO PER 170 MILIONI EURO SCORSO ANNO
  • ITA AIRWAYS VUOLE AVERE ACCESSO A STESSI INCENTIVI CHE AEROPORTI ITALIANI E AMMINISTRAZIONI LOCALI CONCEDONO A VETTORI LOW COST


Ita Airways: il marchio Alitalia tornerà a volare. Nel 2021 Ebit a -170 milioni di euro

Il marchio Alitalia tornerà a volare dopo qualche mese di interruzione mentre Ita Airways nei primi due mesi e mezzo di attività ha chiuso con -170 milioni di euro di Ebit. È quasi un colpo di scena, il ritorno del nome, che sarà previsto nel nuovo piano industriale di Ita Airways, la compagnia pubblica che ha preso il posto di quella vecchia e ha comprato lo storico brand per 90 milioni di euro lo scorso ottobre. A confermarlo è il presidente della newco Alfredo Altavilla durante l’audizione alla Commissione Trasporti della Cameraassieme all’amministratore delegato Fabio Lazzerini. Non è ancora chiaro come verrà riportata alla luce la livrea tricolore. Fonti spiegano al Corriereche si discute sull’utilizzo sui voli intercontinentali o su quelli nazionali/europei. La decisione finale sarà presa nel Consiglio di amministrazione del 31 gennaio.

Il cambio di piano
«Abbiamo acquistato il brand Alitalia il 14 ottobre 2021 per assicurare l’avvio operativo della compagnia il giorno dopo e il proseguimento delle attività nel 2022, utilizzando le stesse divise, materiali di bordo e spazi aeroportuali», esordisce Altavilla rispondendo a una domanda dell’onorevole Maurizio Lupi. Il nome, però, è stato messo nel cassetto perché l’aviolinea ha preferito presentarsi con un nuovo brand — Ita Airways — anche per una maggiore discontinuità con il passato. Ma, prosegue Altavilla, «nel nuovo piano industriale il marchio è destinato a essere utilizzato in analogia a quanto accade nelle altre compagnie tradizionali che hanno più marchi all’interno del loro portafoglio come Transavia (la divisione low cost, ndr) per Klm o Eurowings per Lufthansa».

I conti
Altavilla non fornisce maggiori dettagli. Ribadisce però che «abbiamo una missione chiara per il brand Alitalia che sarà utilizzato». Il presidente ricorda che il prezzo — 90 milioni di euro — è «corretto», mentre i 290 milioni chiesti dall’amministrazione straordinaria sono stati ritenuti «esagerati». «Il marchio abbiamo sempre avuto intenzione di utilizzarlo per integrarlo all’offerta commerciale», ha sottolineato Altavilla. Sul fronte economico, rispondendo a una domanda dell’onorevole Stefano Fassina, Ita Airways dall’avvio delle operazioni (15 ottobre) alla fine dell’anno ha registrato un Ebit negativo pari a -170 milioni di euro, «in linea con quanto previsto dal piano industriale e pur in presenza di ricavi dimezzati e dell’aumento del costo del carburante». Nei due mesi e mezzo del 2021 i ricavi di Ita sono stati pari a 86 milioni di euro: 76,6 milioni dal trasporto passeggeri, 9,4 milioni di euro dal cargo.

Le alleanze
Resta aperto il tema delle partnership industriali. L’obiettivo è trovare l’accordo entro il 30 giugno 2022. Per questo — come anticipato dal Corriere — Ita Airways agli inizi di febbraio aprirà una data room nella quale far accedere i potenziali interessati. «Un’alleanza è necessaria per consentire a Ita Airways di stare sul mercato, ma non potrà essere di facciata e basata su finti accordi commerciali: deve sostanziarsi in una posizione di capitale», ha detto Altavilla. Il presidente ha smentito si sia mai parlato di scambio azionario. «È ben presto per parlare di quote azionarie: eventuali speculazioni su questo punto sono completamente destituite di ogni fondamento, non essendo conclusa l’elaborazione del piano industriale che determinerà il valore prospettico della compagnia».

Handling e manutenzione
Ita Airways ha avuto l’accesso alle data room di Alitalia per i bandi dell’handling e della manutenzione. Ma, ha chiarito Altavilla, «l’obiettivo è garantire tariffe di mercato e livelli di servizio competitivi per i nostri aerei: non intendiamo andare a competere con i giganti stranieri nel campo dell’handling e della manutenzione, mettendo a rischio capitale e lavoratori». Nei due bandi — come chiesto dalla Commissione europea — Ita potrà presentarsi come socio di maggioranza (handling) o minoranza (manutenzione). La società sta già discutendo con alcuni operatori che hanno presentato la domanda di accesso alle rispettive data room. Al Corriere risultano contatti con Swissport (per l’handling) e Atitech (manutenzione). «Una volta che avremo guardato bene i numeri in data room saremo nella condizione di strutturare l’eventuale accordo con questi soggetti, oppure, qualora non sussistessero condizioni di economicità, prenderemo altre decisioni», ha sottolineato il presidente.

I collegamenti
Uno dei temi toccati riguarda il ruolo dell’aeroporto di Milano Malpensa lasciata per ora fuori dal piano industriale. «Le dimensioni di Ita Airways legate alle dimensioni di mercato ci spingono a concentrarci sull’hub di Roma Fiumicino e a non disperdere le energie», ha spiegato l’amministratore delegato Fabio Lazzerini. «Stiamo già facendo poche rotte intercontinentali e bisogna alimentarli», ha proseguito ricordando che in primavera partirà comunque la tratta Milano Malpensa-New York JFK «e stiamo prevedendo eventuali altre evoluzioni prevalentemente verso il Nord America, ma non in questo momento».

https://www.corriere.it/economia/az...ro-9c164e66-79ef-11ec-8e5a-46f0afadec3f.shtml
Praticamente per ogni euro incassato ne perdi tre.
 
Il marchio Alitalia per collegamenti low cost: "Come Eurowings per Lufthansa"


Praticamente si son comprati il marchio, hanno cambiato nome, hanno iniziato a verniciare gli aerei, la lounge, oggi vendiamo a Lufthansa, domani ad AirFrance e settimana prossima tornano gli arabi; e nel momento in cui iniziavo ad abituarmi al nome anni 80 ITA Airways, ecco che si ricomincia: riciao Alitalia, riveniciamo gli aerei, riverniciamo la lounge. Altro che navigare a vista, stanno nella nebbia fitta.

Questi non sono professionisti, son presi dalla strada.
 
Ma non sarebbe ora di smetterla di fare queste informative comiche presso le Istituzioni per ripetere le stesse
balle che da anni vengono divulgate? Vigliacca la miseria se solo una delle cose affermate da Lazzerini, Caio e vedremo Altavilla e in precedenza Gubitosi e i Commissari basettoni che si sono alternati in Alitalia, si son poi realizzate. L'unica certezza che periodicamente a ogni informativa, i conti della Compagnia sprofondavano sempre piu' e da queste primi mesi di ITA pare si vada pure peggio di prima. N.B....qualcuno il mese scorso aveva controbattuto a un mio commento dicendo di aspettare sei mesi per parlare...ecco...i mesi stanno passando....vorrei ricordare al forumista che sottolineava cio...senza vis polemica sia chiaro...solo per la cronaca.
 
EdoC: una domanda di pura curiosita' se puoi/vuoi rispondere visto che trattasi di domanda personale (che si potrebbe estendere comunque a molti passeggeri che utilizzano l'aereo su questa tratta). Appunto domanda: quali sarebbero a tuo parere le motivazioni che spingono l'utente (non il politico perche' e' prassi) a utilizzare l'aereo su Milano? Pricing non inferiore al treno no-stop, tempi globali del viaggio non inferiori nel complesso da punto a punto (Roma centro-Milano centro per intendersi), idiosincrasia per il treno? Piacere di volare? Chiedo per mia pura curiosita'. Grazie per eventuale risposta.

I motivi sono vari ma al 90% delle volte faccio la tratta in aereo. Il tempo e quasi sempre lo stesso o simile: Da casa mia a Roma (Nord) a hotel centro Milano sono 3 ore e mezza se va tutto bene se vado in aereo mentre oltre le quattro in treno. I prezzi sono simili, a volte aereo più economico. Non amo il treno, carrozze economiche molto rumorese, preferisco 50’ di volo a 3h e 30’ seduto con magari gente accanto. A volte non mi fermo a Milano quindi meglio Linate che Centrale. E poi sono un amante dell’ aereo, ogni tanto facevo anche Roma-Bologna volando :-)
Le volte che scelgo il treno e al ritorno se non so a che ora finisco ed il treno permette cambi all’ultimo secondo gratuiti cosa che in aereo con tariffe scontate non permette.
Senza voler andare OT, credo che l’ 80% vada in treno. I voli FCO/LIN vanno spesso vuoti per due motivi: la gente si sposta molto meno per il Covid, non ci sono feeder da LIN per il LR che partiva da FCO:con la ripresa di alcuni voli LR aumenteranno anche i passeggeri su questa tratta.
 
I motivi sono vari ma al 90% delle volte faccio la tratta in aereo. Il tempo e quasi sempre lo stesso o simile: Da casa mia a Roma (Nord) a hotel centro Milano sono 3 ore e mezza se va tutto bene se vado in aereo mentre oltre le quattro in treno. I prezzi sono simili, a volte aereo più economico. Non amo il treno, carrozze economiche molto rumorese, preferisco 50’ di volo a 3h e 30’ seduto con magari gente accanto. A volte non mi fermo a Milano quindi meglio Linate che Centrale. E poi sono un amante dell’ aereo, ogni tanto facevo anche Roma-Bologna volando :)
Le volte che scelgo il treno e al ritorno se non so a che ora finisco ed il treno permette cambi all’ultimo secondo gratuiti cosa che in aereo con tariffe scontate non permette.
Senza voler andare OT, credo che l’ 80% vada in treno. I voli FCO/LIN vanno spesso vuoti per due motivi: la gente si sposta molto meno per il Covid, non ci sono feeder da LIN per il LR che partiva da FCO:con la ripresa di alcuni voli LR aumenteranno anche i passeggeri su questa tratta.
Grazie EdoC per il tuo contributo alla domanda che ponevo. Sinceramente condivido tutto cio' che hai scritto. Nei tempi passati (anni 88-92) anch'io volavo LIN/ VCE o LIN/FLO con l'ATR42 di ATI anziche' in auto o col treno...era costosa ma il tempo che si risparmiava era davvero parecchio...oggi e' un po' diverso...Un saluto!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.