Ciao a tutti,
e' passato molto tempo dall'ultimo mio TR. Il viaggio estivo mi porta in Nepal, tra le montagne dell'Himalaya.
Il trekking e' nella valle dell'Everest e voleremo verso Lukla, luogo raggiungibile solamente a piedi, in aereo o in elicottero per poi proseguire a piedi.
L'aeroporto di Lukla (LUA) è definito tra i "più pericolosi al mondo" per via della sua posizione, lunghezza della pista e quasi impossibilità di riattacata.
Il viaggio parte da Kathmandu, dove siamo arrivati con Turkish la mattina precedente,
La giornata parte in piena notte: sveglia ore 4:15, pickup 4:45, checkin 5:15, decollo 6:15.
Arriviamo al terminal domestic di KTM. Area e banchi check-in, ore 5:15, già bello popolato
"Controllo di sicurezza" consiste in: "Do you have guns?" e un metal detector che suona per ogni passeggero ma viene puntualmente ignorato. Non avendo armi passo indenne all'approfondito check e sono airside.
20 sedie, un baretto che i camioncini da stadio in confronto sono il Savini e un paio di guardie armate che non mi sono fidato a fotografare
Questi i voli schedulati per oggi
e il mio boarding pass
Bus e siamo subito vicini al nostro mezzo: un Let L-410
Cerco di imbarcarmi per primo e mi accaparro l'1A. Saluto il comandante e chiedo se può lasciare la tendina aperta durante il volo in modo da sbirciare avanti. Sarò fortunato all'andata, al ritorno mi risponderà con un secco "Not allowed!".
Rapido taxi e siamo in volo sopra Kathmandu
Iniziamo ad addentrarci tra i monti
Durante la crocera sentirò almeno 3 volte un "Terrain, Terrain! Pull up!".
Eccoci arrivati al momento della verità: siamo in finale, la pista è arrampicata sulla montagna e sembra davvero cortissima.
Qui trovate il video che ho girato dell'atterraggio:
https://vimeo.com/355532112
Senza guardare fuori, la sensazione è di atterrare su una pista piuttosto normale. Guardando dal finestrino/cockpit è invece impressionante la vicinanza con le montegne.
Siamo a terra
Il turnaround del volo è davvero velocissimo, roba da far sbavare O'Leary
20 minuti dopo essere arrivati, lui riparte per Kathmandu
La mattina delle giornate di bel tempo, e aimè ad agosto non sono così frequenti, l'aeroporto di Lukla è un via vai di elicotteri che portano turisti e cargo per tutta la valle dell'Everest.
Dando qualche mancia qua e là chiediamo di poter rimanere un po' per fare qualche foto.
Quella mattina, vuoi per la bassa stagione, vuoi per il meteo che non era il massimo, non c'era molto traffico. Con un po' di insistenza riesco a farmi dare il permesso di fare una foto dalla testata pista
Lui è il capetto qui
Dopo aver passato 1:30 in giro per la pista ringraziamo salutiamo e iniziamo a camminare, tanto camminare!!!
-- OT MODE ON --
Il trekking risale la valle dell'Everest dalla parte Nepalese, l'unico mezzo da qui in poi sono i piedi. I sentieri si alternano tra pianeggianti e molto ripidi, il tutto in un ambiente surreale.
Come dicevo (quasi) tutto viene portato su a piedi. Il primo giorno ci chiedevamo come mai costasse così tanto il cibo e il bere, poi ci siamo resi conto in prima persona della fatica nel trasporto!!!!
Dopo 2 giorni di cammino arriviamo alla prima tappa: Namche Bazar
Molto vicino c'è un museo con osservatorio creato in onore di Edmund Hillary, che insieme al suo Sherpa Tenzing Norgay, furono le prime persone a mettere piede sulla vetta dell'Everest nel 1953
La mattina, lo spettacolo era questo:
Questa "scultura" rappresenta la cooperazione tra Nepal e Isreale, con incagliate le pietre dell'Everest e del mar Morto (luogo più alto e più basso della terra)
Dopo questo spettacolo riprendiamo la marcia
Non avendo a disposizione tutto il tempo necessario per fare il trekking fino all'EBC, l'unica opzione per arrivare era un piccolo "strappo"
La mattina seguente fortunatamente il tempo era dalla nostra e a Tengboche arriva a prenderci lui:
Si parte
Tengboche visto dall'alto
Atterriamo proprio sotto il ghiacciao di Kala Patthar a quota 5600mt
Il pilota e la nostra guida Tilak
Questa è Sua Maestà
La sosta, purtroppo è breve, ma lo sapevamo. L'elicottero a questa quota non può spegnere i motori perchè non ripartirebbero.
Rimaniamo 10 minuti a goderci lo spettacolo, senza dire una sola parola, i nostri occhi parlavano da soli.
Sicuramente i 10 minuti passati più in fretta di sempre, è già ora di ripartire.
Dopo poco riatterriamo dove ci avevano recuperato e lui se ne va
E' ora ti ritornare verso Lukla.
-- OT MODE OFF --
La mattina (sempre all'alba) di 3 giorni più tardi abbiamo il volo di ritorno a Kathmandu
Le operazioni di check-in sono velocissime, qui le tessere FF non servono!
I controlli di sicurezza, se possibile, sono ancora più all'acqua di rose che all'andata.
Anche qui, l'unica preoccupazione è il possesso di armi.
Il Ferrari Spazio Bollicine di Lukla
C'è anche la Lounge
Il boarding viene annunciato con fischietto
Ovviamente, anche il ritorno l'1A è inevitabile. Come detto chiedo al comandante di lasciare la tendina aperta ma non accetterà. Fortunatamente durante il brevissimo taxi, si allenta e riesco comunque a fare il video del decollo.
A questo link trovate il piccolo montaggio che ho fatto con il decollo del nostro aereo dell'andata e il POV del ritorno.
https://vimeo.com/355529440
Dopo 30 minuti siamo in finale a KTM
Lei non poteva mancare
Lui l'ho invidiato non poco
Dal bus un po' di fauna
Infine ritiro bagagli con claim manuale
Proseguiremo qualche giorno a Kathmandu per poi andare in India.
E' stato una delle avventure più difficili della mia vita, ma davvero ogni giorno da quando sono rientrato ringrazio di aver scelto questa meta. I posti, i villaggi, i paessaggi, le persone e perchè no le avventure areonautiche mi rimarranno sempre stampante nella mente.
e' passato molto tempo dall'ultimo mio TR. Il viaggio estivo mi porta in Nepal, tra le montagne dell'Himalaya.
Il trekking e' nella valle dell'Everest e voleremo verso Lukla, luogo raggiungibile solamente a piedi, in aereo o in elicottero per poi proseguire a piedi.
L'aeroporto di Lukla (LUA) è definito tra i "più pericolosi al mondo" per via della sua posizione, lunghezza della pista e quasi impossibilità di riattacata.
Il viaggio parte da Kathmandu, dove siamo arrivati con Turkish la mattina precedente,
La giornata parte in piena notte: sveglia ore 4:15, pickup 4:45, checkin 5:15, decollo 6:15.
Arriviamo al terminal domestic di KTM. Area e banchi check-in, ore 5:15, già bello popolato


"Controllo di sicurezza" consiste in: "Do you have guns?" e un metal detector che suona per ogni passeggero ma viene puntualmente ignorato. Non avendo armi passo indenne all'approfondito check e sono airside.
20 sedie, un baretto che i camioncini da stadio in confronto sono il Savini e un paio di guardie armate che non mi sono fidato a fotografare

Questi i voli schedulati per oggi

e il mio boarding pass

Bus e siamo subito vicini al nostro mezzo: un Let L-410

Cerco di imbarcarmi per primo e mi accaparro l'1A. Saluto il comandante e chiedo se può lasciare la tendina aperta durante il volo in modo da sbirciare avanti. Sarò fortunato all'andata, al ritorno mi risponderà con un secco "Not allowed!".
Rapido taxi e siamo in volo sopra Kathmandu

Iniziamo ad addentrarci tra i monti


Durante la crocera sentirò almeno 3 volte un "Terrain, Terrain! Pull up!".



Eccoci arrivati al momento della verità: siamo in finale, la pista è arrampicata sulla montagna e sembra davvero cortissima.

Qui trovate il video che ho girato dell'atterraggio:
https://vimeo.com/355532112
Senza guardare fuori, la sensazione è di atterrare su una pista piuttosto normale. Guardando dal finestrino/cockpit è invece impressionante la vicinanza con le montegne.
Siamo a terra

Il turnaround del volo è davvero velocissimo, roba da far sbavare O'Leary

20 minuti dopo essere arrivati, lui riparte per Kathmandu





La mattina delle giornate di bel tempo, e aimè ad agosto non sono così frequenti, l'aeroporto di Lukla è un via vai di elicotteri che portano turisti e cargo per tutta la valle dell'Everest.
Dando qualche mancia qua e là chiediamo di poter rimanere un po' per fare qualche foto.




Quella mattina, vuoi per la bassa stagione, vuoi per il meteo che non era il massimo, non c'era molto traffico. Con un po' di insistenza riesco a farmi dare il permesso di fare una foto dalla testata pista

Lui è il capetto qui

Dopo aver passato 1:30 in giro per la pista ringraziamo salutiamo e iniziamo a camminare, tanto camminare!!!
-- OT MODE ON --
Il trekking risale la valle dell'Everest dalla parte Nepalese, l'unico mezzo da qui in poi sono i piedi. I sentieri si alternano tra pianeggianti e molto ripidi, il tutto in un ambiente surreale.


Come dicevo (quasi) tutto viene portato su a piedi. Il primo giorno ci chiedevamo come mai costasse così tanto il cibo e il bere, poi ci siamo resi conto in prima persona della fatica nel trasporto!!!!



Dopo 2 giorni di cammino arriviamo alla prima tappa: Namche Bazar




Molto vicino c'è un museo con osservatorio creato in onore di Edmund Hillary, che insieme al suo Sherpa Tenzing Norgay, furono le prime persone a mettere piede sulla vetta dell'Everest nel 1953
La mattina, lo spettacolo era questo:


Questa "scultura" rappresenta la cooperazione tra Nepal e Isreale, con incagliate le pietre dell'Everest e del mar Morto (luogo più alto e più basso della terra)

Dopo questo spettacolo riprendiamo la marcia
Non avendo a disposizione tutto il tempo necessario per fare il trekking fino all'EBC, l'unica opzione per arrivare era un piccolo "strappo"
La mattina seguente fortunatamente il tempo era dalla nostra e a Tengboche arriva a prenderci lui:

Si parte

Tengboche visto dall'alto



Atterriamo proprio sotto il ghiacciao di Kala Patthar a quota 5600mt

Il pilota e la nostra guida Tilak

Questa è Sua Maestà


La sosta, purtroppo è breve, ma lo sapevamo. L'elicottero a questa quota non può spegnere i motori perchè non ripartirebbero.
Rimaniamo 10 minuti a goderci lo spettacolo, senza dire una sola parola, i nostri occhi parlavano da soli.
Sicuramente i 10 minuti passati più in fretta di sempre, è già ora di ripartire.

Dopo poco riatterriamo dove ci avevano recuperato e lui se ne va


E' ora ti ritornare verso Lukla.

-- OT MODE OFF --
La mattina (sempre all'alba) di 3 giorni più tardi abbiamo il volo di ritorno a Kathmandu
Le operazioni di check-in sono velocissime, qui le tessere FF non servono!



I controlli di sicurezza, se possibile, sono ancora più all'acqua di rose che all'andata.
Anche qui, l'unica preoccupazione è il possesso di armi.

Il Ferrari Spazio Bollicine di Lukla

C'è anche la Lounge

Il boarding viene annunciato con fischietto



Ovviamente, anche il ritorno l'1A è inevitabile. Come detto chiedo al comandante di lasciare la tendina aperta ma non accetterà. Fortunatamente durante il brevissimo taxi, si allenta e riesco comunque a fare il video del decollo.
A questo link trovate il piccolo montaggio che ho fatto con il decollo del nostro aereo dell'andata e il POV del ritorno.
https://vimeo.com/355529440


Dopo 30 minuti siamo in finale a KTM

Lei non poteva mancare

Lui l'ho invidiato non poco

Dal bus un po' di fauna


Infine ritiro bagagli con claim manuale

Proseguiremo qualche giorno a Kathmandu per poi andare in India.
E' stato una delle avventure più difficili della mia vita, ma davvero ogni giorno da quando sono rientrato ringrazio di aver scelto questa meta. I posti, i villaggi, i paessaggi, le persone e perchè no le avventure areonautiche mi rimarranno sempre stampante nella mente.